L’Olanda in 5 giorni: la perenne lotta contro l’acqua alla conquista della terra

Un viaggio, diverso dal solito, attraverso il quale abbiamo visitato zone che non hanno interessato l’itinerario turistico che, generalmente, siamo abituati ad ammirare dell’Olanda, soprattutto le prime volte che si sceglie come meta i Paesi Bassi. Per assaporare, in tutto e per tutto, la vera e tipica atmosfera olandese, quella che si respira vivendo da vicino, in prima persona, in contatto intimo con i paesini caratteristici, palpare il vero territorio, e avere, nel contempo, la totale libertà di movimento, la mia famiglia (moglie e figlia di 13 anni) ed io abbiamo deciso di percorrere 18 tappe (14 se si escludono le strutture ricettive) in 5 giorni, dal 5 al 20 Agosto 2017, con un auto a noleggio, dopo l’arrivo in aereo.
Non si tratta di un tour de force (anzi, con inizio alle 9.30, vi è anche il tempo di fare delle soste per godere appieno il soggiorno e fruire, senza corri e fuggi, di tutte le attrazioni) come ad un primo approccio potrebbe sembrare dato che la distanza tra una tappa e l’altra, ad eccezione di due (di massimo 1 ora ciascuna), richiede, in media, appena 20 minuti di percorrenza. Infatti, il piccolo territorio dei Paesi Bassi compre l’estensione di solo 2 regioni italiane: la Lombardia e il Piemonte. Ovviamente tutto deve essere pianificato, predisposto prima della partenza (soprattutto con l’individuazione preventiva dei parcheggi gratuiti e la loro distanza dal centro) e rispettato in fase di esecuzione, solo così si potrà garantire il buon esito del viaggio.
Come è possibile rilevare da Google Maps, programmato l’Itinerario, stabilito Città da visitare, e prenotate, con congruo anticipo, Strutture ricettive, Attrazioni e Musei, abbiamo deciso di riprendere, in gran parte, quello che l’Ente Nazionale Olandese per Turismo & Congressi (NBTC) propone all’indirizzo http://www.holland.com/it/turismo/storie-dolanda/olanda-terra-dacqua.htm Le auto a noleggio sono generalmente dotate di navigatore che vi condurrà facilmente e velocemente alle destinazioni previste. In alternativa potete sempre usare l’app ufficiale di Google Maps, tanto, da metà giugno 2017, il traffico internet consumato in Europa viene pagato come se foste in Italia, nessun sovraprezzo per il Roaming internazionale. Inoltre nella pianificazione del viaggio è da tener presente che i musei e attrazioni (es noleggio bici) in genere aprono alle 10 (i VVV Punti di informazione turistica alle 9/9.30) e chiudono alle 17. La colazione tipica nord europea a base di pancetta, uova, salumi formaggi, marmellate, verdura e frutta, toast, creps e omelette può consentirvi di utilizzare tutta la giornata senza la sosta per il pranzo, se non per un veloce spuntino, poi da recuperare in serata. Il tempo atmosferico, anche in agosto, è meno caldo che in Italia, ma è soprattutto, come si sa, frequentemente variabile, motivo per cui, è consigliabile indossare maglietta e pantolocini ma all’occorrenza anche felpa e K-Way.
Un viaggio che, concretamente, ci ha fatto scoprire, quanto possa essere indissolubile e fortemente intenso il legame che unisce i Paesi Bassi all’acqua. Quest’ultimo un elemento che, onnipresente nella storia e nella cultura olandese, continua a rivestire un aspetto di fondamentale importanza nella vita del popolo olandese: e’ sufficiente pensare che quasi un terzo di questo meraviglioso Paese è localizzato sotto il livello del mare; se gli olandesi non avessero realizzato un sistema di protezione, metà Olanda risulterebbe sommersa! Un sistema di sicurezza che ha portato a conquistare, duramente, ogni singolo metro quadrato di terra sottraendo porzioni di territorio all’acqua. È così che, nel corso dei secoli, è nata una terra che deve alla storia non solo i propri spazi aperti e le proprie bellezze, ma anche la sua ricchezza di risorse idrografiche.
Infatti, se da un lato vi è la bellezza di paesaggi costieri che si perdono nell’orizzonte, anche l’entroterra cela un’affascinante paesaggio di fossati, canali, stagni, laghi e fiumi. I mulini, gli impianti idrovori, le stazioni di pompaggio, i polder e le dighe olandesi sono divenuti nel mondo vere icone del Paese e testimoni del particolare rapporto che esiste da sempre tra i Paesi Bassi e l’acqua.
Di seguito, giorno per giorno, l’elenco delle tappe dell’itinerario vissuto con l’indicazione, per ciascuna, delle Città, dei Musei e Attrazioni visitati, nonchè delle Strutture ricettive in cui si è alloggiato (tutte le localizzazioni geografiche sono rintracciabili su Google maps https://www.google.it/maps/@52.7488467,5.1196633,9z/data=!3m1!4b1!4m2!6m1!1s1dnR6qdJBrz8ryKpsvGDbKVVoHmg
Martedì 15
01 (15: Andata) – 020 (20: Ritorno). Amsterdam-Schiphol. Arrivo in Aeroporto, ritiro macchina a noleggio, restituzione a fine itinerario.
02 Laag Holland Bed and Breakfast di Purmerend
03 Schermer Molens, il Museo dei Mulini. Visita della zona De Shermer e De Beemster (Unesco)
04 De Rijp Visita della città
Mercoledì 16
05 De Nieuwe Afsluitdijk, la grande Diga di sbarramento, visita del Vlietermonument e del Centro informativo
06 Hotel centraal di Harlingen. Alloggio e visita della cittadina e dell’Hannemahuis – Centrum voor Harlinger cultuur en historie
07 Makkum. Visita della Cittadina
Giovedì 17
08 Hindeloopen Visita della cittadina. Schaatsmuseum, Museum hindeloopen, Chocolaterie Koldewijn e Aald Hielpen.
09 Stavoren. Visita della Cittadina. NicolasKerrk e Het Vrouwtje van Stavoren
010 Camping Welgelegen di Workum
Venerdì 18
011 Giethoorn. Visita della cittadina in bici
012 De Weerribben-Wieden National Park. Giro in battello
013 Hotel Restaurant Grandcafe ‘t Voorhuys di Emmeloord (bancarelle in centro)
Sabato 19
014 Steam Pumping Station Ir. D.F. Woudagemaal a Lemmer
015 Schokland. Visita del museo
016 Urk. Visita della Cittadina.
Domenica 20
017 Museum Nieuw Land Erfgoedcentrum a Lelystad
018 Hoorn. Visita della Cittadina
019 Zaanse Schans. Visita dei Mulini a vento, caseificio e zoccolificio.
Schermer Molens, il Museo dei Mulini
Dopo aver effettuato il ceck-in al Laag Holland Bed and Breakfast di Purmerend, abbiamo visitato il Museummolen di Schermerhorn. Dei 52 mulini ad acqua di una volta, ne sono rimasti 11. Tre, posti in fila, sono quelli dello Schermerhorn tra cui quello del museo che funzionante ed ora accessibile al pubblico per dare un’idea di come per tre secoli si è effettuato il pompaggio a vento. Essi vengono gestiti dalla fondazione “Stichting Schemmer Molens” la quale si impegna a ripristinare la loro funzionalità e a mantenerli. Qui i visitatori possono osservare esattamente come funziona un mulino, come girano le ruote dentante del meccanismo interno e come viene svolto il lavoro di drenaggio e prosciugamento dei polder. Inoltre, all’interno del mulino è interessante osservare e provare l’esperienza di come si abitava, si lavorava e si viveva all’inizio del XX° secolo. Un filmato, disponibile in più lingue, riassume il tutto e illustra chiaramente tutti gli aspetti relativi alle tecniche di gestione delle risorse idriche e tutte le grandi zone di bonifica del Secolo d’Oro. Un mugnaio ci ha fornito esaurienti spiegazioni durante quella che si può definire una visita guidata personalizzata e simularne il funzionamento facendo girare le pale manualmente visto che non era una giornata ventilata. E’stato divertente vedere come viene prosciugata l’acqua azionando, manualmente, in acqua, una grossa vite senza fine.