Inverno provenzale

nel museo svizzero di Winterthur. Oggi questo edificio ospita l’Espace Van Gogh, centro polivalente con mediateca, archivi, sale esposizioni e qualche negozio.
Il nostro itinerario Van Gogh ci porta poi in Place de Forum, con il famoso caffè giallo protagonista del celeberrimo quadro Le cafè le soir, conservato al museo Van Gogh di Otterlo, in Olanda: oggi il caffè è chiuso, non riusciamo neanche a dare una sbirciatina all’interno. Aggirandoci per i vicoli silenziosi ci troviamo ben presto di fronte il Museo Réattu poi le terme di Costantino, considerate un tempo le terme romane più grandi di tutta la Provenza. A pochi passi ecco di nuovo il lungofiume del Rodano al quale si può accedere su due livelli: quello rialzato, su cui ci troviamo noi, che permette di vedere il panorama dall’alto, e quello al livello della banchina del fiume.
Dopo una pausa pranzo in un bistrot e un passaggio all’ufficio turistico per qualche informazione, ci incamminiamo lungo la circonvallazione esterna per vedere la torre progettata da Frank Gehry per l’Arts resource center della Fondazione Luma: finalmente qualcosa di iper-moderno!!! Tutta l’area, in fase di completamento, sarà dedicata a mostre, performance ed altre iniziative all’insegna dell’arte. Col naso all’insù ammiriamo la torre, davvero bellissima. Imboccando la strada adiacente siamo ben presto agli Alyscamps, la necropoli di Arles, altro luogo iconico dove Van Gogh si recava spesso e vi dipinse 2 quadri, uno dei quali fu venduto nel 2015 per la bellezza di 60 milioni di euro.
La grande suggestività di questo posto è testimoniata anche dalla scelta della casa di moda Gucci di ambientare qui la sua sfilata di moda del 2019.
A completamento del tour sulle tracce di Van Gogh ci piacerebbe vedere il famoso ponte di Langlois, ma arrivarci a piedi non è possibile, peccato.
Con questa bella gita finisce anche la nostra settimana marsigliese, positiva sotto ogni punto di vista. Non posso che condividere le parole di Jean-Claude Izzo, giornalista e scrittore marsigliese doc: “Marsiglia risulta familiare al primo sguardo, l’Europa è piena di bellissime città con bei monumenti, il mondo è pieno di bellissime baie, magnifici porti, ma Marsiglia è bellissima nella sua umanità, nella sua familiarità, come il pane da condividere fra tutti”