Francia: in auto tra Costa Azzurra e Provenza

Borghi, città e natura incontaminata: dalle Gole del Verdon ad Avignone, passando per Aix-en-Provence, Marsiglia, Nizza e altre splendide località
Scritto da: Natascia Colman
francia: in auto tra costa azzurra e provenza
Partenza il: 14/08/2015
Ritorno il: 20/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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14 agosto 2015, Jour numéro un: da casa a Grasse (km percorsi 220 cIRca)

Ed eccomi qui a raccontare il nostro primo giorno che sta giungendo al termine di questa vacanza in Francia. Siamo partiti questa mattina intorno alle 8.00 e abbiamo fatto la prima tappa per colazione ancora in Italia. Il progetto iniziale era quello di passare in mattinata alle Gorges du Loup, ma quando siamo stati poco dopo Nizza e avremmo dovuto prendere per Cagnes sur Mer, un’incongruenza tra il navigatore e la segnaletica stradale ci ha portato a proseguire e (come sempre da eterni indecisi quali siamo) tra una discussione e l’altra ci siamo trovati a Grasse senza quasi rendercene conto. Una volta entrati in paese abbiamo fatto un giro di perlustrazione più che altro per localizzare l’albergo e poi siamo andati a pranzare in un centro commerciale all’inizio del paese da Quick.

Dopo mangiato siamo tornati in albergo per vedere se per caso avessero potuto darci la camera prima dell’orario stabilito, ma abbiamo trovato la reception chiusa per pausa pranzo, così abbiamo deciso di andare a fare un giro per Grasse. Abbiamo parcheggiato in un parcheggio sotterraneo vicino al Centro Informazioni, ma non appena siamo tornati alla luce è scoppiato un temporale allucinante con tanto di grandine! Il centro Informazioni era stra-colmo di gente bagnata, quindi siamo tornati in macchina e siamo andati a prendere finalmente possesso della nostra stanza.

Alle 17.00 circa eravamo riposati, puliti e pronti per la serata! Inoltre anche il sole è tornato a farsi largo nel cielo. Abbiamo raggiunto il centro di Grasse a piedi e devo che questa cittadina, famosa per i profumi e per aver visto Edit Piaf trascorrere qui gli ultimi giorni della sua vita mi ha molto delusa. Nel centro tantissimi locali erano chiusi (da notare che siamo in piena estate e gente in giro ce n’è veramente tanta), anche la Cattedrale era già chiusa, molte finestre dei palazzi portavano cartelli con su scritto “vendesi” e i segni di totale abbandono. Abbiamo mangiato in un ristorante sulla piazza principale dal nome Rendez Vous e mentre la luce faceva spazio al buio siamo tornati in camera, una camera piccolissima, la più piccola mai avuto in 30 anni di viaggi! C’era la tenda rotta, ma in compenso la terrazza del giardino regalava una vista stupenda che spaziava fino al mare e c’era una salvietta della Profumerie Fragonard in omaggio al profumo di ambra… sarà un segno !? (all’epoca ero al 7 mese di gravidanza di una bimba che avremo poi chiamato Ambra)…

Ora, prima di chiudere definitivamente questa giornata di ferie, tornerò ancora qualche minuto sulla terrazza: passerei ore a guardare i puntini di luci che si perdono nel mare blu della Costa Azzurra.

15 agosto 2015, jour numéro deux: da Grasse a Senez (km percorsi 168 circa)

Questa mattina ci siamo svegliati presto e siamo andati a fare colazione da McDonald… avevo voglia di pancackes con lo sciroppo d’acero e si può mai negare una voglia a una donna incinta!? Poi siamo partiti alla volta di Castellane. Abbiamo percorso la bellissima Route Napoleon. Ci saremo fermati mille volte a fare delle foto e lungo la strada abbiamo trovato tantissimi chioschetti con una vista magnifica dove poter avremmo potuto far colazione… mannaggia a noi!

Quando eravamo quasi a Castellane abbiamo trovato un po’ di traffico. Ci siamo fermati per fare due passi in paese, un paese carino, vivo molto più di Grasse. C’era un bel mercato e mentre giravamo per questi vicoli mi è sembrato di essere nel paese di Belle de La Bella e la Bestia. Abbiamo anche visto degli asinelli… io adoro gli asini! Siamo poi partiti alla volta di Rougon per pranzo. Ho trovato questo posto su Tripadvisor: una creperie con una magnifica terrazza sulle Gorges du Verdon. Per raggiungere Rougon abbiamo percorso una strada strettissima su una montagna piena di tornanti dove per tutto il tragitto abbiamo pregato di non incontrare nessuno, ma il pranzo ha totalmente ripagato questa fatica. Un po’ lento il servizio, ma il panorama e il cibo erano davvero ottimi. Siamo anche riusciti a immortale un’aquila che volava sulle nostre teste.

Una volta pranzato siamo risaliti in macchina e abbiamo vagato per le Gole del Verdon senza una meta precisa. L’ideale sarebbe stato fare il così detto anello delle gole, ma il tempo minacciava pioggia, così ci siamo messi sulla strada col motto “dove si arriva si arriva”. Subito ci siamo fermati al Point Sublime, un punto panoramico famoso, ma dato il tempo e la strada che sembrava scoscesa abbiamo preferito non rischiare: dopo i recenti svenimenti ci eravamo promessi di non strafare in questa vacanza… la salute della creatura che sta crescendo in me prima di tutto.

Abbiamo così proseguito costeggiando il canyon e siamo arrivati all’altezza del Tunnel di Fayet…poi il vento era forte e siamo tornati indietro. Ci siamo fermati tantissime volte a fare foto tra queste sul Ponte de l’Artuby, dove si può fare il bunjee jumping più alto d’Europa, ma oggi questa pratica era chiusa e nel letto secco del fiume c’era una scritta incisa nella sabbia che recitava RIP con una faccina triste… peccato avrei assistito volentieri un lancio perchè dal vivo non ne ho mai visti… Appena siamo partiti dal ponte ha ricominciato a piovere fortissimo, con raffiche di vento che facevano volare tutte le foglie: ho filmato tutto, ma nonostante il tempo siamo scesi a fare una foto al borgo di Trigance visto dalla strada… se avesse fatto bello ci saremo sicuramente fermati a farci un giro.

Siamo arrivati in albergo per l’ora di cena e la tempesta di ieri ha staccato tutti i fili sia del telefono, che del wi fi, che della tv… Siamo praticamente isolati! Questo hotel mi ha fatto venire in mente uno di quei luoghi che ci sono nei film dell’orrore, lontani dalla civiltà, persi in mezzo a un bosco devastato dal maltempo e senza collegamenti col mondo esterno. Mi piace!!! Poi le stanza non hanno numeri, ma fiori; noi siamo nella camera lilla e tutto l’arredo riprende questo tema… la pecca è che avrei preferito lenzuola e asciugamani bianchi.

Abbiamo cenato nel ristorante dell’albergo così non siamo belli riposati per affrontare la giornata di domani… e sembra che sia anche tornato il segnale della televisione…

16 agosto 2015, jour numéro trois: da Senez ad Aix-en-Provence (km percorsi 155 circa)

Questa mattina ci siamo svegliati presto come sempre e ci siamo messi subito in marcia. Il proprietario dell’hotel ci ha dato una bella cartina della zona e ci ha segnalato qualche paesino carino da vedere.

Ci siamo fermati a fare colazione nel primo luogo abitato che abbiamo incontrato (mannaggia che mi sono dimenticata di segnarmi il nome!). Abbiamo preso un caffè in un bar e poiché da mangiare non c’era niente siamo andati in una boulangerie a prenderci un dolcetto appena sfornato che abbiamo mangiato su una panchina all’ombra di un pino.

La seconda tappa è stato sul Lago di Sainte-Croix… eravamo indecisi se andare al villaggio o se fare due passi in riva al lago, ma lla fine abbiamo optato per la seconda opzione… che bello… quell’acqua azzurra, calma, trasparente, gli alberelli sulla spiaggia… peccato non avere il costume perchè la voglia di un tuffo era proprio alta. Ho letto che su queste rive hanno girato “Lo sconosciuto del Lago” film che non ho mai visto, ma che ho sentito nominare per aver vinto alcuni premi allo scorso festival di Cannes.

La terza tappa della giornata è stata a Valensole. Valensole è una delle località più famose per le distese di lavanda. Sapevamo che oggi non avremo più trovato niente, però uno di quei campi anche se incolti lo volevo vedere, così ci siamo fermati sulla strada a immortalare queste distese oggi secche.

La quarta tappa è stata a Greoux-Les-Bains, uno dei paesini che ci ha consigliato di vedere Triston. É carino, c’è un castello con una bellissima vista e tante stradine in pietra. Abbiamo cercato qualche posto dove mangiare, ma non abbiamo trovato niente che ci ispirasse, inoltre la colazione (buonissima quanto pesante) ci girava ancora nello stomaco così abbiamo piluccato qualche porcheria che avevamo comprato nei giorni scorsi e siamo partiti per Aix-En-Provence, uno di quei paesi che volevo vedere a tutti i costi.

L’hotel è leggermente fuori dal centro ed è davvero molto bello: nuovo, pulito, moderno, con le persiane elettriche, spazioso. Siamo andati nel cuore di Aix-En-Provence a piedi e ci siamo comprati qualcosa da sgranocchiare in una boulangerie per merenda. Avevo molte aspettative su questa città che in parte mi ha deluso. Siamo andati a vedere la cattedrale di Saint Sauveur che è davvero molto bella, tra l’altro c’era anche l’ingresso gratuito al chiostro, ma come al solito siamo arrivati che era appena partita l’ultima visita… Diciamo che ad agosto in un luogo turistico dovrebbero avere orari un pelino più flessibili… erano appena le 5 del pomeriggio!

Abbiamo girato tantissimo per questa cittadina fino a raggiungere Cours Mirabeau, dove ci sono tutte le fontane (ho scoperto che Aix-En-Provence è la città delle fontane). Ero curiosa di toccare la fonte dell’acqua calda, ma sono rimaste delusissima perchè mi aspettavo una fontana circondata dal vapore e con l’acqua effettivamente calda al tatto… in realtà con oltre 20 gradi fuori il vapore è impossibile da vedere e anche la temperatura dell’acqua (che è di 18 gradi costanti) rispetto al calore delle mie mani è difficile da sentire.

C’era anche un bel mercatino che profumava di lavanda. Ci siamo presi un aperitivo, abbiamo cenato e dopo abbiamo fatto ancora due passi per rilassarci mano nella mano…

17 agosto 2015, jour numéro quatre: da Aix-En-Provence ad Avignone (km percorsi 120 circa)

Oggi abbiamo di nuovo fatto colazione da McDonald. Vicino all’albergo non c’era niente e dovevamo sbrigarci per fare tutto quello che avevamo in programma prima di arrivare qui ad Avignone, così siamo saliti in macchina e al primo posto con un parcheggio comodo ci siamo fermati.

Due sono state le tappe non previste: una a Loumarin dal castello: troppo bello per non fermarsi e un’altra a Bonnieux, dove ci siamo fermati qualche minuto ad ammirare il panorama. Poi finalmente siamo arrivati alla prima tappa prevista della giornata: Roussillon. Questa cittadina mi è piaciuta davvero tanto. Abbiamo fatto la camminata nel Sentier des Ocres… sembrava quasi di essere nella Monumente Valley e proprio come accadde quando uscimmo da lì anche oggi avevamo polvere rossa infilata ovunque! Abbiamo scelto il percorso più breve perchè non sapendo come fosse avevamo paura di trovarlo troppo faticoso per me, ma in realtà una volta terminato ci siamo pentiti perchè la passeggiata è stata all’ombra e in pianura.

Una volta usciti dal Sentier des Ocres siamo subiti partiti per L’Isle-sur-la-Sourgue, volevamo arrivare per pranzo perchè l’idea era di arrivare ad Avignone prima che facesse buio. Anche questa cittadina ci è piaciuta un sacco. Abbiamo mangiato delle crepes e poi abbiamo preso un gelato caro e davvero cattivo!

Come da programma siamo riusciti ad arrivare qui nel tardo pomeriggio. Vista da fuori Avignone mi ha ricordato molto Lucca. L’hotel è dentro le mura, quindi è comodossimo per raggiungere il centro a piedi e tra l’altro ha il parcheggio chiuso e gratuito… cosa si può volere di meglio? Dal primo giro che abbiamo questa sera per la città dei Papi mi ha davvero stupito. Siamo andati al Centro Informazioni per vedere qualche crociera sul Rodano. C’è anche una navetta che porta sull’isola gratuitamente… adesso vediamo che fare… di sicuro andremo nel Palazzo dei Papi e forse anche sul Ponte di Saint-Benezet, dico forse perchè non mi aspettavo che fosse a pagamento… vabbè adesso ci dormiamo su poi vediamo.

18 agosto 2015, jour numéro cinq: Avignone (km percorsi 0)

Beh, la prima che devo appuntarmi di oggi è la colazione! Una cosa sublime, fatta in un localino coi tavolini fuori dove i croissant erano ancora tiepidi. Poi siamo andati al Palazzo dei Papi. Siamo arrivati che era ancora chiuso. La visita è stata bella e interessante, il palazzo è immenso peccato sia spoglio e peccato che siano vietate le riprese all’interno… chissà cosa mi rimarrà di tutto ciò nei prossimi anni. Altra pecca è stato un mio giramento di testa che ha fatto spaventare Marco. Dopo lo svenimento all’Expo è super apprensivo. Comunque tutto risolto e mentre mi sono seduta per riprendermi un colombo mi ha fatto la cacca addosso… bhe almeno porta fortuna.

A pranzo abbiamo mangiato delle frites da un chioschetto e poi abbiamo continuato il nostro tour per la città. Siamo usciti dalle mura e abbiamo preso il bus sul Rodano per andare sull’isola. C’era un bel prato verde dove tanta gente faceva ginnastica o i pic nic e la vista sul Ponte era davvero interessante. Abbiamo provato a girare un pochino per l’isola, ma non abbiamo visto niente che ci intrattenesse più di quel tanto.

Mentre tornavamo in albergo ci siamo presi un gelato di quelli con che si fanno con la macchinetta, ma me li ricordavo più buoni. Prima di cena, al tramonto siamo andati nel giardino di Notre Dame des Doms… peccato che stava per chiudere perchè è stata davvero una bella scoperta. Il panorama sul Rodano da qui è sublime, poi ho visto dei laghetti, delle fontane… peccato davvero…

19 agosto 2015, jour numéro six: da Avignone a Marsiglia (km percorsi 110 circa)

Ed eccomi qui, nell’ultimo albergo di queste nostre ferie 2015 a raccontare la penultima giornata di vacanza come sempre con tristezza. Abbiamo fatto colazione nello stesso posto di ieri… troppo buono per farsela scappare e poi abbiamo dato l’arrivederci ad Avignone, una città che mi ha davvero colpito tanto e credo che mi resterà nel cuore. Prima di partire alla volta di Marsiglia siamo andati a fare un giro a Villeneuve les Avignon. Abbiamo visto una chiesa e fatto due passi in centro, abbiamo guardato se ci fosse qualcosa di carino da fare o se se ci fosse qualche locale particolare per pranzare, ma niente ci ha entusiasmato così ci siamo messi in marcia.

L’albergo qui a Marsiglia è in una stradina che mi ricorda molto Genova. Per raggiungere il parcheggio sotterraneo abbiamo dovuto prendere un’ascensore con la macchina… è stata la prima esperienza di questo genere e credo che me la ricorderò per un po’. Di Marsiglia abbiamo visto solo il porto. Siamo entrati in qualche negozietto che profumava di sapone e abbiamo cenato all’Hard Rock così abbiamo potuto aggiungere due magliette alla nostra collezione e prendere la numero uno per Ambra. Adesso siamo in albergo e dalla strada arrivano i classici schiamazzi di un bar… forse qui sotto c’è qualche pub perchè sul marciapiede c’era pieno di bottiglie vuote. Diciamo che è una via che se dovessi percorrerla da sola in piena notte, mi guarderei le spalle.

20 agosto 2015, jour numéro sept: da Marsiglia a casa (km percorsi 380 circa)

Ed eccomi di nuovo nella mia camera blu. In giro per casa ho le valigie aperte, i depliant e i ricordi comprati e tante lavatrici da fare. Sta mattina presto siamo andati a vedere la Cattedrale di Notre Dame de la Garde che domina Marsiglia dall’alto ed è stata una bella scoperta. La vista da lassù è bellissima, si vedono un sacco di cose come l’isola di Montecristo e per la gioia di Marco lo stadio. Abbiamo fatto colazione lì, in una specie di mensa dove dietro al bancone c’erano delle suore; abbiamo ordinato un eclaire… buono ma niente in confronto del croissant di Avignone. Siamo stati lì molto più tempo del previsto perchè abbiamo fatto tantissime foto e ci siamo rilassati davanti al paesaggio. Siamo arrivati a Cannes per l’ora di pranzo. Abbiamo pranzato in un ristorantino in centro e poi abbiamo fatto due passi sulla Croisette; non sapevo che anche qui ci fossero le mani delle star come a Hollywood.

Non troppo tardi ci siamo rimessi in viaggio, questa volta però per partire alla volta di casa… purtroppo.



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