Ich bin berliner

Siamo una famiglia di quattro persone, io (Gianni), Anna, Elio e Fabio rispettivamente di anni 52, 46, 25, 21. Come ogni anno in agosto scegliamo una città europea dove passare una settimana di vacanza. Il tutto viene organizzato da un tour operator che fornisce guida accompagnatore e bicicletta. Quest’anno la meta è stata Berlino. Fin dal...
Scritto da: il monrealese
ich bin berliner
Partenza il: 01/08/2005
Ritorno il: 08/08/2005
Viaggiatori: fino a 6
Siamo una famiglia di quattro persone, io (Gianni), Anna, Elio e Fabio rispettivamente di anni 52, 46, 25, 21. Come ogni anno in agosto scegliamo una città europea dove passare una settimana di vacanza. Il tutto viene organizzato da un tour operator che fornisce guida accompagnatore e bicicletta. Quest’anno la meta è stata Berlino. Fin dal mese di giugno mi sono prodigato per trovare i biglietti aerei al miglior prezzo, alla fine il costo è stato di 125 euro, diretto andata e ritorno da Palermo, con la compagnia aerea hapag lloyd. A bordo si pagano le consumazioni, le hostess parlano solo tedesco e inglese e sono bellissime! Il viaggio è stato perfetto, è durato poco più di due ore e trenta, giusto il tempo di sorseggiare un paio di caffè americani fra una sbirciata e l’altra dall’oblò; a proposito vi voglio confessare che pur essendo un esigente estimatore del caffè espresso nostrano, dal momento in cui metto piede in un aereo e per tutta la vacanza bevo solamente ed esclusivamente caffè americano, per otto giorni lo adoro. Arrivati all’aeroporto di Tegel ci sappiamo orientare benissimo, troviamo subito l’area dove si trova il 101 tx, il bus che ci porterà ad Alexander platz dove si trova il nostro hotel il Park Inn. Tempo del tragitto un quarto d’ora, qui i mezzi pubblici funzionano alla grande. L’albergo è veramente lussuoso, è un grattacielo con tutto quanto si desidera al suo interno: palestra, piscina centro commerciale, ristoranti e persino un casinò. Doccia veloce e primo incontro con la guida Stefania, e l’accompagnatore Emanuela tedesca doc. Ci sediamo nella hall dell’albergo e attendiamo gli altri ospiti che man mano arrivano. È gente di varia età proveniente principalmente dal nord Italia, ma è sempre così, al sud la bicicletta è considerata quasi un impaccio possederla, figurarsi a fare le vacanze in bici. La prima sera facciamo un giro della città a piedi, mia moglie è subito estasiata dalla bellezza della città, la Sprea, il fiume che attraversa Berlino, ha monumenti austeri nelle sue sponde. I miei ragazzi si immergono nella vita notturna della città che offre tantissimo. Ci accorgiamo che chi ha più di quarant’anni parla soltanto il tedesco ma la loro cordialità è encomiabile, il loro danke shon è cantilenante.

La mattina del secondo giorno ci vengono consegnate le biciclette che alla fine del tour giornaliero verranno depositate in un garage dell’albergo. Vi assicuro che pedalare a Berlino è veramente rilassante e ti fa sentire, per usare la frase di Kennedy, hic bin berliner cioè un berlinese. Naturalmente la prima cosa da vedere è l’unter den linden ( letteralmente “sotto i tigli”) il favoloso viale ricco di storia, da ammirare seduti al caffè Einstein. Poi ci si sposta da un punto all’altro dell’immensa città con le nostre eccezionali guide, in men che non si dica conosciamo, o crediamo di conoscere, tutto.

Nei giorni successivi abbiamo pedalato spesso lungo le sponde del fiume dove abbondano le spiagge artificiali, o ci siamo immersi nei luoghi più esclusivi della capitale, come potsdamer platz raffinata espressione della moderna architettura firmata anche dal nostro Renzo Piano. Su tutto però rimane veramente impresso il monumento ai caduti sovietici della seconda guerra mondiale, credetemi le dimensioni sono ciclopiche, un immenso soldato sovietico calpesta la svastica mentre regge in braccio un biondo bambino tedesco. Dopo tre giorni è la volta di andare fuori città. La prima tappa è il castello di sans souci, bellissimo il parco. Poi è la volta del castello di Charlottenburg anche qui vi è un parco mozzafiato. Ma quel che veramente delizia sono i laghi a nord di Berlino, la natura qui è quasi incontaminata, l’acqua si insinua in fitte boscaglie dove pascolano animali selvatici quali il cervo. Noi facciamo una mini crociera e di tanto in tanto ci fermiamo e pedaliamo in mezzo ai boschi, non ci si capacita proprio di trovarsi in piena Europa. La sera rientriamo con il treno, abbiamo una fame da lupi ma il ristorante dell’albergo è eccezionale, c’è di tutto: stinco di maiale, gulasch, anatra, cervo, varie zuppe, ottime birre e dolci. Mangiamo in verità un po’ più del consueto ma cosa importa domani con la bici ci si diverte e si fa anche moto.

Il quinto giorno le guide ci lasciano liberi di andare dove vogliamo, nessun problema conosciamo abbastanza bene la città. Per prima cosa visitiamo il Reichstag, il parlamento tedesco magnificamente ristrutturato dal geniale Norman Foster, poi andiamo in una incredibile cioccolatteria in Friedrichstrasse, vi sono miniature in cioccolato dei maggiori monumenti d’Europa, facciamo incetta di barrette con varie percentuali di cacao, certo non superano l’eccellenza olandese ma sono abbastanza buone. Immancabile la visita al museo di Pergamo dove si trova la porta di Ishtar, davanti a essa ci si sente fra gli dei. Usciamo dal museo che è ora di pranzo, ci dirigiamo verso il Tiergarten, immenso parco al centro della città al di la della porta di Brandeburgo, so dove andare ma ho voglia di chiederlo a qualcuno, un ragazzo pedala vicino a me gli dico:” Brandenburg tor ?” e lui risponde: ”fallow my” non sento bene la risposta e giro a destra mentre lui prosegue dritto, urla dei miei figli, che invece avevano capito: “ papà!.. Ha detto seguimi, dove vai? “, e lì risate a non finire; inutile cercare di spiegare che non avevo sentito bene, per loro era il mio inglese che non andava proprio. Arrivati al parco incateniamo le bici ad un albero e andiamo in un delizioso posticino dove mangiare. Il locale è immerso fra gli alberi, è gestito da turchi che soffriggono delle paste che al gusto sono eccezionali, compriamo un po di tutto, paghiamo poco ( ma a Berlino il cibo costa veramente poco ovunque). Con grande piacere ci accorgiamo che il resto del gruppo si trova pure lì, ci distendiamo tutti sotto gli alberi per un riposino, poi io lancio una proposta: “andiamo a fare un bagno!” una decina di persone accettano con entusiasmo, in poche e allegre pedalate raggiungiamo l’albergo, prendiamo i costumi e via verso la zona di Wannsee, venti minuti di bici e ci troviamo a tuffarci in un acqua cristallina.

Nei due giorni seguenti abbiamo visitato la zona est di Berlino, per certi aspetti più bella di quella ovest. Quando la Germania era divisa dal muro, vi era una striscia di terra cosiddetta “di nessuno” dove tutto era stato abbattuto e dove potevano viverci soltanto i conigli. Uno di questi luoghi ricostruiti dopo l’unificazione è Potsdamer platz magnifica nella sua modernità, ma ho potuto vedere delle foto che ritraggono la piazza agli inizi del novecento, era un immenso cerchio incoronato di splendidi palazzi d’epoca .L’umanità ha perso uno dei luoghi più incantevoli del pianeta. Sono veramente felice per aver potuto conoscere tutto questo, il tempo inoltre, è stato sempre magnifico. Una vacanza perfetta. Non voglio dilungarmi nella descrizione di tutto ciò che abbiamo visto, vi consiglio soltanto di andarci, respirare la sua aria bere la sua birra cosi buona anche perché fatta con l’ottima acqua di Berlino e poi pedalare fra palazzi e monumenti, strade e maestosi viali, alberi secolari e boschi popolati da animali stupendi questa è l’Europa, questa è casa mia…

Gianni Bucceri ( il monrealese )



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