Folegandros e Santorini

Nel blu dipinto di blu... delle Cicladi
Scritto da: LorenzaCab
folegandros e santorini
Partenza il: 31/07/2014
Ritorno il: 10/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Ecco il racconto della mia bellissima vacanza! Folegandros e Santorini sono due isole diversissime tra loro, io personalmente ho preferito la piccola Folegandros, ma solo leggendo il mio racconto scoprirete perchè…

31 luglio

Ci siamo, il viaggio tanto desiderato è qui, è arrivato. Siamo all’aeroporto di Venezia con largo anticipo, poco male, almeno troviamo posto per stare seduti. Il volo ritarda di un’ora (Volotea) e arriviamo a Santorini alle 22:00, abbiamo solo il bagaglio a mano per cui siamo subito fuori. Sorpresa, c’è solo un taxi ed è già prenotato, diciamo al tassista dove dobbiamo andare e lui dice che visto che è vicino ci porta comunque e poi torna in aeroporto, scopriremo poi che sull’isola non ci sono molti taxi ma molti turisti per cui possiamo ritenerci fortunati! Paghiamo 13€ e arriviamo così all’hotel Villa Danezis di Mesaria. La signora che ci accoglie è molto gentile e ci suggerisce di fare una passeggiata fino al centro di Mesaria, 10 minuti a piedi, vista la fame accogliamo il suggerimento e ci incamminiamo. La strada è piuttosto buia e per nulla abitata ma proseguiamo fino al piccolo centro. Memori della nostra precedente esperienza in Grecia, alle Sporadi, cerchiamo un locale che prepara gyros pita (un piatto simile al kebab) per una cena veloce e finiamo così da “Pollo”, per capirci, ceniamo in due con 14€! Prima di tornare facciamo una puntatina a un minimarket per la colazione di domani, la camera è molto grande e pulita. L’hotel ha anche una bellissima piscina ed essendo in un luogo di Santorini decisamente poco frequentato costa anche molto poco, per una notte spendiamo 45€.

1 agosto

Dopo una bella dormita e la colazione che ci siamo goduti sul terrazzino della camera decidiamo come organizzare la giornata. Il traghetto per Folegandros è alle 18 per cui decidiamo di lasciare i bagagli in hotel e di noleggiare un motorino. Troviamo un cinquantino che ci viene offerto a 15€ e decidiamo di andare subito al porto di Thira per prendere i biglietti prenotati on line. Il porto ci lascia parecchio perplessi per la sua confusione e la sua dimensione, è molto piccolo ma non abbiamo sbagliato, è proprio quello giusto!! Fatti i biglietti risaliamo con il motorino talmente in riserva che abbiamo veramente temuto di non farcela, la salvezza è il primo, non proprio vicino, distributore di benzina. Visto che a Santorini torneremo tra 6 giorni e alloggeremo a Imerovigli che è più a nord di Mesaria andiamo in perlustrazione della zona sud.

Tappa d’obbligo il faro, per la verità un po’ bruttino ma la vista vale veramente la pena. Ci fermiamo sulla spiaggia di Mesa Pegadia, una spiaggia di grandi ciottoli neri con qualche ombrellone e una taverna. Pochissime persone e mare che si infrange a riva con una notevole impetuosità. Il posto decisamente non è male ma considerando che è il primo giorno e che dopo la spiaggia andremo dritti a prendere il traghetto optiamo per una spiaggia più attrezzata (con doccia!). E’ per questo motivo che, dopo una breve sosta al Carrefour per rifornimento di creme solari e viveri, scegliamo la spiaggia di Perissa. Da notare che ho lasciato solo mio marito a scegliersi la frutta e quando l’ho raggiunto l’ho trovato che chiacchierava amabilmente con un signore italiano ma residente a Santorini. Complice la maglietta della Laverda indossata da mio marito si sono messi a parlare di moto e rimediamo così un invito per un caffè nel bar gestito da questo signore, peccato che poi non riusciremo ad andarci. La spiaggia è ben attrezzata, ombrellone e due lettini costano 8€, facciamo un bel bagno, acqua bella ma in altre isole greche ho visto di meglio. Il tempo di asciugarci e torniamo all’hotel per restituire lo scooter e ritirare i nostri bagagli. Per arrivare al porto la signora dell’hotel ci consiglia di prendere il bus che ha la fermata proprio lì vicino. Il bus doveva passare alle 17:00 ma arriva alle 17:15, ammetto che stavo seriamente iniziando a preoccuparmi. In circa 10 minuti arriviamo al porto e qui il caos regna sovrano. Per essere sicura di essere nel posto giusto inizio a sbirciare i biglietti della folla vicino a noi, non una sola persona a cui chiedere informazioni! L’aliscafo (Seajets) arriva comunque con 45 minuti di ritardo, il tragitto dura un’ora con un mare decisamente molto mosso, noi non soffriamo il mal di mare ma non è piacevole vedere quante persone allungano la mano a prendere i sacchetti di carta! Io sono seduta vicino al finestrino e per scendere una volta arrivati a Folegandros devo per forza far alzare una coppia di anziani signori francesi, mi scappa un sorriso quando la signora mi saluta dicendomi “you are lucky”, loro sono diretti a Milos, un’altra ora di viaggio saltando sulle onde. Arrivati al porto non sappiamo che il signor Giovanni ci è venuto a prendere e ci incamminiamo a piedi, chiediamo la direzione a un signore e proprio in quel momento passa l’auto di Giovanni che viene fermato dal signore in questione (credo che qui si conoscano tutti) e così arriviamo all’Aegean Star. L’albergo è carino, molto pulito e ristrutturato di recente, ogni camera ha ingresso indipendente, è come avere un piccolo appartamento. La sensazione è che questa isola sia esattamente della mia dimensione! Tempo di farci una doccia e raggiungiamo il porto a piedi dove ceniamo in una taverna carina consigliataci dal signor Giovanni. Passeggiatina prima di rientrare e poi si va a nanna, la giornata è stata piuttosto lunga.

2 agosto

Come primo giorno a Folegandros decidiamo di fare colazione in hotel, costo 5€ a persona. Non è male ma da domani ci organizzeremo diversamente. Andiamo a noleggiare lo scooter e scopriamo che qui non si trova a meno di 25€ al giorno, è così in tutta l’isola per cui ci adeguiamo. Partiamo così verso Ano Meria, piccolo paese a nord dove ho letto che c’è una bakery da non perdere. La strada che attraversa l’isola è praticamente una, attorno un paesaggio molto brullo con qualche casetta bianca e qualche asinello selvatico e poi il blu di mare e cielo, c’è poco da fare, amo la Grecia! La backery è fortunatamente segnalata altrimenti non l’avremmo mai trovata, è in una stradina secondaria, entro e rimango affascinata dal posto, è piccolissimo e il tempo sembra essersi fermato tra queste mura. Una ragazza gentilissima mi serve una torta di spinaci e una treccia al formaggio per il pranzo e rimedio anche un complimento per le mie unghie che molto casualmente sono blu con dei fiorellini bianchi sull’anulare. Risaliti sullo scooter siamo pronti per affrontare la prima spiaggia. Arriviamo alla spiaggia di Agali, parcheggiamo e prendiamo il sentiero sulla destra per andare alla spiaggia di Agios Nikolaos. Il sentiero è segnato ma io ho benedetto le scarpe da ginnastica a piedi, sconsiglio le infradito! Durante il tragitto si passa per Galifos, spiaggetta carina ma senza ombra naturale per cui proseguiamo, Agios Nikolaos ha il vantaggio di avere parecchi pini per cui nelle ore più calde ci si può rifugiare all’ombra. Il mare qui è il mare greco che ricordavo, acqua pulitissima e trasparente! E’ agosto e gente ce ne è ma nulla a che vedere con le sovraffollate spiagge italiane, il rumore più forte è quello della cicala che abita sul pino che abbiamo scelto e che a ritmo costante si esibisce in qualche assolo. Verso le 18:00 iniziamo la risalita verso lo scooter (mezz’ora circa), ci fermiamo alla bakery dove prendiamo una fetta di torta di mele e una di marmellata per la colazione di domani e dove sono io a fare i complimenti, stavolta, per le ottime torte del pranzo! Altra breve sosta al minimarket di Ano Meria e sulla strada del ritorno verso il porto vedo improvvisamente i polpi stesi a seccare in una taverna e riconosco così la taverna che ho visto citata in molti racconti di viaggio su Folegandros, Mimi’s. Ci fermiamo e chiedo un tavolo per la serata, mi dicono che non serve prenotare e di tornare pure all’ora che preferiamo. Così torniamo in albergo, ci cambiamo, ci armiamo di giubbettini per la sera (per tornare in motorino servono!) e arriviamo a cena da Mimi’s per le 20:00 così ci godiamo anche la bella vista sul mare al tramonto. Ordiniamo insalata greca, feta grigliata, polpo grigliato e poi scegliamo un pesce fresco che ci cucinano alla griglia, tutto buono, il pesce ottimo! Costo della cena 50€. Visto che finiamo di mangiare presto decidiamo di fare un giretto alla Chora, il centro più grande di Folegandros. Molto bella e molto caratteristica anche se un pochino commerciale, in realtà scoprirò a Santorini cosa vuol realmente dire commerciale! Scoviamo un posticino dove servono le loikoimades, delle frittelle servite con il miele che mio marito sogna da quando siamo stati ad Alonissos. Siamo tentati ma rimandiamo le frittelle ad un’altra serata e ci tuffiamo sullo yogurt, delizioso!! Torniamo così al nostro albergo sul porto, alla fine sono contenta di avere prenotato qui e non alla Chora, il porto è più tranquillo e visto che in 20 minuti si va da nord a sud dell’isola le distanze non sono certamente un problema!

3 agosto

La giornata inizia alla grande con colazione sul nostro poggiolo vista porto con le torte fantastiche e evidentemente fatte in casa della bakery di Ano Meria. Oggi vogliamo optare per una spiaggia con un po’ di ombra naturale visto che mio marito è un po’ scottato e così decidiamo per Serfiotiko. Premetto che a Folegandros non esistono spiagge attrezzate con ombrelloni, noi ne abbiamo trovato uno nella nostra camera e oggi ce lo portiamo in spiaggia, caso mai servisse… Trovare il sentiero che porta a Serfiotiko non è semplice, la spiaggia non è per nulla segnalata. Percorriamo in motorino la strada un po’ di volte e alla fine decidiamo di avventurarci su una strada laterale che dopo Ano Meria sembra portare solo a delle case. La strada è poco prima della pizzeria “Pane e vino”. Percorriamo un breve tratto con il motorino e poi siamo costretti a parcheggiare perché si apre un sentiero in completa discesa dalla collina, di fatto né più ne meno che una mulattiera. Un po’ preoccupati per il ritorno continuiamo comunque a scendere e io ringrazio ancora una volta le mie scarpe da ginnastica! Quando arriviamo a destinazione, dopo una ventina di minuti di cammino, troviamo una bella baia di ciottoli, acqua cristallina, qualche casetta diroccata e siamo completamente soli! Facciamo subito un bel bagno e ci chiediamo se ci raggiungerà qualcuno anche perché è domenica, alta stagione e per quanto impervia sia la discesa in spiaggia mi pare strano essere così fortunati. Creiamo il nostro angolino all’ombra di alcuni pini e dopo un paio di ore arriva un’altra coppia che però se ne va il primo pomeriggio e così noi rimaniamo in questo angolo di paradiso tutto il pomeriggio da soli. La risalita è un po’ dura ma per fortuna ogni tanto c’è un po’ d’ombra e comunque ci mettiamo poco più di mezz’ora. Per la serata decidiamo di andare alla Chora in un localino che abbiamo notato ieri sera, si chiama Olive e serve cucina araba e greca. E’ un pochino defilato rispetto alle più frequentate taverne del centro e ha un giardino interno davvero romantico. Appena accomodati al tavolo arriva un cameriere con una boccettina di acqua profumatissima e ce ne versa un po’ sulle mani, un’usanza molto gradita. Ordiniamo classica insalata greca (per mio marito), hummus, falafel, pita bread e un piatto principale composto da riso, pollo, melanzane e yogurt. E’ tutto a dir poco delizioso e molto abbondante. A fine cena ci viene offerto un caffè aromatizzato al cardamomo, delizioso, e dei dolcetti tipici. Il tutto per 40€, credo proprio che qui ci torneremo. Uno dei camerieri ci chiede di che nazionalità siamo perché i suoi colleghi ci hanno scambiati per russi ed essendo lui cresciuto in Grecia ma nato in Russia voleva verificare. Gentilissimo gli chiediamo del proprietario e ci dice che è mezzo greco e mezzo siriano, ci chiede anche di fare un po’ di pubblicità al posto e nulla mi viene più semplice visto che senza dubbio la merita. Come ci eravamo ripromessi, dopo una passeggiatina alla Chora, andiamo a prendere una porzione di loikoimades, buone ma nulla a che vedere con quelle mangiate ad Alonissos, qui è meglio prendere lo yogurt.

4 agosto

Dopo la solita piacevolissima colazione decidiamo di visitare oggi le spiagge del nord. Arriviamo, stavolta direttamente in spiaggia con il motorino, a Agios Georgios, una spiaggia piuttosto grande con 4 bei pini al centro dove si gode un po’ di ombra. Anche qui c’è pochissima gente quando arriviamo, siamo mattinieri noi e così possiamo scegliere il nostro albero e poi ci facciamo un bel bagno. Ci sono parecchi ciottoli per cui tornano utili le scarpine da scoglio, è una buona idea portarsele per una vacanza in questa isola. Qui il mare è molto calmo e c’è pochissimo vento, si sta davvero benissimo. Passiamo la giornata ad Agios Georgios e poi verso le 17 ci trasferiamo a Ligaria, lontana pochi minuti, più piccola ma con un’acqua ancora migliore, infatti appena arrivati ci facciamo subito il bagno in compagnia di alcuni piccoli pesciolini. In questa spiaggia c’è un sottofondo musicale davvero singolare, ci sono due ragazze che suonano, una il flauto e l’altra il violino. Sembra stiano facendo delle prove, musica classica, suonata dal vivo, in una spiaggia greca… beh, non mi era mai successo! Per la cena optiamo per “Pane e vino”, un ristorante e pizzeria italiano di Ano Meria. In genere non andiamo mai a mangiare italiano in paesi stranieri ma le ottime recensioni ci fanno venire voglia di provare. Arrivati sul posto ci sembra quasi di andare a cena a casa di qualcuno piuttosto che in un ristorante, ci accoglie Flavia e ci accomodiamo, ovviamente, all’aperto. Optiamo per un antipasto di salumi e formaggi e poi due pizze. Il locale è gestito da Flavia e dal suo compagno Paolo che scopriamo essere originario di Ivrea. Sono molto gentili e il cibo è buono certo forse 40€ per un antipasto e due pizze non è il prezzo che si pagherebbe in Italia ma è anche vero che siamo in un’isola dove non mi sarei mai aspettata di mangiare una pizza! Prima di rientrare ci fermiamo alla Chora e prendiamo un gelato, serata all’insegna del cibo italiano.

5 agosto

Oggi optiamo per una spiaggia del sud, Katergo, segnalata come una delle spiagge più belle dell’isola. Con lo scooter non ci accorgiamo di un’indicazione e sbagliamo strada proseguendo per uno sterrato un po’ impervio, per farla breve, proseguiamo un po’ a piedi e ci perdiamo in mezzo al nulla, sembra di essere in un deserto! Torniamo allo scooter, riprendiamo la strada al contrario e troviamo la giusta indicazione per Katergo. Il percorso a piedi per arrivarci è per la prima parte pianeggiante ma poi decisamente scosceso, per capirci, il dislivello è di circa 200 metri. La spiaggia è grande, di sabbia e ha il mare più bello visto finora a Folegandros. I problemi più grossi li abbiamo per gestire l’ombrellone, c’è molto vento e solo dopo un’opera ingegneristica non indifferente riusciamo a procurarci un po’ d’ombra. Quando arriviamo c’è pochissima gente, come sempre, ma verso le 11:30 iniziano ad arrivare le prime barche e la spiaggia si popola. Dopo ben tre bagni, a metà pomeriggio decidiamo di risalire verso il motorino e ci fermiamo a Livadi. Qui si arriva vicinissimi con il motorino e c’è anche un piccolo baracchino che vende acqua, granite,…. ed è così che prendo la mia prima granita alla fragola, è l’unico gusto che c’è, ma va benissimo così. La spiaggia di Livadi ha un campeggio vicino ed è circondata da pini che fanno una bella ombra naturale. Per la sera optiamo per la taverna Maria che si trova ad Ano Meria proprio alla fine del paese sulla strada principale. Andando incrociamo uno dei 3 o 4 vecchietti che fanno avanti e indietro con taniche d’acqua a dorso di mulo. La taverna è carina, ordiniamo un antipasto con il formaggio di capra tipico dell’isola, il sourutu, e un’insalata di olive e pomodori. Poi prendiamo la matsata, piatto tipico dell’isola, si tratta di una pasta fatta in casa che ricorda i pici toscani servita con una salsa di pomodoro, pecorino grattugiato e, a parte, un piattino di carne. Buona è buona anche se condita con la carne è un po’ troppo saporita, la preferisco con il solo pomodoro e formaggio. Ad ogni modo posto molto carino, tranquillo, frequentato da greci e con una bella vista. Anche il prezzo è una bella sorpresa, tutto quanto detto più un piatto di pollo in umido e patatine fritte ci viene a costare 30€, decisamente non male!

6 agosto

Ultimo giorno a Folegandros, domani si riparte e si torna a Santorini. Oggi decidiamo per due spiagge: Ampeli, a nord e Vardia, a sud. Per raggiungere Ampeli si attraversa il paese di Ano Meria e si svolta a sinistra, un po’ di strada sterrata in motorino e ancora una volta siamo i primi ad arrivare. La spiaggia è più piccola di quello che ci aspettavamo e il motivo lo scopriamo presto, è evidente che parte del monte retrostante è franato per cui la spiaggia è forse più che dimezzata. Visto che siamo i primi ci scegliamo il posto migliore, a destra guardando la spiaggia dal mare, ed entrando in acqua scopriamo che proprio da quel lato c’è un unico masso a fare da fondale e questo rende il mare quasi una piscina, meraviglioso! Qui c’è poco vento e non ci sono grossi problemi a sistemare il nostro ombrellone. Nel frattempo arrivano parecchie persone, diciamo che abbiamo avuto la spiaggia a uso privato per un paio d’ore. A metà pomeriggio ci spostiamo a Vardia che è vicino al porto. E’ una spiaggia ampia, di sabbia e sassolini, si arriva in scooter e poi si scende una scalinata. La cosa simpatica è che ci accorgiamo che dopo 5 giorni in questa isola ci sembra di vivere in un paese, incrociamo spesso le stesse persone muovendoci tra le spiagge o a cena la sera. Per la serata facciamo una bella passeggiata per la Chora e il suo castro, un aperitivo e poi torniamo a cenare da Olive. Giusto il tempo di un souvenir e un saluto a questa isola che mi ha conquistata!

7 agosto

Sveglia, colazione, valigie, restituzione scooter, due righe sul libro degli ospiti dell’Agean hotel, una stretta di mano a Giovanni e andiamo al porto. L’aliscafo è in ritardo solo di qualche minuto, la traversata è molto più tranquilla dell’andata, mi sono pure addormentata! Mi ero accordata con Annio’s Flat (il nostro appartamento prenotato a Imerovigli) per avere un taxi al porto e penso di non avere mai visto con così tanto sollievo un cartello con il mio nome in mezzo a una folla di gente, macchine, scooter e bus. Il nostro autista è un ragazzo molto cordiale e parla benissimo inglese per cui lui e mio marito iniziano una discussione sulla crisi greca, italiana ed europea in generale. Fortunatamente la pensano allo stesso modo e non c’è nessun tedesco in macchina! Scendiamo in una piazzetta e seguiamo le indicazioni del nostro autista, appena iniziamo a scendere le scale e vedo Imerovigli rimango incantata. Ecco la Santorini delle cartoline, abbiamo uno studios con terrazzino e vista sulla caldera, meraviglioso senza dubbio. Ci riposiamo un’oretta e poi arriva il noleggiatore di scooter che la signora della reception ha gentilmente chiamato per noi. Saliamo in macchina e andiamo con lui a Thira, qui iniziano le mie perplessità, sarà perché ho vissuto 5 giorni in un’isoletta piccola con un’unica strada che la attraversa da nord a sud e dove tutto scorreva lento in un’atmosfera quasi magica ma la dimensione e la confusione che vedo ora a Santorini mi lasciano un po’ scioccata. Ad ogni modo noleggiamo lo scooter e partiamo verso la spiaggia di Monolithos che però, una volta arrivati, non ci piace molto e così ci dirigiamo verso Kamari, la spiaggia nera. Certo, apprezzo che con soli 5€ ho due lettini e un ombrellone in spiaggia ma diciamocelo, sono a Santorini ma potrei essere a Rimini, a Maiorca e non conosco altri posti in questo momento così spiccatamente commerciali! Torniamo nel nostro delizioso appartamento a Imerovigli e la mia idea è di andare a vedere il tramonto a Oia. In realtà non ce la facciamo con i tempi ma quando usciamo dall’appartamento mi rendo conto che il tramonto è spettacolare proprio nel mio terrazzino e così mi godo lo spettacolo del sole che scende sul mare proprio lì, appena fuori dalla porta di casa! Andiamo comunque a Oia e ci fermiamo in un ristorantino consigliato su tripadvisor, il Meliteni, non c’è posto fuori ma visto che è carino accettiamo di sederci all’interno. Mangiamo bene, la sorpresa bella è l’insalata di pomodori che ordina mio marito e che gli viene servita con delle friselle, un angolo di Salento a Santorini, la sorpresa un po’ più brutta è il polpo grigliato, ne arriva un piattino veramente misero! Oia comunque è bellissima, una lunghissima passeggiata in un paesaggio da cartolina affacciato sulla caldera e ricco di romantici scorci. Purtroppo anche qui c’è una marea di gente e moltissimi negozi, bello ma un po’ troppo costruito, a me la Grecia piace più autentica.

8 agosto

La colazione del mattino è una meraviglia in questo angolino di mondo, il silenzio, il blu del mare, il bianco delle case, se Santorini fosse tutta qui sarebbe uno splendore! Per la spiaggia oggi decidiamo di andare a nord e la scelta cade su Kouloumbus dove c’è una taverna e qualche ombrellone di paglia con lettini. Carina ma le mie spiaggette di Folegandros erano un’altra cosa, facciamo il bagno, mare bello ma a sud dell’isola lo è di più. Dopo aver aspettato il tramonto sul nostro terrazzino e esserci bevuti un romantico aperitivo per la serata decidiamo di fare una passeggiata sulla caldera, un dedalo di scalette e corridoi in mezzo a ristoranti e alberghi. Di sera è tutto molto più romantico, non c’è nulla da dire, tutto acquista un fascino speciale. Lasciamo stare i ristoranti vari e ci infiliamo in un localino che serve gyros pita, il “Why not!”, a Firostefani. E’ la nostra penultima cena greca e ci voleva proprio un bel gyros pita! Tornati in appartamento rimaniamo un po’ seduti fuori ad ammirare il panorama anche se l’arietta è così fresca da indurci a rientrare. Domani è l’ultimo giorno e sarà un giorno molto lungo visto che il volo è all’una e venti di notte.

9 agosto

Ultimo risveglio in Grecia, colazione sul terrazzino e spiaggia. Oggi torniamo a sud e andiamo a Kambia, per arrivarci c’è una strada sterrata piuttosto ripida, in motorino si può fare ma serve un po’ di attenzione. Finalmente una spiaggia attrezzata si ma con pochissimi ombrelloni, 15 al massimo, e un po’ selvaggia con una bella taverna. Oggi c’è più vento del solito ma siamo stati comunque fortunati in questa vacanza perché il meltemi non ha mai soffiato forte. In questa spiaggia, come ieri, siamo circondati da italiani, siamo in molti ad avere scelto la Grecia quest’anno! Ultimo bagno, riconsegna dello scooter e siamo di nuovo in appartamento. Per la serata abbiamo deciso di cenare proprio sul nostro terrazzino con vista mozzafiato, visto che il volo è stanotte noi abbiamo preso la camera fino a domattina. Ordiniamo la cena in un ristorante che fa servizio d’asporto (Tabasco) grazie all’aiuto della signora alla reception. Ci gustiamo così un mix di pesce grigliato davvero buono e credetemi, questa cena così, da soli, con questa vista e la musica dell’arpa in sottofondo è il ricordo più romantico che mi porto a casa da questa vacanza. A mezzanotte arriva il nostro taxi e andiamo in aeroporto, passiamo per Thira e vista la confusione che c’è sono soddisfatta di come ho passato le mie serate a Santorini.

10 agosto

Ebbene sì, non è finita, il volo è previsto per l’1:20 ma anche se nessun display ci avvisa si intuisce che è in ritardo. Partiamo da Santorini alle 2:30 e arriviamo a Venezia alle 3:45, andiamo a letto alle 5:00 e alle 8:00 siamo già svegli e operativi per ripartire ma questa è un’altra storia…

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Tramonto a Folegandros

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Spiaggia di Agios Georgios - Folegandros

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Vista dal faro a Santorini

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Tramonto a Santorini

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Oia di notte - Santorini

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Vista spiaggia di Katergo - Folegandros

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Vista dal balcone a Imerovigli - Santorini

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Folegandros e Santorini



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