Folegandros e Santorini

Ecco il racconto della mia bellissima vacanza! Folegandros e Santorini sono due isole diversissime tra loro, io personalmente ho preferito la piccola Folegandros, ma solo leggendo il mio racconto scoprirete perchè…
31 luglio
Ci siamo, il viaggio tanto desiderato è qui, è arrivato. Siamo all’aeroporto di Venezia con largo anticipo, poco male, almeno troviamo posto per stare seduti. Il volo ritarda di un’ora (Volotea) e arriviamo a Santorini alle 22:00, abbiamo solo il bagaglio a mano per cui siamo subito fuori. Sorpresa, c’è solo un taxi ed è già prenotato, diciamo al tassista dove dobbiamo andare e lui dice che visto che è vicino ci porta comunque e poi torna in aeroporto, scopriremo poi che sull’isola non ci sono molti taxi ma molti turisti per cui possiamo ritenerci fortunati! Paghiamo 13€ e arriviamo così all’hotel Villa Danezis di Mesaria. La signora che ci accoglie è molto gentile e ci suggerisce di fare una passeggiata fino al centro di Mesaria, 10 minuti a piedi, vista la fame accogliamo il suggerimento e ci incamminiamo. La strada è piuttosto buia e per nulla abitata ma proseguiamo fino al piccolo centro. Memori della nostra precedente esperienza in Grecia, alle Sporadi, cerchiamo un locale che prepara gyros pita (un piatto simile al kebab) per una cena veloce e finiamo così da “Pollo”, per capirci, ceniamo in due con 14€! Prima di tornare facciamo una puntatina a un minimarket per la colazione di domani, la camera è molto grande e pulita. L’hotel ha anche una bellissima piscina ed essendo in un luogo di Santorini decisamente poco frequentato costa anche molto poco, per una notte spendiamo 45€.
1 agosto
Dopo una bella dormita e la colazione che ci siamo goduti sul terrazzino della camera decidiamo come organizzare la giornata. Il traghetto per Folegandros è alle 18 per cui decidiamo di lasciare i bagagli in hotel e di noleggiare un motorino. Troviamo un cinquantino che ci viene offerto a 15€ e decidiamo di andare subito al porto di Thira per prendere i biglietti prenotati on line. Il porto ci lascia parecchio perplessi per la sua confusione e la sua dimensione, è molto piccolo ma non abbiamo sbagliato, è proprio quello giusto!! Fatti i biglietti risaliamo con il motorino talmente in riserva che abbiamo veramente temuto di non farcela, la salvezza è il primo, non proprio vicino, distributore di benzina. Visto che a Santorini torneremo tra 6 giorni e alloggeremo a Imerovigli che è più a nord di Mesaria andiamo in perlustrazione della zona sud.
Tappa d’obbligo il faro, per la verità un po’ bruttino ma la vista vale veramente la pena. Ci fermiamo sulla spiaggia di Mesa Pegadia, una spiaggia di grandi ciottoli neri con qualche ombrellone e una taverna. Pochissime persone e mare che si infrange a riva con una notevole impetuosità. Il posto decisamente non è male ma considerando che è il primo giorno e che dopo la spiaggia andremo dritti a prendere il traghetto optiamo per una spiaggia più attrezzata (con doccia!). E’ per questo motivo che, dopo una breve sosta al Carrefour per rifornimento di creme solari e viveri, scegliamo la spiaggia di Perissa. Da notare che ho lasciato solo mio marito a scegliersi la frutta e quando l’ho raggiunto l’ho trovato che chiacchierava amabilmente con un signore italiano ma residente a Santorini. Complice la maglietta della Laverda indossata da mio marito si sono messi a parlare di moto e rimediamo così un invito per un caffè nel bar gestito da questo signore, peccato che poi non riusciremo ad andarci. La spiaggia è ben attrezzata, ombrellone e due lettini costano 8€, facciamo un bel bagno, acqua bella ma in altre isole greche ho visto di meglio. Il tempo di asciugarci e torniamo all’hotel per restituire lo scooter e ritirare i nostri bagagli. Per arrivare al porto la signora dell’hotel ci consiglia di prendere il bus che ha la fermata proprio lì vicino. Il bus doveva passare alle 17:00 ma arriva alle 17:15, ammetto che stavo seriamente iniziando a preoccuparmi. In circa 10 minuti arriviamo al porto e qui il caos regna sovrano. Per essere sicura di essere nel posto giusto inizio a sbirciare i biglietti della folla vicino a noi, non una sola persona a cui chiedere informazioni! L’aliscafo (Seajets) arriva comunque con 45 minuti di ritardo, il tragitto dura un’ora con un mare decisamente molto mosso, noi non soffriamo il mal di mare ma non è piacevole vedere quante persone allungano la mano a prendere i sacchetti di carta! Io sono seduta vicino al finestrino e per scendere una volta arrivati a Folegandros devo per forza far alzare una coppia di anziani signori francesi, mi scappa un sorriso quando la signora mi saluta dicendomi “you are lucky”, loro sono diretti a Milos, un’altra ora di viaggio saltando sulle onde. Arrivati al porto non sappiamo che il signor Giovanni ci è venuto a prendere e ci incamminiamo a piedi, chiediamo la direzione a un signore e proprio in quel momento passa l’auto di Giovanni che viene fermato dal signore in questione (credo che qui si conoscano tutti) e così arriviamo all’Aegean Star. L’albergo è carino, molto pulito e ristrutturato di recente, ogni camera ha ingresso indipendente, è come avere un piccolo appartamento. La sensazione è che questa isola sia esattamente della mia dimensione! Tempo di farci una doccia e raggiungiamo il porto a piedi dove ceniamo in una taverna carina consigliataci dal signor Giovanni. Passeggiatina prima di rientrare e poi si va a nanna, la giornata è stata piuttosto lunga.