Va dove ti porta lo scooter

Vacanze alle Cicladi fra Milos, Kimolos, Folegandros e (ritorno a) Santorini
Scritto da: Strange62
va dove ti porta lo scooter
Partenza il: 03/06/2016
Ritorno il: 18/06/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Mai partenza è stata più sofferta di questa… Beh, lo è stato anche il ritorno ma per motivi diversi.

A gennaio/febbraio iniziamo a fare un programma: innanzitutto: Milos e Kimolos, magari Kimolos solo in giornata… aggiungiamo Folegandros e siccome Santorini è vicina, e da lì c’è il volo diretto per Malpensa, perché non tornarci anche solo per due giorni?! Ok, stabiliamo il programma e prenotiamo i pernottamenti su Booking; al lavoro, stranamente, si fa il piano ferie con un mese di anticipo rispetto al solito (presento richiesta di ferie dal 3 al 19 giugno) ma anche così passiamo un bel mese di ansia ( se non mi concedono il periodo richiesto che si fa? Che si fa? Tocca cambiare il programma, la destinazione, i pernottamenti) ma poi va tutto liscio e ai primi di marzo prenotiamo i voli: Malpensa/Atene e Santorini Malpensa ai quali aggiungiamo un Atene/Milos sperando di non avere problemi di cancellazione per vento o altro ed evitando così una lunga traversata in traghetto dal Pireo con arrivo a Milos a notte fonda. Bene, tutto ok?! Non proprio: sopraggiungono problemi familiari che ci tengono in ansia e sulle spine fino al giorno della partenza…

3/6/2016: venerdì

Nonostante tutto oggi si parte! Sveglia alle 6:00 dopo aver caricato i bagagli andiamo in un bar qui vicino per la colazione ma lo troviamo ancora chiuso; non volendo aspettare l’apertura ne cerchiamo un altro e poi raggiungiamo Malpensa senza intoppi. Dopo aver lasciato l’auto nel solito parcheggio, ci portano con la navetta al terminal 2: questa volta non c’è il “ serpentone” dell’anno scorso, anzi, non c’è praticamente nessuno, ma giusto il tempo di consegnare i bagagli e comincia ad arrivare gente. Con tutta tranquillità passiamo i controlli ma come al solito Easyjet parte con 45 minuti di ritardo, immaginando cio’ abbiamo calcolato piu’ tempo per il volo su Milos. Seduto di fianco a noi c’è un signore genovese (Leandro) con il quale facciamo due chiacchiere e che è diretto anche lui a Milos e che ritroveremo a Folegandros; dopo qualche giorno scopriremo poi di avere amici in comune (incredibile!)

Giunti ad Atene ritiriamo i bagagli e li imbarchiamo sul volo per Milos; quindi andiamo a fare uno spuntino con un panino, insalata di frutta e un frullato: tutto ottimo! Passiamo i controlli e qui trovano a Monica una crema solare da 125 cl (che a Malpensa era passata) e gliela sequestrano. Iniziamo bene! Il volo parte con mezz’ora di ritardo ma in breve siamo a Milos dove, come da accordi, ci attende Antonia del Vythos Studios. Lungo la strada che porta ad Adamas passiamo dal pluricitato O’ Xamos e Antonia ci fa fare anche un giro per il porto, ci consiglia dove noleggiare uno scooter (mezzi nuovi fiammanti ma con un piccolo bauletto). Prendiamo possesso della stanza: molto spaziosa e pulita con bagno (ma è veramente difficile trovare in Grecia una doccia con, non dico un box, ma almeno una tenda) e angolo cottura; purtroppo manca il balcone, c’è un tavolino con due sedie fuori ma sul passaggio che conduce ad un’altra stanza… pero’ c’è un mega stendino che verrà usato spesso e risulterà indispensabile (anche se Monica porta sempre con sé mollette e filo per il bucato).

Sistemiamo i bagagli e poi usciamo a cercare un market dove fare la spesa per la colazione, l’acqua ed alcune cose che non ci siamo portati da casa e ne troviamo uno abbastanza fornito sulla strada che porta a Plaka. Sistemata il tutto, usciamo per cenare e andiamo da O’Xamos (durante il tragitto vediamo un noleggio dove hanno scooter con bauletti grandi). Il posto è molto particolare (piatti e bicchieri di terracotta e rigorosamente fatti a mano!) con anche un menù molto particolare: non i soliti piatti greci ma cose diverse dal solito e prendiamo : polpettine di melanzane, souvlaki, Kleftiko (spezzatino di maiale con verdure e formaggio, acqua gasata, birra e mastika offerta dalla casa: tot. 33,80 euro. Tutto veramente ottimo, ma prezzo un po’ caruccio… per essere in Grecia. Rientriamo a dormire e disfare i bagagli.

4/6/16: sabato

Sveglia con calma e colazione in stanza e poi andiamo a prendere lo scooter che avevamo visto la sera prima (Road Rider). C’è solo il meccanico che chiama al telefono la proprietaria, una signora (Maria) che parla italiano; espletate le formalità ci consegna una cartina schematica di Milos dicendoci che la parte ovest ed una piccola parte ad est sono sterrati off-limits per un semplice scooter, ma se vogliamo, pagando la differenza, potrebbe darci un quad per un giorno e poi ridarci il nostro motorino per i giorni restanti… Ci dice anche di tornare dopo tre giorni per un controllo dell’ olio (mai successo!). Facciamo benzina e ci dirigiamo verso ovest e ci fermiamo alla prima spiaggia con mare meraviglioso, che vediamo dall’alto. Parcheggiamo e scendiamo per un sentiero ma, scopriremo poi, poco più avanti c’è anche una comodissima scalinata oppure, ancora più avanti si arriva direttamente dalla strada. La Achivadolimni è una lunga spiaggia di sabbia bianca/fine ghiaietta bagnata da un mare turchese con vista sul golfo di Milos, Adamas e Plaka con alle spalle una alta scogliera vulcanica coloratissima. Stendiamo gli asciugamani sotto una tamerice e facciamo una passeggiata lungo la spiaggia. Dopo un po’ di relax continuiamo verso ovest tanto per tastare il terreno… dopo il campeggio prendiamo a sinistra ma in realtà volevamo andare a destra. Arriviamo fino a Kipos e poi facciamo dietro-front e ci fermiamo per una breve sosta fotografica alla chiesetta di Ag. Sostis; fa caldo e sarebbe anche ora di pranzare; uno dei diari che abbiamo scaricato dice che alla spiaggia di Fyriplaka c’è un baretto con qualcosa da mangiare e quindi ci dirigiamo lì.

A un certo punto la strada si fa sterrata e superata la deviazione per la spiaggia di Tsigrado diventa sabbiosa ma con un po’ di attenzione arriviamo al parcheggio con visione panoramica dall’ alto su Fyriplaka: stupenda! Alle spalle della spiaggia si erge un’altra scogliera coloratissima ma nessun baretto (sapremo poi che c’e’ solamente da luglio ). Sulla strada avevamo visto l’indicazioni per un ristorante (Agyra) quindi torniamo indietro a vedere ma sembra non sia aperto… invece ci sono i proprietari che ci fanno accomodare in una spaziosa e ombreggiata terrazza con vista mare (hanno anche delle stanze in affitto) e ordiniamo: pomodori con riso, acqua, coca e dolce offerto dalla casa: tot. 21,00 euro.

Torniamo a Fyriplaka e dopo aver parcheggiato ne percorriamo un lungo tratto ma non c’è ombra; torniamo indietro e ci ripariamo sotto la tettoia di una casetta e ci facciamo un bagno rinfrescante poi ritorniamo ad Adamas. Cena da O’ Xamos: zucchine fritte, insalata della casa, acqua, birra e mastika offerta dalla casa: tot. 21,40 euro. Passeggiata per il porto.

5/6/16: domenica

Oggi si va a nord, direzione Sarakiniko. Al parcheggio c’è solo un quad e il tratto finale è da fare a piedi. Ci godiamo questo posto favoloso fatto di bianchissime rocce calcaree di svariate forme e dimensioni praticamente da soli (la coppia del quad è silenziosa e se ne sta tranquilla in un angolo) per almeno un’ora, girando per i suoi canyon, salendo sulle alte scogliere a strapiombo sul mare poi, quando inizia a far caldo (ombra inesistente) ci rinfreschiamo nelle placide acque della spiaggetta. Un po’ alla volta inizia ad arrivare gente e quando diventa troppa ce ne andiamo anche perché il caldo sta aumentando, ma prima diamo uno sguardo alle gallerie scavate nel calcare peccato siano ormai trasformate in discarica… Saliamo al parcheggio dove ora c’è un furgone con bibite, panini e souvenir; prendiamo lo scooter e ci dirigiamo verso Pollonia. Durante il percorso facciamo sosta alla spiaggia di Mitikas che raggiungiamo con una strada sterrata alla fine della quale c’è un grande parcheggio con bella vista su alcune syrmata ed anche sulla vicina spiaggia di Navagio. Dopo un bagno andiamo a pranzare a Pollonia da Armenaki che si trova sulla spiaggia del paese, vicino al porto: insalata Armenaki, polpo all’aceto, melanzana con aromi, acqua e birra: tot. 29,60 euro. Giro per i vicoli del paese fermandoci anche al porto a vedere gli orari dei traghetti per Kimolos: solo poche corse fino a fine giugno e l’unico orario abbordabile (il primo è alle 7:00) è alle 11:00 con ritorno alle 17:45… Fa veramente caldo e quindi riprendiamo lo scooter e ritorniamo a Navagio a trascorrere il pomeriggio all’ombra di una tamerice. Cena da Barko (sulla strada per Plaka): dolmades, fagottini con formaggio di Milos, polpette di zucchine, acqua, birra: tot. 20,30 euro.

6/6/16: lunedì

Ancora al nord con prima tappa a Mandrakia e le sue bellissime syrmata. Un signore sta dipingendo le scale che scendono alle rimesse (anche nei giorni seguenti noteremo diverse persone intente a dipingere) e ci fa segno di scendere da un’altra parte. Ripartiamo e andiamo alla spiaggia di Fyropotamos ed anche qui ci sono delle syrmata (alcune delle quali adibite ad alloggi/studios in affitto) oltre le quali c’è una spiaggetta sovrastata da un’altra scogliera coloratissima ma un cartello di “pericolo caduta massi” ci fa desistere dall’andarci (ma poi arriveranno altre persone che ci andranno senza problemi). Stendiamo gli asciugamani sulla spiaggia principale fatta di sabbia e piccoli ciottoli, ci sono anche dei lettini un poco scassati ma a disposizione. Il mare è calmissimo, una vera piscina.

Per il pranzo andiamo a Plaka e il primo impatto non è dei migliori: molto traffico, lavori in corso, confusione. Parcheggiamo lo scooter ma ci dicono che lì non va bene, lo spostiamo e poi ci mettiamo seduti all’ombra con cartina alla mano per cercare di capire dov’è la Chora. Ci avviamo a piedi e troviamo un posticino per lo scooter cosi’ lo spostiamo nuovamente. Saliamo per una via pedonale alla ricerca della Taverna Archontoula e la troviamo facilmente: ci sono parecchi tavolini sparsi , come al solito, per i vicoli e ci accomodiamo ad un tavolo all’ombra e ordiniamo: souvlaki con riso, insalata della casa, acqua, coca e un’ottimo dolce offerto dalla casa: tot. 20,00 euro. Finito di mangiare facciamo un giro per i vicoli fino alla chiesa di Korfiatissa, (fa veramente troppo caldo per salire al Kastro) da dove si può ammirare un panorama favoloso e giù in basso scorgiamo un spiaggia dai colori veramente invitanti… Dalla cartina dovrebbe essere Plathiena e decidiamo di andarci a rinfrescare. Monica prende un caffè in un baretto gestito da ragazzo greco, che parla italiano e le racconta che ha sposato una sarda che lavora a Bruxelles. Come al solito riesce ad avere indicazioni (per la spiaggia di Plathiena) : un po’ complessa da raggiungere se non si conosce la strada, ma anche così ci dovremo fermare ancora a chiedere indicazioni. Una volta trovata diciamo che dall’alto sembrava meglio, ma ormai siamo qui e dopo un bagno rinfrescante ci restiamo un paio d’ore all’ombra di una tamerice.

Per cena ritorniamo da O’Xamos: polpettine di melanzane, polpettine di vitello, fagiolini e verdurine, acqua gasata e liquore offerto dalla casa: tot. 25,30 euro. Passeggiatina al porto e poi a letto.

7/6/16: martedì

Oggi calma di vento e mare piatto e quindi decidiamo di andare a Kimolos ma visto che il traghetto parte alle 11:00 prima andiamo al porto da Riva Travel a ritirare i biglietti prenotati da casa del traghetto per Folegandros e poi andiamo a far controllare l’olio allo scooter, ma quando arriviamo da Road Rider ci dicono che il meccanico al momento è nell’altra sede: sarebbe a dire?! Ci accompagnano e scopriamo che è Niko’s Car ed è vicinissimo al Vythos! Lì troviamo anche Maria e cerco di parlarle per il quad ma c’è un po’ di confusione e lascio perdere; il controllo è velocissimo e una volta terminato ci dirigiamo alla volta di Pollonia dove, in attesa del traghetto, c’è anche il tempo per un caffè. In circa mezz’ora siamo a Kimolos (ci avevano detto che a Kimolos non ci sono noleggi ma c’è appena arrivati al porto e lungo la strada per Prassa c’è anche un benzinaio!). Puntiamo subito in direzione della spiaggia di Prassa; dopo Ag. Nikolaos la strada diventa sterrata ma facilmente percorribile e poco dopo mezzogiorno arriviamo in una spiaggia caraibica dove non c’è ancora nessuno! Ci mettiamo sotto una bella tamerice con annessa panchina e ci buttiamo in acqua perché fa veramente caldo!

In breve comincia ad arrivare altra gente (quelli che erano in traghetto con noi; ma dov’erano finiti?!) ed ognuno si appropria di una tamerice ma la spiaggia rimane comunque tranquilla. Dopo un paio d’ore la fame si fa sentire; purtroppo non abbiamo portato niente da mangiare perchè non ci aspettavamo una meraviglia del genere. A malincuore leviamo le tende e partiamo in direzione di Kimolos (il paese) ma dopo pochi minuti Monica nota una lavagnetta posta all’incrocio con una stradina sterrata (sulla destra venendo da Prassa) che indica il beach bar Kimolia… rapida inversione di marcia e in pochi minuti ci siamo: posto carino,pulito, ombreggiato e ci pare anche nuovo (hanno anche da dormire) ci accomodiamo e ordiniamo: insalata greca, omelette, acqua, coca, e un caffè espresso: tot. 20,00 euro. Ritorniamo a Prassa per un ultimo bagno e quando usciamo dall’acqua sono già le 16:30 e il traghetto (l’ultimo!) parte alle 17:45. Rapidamente ci asciughiamo, ci cambiamo e saliamo in scooter. Prima del porto facciamo uno stop per una velocissima visita della Chora di Kimolos… deserta ed in classico stile cicladico. Giunti al porto di Psathi abbiamo anche il tempo di bere un succo al bar. Peccato il poco tempo a disposizione, Kimolos avrebbe meritato di più!

Stasera per cena andiamo in un localino notato le sere precedenti (La Piccionaia), sulla strada che dal porto di Adamas porta a Plaka, vicino al market e alla farmacia). C’è un po’ di vento e tocca coprirsi; ordiniamo : souvlaki con pita e patate, pomodori con riso, acqua, birra: tot. 17,30 euro. Molto economico ma nulla di speciale (atteso anche parecchio la cena).

8/6/16: mercoledì

Oggi c’è molto vento e quindi decidiamo per una giornata “culturale”. Raggiungiamo Tripiti e lasciamo lo scooter in un grande parcheggio e proseguiamo a piedi verso le Catacombe e il Teatro Romano, ma giunti ad un bivio, vediamo una chiesetta solitaria (Aghios Nicholaos) in cima ad una collina che attira subito la nostra attenzione. Visitiamo il Teatro Romano e poi torniamo indietro e in mezzo a campi di sterpi cerchiamo il sentiero che porta alla chiesa finchè, dopo vari tentativi, riusciamo a trovarlo e giunti in cima ci godiamo un panorama strepitoso!

Ritorniamo a Tripiti e facciamo un giro per il paese, poi riprendiamo lo scooter e andiamo alle Catacombe, ma a Monica i luoghi chiusi e sottoterra non piacciono molto e così non entriamo. Ripartiamo alla volta di Klima e parcheggiamo lungo la strada un po’ prima del paese. Poco prima di arrivare al mare vediamo una coppia scendere a piedi da un sentiero che proviene dal Teatro Romano. Monica come al solito “attacca bottone”; una battuta e ci ritroviamo a chiacchierare per una buona mezz’ora forse più. Dopo la visita di Klima e prima di riprendere lo scooter saliamo una scalinata che porta ad una minuscola chiesina (i gradini sembra continuino fino alle Catacombe) e poi andiamo verso Plaka (ormai conosciamo la strada e la viabilità) e andiamo a cercare un posto per pranzare: a Triovassalos troviamo una taverna nominata sui diari e ci sediamo ad un tavolo ( ci sono solo greci) ma dopo dieci minuti buoni non arriva nessuno e quindi ce ne andiamo. Riprendiamo lo scooter e andiamo a Plaka, dopo aver parcheggiato passiamo da O’ Foras dove ritroviamo la coppia conosciuta a Klima e ci dicono che lì si mangia bene (ma loro hanno già finito) e così ci accomodiamo e ordiniamo: pomodori e peperoni con riso (mai mangiati di così buoni!), patate al forno, acqua, coca: tot.17,50 euro.

Visto che oggi, causa il vento, la temperatura e molto più sopportabile di due giorni fa, saliamo al Kastro ad ammirare un favoloso panorama; ci ritorneremo senz’altro per il tramonto. Decidiamo di tornare alla vicina spiaggia di Fyropotamos, ma quando arriviamo il mare è molto mosso e a causa del vento c’è poca gente in spiaggia; ci sistemiamo su due lettini sgangherati ma il vento è veramente insopportabile e così riusciamo a resistere molto poco. Ritorniamo quindi ad Adamas. Alla ricerca di un nuovo posto dove cenare, troviamo sulla cartina gratuita di Milos e Adamas, la Taverna Zygos (vicinissima a Vythos Studios) e decidiamo di andare a provarla: posto tranquillo nelle stradine interne del paese, specializzato in carne alla brace, non ha molta scelta ma tutto molto buono e fatto al momento e la signora parla un buon italiano. C’è ancora vento ma siamo abbastanza riparati; ci accomodiamo e tra le cose che la signora ci elenca ordiniamo: spiedino di maiale con verdura cotta, pancetta e patatine (queste e quelle di O’Xamos sono veramente tra le migliori mai mangiate, per nulla unte e cotte benissimo!), acqua, birra Mythos alla spina, dolce offerto dalla casa: tot. 22,70 euro. Passeggiatina al porto e poi a nanna.

9/6/16: giovedì

Oggi ancora vento e quindi andiamo al sud destinazione Tsigrado dove arriviamo verso le 9:00; parcheggiamo e diamo un’occhiata dall’alto: la spiaggia è quasi tutta ancora in ombra e a dire il vero non ci sembra nulla di così speciale, visto che per accedervi bisogna anche calarsi con una corda. Così torniamo a Fyriplaka dove non c’è ancora nessuno ma il tempo di stendere l’asciugamano comincia ad arrivare gente e restiamo fino alle 11:30 dopodiché riprendiamo lo scooter e ci dirigiamo verso ovest ma la nostra cartina non è molto precisa e ben presto la strada, invece di mantenersi asfaltata come riportato, diventa sterrata e siccome i punti di riferimento scarseggiano ben presto non riusciamo più a renderci conto di dove ci troviamo e dato che la strada diventa sempre peggio torniamo indietro. Appena troviamo una stradina (sterrata) che sembra scendere al mare, la prendiamo e così arriviamo a quella che dovrebbe essere (stando alla cartina) la spiaggia di Psathi. Qualche foto veloce e poi ritorniamo a pranzare da Agyra: che sembra sempre chiuso ma non è così: dolmades, polpettine di zucchine, agyra salad, acqua, coca e dolce offerto dalla casa: tot. 24,00 euro. Dopo pranzo andiamo alla vicina spiaggia di Provatas a trascorrere il pomeriggio sotto una tamerice. La sera, prima di cena, andiamo a Plaka e saliamo al Kastro per vedere il famoso tramonto; c’è un po’ di gente ma fortunatamente ormai conosciamo bene Plaka e quindi riusciamo a trovare un “ buco” per lo scooter e saliamo anche per una via “alternativa”.

Terminato lo spettacolo ritorniamo ad Adamas e andiamo a cena da Zygos, questa sera prendiamo : due spiedini di pollo con verdure cotte al forno, acqua, birra e dolce offerto dalla casa: tot. 21,00 euro.

10/6/16: venerdì

Giornata da incubo! Anche se tutti ce l’hanno sconsigliato decidiamo di prendere un quad per un giorno. Dopo aver acquistato alcune cibarie (pane alle olive, buonissimo, apple pie, ottimo) alla fornitissima bakery (vicina al Carrefour) andiamo da Niko’s e la signora Maria ci consiglia un mega quad. Dopo avermi brevemente spiegato i comandi (l’acceleratore si aziona con il pollice che dopo un po’ diventa grosso come un melone…) me lo fa anche provare per un breve tratto e la prima impressione è che lo sterzo sia durissimo e la tentazione di lasciar perdere è fortissima ma Maria mi rassicura e mi dice che in breve lo utilizzerò senza problemi. Paghiamo la differenza (42,00 euro!) e andiamo a fare benzina e poi destinazione ovest e le spiagge di Triades e Ammoudaraki. Ad Ag. Marina inizia lo sterrato anche se la nostra cartina dice il contrario. Breve sosta alla chiesa e ad ammirare il panorama sulla spiaggia di Rivari e poi proseguiamo. Inizialmente la strada si mantiene abbastanza buona ma giunti ad un incrocio andiamo a sinistra (dritto si va a Vani, e a destra a Emborio) e qui le cose si complicano e sommando il percorso impervio e la mia inesperienza con questo quad (sia lo sterzo che i freni non rispondono velocemente ai miei comandi e poi ho sempre la bruttissima sensazione di ribaltamento imminente…) trasformano la guida in un incubo! Giunti al bivio Triades/ Ammoudaraki siamo così stressati dalla guida che sotto un sole feroce e senza un filo d’aria, decidiamo di lasciar perdere ( anche se ormai dovrebbero mancare pochi chilometri) e di tornare indietro perché non vale la pena rischiare di farsi male e rovinarsi la vacanza per vedere una spiaggia. Torniamo ad Ag. Marina e proviamo a scendere alla sottostante spiaggia di Rivari: anche questa strada è sterrata, ripida ma breve e decisamente migliore; infatti andando piano riusciamo ad arrivarci senza problemi. Non c’è nessuno e neppure un po’ di ombra ma sulla sinistra vediamo una casetta sulla spiaggia e a piedi la raggiungiamo. Qui all’ombra, consumiamo il nostro pranzo al sacco e cerchiamo di riprenderci.

Dopo il pranzo e un po’ di relax torniamo sui nostri passi e andiamo a farci un bagno, terminato il quale riprendiamo il quad e andiamo alla spiaggia di Achivadolimni dove ci mettiamo sotto una tamerice. Dopo un bagno facciamo due passi lungo la spiaggia, ma la troviamo invasa dai tafani (il primo giorno non c’erano!) e così scappiamo velocemente e andiamo a Pollonia dove, dopo aver parcheggiato, raggiungiamo a piedi la chiesa di Ag. Nikola. Ritorniamo ad Adamas e riconsegnamo il quad e ci riprendiamo il nostro amato scooter. Per cena ritorniamo da Barko dove mangiamo ottimamente con : imam, fagioloni verdi (nostre taccole) polpette al sugo con riso, birra, acqua e dolce offerto dalla casa: tot: 25,20 euro.

Andiamo a dormire che siamo stanchissimi e per due giorni avrò male alle braccia.

11/6/16: sabato

Oggi abbiamo bisogno di un po’ di relax e quindi andiamo a sud e come prima tappa scegliamo Agia Kyriaki ma prima passiamo alla bakery a prendere qualcosa per il pranzo: c’è solo l’imbarazzo della scelta ed è tutto buonissimo! Arriviamo in spiaggia che non c’è ancora nessuno, il tempo di guardarci intorno e sceglierci una tamerice che inizia ad arrivare gente ma la spiaggia è grande e rimane tranquilla.

Restiamo fino al pomeriggio e poi andiamo a vedere Paleochori e la Deep Blue (quest’ultima mi dicono sia sempre Paleochori ma viene chiamata Deep Blue per via del bar; comunque le due spiagge sono comunicanti, sempre che ci sia la bassa marea e il mare non sia agitato) che è impossibile da non vedere in quanto c’è un grande portale dal quale si accede al parcheggio, poi si continua a piedi passando dal bar e con una scala si scende in spiaggia e… mai visto un mare così da nessun altra parte del mondo! Il colore della” Deep Blue” è indescrivibile: ha una sfumatura giallo/arancio/verde/blu dovuta alla presenza di zolfo (scavando un po’ nella sabbia ci si scotta subito le dita!), una cosa stupefacente! Perché mai ci siamo venuti solo il penultimo giorno?! La spiaggia è attrezzata con alcuni ombrelloni e lettini e c’è anche un chiosco che però non sembra operativo; invece il bar sopra funziona ed ha musica moderna ad alto volume ma in spiaggia per fortuna si sente poco. Dopo una serie di foto ci ripromettiamo di tornare la mattina dopo; poi ci concediamo una bibita al bar e la sorseggiamo ammirando questo mare stupendo! Riprendiamo lo scooter ed andiamo alla vicina Paleochori: bella e attrezzata con lettini, ombrelloni, ristoranti (con il famoso Scirocco, che cucina sotto la sabbia) ma non all’altezza della “Deep Blue”.

La sera per cena ritorniamo da Barko e prendiamo: imam, patate in insalata, maialino con cipolle e riso, acqua, birra e dolce offerto dalla casa (backlava): tot. 25,50 euro.

Due passi per il porto e poi a dormire.

12/6/16: domenica

Ultimo giorno a Milos e bisogna andare a fare il bagno a Deep Blue/ Paleochori! Colazione e spesa alla bakery che però lasciamo a casa con l’idea di tornarci per pranzo che tanto non siamo lontani. Puntuali alle 9:00 siamo davanti al cancello ma è chiuso! Si potrebbe anche scavalcare ma prima del bar ce n’è un altro. Fermiamo un taxista e gli chiediamo se sa a che ora aprono e ci risponde: probabilmente alle 9:00, ma non lo sa di preciso… Andiamo quindi a Paleochori a vedere se riusciamo a passare tra gli scogli ma c’è l’ alta marea e il mare è un po’ agitato e quindi non si può. Ci incamminiamo lungo la spiaggia a fare delle foto e dopo una mezz’ora vediamo delle persone alla Deep Blue quindi vuol dire che hanno aperto! Ritorniamo allo scooter ed in pochi minuti ci siamo: che meraviglia il colore dell’acqua, stupendi i colori delle rocce, non importa se il mare oggi è un poco agitato ma questa spiaggia è bellissima!!! Non c’è ombra (tranne gli ombrelloni e alcune grotte) ma ormai siamo “temprati” e rimaniamo fino a mezzogiorno poi torniamo a casa per il pranzo terminato il quale decidiamo di andare a passare il pomeriggio a Pollonia che offre una grande spiaggia con numerose tamerici per l’ombra. Lungo la strada facciamo una sosta a Navagio ma ci sono parecchie persone e tutte le tamerici sono occupate. Invece a Pollonia troviamo un posticino anche per noi; fa molto caldo e l’unica è stare all’ombra o in ammollo. Verso le 17:00 leviamo le tende ma prima di tornare ad Adamas prendiamo lo scooter ed andiamo alla ricerca della webcam ) che consultavamo da casa prima di partire. Non riusciamo a trovarla, ma comunque pensiamo di esserci andati vicino. Lungo la strada del ritorno ci fermiamo a vedere la spiaggia di Papafragas ma ci diranno che invece sia Kapros…

Per cena andiamo ancora da Zygos: spiedino di pollo, insalata greca, polpette grigliate, melanzane e zucchine, acqua, birra e dolce offerto dalla casa: tot. 27,70 euro.

Passeggiatina e poi a letto.

13/6/16: lunedì

Oggi si parte per Folegandros. Ci svegliamo con comodo, facciamo colazione e poi chiudiamo i bagagli; purtroppo Antonia non può portarci al Porto ma tanto è vicino quindi ci andiamo a piedi in poco più di dieci minuti. Anche oggi c’è vento ed il mare è lievemente mosso ed il traghetto arriverà con mezz’ora di ritardo. Oggi vediamo, per la prima volta, l’ufficio turistico aperto: all’interno c’è una signora che parla solamente greco e sembra essere li’…. per sbaglio: una struttura assolutamente inutile! In circa un’ora, alle 11: 40, arriviamo a Folegandros ballando un po’. Al porto, come da accordi, troviamo ad attenderci il marito della signora Irene, titolare della Irene Room’s che ci porta alla Chora e in breve prendiamo possesso della stanza per le prossime 3 notti. Posto molto spartano ma con posizione veramente strategica a due passi dal centro dove andiamo subito a fare un giro. Oggi è un po’ coperto, così ci ripromettiamo di rifare le foto con un cielo migliore. Saliamo, con una lunga scalinata, alla Panagia (Chiesa della Vergine Maria) che domina dall’alto la Chora di Folegandros e poi andiamo a prendere accordi per il motorino da Donkey scooter. Torniamo in centro e dopo aver fatto un po’ di spesa (frutta, yogurt, acqua, ecc.) andiamo a pagare la stanza e a fare due chiacchiere con la signora Irene che gestisce anche la Taverna O’ Spitikò e dove andremo, dopo qualche ora, a cenare: imam con riso, zucchini balls, tomato balls, acqua, birra e dolce offerto dalla casa (halvas): tot. 27,00 euro. Passeggiatina per le vie del paese, qualche foto e poi a dormire.

14/6/16: martedì

Colazione in camera, poi caffè e spesa per il pranzo all’ ottima bakery vicina a Spitikò.

Anche oggi c’è vento ma il cielo è sereno; le alternative non sono molte e dopo aver affittato lo scooter (c’è una ragazza che parla italiano) andiamo ad Agali dove il mare è mosso; parcheggiamo e prendiamo, a destra, il sentiero n°1, passiamo dalla spiaggetta di Galifos (deserta e con il mare molto mosso) e poi quella di Agios Nikolaos sovrastata da una taverna in panoramicissima posizione (Papalagi). C’è un po’ di gente ma non molta e ci sistemiamo sotto una delle molte tamerici ma piano piano iniziano ad arrivare persone. Verso le 13:30 la ressa è ormai insopportabile (per i nostri gusti) e quindi ce ne andiamo. Fa molto caldo e giunti ad Agali, prima di riprendere lo scooter, facciamo una sosta all’ombra e poi ci dirigiamo verso Ano Meria (c’è ancora molto vento e con lo scooter si deve prestare attenzione) a visitare il paese e vedere da dove partono i sentieri per le spiagge di Agios Georgios, Lygaria, Ambeli. Il cartello che segnala le prime due è semi-nascosto da quello di una taverna (italiana) e dopo averlo scovato parcheggiamo e ne percorriamo un tratto molto bello tra muretti a secco. Ritorniamo in paese dove alla chiesa troviamo il Pope intento a rammendare le reti da pesca. Ritorniamo alla Chora a rifare le foto del giorno prima con il cielo azzurro. Cena da O’ Kritikos: souvlaki di pollo con riso e pomodori, salsiccia con patate e briam, acqua, birra e dolce offerto dalla casa: tot. 28,10 euro. Vediamo Leandro (…vi ricordate quel signore seduto accanto a noi in aereo?) aggirarsi alla ricerca di un posto dove cenare; lo chiamiamo e dopo aver fatto quattro chiacchiere ci accordiamo per cenare insieme la sera seguente da Spitiko’. Dopo cena, salita notturna alla Panagia.

15/6/16: mercoledì

Colazione in camera e poi caffè e spesa/ pranzo alla solita bakery (che lasceremo in stanza tanto le distanze sono brevi). Oggi si va alla spiaggia di Katergo; con lo scooter raggiungiamo Livadi e parcheggiamo dove vediamo un cartello che indica (40 minuti) l’inizio del sentiero. Il percorso sale, sempre ben segnalato, tra muretti a secco, recinti di capre e pecore ed un paesaggio bruciato dal sole. Giunti in cima alla collina vediamo la spiaggia giù sotto, non c’è nessuno ed è uno spettacolo! La discesa ha alcuni tratti ripidini ma da esperti escursionisti ci arriviamo senza problemi. Troviamo un po’ di ombra dietro un grosso masso dove sistemiamo gli zaini, poi ci godiamo questa magnifica spiaggia tutta per noi!

Un po’ alla volta però inizia ad arrivare gente e quando arriva il taxi boat dal porto ce ne andiamo. Inizia a far caldo e dobbiamo fare la salita sotto il sole! Tornati allo scooter facciamo una sosta bagno a Livari giusto per rinfrescarci; la spiaggia non è granché. Continuiamo verso il porto e le spiagge di Pountaki, Vitsentzou e Latinaki, decidiamo di fermarci in quest’ultima dove, sotto la scogliera, c’è ombra. Monica prende posto ed io torno in stanza a prendere le cibarie. La giornata è calda, limpida e luminosa e i colori del cielo e del mare sono favolosi. Finito il pranzo ci trasferiamo a Chochlidia, la spiaggia del porto di Karavostasis e ci mettiamo sotto una tamerice, bagno, ombra e relax. Nonostante sia la spiaggia del porto l’acqua e’ pulita e limpidissima! Dopo un paio d’ore andiamo a vedere la spiaggia di Vardia ma giusto per fare una foto (ormai è tardi), poi rientriamo e riconsegnamo lo scooter. Ci fermiamo dalla signora Irene a prendere accordi per il trasferimento al porto per il giorno seguente.

Per la cena torniamo da Spitiko con Leandro: matsata con polpette, imam con riso, acqua, birra, irakomelo, dolce offerto dalla casa: tot. 30,00 euro. Stasera tira un vento gelido e finita la cena andiamo tutti a dormire.

16/6/16: giovedì

Oggi andiamo a far colazione direttamente alla bakery e ci accomodiamo ai tavoli di Spitikò che tanto al mattino è chiuso: caffè, succo, apple pie, meglio di così! Torniamo in stanza e chiudiamo i bagagli e alle 10:00, puntualissimo, il marito di Irene ci viene a prendere e ci porta a Karavostasis (il porto). Ci dice che il traghetto è alle 11:00/11:30, mai puntuale… ci scarica e riparte; ritornerà alle 11:30 proprio quando il traghetto sta per attraccare; si vede che è sempre in ritardo e loro ormai lo sanno. Questa volta il mare è calmo e il tratto è più breve e alle 12:20 siamo a Santorini; il porto è una bolgia pazzesca ma troviamo subito il bus per Fira; il bigliettaio “sbaglia” a darci il resto e quando Monica glielo fa notare ci dà quello giusto (disonestamente ci aveva provato).. Rapidamente il bus si riempie e quando parte Monica chiede all’autista quale sarà la prima fermata, risposta secca: “Non lo so!”. Ma siamo ancora in Grecia?! Una cosa che ci colpisce subito è il traffico: cinque anni fa non era così tanto! Fortunatamente il capolinea dei bus è vicinissimo al nostro hotel ed in pochi minuti ci arriviamo a piedi. Dopo esserci sistemati mangiamo un boccone sul balconcino e poi relax in piscina.

Poco dopo le 17:00 siamo pronti per la camminata sulla Caldera (da Fira a Oia che cinque anni fa non avevamo trovato il tempo di fare). Il ragazzo alla reception ci dice che, normalmente, bastano due ore per arrivare a Oia ma facendo foto e ammirando il panorama anche tre… Inoltre ci sconsiglia di andare adesso per via del caldo, meglio al mattino; però noi domani abbiamo altri programmi e quindi usciamo ad affrontare la calura e ci dirigiamo subito verso il centro equipaggiati di bottiglie d’acqua e bustine di sali minerali. Fa caldissimo e il percorso è anche in leggera salita e con pochissima ombra ma inizialmente agevole e pavimentato; a Firostefani facciamo una sosta all’ombra. A Imerovigli usciamo un attimo dal percorso per verificare se i nostri ricordi sono esatti: ed infatti ecco lì la Taverna Anestis che ci aveva consigliato un amico e che l’altra volta non avevamo provato ma questa lo faremo. Accanto c’è un minimarket dove prendiamo acqua fresca e così vediamo passare un bus che si ferma più avanti, perfetto! Riprendiamo il cammino grondando sudore ma riempiendoci gli occhi con un panorama unico al mondo! Giunti alla Rocca di Skaros sarebbe interessante salirci ma non c’è tempo e fa ancora troppo caldo… Il percorso continua con saliscendi e a tratti è segnalato ma in altri si deve andare a naso… Con il passare delle ore, quando sono oramai quasi le 19:00, il sole cala intensità ed il caldo allenta la sua morsa permettendoci così di procedere con un minore sforzo, inoltre percorriamo anche dei tratti in discesa che ci consentono di riprendere fiato. Passiamo tra studios con piscina e idromassaggio (sembra facciano a gara a chi ostenta di più, sembra che più hai soldi più hai un posto in prima fila in ammollo sul ciglio dell’orizzonte…) ed altri (parecchi) in costruzione; ma dove sta andando Santorini? Che delusione! Ormai la bolgia ce la siamo lasciata alle spalle (oltre noi ci sono altre quattro persone), così come il caldo. Ora inizia la parte più “impegnativa”: il percorso diventa un sentiero con fondo di pietrisco lavico un poco scivoloso e dopo una discesa percorriamo un tratto di asfalto, poi riprendiamo a sinistra un sentiero che sale, sale, sale… Giunti in cima, dove è posta una chiesina (se ne trovano parecchie sul percorso) scendiamo in un paesaggio lunare e si comincia a vedere Oia in lontananza, ed ecco, siamo giusto in tempo per il tramonto (sono le 20:30) pochi minuti, due foto veloci ed il sole è andato. Continuiamo a scendere fino alla prima fermata del bus che troviamo; ne passa uno stracarico ma non si ferma… Panico! Monica si mette a cercare un taxi ma fortunatamente ne passa subito un altro (pieno pure lui) che però ci fa salire; facciamo il biglietto per Imerovigli ma dove sarà la fermata? Un ragazzo greco mi dice di stare tranquillo che ci vorranno almeno dieci minuti. Quando il bigliettaio annuncia la fermata scendiamo e in pochi minuti siamo da Anestis a cenare. Ordiniamo: pomodori e peperoni con riso, dolmades, maiale in salsa di vin santo, acqua, birra: tot. 28,50 euro. Terminata la cena non ci resta che tornare a Fira a piedi in quanto l’ultimo bus è già passato; ormai è tutta discesa ed in percorso è agevole (solo qualche tratto un po’ al buio) e lastricato; è quasi mezzanotte quando arriviamo in hotel (dopo essere passati nella bolgia del centro di Fira) stanchi morti ma soddisfatti!

17/6/16: venerdì

Oggi non è giornata. Dopo una colazione con yogurt (buonissimo!) e miele scendiamo nella hall e come da accordi c’è già il noleggiatore che ci aspetta; mi fa salire su uno scooter e mi porta… a pochi metri dall’ hotel. Potevamo andarci a piedi! Si mette subito a compilare le carte e capisco che mi vuole rifilare quello con il quale mi ha portato qui ma io non lo voglio perché ha ruote piccole e chiedo il solito Kymco Agility 125 che abbiamo usato a Milos e Folegandros ma mi dice che lo stanno prendendo gli italiani dentro l’ufficio, allora chiedo il Sym 125 e questo va bene, corregge il modulo e mi da le chiavi; e il casco? Il casco non serve! E se ne va. Cerco tra i caschi sulla mensola ma fanno veramente schifo; la signora che stava servendo gli altri me ne allunga uno dicendo che è nuovo ma è una “S” e quindi lo prendo per Monica e per me prendo il meno peggio che trovo. La signora mi chiede la patente e poi se la tiene; avvio lo scooter e passo a prendere Monica in hotel e ci dirigiamo verso Vlichada/Eros Beach ma sbagliamo subito strada, guardiamo la cartina e torniamo indietro, finiamo a Kamari (a Santorini, ovunque voi siate, Kamari è sempre segnalata!), chiediamo informazioni e ci dicono di tornare indietro e passare da Pyrgos… Finalmente troviamo le indicazioni per Eros Beach Bar e percorrendo una strada sterrata ma in buone condizioni attraversiamo una valle che pare la Cappadocia ed eccoci arrivati. Sono le 10:30 e fa già caldo; la spiaggia davanti al bar è attrezzata con ombrelloni e lettini e quindi noi ne cerchiamo un tratto libero che si vede più avanti. Ci fermiamo dove una casetta con veranda offre riparo dal sole cocente però qui la spiaggia è prevalentemente di sassi (il tratto migliore è quello di fronte al bar…) ma un bagno rinfrescante è d’obbligo. Ritorniamo allo scooter e mi accorgo che una freccia è rotta… speriamo che alla riconsegna non facciano storie. Andiamo alla Red Beach ma quando arriviamo c’è una marea di gente in coda per visitare il sito di Akrotiri e il parcheggio per la Red Beach è strapieno di bus, macchine, quad, scooter… (cinque anni fa il sito era chiuso ed il parcheggio vuotissimo). Torniamo immediatamente indietro e cartina alla mano cerchiamo di raggiungere la Almira Beach; dopo un paio di tentativi e percorrendo una strada sterrata ci arriviamo ma nulla di che: prevalentemente sassosa ma per far fronte al caldo bisogna bagnarsi. E’ ormai ora di pranzo e abbiamo voglia di tornare al mitico Metaxi Max a Exo Gonia ma quando arriviamo ci dicono che è ancora chiuso e apre alle 14:00… (che sfiga! ce lo sognavamo già da inizio vacanza). Non vogliamo aspettare così tanto e quindi puntiamo sul paese di Pyrgos, dove anni fa tra le viuzze, avevamo visto un bel posticino solo che non ricordiamo il nome. Parcheggiato lo scooter saliamo a piedi. Sotto un sole caldissimo, girando tra i vicoli del paese, finalmente lo troviamo: si chiama Penelope’s: un posticino ventilato e all’ombra del campanile (volendo c’è anche posto all’interno). Ordiniamo insalata greca, polpo all’aceto, birra, acqua (grande), dolcino all’arancio: tot. 27,00 euro. Monica come al solito fa conoscenza con i titolari. Visto che la calura non concede tregua l’unica è ritornare in hotel per un breve relax. Dopo un paio d’ore usciamo per l’ultimo bagno e di nuovo sbagliamo strada, ma riusciamo comunque ad arrivare alla spiaggia di Monolithos percorrendo stradine secondarie. Purtroppo il mare è molto agitato, la sabbia scotta ancora quindi, dopo mezz’oretta, ripartiamo con l’idea di andare a Megalochori ma ben presto ci rendiamo conto che tra una cosa e l’altra (dobbiamo anche restituire lo scooter) non è che abbiamo poi molto tempo quindi ritorniamo a Fira passando ancora da Exo Gonia e Pyrgos e quando ci immettiamo nel traffico di Fira percorrendo la medesima strada del pomeriggio ad un certo punto il traffico svanisce e… abbiamo sbagliato nuovamente strada!!! Proseguiamo confidando di riuscire, prima o poi, a ritornare sulla via dell’hotel ma nulla quindi inversione e torniamo indietro ma qualcosa non mi quadra ed infatti una signora ci grida: “one way!” Ecco! Di nuovo inversione e continuiamo fino a quando la stradina sbuca sulla strada principale. Restituiamo lo scooter ed il ragazzo guarda la freccia rotta ma non dice niente; la signora mi consegna la mia patente (forse l’averli contattati tramite l’hotel ci salva da lunghe discussioni…) A piedi rientriamo in hotel e ci prepariamo per la cena: che giornata!!! Stasera sappiamo già comunque dove andare, ma prima vogliamo cercare un posto dove avevamo mangiato bene cinque anni fa, ma del quale abbiamo scordato il nome: lo troviamo facilmente: Ouzeri. E’ l’ora del tramonto e c’è una marea di gente in giro ma noi puntiamo direttamente da Stani e saliamo sulla terrazza da dove si gode un bel panorama sulla caldera. Tutto si rivelerà azzeccato! Ordiniamo : calamaro alla griglia con verdura cruda mista, tagliatelle con filetti di pollo in salsa di pomodoro piccante, birra, acqua, e un bicchierino di liquore (o vino) offerto dalla casa: tot. 29,30 euro.

Prima di andare a dormire qualche piccolo acquisto da portare a casa.

18/6/16: sabato

Anche questa vacanza è giunta purtroppo al termine. Ci alziamo con calma, facciamo colazione e chiudiamo i bagagli. A piedi andiamo alla stazione dei bus. L’autobus parte con qualche minuto di ritardo ma in circa 15 minuti siamo all’aeroporto dove regna il caos totale: prima si fa la fila per la consegna bagagli, poi per far passare i bagagli ai raggi x, poi per accedere al gate di imbarco e come al solito Easyjet parte in ritardo ma poi volo e atterraggio regolari…. un po’ meno il ritorno verso casa nostra dovuto a deviazioni per lavori in corso e per il traffico.

Considerazioni finali

Milos Un’isola dai due volti. Il primo comprende spiagge favolose e tutte diversissime tra loro ed in grado di soddisfare tutti i gusti; paesi caratteristici , reperti storici, chiesette disseminate ovunque… Il tutto facilmente raggiungibile e godibile a tutti. Il secondo è selvaggio, ostico, desertico… Ma nonostante ciò è attraente come il cantico di una sirena specialmente per chi, come noi, ha la “sindrome dell’ esploratore” o Vanderlust che dir si voglia (http://www.viaggiatorisidiventa.it/sindrome-di-wanderlust-la-malattia-di-chi-e-nato-per-viaggiare/), per chi ha sempre lo sguardo fisso sull’orizzonte e si chiede sempre cosa ci sia “oltre”, per chi non si accontenta mai del solito ma è costantemente alla ricerca dell’insolito, del nuovo, del mai visto prima. Potevamo dunque ignorare il suo richiamo?! Non di certo! Ci abbiamo provato ma siamo stati respinti; forse abbiamo sbagliato tempi e modi, forse non eravamo sufficientemente preparati ma ogni volta che guardiamo la cartina di Milos il richiamo continua anche più forte di prima…

Folegandros Una piccola isola bruciata dal sole ed invasa dagli italiani. Bisogna puntare sulle spiagge più impervie da raggiungere sempre che il caldo lo permetta o che non ci arrivi il taxi-boat; nel primo caso basta partire presto la mattina con abbondante scorta di acqua, nel secondo bisogna andarsene quando arriva la barca che tanto parte alle 11:00. A noi la Chora è piaciuta, ma anche qui la sera, parecchia gente. Cercando le taverne più defilate si riesce a stare più tranquilli e magari si mangia anche meglio.

Santorini Cosa dire? A distanza di cinque anni (stesso periodo) l’abbiamo trovata parecchio cambiata: tantissimo traffico, una marea di gente (non osiamo pensare a come sarà a luglio/agosto…),moltissimi giovani e per i nostri gusti troppi, troppi quad per le strade ed usati con spericolatezza. Le bellezze e i panorami però ripagano di tutto questo, nonostante stiano costruendo ovunque studios e resort di lusso.

Spiagge

Premesso che una valutazione di una spiaggia dipende da tutto un insieme di fattori: l’ora del giorno, l’affollamento, il vento, il moto ondoso… Molte le abbiamo trovate non attrezzate ma a luglio/agosto le cose certamente cambiano. Quindi questa non vuole essere una classifica ma un semplice riassunto delle spiagge che abbiamo visitato.

Milos

Achivadolimni: si accede a piedi con un breve sentiero o più avanti con una scala in cemento oppure, continuando per la strada si arriva direttamente sulla spiaggia e qui ci sono delle tamerici. Sabbia grossa, non attrezzata.

Fyriplaka: lunga spiaggia di sabbia e sassi con una parete rocciosa dai colori spettacolari, niente ombra e non attrezzata ( luglio/agosto ci sono anche gli ombrelloni ed un baretto).

Sarakiniko: spiaggetta circondata da bianchissime rocce calcaree di svariate forme e dimensioni; poche tamerici, non attrezzata, un camioncino/bar al parcheggio.

Mitikas: piccola spiaggia con tamerici di fronte a delle syrmata.

Navagio: lunga spiaggia di sabbia con alcune tamerici (alghe), non attrezzata.

Pollonia: lunga spiaggia di sabbia e con molte tamerici, acqua pulita e limpida, nel centro del paese e del porto, tranquilla.

Fyropotamos: sabbia e sassi, non attrezzata (solo alcuni lettini scassati) e con alcune tamerici.

Plathiena: dall’alto sembrava stupenda ma poi ci ha un po’ deluso… sabbia, qualche tamerice e un piccolo baretto.

Prassa (Kimolos) : sabbia bianca, tamerici, mare limpido e calmo, sembra di essere ai Caraibi… Imperdibile!

Tsigrado: vista dall’alto non ci è parsa meritasse la fatica di scendere con corde e scale…

Psathi: spiaggia di sassi, non c’è assolutamente niente.

Provatas: sabbia, all’inizio è attrezzata e c’è una taverna, sulla destra ci sono tamerici e rimesse dei pescatori, mare calmo e scogliera coloratissima.

Rivari: si arriva dalla chiesa di Agias Marinas con una ripida strada sterrata, non c’è nulla, neppure l’ombra, acqua limpida e calma, sabbia.

Agia Kyriaki: sassi e sabbia, alcune tamerici, tranquilla (consigliata per il relax)

Paleochori e la Deep Blue: dovrebbe essere sempre la stessa spiaggia (Paleochori) ma la seconda è così chiamata per il bar con musica ( spacca- timpani) che la sovrasta, ma il colore dell’acqua come quelli delle scogliere è sconvolgente! Mai visto in nessun’altra parte del mondo, imperdibile!!! Entrambe sono attrezzate con ristoranti, bar, ombrelloni, ma c’è anche una parte libera, niente tamerici.

Kapros: spiaggia piccolissima vicino a Papafragas che invece sono solo rocce.

Folegandros

Agali: si arriva in scooter, ci sono taverne e ristoranti. Sabbia, no tamerici.

Galifos: si arriva a piedi tramite il sentiero n°1, piccola, no ombra, sabbia grossa e sassi.

Agios Nikolaos: continuando sul sentiero si passa dalla Taverna Papalagi e si scende sulla spiaggia di sabbia fine/grossa/sassi, molte tamerici.

Katergo: si arriva a piedi i circa 30/40 minuti da Livadi, non c’è nulla, neppure l’ombra (magari al mattino presto dietro un masso enorme…) sabbia e ciottoli.

Livari: sabbia e qualche tamerice, vicino al campeggio.

Pountaki, Vitsentzou e Latinaki: nei pressi di Karavostasis, piccole e soleggiate.

Chochlidia: la spiaggia di Karavostasis tranquilla, pulita, tamerici e sabbia.

Vardia: piccola, tranquilla e acqua pulita.

Santorini

Vlichada/Eros Beach: sabbia nera e sassi, c’è un bar ma niente ombra, meglio rimanere nei pressi del bar…

Almira Beach: sassi, niente di che.

Monolithos: sabbia nera, tamerici (… ma a Santorini di certo non si va per le spiagge)

TAVERNE

Milos – O’Xamos: si mangia bene e la tavena è molto bella ma i piatti sono “particolari” (non i soliti a quali siamo abituati in giro per la Grecia…) e i prezzi un po’ elevati (pane, non richiesto, 2,20€, birra 4€ (in altri posti la stessa birra viene max 3,50€, bottiglia di acqua gasata da ¾ 3,30 €…), cmq, da provare almeno una volta.

Agyra – classica taverna greca, consigliato Armenaki: ristorante sul mare, si mangia bene ma forse non abbiamo azzeccato i piatti. Barko: classica taverna greca, consigliato Archontoula: classica taverna greca, consigliato anche per come è disposto… La Piccionaia: nulla di che. O’ Foras: classica taverna greca, i pomodori e peperoni ripieni sono i migliori che abbiamo mai mangiato! Zygos: classica taverna greca, consigliato

Folegandros – O’ Spitikò: classica taverna greca, consigliato. O’ Kritikos: taverna greca in piazzetta, forse la scelta dei piatti non è stata azzeccata ma non ci ha entusiasmato…

Santorini – Anestis: classica taverna greca, consigliato. Penelope’s: classica taverna greca, consigliato. Stani: taverna con terrazza con vista sulla caldera, ottimo rapporto qualità prezzo, una riconferma!

SPESE (per 16 giorni):

Voli: Milano/ Atene = 199,96€ Atene/ Milos = 168,48€ Santorini/Milano = 273,32€

Soggiorni: Milos/ Vythos Studios = 300€ Folegandros/ Irene Rooms = 90€ Santorini / Nissos Thira = 160€

Traghetti: Milos/Folegandros = 79€ Folegandros/Santorini = 88€ Pollonia/ Kimolos A/R = 11,20 €

Noleggio moto Milos = 162€ (9gg.) + 42€ (per un giorno di quad) Folegandros = 40€ (2 gg.) Santorini = 25€ (1gg.)

Benzina Milos = 21,30 € + 22€ per un giorno di quad Folegandros = 5 € Santorini = 3€

Pranzi e cene Milos = 372,30 € Folegandros = 146€ Santorini = 85,50€

Varie Milos = 150€ Santorini = 43€ altre spese = 44€ Parcheggio Malpensa = 72€

Tot= 2600 €

Buon viaggio!

Riccardo e Monica

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Milos: Deep Blue



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