Europa on the road 2

Uno dei segni dell’amicizia è sicuramente quando condividi a prescindere dei progetti senza chiedere il perché, il quando e a quale scopo. Questo è esattamente quello che è successo una sera in Sardegna, nel tour precedente, in uno dei dopocena con in mano il sigaro di ordinanza. Lancio l’idea di un viaggio ad Auschwitz per l’anno successivo. Immediatamente, Orazio prima ed Emanuele dopo, si associano, mentre il resto del gruppo resta indifferente. Saro arriva parecchi mesi dopo il viaggio già pianificato e anche lì si associa senza se e senza ma. Una cena a base di bollito (grazie sig. maria) sancisce il tutto. Mi piace ricordare l’adunata del gruppo a Udine, Saro era partito qualche giorno prima e come regalo ha dormito in camera con Emanuele, visto come ci ha “ringraziati ‘ il giorno dopo, penso che se lo ricordi ancora…
# 1° GIORNO: ITALIA
Come si poteva prevedere stanotte si è dormito poco, nonostante l’età l’adrenalina per il viaggio imminente fa ancora questi scherzi. Sveglia alle 5, ma almeno un’ora prima siamo tutti svegli con la sgradevole sorpresa di un nubifragio a Modica. Alle 5 briefing telefonico con decisione, saggia di posticipare la partenza, si ritorna a letto ma dura poco, alle 5.45 smette di piovere. Rapido consulto telefonico e dieci minuti dopo siamo già in moto sosta al bar per un caffè veloce e si parte.
La pioggerellina ci accompagna sino a Messina, imbarco immediato a Villa San Giovanni, ci attende il sole e per 250 kilometri, poi l’acqua ne prende il posto e per le successive 5 ore. Siamo a mollo. Finalmente Orte, sono già le 19. Troviamo il b&b un po’ decentrato. Siamo così stanchi che saltiamo la cena. Tre minuti e dormiamo di brutto.
# 2° GIORNO: ITALIA
Alle 7 siamo già svegli, aspettiamo la signora per la colazione e intanto sistemiamo le valigie. Decidiamo di saltare l’autostrada, ma ben presto ci accorgiamo che sarà lunga soprattutto per i limiti di velocità. Frittura mista a pranzo e ripartenza. A Udine ci attende Saro, già in albergo. Il tempo di una doccia e siamo in centro. Il centro è molto pulito. Ci colpiscono le dimensioni delle piazze, a dir poco abbondanti. Emanuele e Saro vanno a cena, io e Orazio continuiamo a passeggiare.
# 3° GIORNO: AUSTRIA
La giornata inizia presto; alle 6.30 siamo in giro per un caffè senza successo. Scopriamo che i bar aprono non prima delle 7. Anche Saro ed Emanuele sono svegli, sistemiamo le moto e partiamo alla volta di Vienna. Temperatura mite e sole ci accompagnano. In autostrada c’è poco traffico, condizioni ideali per viaggiare. Sosta nell’ultima area di servizio italiana. Caffè, benzina e vignetta obbligatoria per il transito. Si riparte. Cominciano subito delle interruzioni con annessi limiti di velocità (110-80-60). A pranzo sosta in autogrill, panino e acqua. Saltiamo il caffè, scopriamo che costa 2,50€ e rinunciamo. Di nuovo in marcia e di nuovo interruzioni con annessi limiti che ci accompagneranno sino a Vienna dove arriviamo nel pomeriggio. Sistemiamo le moto e i bagagli e subito in strada direzione centro a piedi. 20 minuti di meraviglia e stupore per la pulizia delle strade e la bellezza dei palazzi.