Weekend a Sofia 5

Tra chiese e mercati rionali
Scritto da: travelale
weekend a sofia 5
Partenza il: 05/12/2017
Ritorno il: 08/12/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Per molta gente le capitali europee da visitare restano le classiche super gettonate, Londra, Parigi, Vienna o Barcellona, ma negli ultimi anni anche città meno popolari dal punto di vista turistico stanno diventando località sempre più visitate ed io che ho sempre amato le mete poco convenzionali non me lo sono fatta ripetere due volte ed approfittando di un’ottima offerta sul volo aerea, sono partita alla scoperta della capitale bulgara Sofia, una città che da tempo desideravo scoprire e che mi ha molto sorpresa.

Approfittando di un ponte dell’Immacolata di un dicembre di ormai qualche anno fa, siamo atterrati all’aeroporto di Sofia partendo da Bologna con la compagnia low cost Wizz Air, il costo del biglietto aereo, acquistato con largo anticipo, può essere abbastanza abbordabile anche se si scelgono date di notevole afflusso. Per due notti non serve bagaglio e per me e il mio compagno, abituati a viaggiare minimal, vanno benissimo i due zaini piccoli che la compagnia include nella tariffa senza supplemento. Un’ora e 45 minuti e si arriva a Sofia dalla quale per raggiungere il centro si può optare per la linea 1 della metropolitana che parte dal terminal 1 che si raggiunge dal terminal 2, dove operano le compagnie low cost, con uno shuttle gratuito, o in alternativa si può prendere il bus 84 della compagnia di trasporti locali che inizialmente credevamo portasse dritti in centro ma che solo grazie all’aiuto di un gentile signore a bordo abbiamo capito che per arrivare nei pressi dell’università di Sofia, dove era ubicato il nostro hotel, avremmo dovuto cambiare a metà strada. I biglietti dei bus si fanno a bordo per pochi Lev, la moneta locale e spesso il conducente non è di gran aiuto perché non comprende l’inglese e quindi ci si deve affidare magari a qualche locale ben disposto e devo dire che a Sofia lo sono in molti, oppure ad un pochino di sano intuito che a volte può premiare. In alternativa i taxi non sono affatto costosi e dallo scalo in centro la tariffa spesa non è quasi mai superiore ai 10 euro previa piccola contrattazione.

Probabilmente se avessi avuto più di due giorni a Sofia non mi sarebbe dispiaciuto e magari sarei anche riuscita a spostarmi nei dintorni ma devo ammettere che la città non ha molte attrazioni turistiche e il centro si gira comodamente a piedi in poco tempo riuscendo a non perdere nulla.

La visita di Sofia non poteva che iniziare con il suo simbolo indiscusso ed anche il più fotografato dai visitatori, la Cattedrale di Aleksandr Nevskkij, una meraviglia sia esternamente che internamente. L’accesso al suo interno non necessità di alcun biglietto e come tutte le chiese ortodosse le immagini dei Santi sono i maggiori adornatori delle pareti, mi lasciano incantato i tre piccoli quadri raffiguranti la nascita ,la morte e la resurrezione di Gesù Cristo una vera opera d’arte situata a sinistra dell’altare. All’interno è facile trovarsi circondati da molti gruppi stranieri che vengono in visita qui e che a volte potrebbero risultare un tantino chiassosi, anche all’interno di un ambiente sacro. Ho amato particolarmente questo luogo di culto e mi ci sono recata a fine giornate in entrambe le giornate di permanenza a Sofia.

Altro simbolo religioso della città però di fede islamica è la moschea Banya Bashi visitabile quando non si svolgono funzioni religiose e che purtroppo è chiusa per lavori di restauro durante il mio viaggio in città, mi devo accontentare quindi della solo visione esterna della struttura che però mi offre la possibilità di scoprire il Farmers Market, un mercato coperto molto interessante che diventa anch’esso un luogo quasi del cuore a Sofia così come in generale lo diventano i mercati coperti e non, di quasi tutte le città che visitato, non fosse altro perché è proprio attraverso questi luoghi che posso comprendere molto della loro gente e di quello che mangiano, aspetto secondo me per nulla marginale per la comprensione di un luogo. In questo mercato scorrono in una carrellata di odori e colori, frutta, ortaggi, formaggi e miele, quest’ultimo ricopre un ruolo importante nella produzione mondiale, poiché la Bulgaria è, insieme ad altri paesi dell’Europa dell’ est, uno dei massimi produttori, inutile dirvi che l’acquisto è obbligatorio e guardando bene si trovano anche vasetti contenenti questo oro giallo da una capacità di 100 ml, quella consentita per il bagaglio a mano da inserire vicino alla boccetta dello shampoo nel beauty case. Inoltre sempre qui in questo mercato si può trovare la famosa acqua di rosa bulgara, un’acqua molto profumata a cui vengono attribuite proprietà antiinfiammatorie utilizzata prevalentemente nella cosmesi.

Sempre a caccia di altre chiese da visitare sicuramente meritevole è la sosta a San Nicola piccola e raccolta si trova in Tsar Osvoboditel 3, poco distante dalla cattedrale di Nevskij, sicuramente meno appariscente di quest’ultima ma che custodisce una profonda spiritualità.

Se si pensa che Sofia sia una città arretrata e senza vita notturna si commette un clamoroso errore o meglio, è vero che fuori dal centro si possono trovare strade abbastanza scalcinate dove si deve far attenzione a dove mettere i piedi per via di alcuni tombini inaspettatamente scoperti o qualche lavoro di troppo sui marciapiedi, ma questo non deve assolutamente trarre in inganno perché Sofia è una città molto vivace piena di bar caffetterie e negozi alla moda di ogni genere che si snodano principalmente su Vitosha Boulevard, un bel viale pedonale che si anima prima e dopo cena. Ovviamente se si vuole mangiare spendendo davvero pochissimo e assaggiando la vera cucina tipica ci si deve spostare da Vitosha Boulevard e addentrarsi magari nei pressi dei tanti mercati rionali dove si trovano piccole e spartane rosticcerie dove la cuoca, pur non comprendendo una parola d’inglese, proverà a spiegarvi in cosa consiste il piatto del giorno che generalmente prevede zuppa, riso e abbondanti porzioni di carne stufata.

Se proprio devo trovare qualcosa che mi ha deluso nella città di Sofia allora direi i mercatini di Natale essendoci andata nel periodo prenatalizio. Non so per quale strampalato motivo mi ero messa in testa di sentire a Sofia la magia del Natale, una festa che almeno qui, non è sentita come in alcuni paesi del Nord Europa, quindi se si decide di andare a Sofia a Natale meglio non aspettarsi mercatini o decori stratosferici in città.

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