Bulgaria: Sofia e Plovdid

Bulgaria: week-end lungo a Sofia e Plovdiv
Scritto da: Elle67
bulgaria: sofia e plovdid
Partenza il: 09/10/2021
Ritorno il: 12/10/2021
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Viaggio in Bulgaria, tre notti, quasi quattro giorni, due a Plovdid e due a Sofia. Plovdid è stata capitale europea della cultura nel 2019, assieme a Matera. Poteva essere un’occasione per diventare una città turistica, se l’anno seguente non fosse scoppiato il covid… Vista in ottobre in due giorni di pioggia quasi continua, non si è presentata al meglio delle sue possibilità, ma è una città che merita una visita, magari in abbinata con Sofia da cui dista meno di due ore di macchina. In meno di due giorni si riesce a vedere bene. Raccomando di iniziare sempre con un walking tour, noi abbiamo fatto quello di 365 (free walking tour Plovdid), iniziano ogni giorno alle 11 dal Municipio, non c’è bisogno di prenotare. Pensavamo che non ci sarebbe stato nessuno invece eravamo una ventina di persone. La città vecchia, sparsa su 3 colli, è la parte più carina. Il museo etnografico è una casa tenuta molto bene nel tipico stile locale, decorata, tutta di legno, molto accogliente, e dentro c’è un’esposizione di costumi, utensili… Ci si perde facilmente nelle viuzze con ciottoli lì attorno, ma il bello è proprio quello. Dopo un giorno scopri che le distanze sono minime, se sai le strade giuste. Piacevoli le salite su tutti i colli, nessuna è proibitiva, anche se la vista dall’alto è carina ma non sconvolgente. Più lunga la strada per arrivare sul colle dove c’è Alyosha ma per me merita, è una salita lunga ma non faticosa. Davvero sorprendente invece il fatto che Plovdid sia ritenuta da molti la più antica città europea, ci sono diverse rovine romane, e probabilmente molte altre non sono ancora state scoperte o sono state nascoste per non bloccare la costruzione di nuovi palazzi nel secolo scorso. In particolare c’è stato un recupero di un antico mosaico davvero impressionante, solo nel 2020 è stato valorizzato ultimando il restauro e costruendogli attorno una bella struttura molto moderna: si chiama Bishop Cathedral ed è poco pubblicizzata, io non l’avevo neanche messa in lista nelle cose da vedere, sarebbe stata una grande mancanza perché i mosaici sono veramente impressionanti. Il quartiere con più vita e più turistico è Kapana, pieno di locali, street art e vita soprattutto notturna. Bella street art anche in cima alla scalinata che parte dalla scritta Plovdid together.

Sofia è più elegante. Il centro della città è pieno di palazzi maestosi (non troppo brutalisti), larghi viali con la tipica pavimentazione in mattonelle gialle, chiese importanti, in primo luogo la ortodossa Alexander Nevsky, ma anche tutte quelle del centro, sia le altre ortodosse che la moschea e la sinagoga a pochi metri l’una dall’altra. L’oro delle cupole della Nevsky è stato l’unico bagliore di luce visto in due giorni di pioggia continua. Bello anche il Teatro Ivan Vazov, bellissimo il Palazzo di Giustizia con i suoi grandi leoni neri, la statua di Santa Sofia. Piacevole camminare lungo il pedonale Vitosha Boulevard, dal ponte dei Leoni fino al brutalista Palazzo della Cultura, davvero enorme. Anche qui abbiamo fatto il walking tour per una prima introduzione alla città e poi siamo tornati sui nostri passi entrando nei vari edifici. Ci siamo allontanati dal centro per vedere un quartiere con della bella street art sui muri di vecchi condomini in stile sovietico (zona est, a nord della Perlovska) e per andare al Socialist Art Museum, dove ci sono alcune statue (Lenin & co.) sparse in un giardino e, temporaneamente, una mostra di belle foto attuali. Il Museo d’Arte Contemporanea è imbarazzante (una stanza). Il Parco a sud est della città non è un parco ma un enorme bosco! In mezzo si erge la Torre della Tv, altro edificio molto brutalista. Il mercato delle donne merita un passaggio mentre il Central Market è molto bello esternamente ma vuoto e deprimente all’interno. Il Red Flat non è il solito museo della vita prima della caduta del muro. Si tratta di un vero appartamento rimasto tale e quale dagli anni ‘80. Ti danno una specie di audio guida che ascolti in autonomia mentre ti muovi tra le varie stanze della casa e ti racconta molti dettagli sulla vita reale della famiglia che ci abitava. Ci vuole tempo, circa un’ora e mezza, ma è interessante perché ti sembra di entrare veramente in casa di qualcuno.

In entrambe le città i costi rispetto agli standard italiani sono molto contenuti, si mangia bene, spesso troppo, spendendo poco. Mi hanno dato l’impressione di essere città sicure, il traffico di Sofia è intenso, rumoroso, ma abbastanza ordinato, il pedone viene rispettato, il trasporto pubblico funziona bene. Da Sofia a Plovdid siamo andati in auto perché avevamo visto che in treno ci voleva molto di più, l’autostrada è decente, gratuita (c’è una specie di tassa che era inclusa nel noleggio dell’auto), i locali sono molto attenti ai limiti di velocità, non hanno (in generale) una guida aggressiva.I marciapiedi non sono in buone condizioni, il rischio più grande è storcersi una caviglia.

Per me è stato un viaggio piacevole, non ho visto cose sbalorditive ma sono due città che hanno una storia e meritano un viaggio. Con un minimo di sole senz’altro ce le saremmo godute di più. I prezzi per noi italiani sono molto bassi. Il turismo non è diffusissimo, ad esempio non ci sono card turistiche che includano gli ingressi ai principali edifici turistici o musei, ma visti i prezzi modici non è un problema, e molti edifici (le chiese / moschee / sinagoghe direi quasi tutte) sono gratuiti.

Purtroppo le norme anti-covid non sono molto seguite, la mascherina è poco usata (tranne sui trasporti pubblici) e il tasso di vaccinazione molto basso (aggiornamento ottobre 2021).

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Museo etnografico

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Alyosha

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Street art a Plovdiv

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Sofia sinagoga

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Street art a Sofia

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Mosaici a Plovdiv

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Sofia mercato centrale



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