Da Città del Messico a Cancun

Mattina, 29 novembre 1999 ci ritroviamo alla stazione di Riccione io (Emiliano), Cristian, Silvia, Michele e Gianluca per quello che saranno le nostre vacanze di capodanno, 46 giorni fra Messico, Guatemala e Belize.(zaiono in spalla) Viaggiamo con Iberia perciò primo scalo a Madrid dove essendoci la coicidenza il giorno dopo passiamo la notte.Il...
Scritto da: emy-riccione
da città del messico a cancun
Partenza il: 29/11/1999
Ritorno il: 14/01/2000
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Mattina, 29 novembre 1999 ci ritroviamo alla stazione di Riccione io (Emiliano), Cristian, Silvia, Michele e Gianluca per quello che saranno le nostre vacanze di capodanno, 46 giorni fra Messico, Guatemala e Belize.(zaiono in spalla) Viaggiamo con Iberia perciò primo scalo a Madrid dove essendoci la coicidenza il giorno dopo passiamo la notte.Il 30 dopo ben 11 ore di volo,trattamento non eccezzionale, arriviamo finalmente a Mexico City, l1impatto non è dei migliori, l’albergo (l’unico prenotato dall’Italia) è in periferia e lo smog brucia i polmoni così facciamo una breve escursione incerca di cibo (TACOS DI RES) e poi tutti a nanna poichè il mattino dopo ci aspetta il nostro primo spostamento con i bus.

1-2 Dicembre TAXCO: Volevamo raggiungere direttamente Acapulco ma spaventati dalle 8 ore di viaggio abbiamo deciso di fare una tappa intermedia.Taxo è una tranquilla cittadina di media montagna, famosa in tutto il messico per le sue miniere d’argento. Ci sono solo due alberghetti e i taxi (maggiolini bianchi a cui, non so perchè, hanno tolto il sedile anteriore destro) ti ci portano senza neanche tu dica niente. Visitiamo il mercatino, la cattedrale (bellissima, in stile churresco), un piccolo parco e molto bello ilmercato artigiana le dell’argento dove a pochi pesos acquistiamo svariate cose.

2-6 Dicembre ACAPULCO Il mattino del 2 riprendiamo il bus, moderno come il precedente ma l’aria condizionata è al massimo e serve perlomeno la felpa. Arriviamo ad Acapulco di primo pomeriggio, dobbiamotrovare una sistemazione ed un tassista, si offro di portarci ad un albergo di un suo amico. L’albergo si rivela una depandances di una villa con annessa piscina ed è a soli 700 metri dalla spiaggia, accettiamo.Iprimi 2 giorni li passiamo in spiaggi dove conosciamo Carmine, un ragazzo napoletano che è da li da un mese, ospite della madre della ragazza di suo fratello!, che ci fà da pseudo guida nella vita nottura. La spiaggia somiglia molto a quella della nostra riviera (brandine -bar -vu cumprà ed al posto delle tedesche in topless,americane in topless); quello che mi ha colpito e la fortecorrente di risacca che titrascina anche a 3 metri dalla riva , a 4 non si tocca gia più. Ilterzo giorno ,visto il brutto tempo decidiamo di visitare la città,per lo più centri commerciali acchiappa gringos, e la serasiamo ospiti di Carmine: la casa della suocera di suo fratello! si trova in un quartiere periferico dove a detta di lui anche i bambini di 5 anni girano con il coltello e ci andiamo in taxi (in 9 su un maggiolino percè oltre a noi 5 e a Carmine l’autista carica anche una messicana con figlioletto). La spaghettata risulta fantastica, la signora simpaticissima e la Corona in periferia costa 3 volte meno che in centro.Il giorno dopo decidiamo di prendere uno dei minibus locali (tutti variopinti) ed andare ad una spiaggi distante una trentina di chilometri: la sabbia è sempre la stessa ma qui ci sono delle onde di 4 metri e perciò ci limitiamo a tuffarci a riva e a guardare i serfisti in azione; in compenso vinciamo la prima sfida RIccione – Mexico a beach soccer ma Michele vittima delle entrate alla Benetti dei casalinghi fa male ad un dito del piede, poi in Italia risultato rotto.L’ultimo giorno lo passimo su un altr spiaggetta anord della citta ,spiaggia quasi nera ma acqua calma cosi che possiamo stare a bagno per quasi 2 ore visto che fuori sono 37 gradi.

7 – 11 Dicembre PUERTO ESCONDIDO Il 7 sempre in bus raggiungiamo Puerto Escondido, elloggiamo in uno pseudo campeggio sulla collina che sovrasta playa zicatera a sud del paese, Il regno dei serfisti. Ce nè sono messicani, americani, canadesi ed anche europei tutti biondi abbronzati e palestrati, che siano fatti con lo stampo! L’abitazione è una casetta di legno con bangnopiena di ragi ed insetti, ma per fortuna dotata di zanzariere al letto mentre le docce sono in comune, maschi e femmine, in un altra struttura. Passiamo questi 5 giorni fra mare (giorno) e locali sera e non facendo assolutamente altro.

12 -16 Dicembre ZIPOLITE Il 12 lasciamo Puerto Escondido per Zipolite. Faticherete a trovarla sull’atlante, è un minuscolo paese di pescatori a nord di Puerto Angel. Non esistono alberghi, ci sono solo gli abitanti che offrono stanze, nè giriamo un pò poi stanchi ci fermiamo in un “resort” a mo di palafitta che ha si il tetto ma solo tre pareti, l’altra da direttamente sull’oceano Pacifico. Il propietario é molto inquitante sembra l’indiano di QUALCUNO RESTO SUL NIDO DEL CUCULO e oltr ad offrirci una battuta di pesca per il giorno dopo elenca tutta una serie di sostanze picotrope da lui reperibili (questa era , negli anni 70 una delle spiagge cult per gli hippies). Spaventati il girno seguente decidiamo di cambiare alloggio.

Passiamo anche qui 5 giorni di sole e mare mentre per la sera ci accintentiamo del ristirante e dei fuochi che si accendevano sulla spiaggia.

17-19 dicembre SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS IL 16 notte partiamo e dopo12 ore di bus arriviamo a San Cristobal de Las Casas nel Chiapas. Siamo in montagna e fa pure freddo, visitiamo il mercato artigianal e compriamo dell’ambra (compratela in gielleria, costa il triplo ma non rischi di prendere delle patacche come Cristian al mercatino). I giorni seguenti le riserviamo alle escusioni:cascate di acqua azul e miso ha (purtoppo aveva piovuto da poco e l’acqua era più grigia che azzurra); canon del sumidero (bella gita sul fiume con possibilità di vedere i coccodrilli).

20 – 21 PALENQUE Siamo arrivati a Palenque sotto un acquazzone tropicale che ci ha costrtto a rinunciare al campeggio per l’albergo. Serata ingiro per il centro e giorno seguente dedicato al sito archeologico (cosiglio di prendere una guida se no c’è il rischio di perdersi o di non sapere cosa sia quello che si vede dato che le indicazioni sono pressoche inesistenti) 22 -24 FLORES (Guatemala) Per lasciare il Messico ci rivolgiamoad una agenzia che per poco più di 20 € ci porta in pulmino (in 12 invece di 7 posti) al confine.: un fiume torbido e pieno di gorghi che attraversiamo con una lancia nuova di 40 anni, da lì, dopo aver dato una mancia!?! ai doganieri in pulmannom turistico (una vera figata ,pieno di indios con i polli e i maialini al guinzaglio) verso Flores, sull’omonimo lago nella foresta del Peten. Il giorno dopo di buon mattino partiamo con l’agenzia dell’albergo, non vi sbagliate c’è solo quella, per TIKAL, il più grande sito Maya scoperto:che dire STUPENDO (da non perdere lascesa alle piramidi del tempio 4 all’alba e quellaal tetto del mondo.

25-27 CAY CALKER (Belize) Lasciamo Flores per Belize City da qui con lacqua taxi raggiungiamo la selvaggia Cay Calker.Finalmente i caraibi .Passiamo un Natale e Santo Stefano stupendi prendendo il sole nella minuscola spiaggetta a nord dell’isolotto o pescando su uno dei tanti moli, la sera con pchi soldi mangiamo aragosta e ascoltiamo ottima musica reggae.

28 Dicembre 6 Gennaio TULUM Dopo un interminabile viaggio in bus rientriamo in Messico ed arriviamo a TULUM che e gia sera, la prima notte la passiamo al pueblo ed il mattino dopo ci trasferiamo nella zona hoteliera dove prendiamo possesso di due cabanas da DON ARMANDO. La cabana e molto semplice, in muratura, con il tetto di palme, niente luce elettrica e bagin in comune. La spiaggia é borotalco, il mare turchese, la sera c’è sempre festa in discoteca. Visitiamo le RUINAS ed il mercato (se si vuole comprare qualcosa meglio qui che a Play del carmem) da dove e possibile telefonare in italia, unico intoppo i mosquitos.

Il 31 prendiamo un collectivo (è un pulmino che usano i locali) per passare la serata nella pi§ civilizzata Playa e dopo una succolenta cena passiamo la nottata alla discoteca Captain tutix dove c’erano numerosi italiani, anche altri riccionesi, argentini e qualche sbruffone americano, per fortuna allontanato dai buttafuori (non sono teneri). Seconda e terza partita a calcio vinta contro i messicani persa contro gli argentini.

7 -12 Gennaio PLAYA DEL CARMEN Il 7 lasciamo definitivamente Tulum per arrivare a Playa del Carmen. Prendiamo alloggio alla Posada MARIANELLY, un isolato a nord dal terminaldel bus: è molto spartana ma ci cambiano le lenzuola tutti i giorni, c’è l’acqua calda e ci permettono pure di cucinare. Qui la sabbia è sempre biancama il mare e meno azzurro ed è troppo pieno di gente. La quinta strada (centro turistico locale) sembra viale Regina Elena a Rimini ed icommercianti sono sempre pronti a darti una fregatura, in compeso ci sono diversi ristoranti,(anche gestiti da italiani) e locali dove passare serate diverse. Da qui si possono fare svariate escusioni: ai prchi aqcuatici di XELLAT e XARRET, all’isola di COZUMEL o al sito Maya di CHICHEN ITZA. Noi avndo ormai terminato il lbadged abbiamo potuto optare solo per quest’ulltima. L’ escursione comprendeva la visita ad un mercato artigianale, la visita delle rovine con guida (molto bello il Castillio sia da sopra che da dentro, vietato ai claustrofobici, interessanti il gioco della pelota il cenote sacro ed il tempio delle mille colonne), Il pranzo ( da strafogarsi), il bagno in cenote e la visita di Valladold.

Anche qui sfida con i messicani, stravinta, grazie anche all’ingaggio di un toscano che anni addietro aveva militato in serie c.

13 – 14 CANCUN Il 13 lasciamo il messico perchè credo che Cancun sia una propaggine di MIAMI: grandi alberghi,spiagge private, Hard rock cafè e planet holliwood, si paga in dollari.Dormiamo al pueblo e ci spostiam nella zona hoteliera in bus, giornata in spiggia serata in giro per locali, carissimi ( il Cocobongo 50 dollari) e ultima cena messicana.



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