Creta, non solo mare 2

1° GIORNO
Nell’aprile 2012 mio marito ed io decidiamo di partire, ma non abbiamo un’idea precisa su dove ci piacerebbe andare.
Navigando sui siti di compagnie aeree low cost troviamo un’offerta per Creta. Non siamo amanti delle vacanze mare, non l’avremmo mai presa in considerazione, ma il prezzo è veramente allettante. Leggendo qua e là scopriamo che si tratta di un’isola molto grande e che c’è parecchio da visitare… ci convinciamo!
Prenotiamo ed il 27 aprile partiamo da Bergamo puntualissimi alle 7.15.
I voli low cost sono uno spasso se affrontati con la giusta dose di umorismo. Famiglie, coppie e gruppi di vacanzieri che si accalcano al gate e che passano il tempo in volo gustando le specialità riscaldate vendute a bordo, rigorosamente gettando a terra i rifiuti; assistenti di volo impegnati a vendere biglietti della lotteria e sigarette che non fanno fumo… sembra più di essere al mercato che su un aereo!
Alle 10.50 atterriamo a Chania, l’aeroporto secondario dell’isola, dopo aver sorvolato montagne imbiancate. Quindi Creta è montuosa e le montagne sono abbastanza alte da avere ancora neve sulle cime a fine aprile… che sorpresa!
In aeroporto facciamo una coda interminabile per il ritiro dell’auto a noleggio e discutiamo con l’impiegato che prima ci offre una vettura di categoria superiore a quella prenotata “in offerta speciale”, poi cerca di affibbiarci tutte le assicurazioni facoltative possibili… rifiutiamo tutto e partiamo su una Hyundai I10, minuscola ma perfetta.
Ci imbattiamo subito nel traffico di Chania, sotto un sole decisamente caldo.
Imbocchiamo la strada per Rethymno ed essendo ora di pranzo ci fermiamo appena vediamo un ristorantino con terrazza sul mare. Tzatziki, insalata greca, spiedini… siamo già entusiasti della cucina greca e dei prezzi più che abbordabili! Ripartiamo ed arriviamo a Rethymno, dove visitiamo prima la Fortezza, poi facciamo una passeggiata lungo il porticciolo veneziano ed i vicoletti del centro storico, con le case tutte colorate. E’ tutto molto caratteristico, ci piace. Passiamo davanti ad un parrucchiere e mio marito, che in Italia non aveva proprio trovato il tempo di farsi tagliare i capelli, decide di entrare e mi chiede di fargli da interprete. Ci accolgono un ragazzo ed una ragazza giovani, sorridenti, in un inglese perfetto ed in pochi minuti shampoo e taglio sono fatti. Soddisfatti, ci concediamo un caffé ed un gelato e ripartiamo in direzione sud. Sosta in un supermercato per fare scorta di acqua, poi percorriamo una sessantina di chilometri nell’entroterra, in mezzo alle montagne; un paesaggio stupendo. Arriviamo a Kokkinos Pyrgos, dove pernotteremo. Scarichiamo le valigie in hotel, poi facciamo due passi sulla spiaggia e cerchiamo un posto dove cenare. In hotel ci avevano consigliato un ristorante e pensiamo di averlo individuato ma… ha l’insegna scritta in caratteri greci… sarà quello? Non importa, entriamo e veniamo accolti dal proprietario che parla solo greco, ma con un sorriso ci assegna un tavolo e ci porta il menu scritto in inglese. E’ bassa stagione, non ci sono altri turisti in giro; per strada e nel ristorante troviamo solo gente del posto e questo ci piace parecchio! Mangiamo dell’ottimo pesce ed assaggiamo degli involtini di foglie di vite, riso e verdure; siamo soddisfatti. Ora siamo stanchi, ci occorre una bella dormita.