Costiera bagnata… costiera di sfortunata

Raggiungo Napoli e ritiro la piccola 4×4 in zona Centro Congressi, nel dealer ufficiale Fiat-Lancia-Alfa Romeo, e subito “parto all’attacco” verso l’itinerario, cavalcando l’entusiasmo nel rivedere magici luoghi dopo tanti anni. Districandomi dal traffico del centro punto lo sguardo verso l’imponente Vesuvio, ai cui piedi giacciono indelebili segni della storia che fu, tra cui le celeberrime Ercolano e Pompei. Decido di evitare l’autostrada, per guidare su strada un po’ meno monotone è più interessanti, ma faccio un errore: la tarda mattinata del sabato è il momento peggiore per scorrazzare spensieratamente sulla litoranea napoletana!
A fatica sfioro Ercolano, supero Torre del Greco e dopo Torre Annnunziata raggiungo Pompei. L’eco dello spaghetto riecheggia nello stomaco e quindi mi faccio suggerire un buon ristorante da qualche simpatico passante. La risposta sembra essere sempre la stessa: Trattoria Add’u’ Mimì. Locale accogliente, con giardino per la stagione estiva, e personale disponibile. Punto su qualcosa di caratteristico e rimango discretamente soddisfatta. La qualità non è delle migliori in assoluto (anche se la pastacresciuta e il dolce sono fantastici), ma il conto finale modesto e la simpatia del cameriere mi faranno ritornare.
Con la pancia piena è l’ora della visita agli Scavi Archeologici, una città “rinata” dalle ceneri del vulcano che la ricoprirono completamente nel 79 d.C. È grande, per visitarla tutta ci vogliono ore e, nonostante la manutenzione secondo me non proprio perfetta, dà la sensazione di rivivere atmosfere del passato: ville, giardini, terme, fontane, teatro… certo i pompeiani dovevano passarsela piuttosto bene, nonostante le sventure!