Argentina insolita: La Puna e le Cascate di Iguazù

Tour tutto natura, attraverso La Puna, una regione che stupisce con panorami lunari fuori da ogni schema fino alle meravigliose e uniche cascate di Iguazù
Scritto da: steber
argentina insolita: la puna e le cascate di iguazù
Partenza il: 13/05/2019
Ritorno il: 28/05/2019
Viaggiatori: 1
Spesa: 2000 €
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La Puna, chi è costei? E’ una regione super naturale che trova collocazione nella parte settentrionale dell’Argentina nelle Ande Centrali. Siamo su un altipiano che arriva fino a 4.600 m di altitudine, qui la natura fa da padrona con paesaggi magnificamente surreali, ti stupisce ad ogni istante, il panorama è in continua mutazione. Questo viaggio sulla carta non mi ispirava, ma dopo cinque mesi di pianificazione sono partito, per fortuna… e questa regione “sconosciuta” mi ha confuso e stupito, un viaggio unico e straordinario, meglio dire: “il viaggio”.

Cercherò di dare consigli pratici: tempi, distanze, costi, suggerimenti… per le descrizioni dei dei luoghi ci sono delle comode guide gratuite in biblioteca.

1 GIORNO 13 MAGGIO – PARTENZA ITALIA – ARGENTINA – volo 14 ore

Partenza con volo diretto di linea diretto Aerolineas Argentina prenotato 5 mesi prima a 600 euro a/r. Aeromobile nuovo, monitor d’intrattenimento grande e touch screen con numerosi film in italiano, pasto nella norma e personale gentile. Un ottimo servizio. Al ritorno abbiamo volato, ahimè, con Alitalia, da incubo! Aeromobile improponibile, sembrava uscito da un museo, troppo vecchio e fatiscente… non funzionava nulla, posti troppo stretti, era impossibile stare seduti, ad un certo punto c’è stato un “ammutinamento” e molti passeggeri ignorando il segnale di cinture allacciate hanno trascorso il viaggio in piedi.

14 MAGGIO – 2° giorno – BUENOS AIRES

Arrivo di prima mattina puntuali alle 4.40, appena usciti dalle barriere teniamo sempre la destra ed entriamo al Banco de la Nacion per cambiare i nostri euro in peso. Qui troverete il miglior cambio in assoluto. Anche al ritorno cambieremo in questa banca i peso residui, è aperta 24/24. Ci rechiamo al banco Taxi Ezeiza, già prenotato dall’Italia, leggo il mio nome sul cartello sulla vetrina e via si parte verso il centro. Il mio consiglio è di prendere sempre taxi che hanno un ufficio in aeroporto, costano il giusto e non si hanno brutte sorprese. Abbiamo sempre incontrato tassisti cortesi e onesti. In generale il popolo argentino è solare, gentile, onesto e ben disposto verso gli italiani, non vedono l’ora di parlare con noi. Arriviamo al nostro hotel prenotato dall’Italia. Icaro Suite, in pieno centro e comodo alla fermata della metro. Camere enormi con sala, cucina, pulite, con personale professionale e gentile. Ottima la colazione. Qui assaggeremo per la prima volta il dulce de leche, che sarà il must della nostra vacanza. Un dessert a base di latte che ricorda le caramelle mou che mangiavamo da piccoli. Questo è l’unico hotel prenotato, gli altri li prenoteremo giorno per giorno o recandoci direttamente nella struttura. Maggio è il mese ideale per questo tour il meteo è ottimo ed è bassissima stagione turistica, non c’è bisogno di prenotare, costa meno e in molti luoghi eravamo soli.

Per prima cosa è indispensabile munirsi della tessera per i mezzi pubblici la utilissima Sube, acquistabile nelle edicole e poi ricaricarla all’ingresso della metro. Una tessera è utilizzabile da più persone, basta passarla più volte. Le corse costano pochissimo, massimo 20 centesimi. La metro funziona come in Italia, per il bus quando si sale si dichiara all’autista la destinazione e lui batte il costo, comodo e rapido, inoltre saprete se siete sul bus giusto. Esploriamo la zona intorno all’hotel fino alla piazza del Congresso e ammiriamo gli splendidi edifici che la circondano. In bus raggiungiamo il quartiere più colorato di questa capitale: la Boca. Molti i murales di Mafalda e di Papa Bergoglio. Riprendiamo il bus fino alla piazza principale Plaza de Mayo. Qui si trovano gli edifici civili e religiosi più importanti la cattedrale, la Casa Rosada sede del governo e il Banco del la Nacion Argentina. Visitiamo l’interessante museo della Rivoluzione. Sinceramente la piazza mi delude, la immaginavo più imponete e con edifici più sfarzosi.

Proseguiamo a piedi fino a Porto Madero, la Manhattan locale, dove camminando sul lungo fiume ammiriamo i nuovi grattacieli e il ponte di Calatrava, che rappresenta due ballerini di tango… forse, a me sembra più un amo da pesca! Entriamo nel teatro vicino al porto (dove è possibile prenotare tantissimi spettacoli gratuiti) e girovaghiamo per la città. Alle 17 torniamo al palazzo del Congresso per una visita guidata. L’interno è stupendo, durante la visita è possibile vedere le due camere del Congresso argentino.

Per cena ci rechiamo nel quartiere del tango: Sant’Elmo. Dopo aver girato per il mercato coperto e tra le vie con tantissimi negozi di antiquari, stanchi ed affamati, ci fermiamo a cena da Desnivel. Qui berremo il nostro primo bicchiere di Malbec argentino… se lo provi non ne puoi più fare a meno! Qui la carne è d’obbligo, scegliamo un prelibato filetto con contorno. Locale super consigliato ottimo cibo e super vino con prezzi contenuti. In Argentina la vita costa molto meno che in Italia, si può cenare dai 5 euro fino ai 20 ovviamente vino compreso.

15 MAGGO – 3 BUENOS AIRES

Iniziamo la giornata con la visita di Palermo dove visitiamo il museo dedicato ad Evita Peron, un icona argentina. Il museo ripercorre la vita della first lady. Arriviamo al Malba, museo d’arte latinoamericana, che contiene tra le tante opere, quadri di Frida Khalo, Diego Rivera, Botero e tanto altro. Visitiamo la chiesa di Recoleta (da non perdere l’artare in argento massiccio) e il cimitero dove trova sepoltura Evita. Torniamo a piazza Repubblica dove si staglia un altissimo obelisco, ammiriamo il teatro Colon e nella zona adiacente il palazzo di giustizia e una sinagoga. Entriamo alla Galerias Pacifico, un lussuoso centro commerciale con affreschi. Torniamo a San Elmo per assistere ad uno spettacolo di tango e torniamo a cena al Desnivel per andare sul sicuro.

16 MAGGIO – 4 BUENOS AIRES – TIGRE – BUENOS AIRES

Con il “Tren de la Costa” raggiungiamo Tigre sul delta del fiume Paranà. La città è delimitata da piccoli fiumi e ruscelli. Il nome deriva dalle tigri o giaguari cacciati nella regione anni orsono. Prendiamo la barca di linea e arriviamo fino a Tres Bocas. Qui facciamo un bel trekking in mezzo alla natura sentendoci Indiana Jones. Il paesaggio: canali, casette, palafitte, palme, fiori e jungla sembra un set cinematografico. Dopo tanta natura incontaminata, ci vuole una serata mondana. Alla sera ci rechiamo al meraviglioso teatro Colon per ascoltare Mozart (biglietto prenotato dall’Italia 4 euro).

17 MAGGIO – 5° giorno – BUENOS AIRES/ SALTA – VOLO BUENOS “AEP” SALTA 17.40 ARRIVO 19.55

Iniziamo la giornata con uno dei luoghi che mi è piaciuto di più di questa metropoli: El Ateneo. Un teatro che ha mantenuto il suo aspetto originale, ma è stato trasformato in un’enorme libreria. Nella zona, un tempo riservata all’orchestra, è stato ricavato un bar con tavolini. Arriviamo al Museo Nazionale delle Belle Arti e dopo aver visitato il parco con il fiore metallico gigantesco simbolo della città entriamo. Qui potrete vedere il meglio dell’arte internazionale: Renoir, Rodin, Manet, Van Gogh, Gauguin, Mogliani, Picasso, Chagall. Veloci in aeroporto, Salta ci aspetta.

18 MAGGIO 6° giorno – SALTA/ MOLINOS (220 km) 5 ORE 1/2

Prima colazione all’hotel Delvino. Ottima struttura centrale, camere spaziose, ben arredate, pulite, personale attento e cortese, ottima colazione. A piedi alle 9 orario di apertura, arriviamo alla Sixt per ritirare la nostra auto prenotata dall’Italia e qui cominciano i guai. Avevo letto molte recensioni di viaggiatori che avevano avuto problemi con i noleggi auto a Salta e per cercare di evitarli avevo prenotato uno dei più costosi con tutte le assicurazioni (400 euro per 6 giorni), ma non è servito a nulla, come nei film ho dovuto chiamare il 911. L’addetto mi dice che la carta di credito non funziona, ne chiede un’altra che magicamente funziona, ma vuole i soldi del guidatore aggiuntivo! Non ci sto e dopo una lunga discussione il supplemento non viene aggiunto. L’operatore mi informa che l’assicurazione non copre i vetri e gli pneumatici, questo ci sta, ma… quando controllo le gomme mi accorgo che sono super lisce, al di sotto del limite di legge, lo faccio notare e il ragazzo allarga le braccia. Visto che molte strade sono sterrate gli dico che non avrei ritirato l’auto in quelle condizioni. Non hanno un’altra auto e mi consegnano l’auto dopo 3 ore alle 12 per andare dal gommista! Chiedo il rimborso del tempo perso ma nulla, mi danno un navigatore che non funziona. Alla riconsegna il ragazzo voleva che firmassi un foglio con scritto che eventuali danni dopo il lavaggio sarebbero stati a mio carico! Inizia una lunga discussione che termina all’arrivo della polizia da noi chiamata. Sconsiglio di affittare dalla Sixt di Salta, e di prestare la massima attenzione. Quando sono tornato ho scritto alla sede Sixt Argentina, che invece di scusarsi per l’accaduto ha tentato di addossarmi la responsabilità dell’accaduto, veramente incredibile! Solo la Sixt Italia, mi ha manifestato solidarietà. L’episodio si commenta da solo. Usiamo il tempo per visitare Salta e vedere il museo antropologico dove è esposta la mummia ghiacciata di un giovane inca trovata sul vulcano Llullaillaco. Finalmente ritirata l’auto partiamo in direzione di Cachi attraversando la Cuesta del Obispo lungo uno spettacolare e tortuoso percorso che ci porterà al Parco Nazionale Los Cardones coperto da centenari cactus giganti. Dopo tre ore, arriviamo nell’incantevole villaggio di Cachi, dalle case in mattoni crudi, ai piedi dell’omonima montagna con la chiesa di San José, monumento storico nazionale. La strada è sterrata e si procede lentamente, stanchi, ci fermiamo a Molinos, dove ceneremo con 2 euro a testa e dormiremo con 8 euro. Qui si inizia a salire, ci troviamo a 3.300 metri.

19 MAGGIO 7° giorno MOLINOS/CAFAYATE (157 km) 3.35 H –E SI ARRIVA A SALTA 4 ORE 1/2

Prima colazione e partenza per Cafayate lungo la mitica Ruta 40 dove si potrà ammirare il sorprendente panorama della ‘Quebrada de las Flechas’ (letteralmente ‘Gola delle Frecce’). Cafayate è una graziosa cittadina, dal centro storico vivo. Il tratto di strada fino a Salta riserva numerose spettacolari sorprese. Prima tappa alle dune sabbiose di Los Medanos, un’affascinante distesa di onde di sabbia bianca. Seconda tappa alla scenografica Quebrada di Cafayate. Qui sembra di essere nei parchi Usa, rocce rosse, formazioni rocciose dalle bizzarre forme, grotte e archi. Terza tappa Gardanta del Diablo e Anfiteatro. Un’enorme spaccatura tra le rocce porta ad uno spettacolare anfiteatro naturale scavato nella montagna.

20 MAGGIO 8° giorno – SALTA/QUEBRADA DE HUMAHUACA- TILCARA / (336 km) 5 ORE E MEZZO

Prima colazione sempre all’hotel Delvino. Partenza per l’escursione alla Gola di Humahuaca. Durante il tragitto ci fermeremo al villaggio di Maimarà per ammirare la ‘tavolozza del pittore’, uno spettacolo naturale di incredibile bellezza. Le vallate che costeggiano la strada sono veramente favolose, montagne dai colori cangianti ci accompagnano per tutto il tragitto. Visita alla località di Humahuaca un piccolo villaggio perso nel tempo. Evitiamo di fermarci a San Savador de Jujuy, troppo caotica, non troviamo parcheggio e non ci sembra ne valga la pena. Dormiamo a Tilcara in un fiabesco hotel: Las Terrazza, che ha all’interno una piscina e diverse cascatelle. Ottima cena in un locale veramente molto carino dalla cucina ricercata: El Nuevo Progresso.

21 MAGGIO 9° giorno – TILCARA/PURMAMARCA/SALINAS GRANDE/SALTA 220 KM – 4 ORE

Di primo mattino visitiamo la Valle di Purmamarca, dove risplende la ‘Montagna dei sette Colori’, una singolare formazione rocciosa super colorata. Percorriamo il sentiero di circa 3 km intorno alla montagna che regala panorami mozzafiato in circa 45 minuti. Arriviamo alla Salinas Grande, un’emozione incredibile, un forte impatto visivo, un luogo di un bianco accecante per le enormi distese di sale, grande come tutta Buenos Aires. Qui le costruzione sono fatte in blocchi di sale: tavoli dei venditori e sculture. Consiglio l’escursione alle vasche, con pochi euro potete far salire una guida sulla vostra auto e raggiungerle, sarà un’esperienza meravigliosa.

22 MAGGIO 10 GIORNO – TOLAR GRANDE escursione con Jeep SALTA / SAN ANTONIO DE LOS COBRES / Tolar Grande

Per arrivare a Tolar Grande è necessario compare un’escursione, le strade sono impossibili da percorrere con un’auto normale e non ci sono indicazioni. Noi l’abbiamo comprata in un’agenzia sulla piazza principale di Salta, dall’Italia le agenzie locali contattate tramite mail mi avevano chiesto il triplo. Non mi sento di consigliarla, avevamo concordato una guida in inglese ed invece ne arriva una in lingua spagnola.

Dopo la colazione al solito hotel Delvino, partiamo con il nostro autista-guida a bordo di una jeep 4*4 lungo la gola “del Toro”, una strada che scorre parallela alla ferrovia del “Treno delle Nuvole”, facendo varie soste in punti panoramici con sosta intermedia a San Antonio de Los Cobres, un villaggio che sorge a 3.775 metri di altitudine. Famoso perché i suoi abitanti sono diventati immuni all’arsenico contenuto nelle rocce, che finisce nell’acqua. Punti panoramici: viadotto del Toro, viadotto della Polvorilla, rovine e museo di Santa Rosa di Tastil, passo Choriyo alto 4600 m, laguna secca, vega di Tocomar, salar de Positos, salar del diavolo, 7 curve, e lo sbalorditivo occhio del mare, “un buco” dal colore verde mare in mezzo ad una distesa di sale. Panoramici unici e sorprendenti in continua evoluzioni… sembra di essere stati catapultati su marte o sulla luna.

La notte a Tolar Grande è stata avventurosa. Si dorme in case dei locali senza riscaldamento, solo con una piccola stufetta elettrica, mentre fuori fa -14. Impossibile lavarsi e muoversi, si dorme completamente vestiti sotto una montagna di panni di lana.

23 MAGGIO 11 GIORNO TOLAR GRANDE/CONO DI ARITA/ SALAR DE ARIZARO/SALTA

Si parte per ammirare l’eccezionale Cono di Arita, una piramide naturale in mezzo al nulla e il Salar de Arizaro, per poi rientrare a Salta ammirando lungo il tragitto panorami sorprendenti. Questa escursione è stata prodigiosa, nonostante le tantissime ore passante in auto. A mio parere due giorni e una notte sono sufficienti, di solito le agenzie ne propongono due.

24 MAGGIO – 12° giorno – SALTA/ PUERTO IGUAZU – VOLO

Visita della splendida città di Salta celebre per la tipica architettura in stile coloniale spagnolo e ingresso all’interessantissimo museo Pajcha dove sarà possibile ammirare oggetti della vita andina. La visita è resa speciale dal vice direttore, un simpaticissimo personaggio che ci fa apprezzare ogni pezzo esposto, in particolare San Michele con l’archibugio. Trasferimento all’aeroporto e partenza con volo delle 16.00 per Iguazù. Appena arrivati sulla destra trovate il desk per prenotare lo shuttle. In 45 minuti raggiungiamo il terminal dei bus e a piedi il nostro hotel. Il taxi costa poco di più ed è molto più veloce e comodo.

25 MAGGIO 13° giorno – IGUAZU- lato argentino

Prima colazione scarsa all’hotel 125. Struttura soffocante vicino al terminal del bus, il wi fi non funziona. Simpatici e disponibili i proprietari. A piedi raggiungiamo il terminal dei bus e compriamo il biglietto per pochi pesos in una delle tante agenzie presenti in loco. Mattinata di escursione alle cascate sul versante argentino e alla Gola del Diavolo, una gola a forma di U profonda 150 metri e lunga 700 metri che segna il confine tra Argentina e Brasile. L’ingresso al parco costa circa 15 euro e per una visita tranquilla serve una giornata. All’interno del parco ci si muove con trenini elettrici. E’ possibile vedere molti tipi di uccelli, scimmiette e si simpatici e agguerriti coatì. Percorriamo tutti i sentieri indicati sulla mappa e alla fine prendiamo il sentiero di 8 km per raggiungere una meravigliosa cascata in mezzo alla foresta e fare il bagno. Sembra di essere nel paradiso terrestre, immaginate 2.7 km di versante con 275 cascate in una foresta incontaminata!

26 MAGGIO 14° giorno – IGUAZU /BUEENOS AIRES – VOLO IGUAZU’ – BUENOS EZE 18.25 ARRIVO 20.25 – SI DORME A BUENOS

Sempre dal terminal del bus partiamo in direzione Brasile. Il bus passa la frontiera, i passeggieri vengono fatti scendere e dopo il controllo passaporti, risalire per raggiungere le cascate. Il lato Brasiliano secondo me molto più spettacolare dell’argentino è visitabile in circa 3 ore, il biglietto costa 25 euro. Ogni punto è sublime, si fa fatica ad avanzare, si ha una visione d’insieme sbalorditiva sul lato argentino. Il verde della foresta, il rosso della terra, l’azzurro dell’acqua, arcobaleni ovunque… si resta esterrefatti davanti alla potenza e alla bellezza della natura. Rientro in bus a Puerto Iguazù. Recuperato il trolley, trasferimento in taxi all’aeroporto e partenza con volo delle 18.25 per Buenos Aires. Arrivo, trasferimento all’hotel Icaro Suite e pernottamento.

27 MAGGIO

15° giorno – BUENOS AIRES – ITALIA

Prima colazione in albergo, pranzo e cena liberi. Tempo a disposizione fino al trasferimento all’aeroporto per il rientro con il volo di linea.

CONSIDERAZIONI

Questa regione è una meta unica nel suo genere, dove il turismo di massa non è ancora arrivato. Un luogo fuori dal tempo, un viaggio nel quale è possibile avere un incontro ravvicinato con la natura selvaggia ed incontaminata. Un tour che regalerà sicuramente emozioni uniche anche ai viaggiatori più esigenti, un tour indimenticabile. Con il fai da te e prenotando in anticipo i costi sono veramente bassi, tutto compreso con voli intercontinentali, tre voli interni, auto, benzina, pernottamenti, pranzi, ingressi ecc. circa 2.000 euro. Meteo splendido, sempre giornate con il sole. Buenos Aires mi ha un po’ deluso, mi aspettavo di più da questa capitale, del resto in Europa siamo abituati troppo bene.

L’Argentina e il suo popolo mi hanno entusiasmato, non vedo l’ora di tornare, sento il richiamo della Patagonia.

NOTE DOLENTI

Gravi problemi con la Sixt per il noleggio auto, state attenti massima attenzione, velivolo Alitalia volo di ritorno improponibile.

LA CLASSIFICA DEGLI IMPERDIBILI

·1 Cascate di Iguazù – lato brasiliano

·2 Salinas Grande

·3 Escursione a Tolar Grand



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