Amsterdam e Keukenhof nel periodo più bello dell’Olanda
La Low cost Transavia ci ha portato direttamente nella capitale e anche l’ora di notte inoltrata non è stato un problema visto che dopo l’ultimo bus delle 00.40 abbiamo potuto prendere il N97 Niteliner che in mezz’ora ci ha consentito di arrivare per le 2 alla fermata che dista solo 5 min dall’hotel Rho, struttura questa pulita e silenziosa, basta vedere in cartello all’ingresso che segnala agli ospiti che non è possibile fumare all’interno. Vincente la sua posizione, in piazza Dam, a metà strada tra le attrazioni vicino alla stazione e quelle localizzate nei pressi del Museumplien e prenotato in tempo utile, un piccolo sovrapprezzo rispetto alla norma (in genere gli hotel della capitale costano un po’ e soprattutto in questo periodo) ci ha permesso comodamente di raggiungere tutti i punti di maggiore interesse in 15 o al massimo 30 minuti senza mezzi pubblici, appunto a piedi.
Grazie alla I Amsterdam City Card abbiano potuto visitare sia in centro che in periferia i musei Rijksmuseum, Van Gogh, Museo Ons’ Lieve Heer op Solder, chiesa clandestina in soffitta, l’Het Scheepvaartmuseum: il Museo Marittimo ristrutturato nel 2011 in cui è possibile ammirare un vascello delle compagnie orientali ricostruito, il Museum Willet-Holthuysen per conoscere come vivevano i ricchi signori del secolo d’oro, il Grachtenhuis Museum che racconta con modellini l’antica lavorazione che ha portato a costruire la citta’ su dei pali in legno, l’Hortus Botanicus, uno dei più antichi giardini botanici al mondo il Waterlooplein, il Mercato delle Pulci, l’ Albert Cuyp Markt e il Bloemenmarkt, i mercati dei fiori, l’ultimo dei quali l’unico al mondo ad essere galleggiante.
È una carta conveniente perché nel tempo previsto (24/48/72 ore) si fruisce di tutti i mezzi pubblici in città sono esclusi quelli esterni, sono compresi i Musei (tranne Anne frank e il Palazzo reale) attrazioni, battelli, sconti e alcuni omaggi.
Certo la sua scelta dipende da quanto tempo s’intende dedicare alla scoperta delle attrazioni e quanto si è veloci nel visitarle ma solo per citarne alcune, solo sulla Herengracht, si trovano 5 musei a distanza di 10 minuti l’uno dall’altro.
Bello il giro tra i canali principali che in partenza e in conclusione alla stazione centrale ci ha illustrato, in lingua italiana, la storia dei maggiori edifici che incontravamo nel percorso oltre a curiosi aneddoti come quello sulla nascita degli house boat.
Quelli che abbiamo visto noi: L’Hortus Botanicus di Amsterdam
Fondata nel 1638 dopo l’epidemia di peste, inizialmente come un giardino di erbe medicinali, oggi, l’Hortus Botanicus di Amsterdam, con una estensione di 1,2 ettari, è uno dei più antichi giardini botanici al mondo. Nel giardino e nella serra sono presenti 4000 specie di piante provenienti da tutti i continenti. Con la sua ricca storia, l’Hortus rappresenta un’oasi verde nel cuore della capitale frenetica. Qui è possibile coltivare all’aperto molte piante tropicali nell’orto grazie al microclima caldo ricostruito, studiare le piante apprezzando la diversità tassonomica completa di quelle da fiore, ammirare e toccare le farfalle scoprendo il loro processo di nascita: dal bozzo alla crisalide, sperimentare sette climi diversi, partecipare ad attività culturali o semplicemente leggere un libro nel giardino.
Museo Ons’ Lieve Heer op Solder (Amstelkring: Nostro Signore in soffitta) In seguito alla riforma protestante i cattolici potevano professare il proprio credo ma solo in clandestinità. La casa, che si affaccia sul canale Oudezijds Voorburgwal al n. 38-40, fu trasformata, nel XVII° secolo, dal mercante Jan Hartman, in una chiesa privata: dall’esterno sembra una normale abitazione con le facciate caratteristiche olandesi, dall’interno si cela, su tre piani, una chiesa cattolica clandestina con un organo nascosto nella soffitta dell’edificio che narra anche dei diversi ambienti di un abitazione signorile dell’epoca con i loro preziosi e corredo. Qui tramite un pannello sinottico che le localizza su una mappa visuale della città abbiamo scoperto che ad Amsterdam esistono almeno venti chiese nascoste.
Anne Frank Museum
Rimodernato rispetto alla versione che ho visto 15 anni prima il museo offre la vista di alcune sale attigue, dove scoprire altri dettagli della Vita di Anne, prima di addentrarsi, dopo la libreria girevole che nascondeva l’ingresso clandestino, nelle stanze in cui l’adolescente assieme alla famiglia e ad altri è rimasta segregata per mesi.
L’unico modo di accedere al Museo e’ la prenotazione online che può essere effettuata solo 2 mesi prima sempre che si riesca ad arrivare, via web, prima degli altri decine di utenti tra superamento di coda online, registrazione e pagamento, sempre online. . ma ne vale la pena.
Museo Rijksmuseum
Situato nel cuore della Piazza dei Musei di Amsterdam (Museum Plein), il Rijksmuseum, ristrutturato nel 2013, è uno dei musei d’arte più famosi al mondo. Già la visita della sola Galleria d’Onore offre uno spaccato della migliore arte olandese. Il Museo nazionale illustra la storia dei Paesi Bassi dal 1100 ad oggi. Ottocento anni di arte e storia olandesi grazie alle ottanta sale in cui sono esposte le celebri opere del Secolo d’oro dei grandi maestri olandesi come Frans Hals, Jan Steen, Vermeer tra le quali abbiamo ammirato “La Ronda di notte” di Rembrand, la maiolica di Delft Blue: dai servizi da tè ai vasi, la Lattaia di Johannes Vermeer, Cuypers Library: la più grande e antica biblioteca di storia dell’arte dei Paesi Bassi, le case di bambole che offre una visione unica dettagliata della vita quotidiana nel 17 ° secolo e le collezioni complete di argenteria in miniatura, oltre agli strumenti musicali, vetro, porcellana: un’armeria impressionante e un gran numero di modelli di navi. Particolarmente significativo è il 2019 per il quale il Rijksmuseum segna il 350 ° anniversario della morte di Rembrandt un anno straordinario pieno di mostre ed eventi speciali che celebrano il lavoro di uno dei più grandi artisti del mondo.
Van Gogh Museum
Il Museo mostra la più vasta collezione al mondo di opere di Van Gogh. Quella permanente comprende 200 tele, 500 disegni e più di 700 lettere tra cui quelle inviate al fratello Theo, oltre alla sua collezione personale di stampe giapponesi. Il tutto è raggruppato in ordine cronologico: i primi lavori realizzati in Olanda come il “Cesto di patate” e i “Mangiatori di patate”, le opere parigine come il “Boulevard de Clichy” e l'”Autoritratto”, e, infine i lavori degli ultimi anni di vita tra cui i “Girasoli” e “La stanza”.
Tra i lavori del XIX° secolo è possibile ammirare quelle di Impressionisti e Post-Impressionisti come Monet, Manet, Breton, Bernard, Gauguin, Toulouse Lautrec e Emile Bernard, amici e contemporanei, artisti che ispirarono il pittore olandese o che a lui si ispirarono.
Il Museo è composto da due edifici: quello principale e l’ala riservata alle mostre. I due edifici sono collegati tra loro dalla Sala d’ingresso in vetro. L’edificio principale ospita la collezione di Van Gogh e dei suoi contemporanei. Nell’ala riservata alle mostre si organizzano esposizioni temporanee su artisti e movimenti pittorici del diciannovesimo e ventesimo secolo. Inoltre vengono organizzate attività e laboratori in particolare per i piu’ piccoli con la caccia al tesoro per scoprire l’arte giocando.
L'”Hockney – Van Gogh: The Joy of Nature” è la mostra temporanea, presente fino al 26 maggio 2019, a cui abbiamo assistito. Una mostra che dimostra l’inconfondibile influenza che Vincent van Gogh ha avuto sul lavoro di David Hockney e in cui è possibile apprendere il fascino degli artisti per la natura, il loro uso dei colori vivaci e la loro sperimentazione con la prospettiva. L’esibizione comprende circa 120 opere, tra cui l’imponente arrivo della primavera a Woldgate, nello Yorkshire orientale (2011) dalla collezione Centre Pompidou. I monumentali paesaggi dello Yorkshire di Hockney che giocano un ruolo centrale rivelano osservazioni approfondite delle quattro stagioni che cambiano e di come la luce, lo spazio e la natura sono costantemente in movimento. Essi offrono una visione chiara dell’amore di Hockney per la natura e mostrano un chiaro legame con i paesaggi di Van Gogh: infatti le linee verticali stilizzate dei tronchi d’albero nell’ultima opera di Van Gogh sono analoghe alle quelle ripetitive di Hockney nell’opera l’arrivo della primavera a Woldgate, nello Yorkshire orientale (2011).
Il Van Gogh Museum è l’unico museo aperto fino alle 19 e in tutti i giorni dell’anno. Ogni venerdi fino alle 21. Dalle 19 si servono cocktail, è possibile ascoltare musica e partecipare gratuitamente ad una visita guidata. Anche per questo Museo l’unica via di accesso è la prenotazione preliminare anzitempo del giorno e della fascia oraria
Questi 2 musei sono gratuiti per i minori, fino a 11 anni i mezzi pubblici. Per Il Van Gogh Museum va comunque prenotato online il biglietto.
Koninendag 2019 Il Koninendag si è tenuto il 27 aprile: anche quest’anno vedere come gli olandesi celebrano la festa del Re è sempre incredibile. Nel parco di Volendam i veri protagonisti sono i bambini che vendono le loro cianfrusaglie e si esibiscono con giochi e balli. Nelle strade del centro e su barche nei canali fiume di gente in arancione balla a ritmo di musica lasciandosi trascinare dalla gioia e dal divertimento piu’ sfrenato.
Amsterdam. Un giro in periferia
Grazie alla I Amsterdam City Card è stato possibile visitare, comprese nel costo della tessera, alcune attrazioni interessanti nei quartieri meno centrali della capitale olandese.
Il quartiere Oost (Amsterdam Est) è conosciuto per le sue ampie strade fiancheggiate da edifici monumentali del 19 ° secolo e per il suo vivace mix culturale. Offre molte opportunità per lo shopping, mangiare e bere, la zona vanta un’entusiasmante selezione di locali alla moda, panetterie tradizionali turche, supermercati del Suriname e sale da pranzo del Medio Oriente. Qui abbiamo visitato in particolare il bellissmo Oosterparke e il maestoso Tropenmuseum.
Popolare ritrovo di creativi, studenti e spiriti bohémien sin dagli anni ’60, il De Pijp, oggi, è il quartiere Latino di Amsterdam, con il suo colorato mix di cucine, terrazze e caffè conviviale. Qui abbiamo visitato, in particolare, il Sarphatipark, il Mercato di strada Albert Cuypmarkt nel pieno dei festeggiamenti del Re, l’Heineken Experience, il Royal Theatre Carre e lo storico Magere Brug, un ponte, detto magro, il più carattestistico ricostruito piu’ volte in larghezza nei decenni.
Situato ad est del centro della città, l’elegante quartiere De Plantage è un vivace verde e ampio contrasto con l’immagine tradizionale di ciottoli e canali di Amsterdam, caratterizzata da viali alberati, eleganti piazze e giardini del XIX° secolo. La cultura regna sovrana in questo quartiere: sono presenti almeno 18 centri culturali di eccellenza a pochi passi l’uno dall’altro. Qui abbiamo visitato, in particolare, il Waterloopleinmarkt, il Jewish Historical Museum in cui è possibile conoscere la guerra ebraica ad Amsterdam, la sinagoga portoghese che offre un’introduzione alla cultura e alle tradizioni ebraiche, il National Holocaust Museum, l’ARTIS-Micropia Plantage, l’Hortus Botanicus, il Museo Hermitage e il Dutch National Opera & Ballet.
Keukenhof
Aperto solo tre mesi all’anno, nato da più di 7 milioni di bulbi fioriti, 32 ettari di parco con un totale di 800 varietà di tulipani stupiscono chiunque. Varietà di Colori per fiori di ogni tipo attraversano il parco da parte a parte, ogni volta che lo visito rimango estasiato.. non finirò mai di stupirmi.
Quest’anno il parco fiorito ha compiuto 70 anni. Il tema del 2019 è la potenza dei fiori. Colori vivaci, hippy, pace e musica. Infatti, i fiori riuniscono persone da tutto il mondo per godersi i tulipani, gli odori e il colore Flower Power ha l’atmosfera degli anni 70′ ed evoca lo spirito di quel periodo.
La scritta fiorita e’ visibile dall’alto della scalinata di fronte all’ingresso in cui sono raffigurate una hippies con un farfalla e in molte delle sale interne allestite in modo diverso e variopinto dove vecchie auto pittoresche del passato, totalmente rivestite a fiori, e vecchi gruppo musicali del passato ricordano come i fiori sono stati sempre un elemento essenziale rappresentativo di questa forza.
Fiori recisi e piante in vaso sono presenti nei diversi padiglioni: dall’Orange Nassau Pavilion al Willem-Alexander che ospita il più grande spettacolo di gigli del mondo al Beatrix in cui è possibile ammirare una infinita quantità di varietà di orchidee e anthurium. Nella mostra Tulpomania del padiglione Juliana si racconta della storia del tulipano nero e di personaggi famosi che hanno dato il loro nome a nuove varietà, quando questi fiori valevano oro il loro peso. Altre ispirational garden sono l’Historical garden in cui si racconta la storia di 400 anni di coltivazione del tulipano in Olanda, la Forest Cabin Garden un giardino boschivo con le sue aspre combinazioni di piante selvatiche indigene e bulbi di fiori in cui incontrarsi, raccontare storie, mangiare e suonare o il Green Machine Garden in cui godersi una tazza di caffè o di the’ nella serra in cui è presente un’enorme selezione di erbe che puoi coltivare tra cui menta, melissa, camomilla, menta al cioccolato, anice e molte altre piante più gustose.
All’esterno, quattro i percorsi in bici che si possono intraprendere (dalle 9.30 alle 19.00) per girare nella zona circostante Keukenhof: da 5, 10, 15 e 25 km. Il primo (per meno di 1 ora) è da scegliere se non si ha molto tempo e si vuole vedere i più bei campi fioriti, con il secondo (per 1 o 2 ore) si pedala sul lato meridionale della regione dei tulipani, il quarto (tra le 2 e le 3 ore di parcorrenza) per vedere anche il mare e le dune scoprendo la spiaggia. Per ciascun itinerario Mappe e indicazione GPS sono scaricabili dal sito web.
Per raggiungere il parco con i mezzi pubblici vale sempre lo stessa percorso : dall’aeroporto si prende l’autobus 858. Se avete intenzione di vistare altri dintorni è consigliabile acquistare la Amsterdam & Region Travel Ticket ad un costo di eur di 19,5 al giorno a persona.