Amazing Bangkok!

Dieci giorni alla scoperta dell’incredibile capitale della Thailandia tra sapori, profumi, suoni e colori di una città che pur mantenendo la sua anima e le sue tradizioni, si sta trasformando velocemente in una capitale sempre più moderna e avveniristica.
1° Giorno – Arrivo a Bangkok
Nell’ambito dell’iniziativa CityOfTheMonth organizzata da Lufthansa, partiamo da Roma con un volo della compagnia di bandiera tedesca per Bangkok insieme a Simone Finetti, testimonial scelto per questa tappa del progetto. Il tema scelto è il food, alla scoperta della vera essenza della cucina thailandese, non quella esportata in occidente. Il nostro volo fa scalo a Francoforte, giusto il tempo di assaggiare qualche Brezel, che è tempo di ripartire per Bangkok dove atterriamo al termine di 11 ore di volo. Al nostro arrivo all’aeroporto troviamo ad attenderci la nostra guida. Si chiama Nam, ha il viso simpatico e sorridente, e insieme al driver Michael, sarà il nostro angelo custode per tutto il nostro viaggio.
Giusto il tempo di salire sul van direzione albergo per fare la conoscenza del traffico pazzesco di Bangkok. Non esiste città al mondo con un traffico simile, quasi sempre per percorrere pochi km ci si impiegano ore. Il nostro albergo è il The Well Bangkok situato in SOI 20 sulla Sukhumvit, la strada principale di Bangkok che taglia tutta la città. L’albergo non è ubicato in un grattacielo, ma è ugualmente molto bello e pieno di qualsiasi comfort: piscina, palestra, Spa, camere molto ampie e ben arredate e colazione completissima di ogni cosa. Giusto il tempo di farci una doccia che inizia il nostro percorso gastronomico. Partiamo con il botto, andando al Le Du, ristorante da una stella Michelin. Scegliamo due percorsi degustazione diversi per cercare di assaggiare un po’ tutto. Simone rimane estasiato, e io con lui, da alcuni piatti veramente molto particolari. Ci rimangono impresse le larve di formica e la panna cotta al mango che ci regala dei sapori incredibili. Presentazione e cura dei piatti a livelli eccellenti. Al termine della cena facciamo la conoscenza del giovane chef e gli diamo appuntamento in Italia, facendogli i nostri sinceri complimenti.
2° Giorno – Koh Sarn Chao
Si parte alla volta di Koh Sarn Chao, località situata poco fuori Bangkok dove vive una comunità rurale che abita questo posto completamente diverso dalla caotica Bangkok. Si respira un profondo senso di pace, di tranquillità e di importanza per la famiglia e le persone mentre passeggiamo per le stradine di quella che è a tutti gli effetti un’isoletta. È infatti delimitata tutto intorno da un canale. Nella nostra passeggiata siamo accompagnati da Nemo, guida di Hivesters agenzia thailandese che ha come scopo quello di proporre esperienze da local e non da turista. Mentre percorriamo i viottoli di questo posto incantato, raccogliamo erbe e fiori edibili che Simone utilizzerà per cucinare più tardi insieme ad una nonna del luogo. Un’esperienza bellissima fatti di sorrisi e condivisione di tradizioni antichissime, durante la quale ci sentiamo come se fossimo i nipoti di questa signora che ci insegna a fare una buonissima torta di banane cotta tra le foglie di palma. Tanti sorrisi e tante emozioni che in questo luogo abitato da persone dagli occhi sinceri e veri ci ricordano che a volte la felicità è più semplice di quello che pensiamo. Dopo aver mangiato anche altri piatti preparati dalla “nostra nonna thai”, prendiamo un barchino e facciamo un giro lungo i canali fino a riportarci al nostro van. Ritorniamo a Bangkok, destinazione Iconsiam.
Raggiungiamo questo nuovissimo centro commerciale e veniamo catapultati nella modernità più assoluta dopo aver trascorso una mattina nella più completa ruralità. Iconsiam sorge sulle rive del Chao Praya ed è uno tra i più nuovi centri commerciali presenti a Bangkok, che ne era già stracolma. Vale la pena farci una visita ancor prima che per lo shopping proprio per ammirare la struttura: la terrazza che si affaccia sul fiume all’ultimo piano o la cascata artificiale sulla quale vengono disegnati annunci pubblicitari. Molto carino è poi il primo piano dove è riprodotto fedelmente un tipico villaggio thai attraversato da un canale lungo il quale trovano spazio tantissimi negozietti di food e di oggetti tipici. Ho visitato molti centri commerciali in giro per il modo e devo dire che l’Iconsiam è veramente molto particolare e avveniristico.
Dopo aver trascorso qualche ora all’interno del mall, facciamo ritorno al nostro albergo per riprenderci dal caldo umido di Bangkok e ripartire per la cena. Proseguiamo il nostro percorso con un altro ristorante stellato, il Saneh Jaan. Arrivavamo esaltati dall’esperienza del Le Du del giorno prima e pieni di aspettative, che però non vengono ripagate e anzi al contrario delude enormemente sia per il cibo che per l’ambiente e il servizio. Torniamo in albergo dato che il fuso comincia a farsi sentire e domani ci aspetta una levataccia.
3° Giorno – Suan Sampran
Anche oggi si parte presto per raggiungere Suan Sampran un’oasi verde poco fuori Bangkok. Questo luogo nasce dalla visione dei proprietari che nel corso del tempo lo hanno trasformato in un luogo tutto proiettato alla sostenibilità ambientale. C’è una struttura ricettiva e un ristorante, ma soprattutto all’interno trova spazio una fattoria organica dove vengono coltivate tantissime varietà di piante da frutto e di ortaggi. Un vero e proprio supermercato a cielo aperto come lo definisce Simone, dove poter assaggiare qualunque cosa, staccandola direttamente dalla pianta e senza pensare troppo a cosa possa essere. Tantissimi sapori sconosciuti che ci stupiscono e altri che ci piacciono un po’ meno come il coriandolo o il lemongrass ampiamente utilizzati nella cucina thai, ma è tutto terribilmente autentico, vero e reso bellissimo dai sorrisi di chi lavora in questo fantastico posto. Sorrisi che comunicano passione in un progetto che parte da lontano e che vuole espandersi anche agli agricoltori vicini, ma con uno spirito di collaborazione e non di sfruttamento. Mangiamo nel ristorante di questo paradiso dopo che Simone ha cucinato con lo chef che gli ha insegnato alcune ricette locali. Un momento di condivisione attraverso la cucina che sarà il leitmotiv di questo viaggio. Il ristorante sulle rive del fiume è meraviglioso, si respira un’aria di benessere e di relax, vorrei rimanere più a lungo, ma ci manca da visitare tutta la parte esperienziale di Suan Sampram. C’è un’area all’interno della quale trovano spazi tantissime postazioni con dei laboratori per imparare a fare delle attività: tintura delle stoffe, creazione di saponi organici, imparare come si fa la seta direttamente dai bachi e tantissime altre. Proviamo con piacere alcuni di questi laboratori tra le risate generali di tutti.