A ovest della Thailandia

Thailandia, non solo mare... non ci farà male tutto questo relax?!
Scritto da: coppiafelice
a ovest della thailandia
Partenza il: 19/03/2019
Ritorno il: 12/04/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Raccontare i nostri viaggi è oramai un appuntamento necessario, utile a noi per ricordare nel tempo le nostre avventure e speriamo utile agli altri per l’organizzazione delle vacanze senza sorprese.

Partiamo da Milano Malpensa alle ore 21.30 con volo di Oman Air per Bangkok con scalo a Muscat (872 euro A/R per due persone). Parcheggio auto al Green Parking, 65 euro per 24 giorni.

Il giorno dopo alle 17.40 arriviamo a BKK, volo ottimo, soprattutto il primo tratto fino a Muscat, aereo praticamente vuoto! In aeroporto a BKK acquistiamo solo qualche Baht, il necessario per la prima sera, perché lì il cambio è sfavorevole, meglio farlo in città, consigliamo all’ingresso della metropolitana. Prendiamo con facilità un treno (90 thb) e due metro (88 thb) e arriviamo alle 21, al Loft Hotel prenotato da casa, 1350 thb con colazione. Lasciate gli zaini in camera, tanto per entrare subito nel clima asiatico, andiamo a cena in un locale poco distante, tipico di strada con tavolini praticamente sul marciapiede e un menù di pesce vario e generalmente tra il piccante e il molto piccante. Mangiamo bene, il tutto accompagnato da ottima birra. (785 thb).

La mattina seguente sveglia alle 8, dopo un’ottima e abbondante colazione usciamo per cambiare altro denaro e acquistare una sim telefonica. Rientriamo in hotel dove prenotiamo con internet (hps.dop.go.th/reservation.php) un bungalow presso l’Erawan National Park, ci andremo tra qualche giorno ma la prenotazione agli uffici dei ranger va fatta in anticipo perché deve essere valutata e confermata dall’ufficio stesso e poi si dovrà effettuare il pagamento presso una specifica banca thailandese, cosa che faremo in seguito. A bordo di un taxi, raggiungiamo la stazione dei treni di Thomburi, arrivati sul posto abbiamo un’ora di tempo prima della partenza del nostro treno quindi decidiamo di andare a pranzo in un piccolo street food di fronte , dove prendiamo 2 ottime zuppe di noodols ( 80 thb… 2.5 Euro !!! ), è decisamente un luogo per una clientela locale, persino il gestore è stupito della nostra presenza e non sentendosi sicuro del suo inglese, per prendere la nostra ordinazione si fa aiutare da una giovane cliente. Il treno per Kanchanaburi (200 thb… prezzo per turisti) è già pronto sui binari, sembra un treno del far west, saliamo a bordo e alle 14, puntuale come un orologio svizzero, parte al suono di una campana. Siamo seduti sul lato sinistro perché i posti sono più ampi ma ci vengono dei dubbi sulla scelta quando notiamo che tutte le persone del posto si sono sedute a destra, infatti come esce dalla stazione, il lato sinistro è esposto al sole cocente. Il viaggio dura circa 2 ore e 30 min, che passano velocemente, ad ogni fermata salgono venditrici di frutta e carne fritta. Arrivati a Kanchanaburi prendiamo un tuk tuk per l’hotel (100 thb), il Good Time Resort, ottima camera e ottimo hotel con piscina, un po’ più caro della media ma lo consigliamo. Ceniamo nel ristorante dell’hotel (944 thb) dove mangiamo bene in compagnia di numerosi turisti, principalmente tedeschi e francesi, poi passeggiando tentiamo di raggiungere il famoso Ponte sul fiume Kwai ma a circa metà strada desistiamo rendendoci conto che ormai è tardi, le strade sono deserte e buie (piene di cani randagi) e la meta è ancora troppo lontana.

Nel nostro primo giorno intero a Kanchanaburi noleggiamo una moto (due giorni 600 thb), prima tappa la banca centrale per pagare la prenotazione del bungalow ad Erawan perché nel frattempo ci è arrivata la e-mail di conferma da parte della direzione del parco. Avevamo tentato di fare questa prenotazione da casa ma la procedura ci era sembrata un po’ complicata e priva di certezze. Proseguiamo in un caldo infernale sotto un sole cocente, con la visita al cimitero di guerra, al museo cittadino ed infine il famoso Ponte sul fiume Kwai, certamente bello ma è la sua storia che lo rende eccezionale. Ci uniamo a numerosi turisti e anche noi passeggiamo sui binari e scattiamo le foto di rito. Sul ponte, in gran parte costituito da travi di metallo il caldo è opprimente ma ci si rende conto che quello è un luogo speciale che vale la pena visitare, tutto attorno tanti ristoranti sul fiume e bancarelle che vendono di tutto. Nel pomeriggio rientriamo in hotel per rinfrescarci un po’ in piscina. Usciamo nuovamente in moto verso le 17 quando il caldo diventa più sopportabile e andiamo a visitare un tempio a circa 15 km dalla città. Spostarsi in moto, in tranquillità, per strade quasi prive di traffico, attraversando piccoli centri abitati con tutto attorno i colori dell’imminente tramonto è anche questo un bel momento, se poi il tempio non è quello che ci aspettavamo, pazienza… almeno si trova in cima ad una collina e questo ci offre l’occasione di ammirare un bellissimo panorama. Prima di rientrare in Hotel ritorniamo al Ponte, per poter ammiralo anche con il sopraggiungere della sera, d’altra parte è la Star del posto! Per cena decidiamo di affrontare una nuova esperienza, un luogo che avevamo notato la sera prima durante la nostra passeggiata… non è propriamente un ristorante, innanzi tutto è frequentato principalmente da persone del luogo, i pochi turisti si notano perché, un po’ spaesati, cercano di capire il funzionamento del locale aggirandosi tra i tavoli. In pratica è tutto a buffet si trova in uno spiazzo aperto, piuttosto grande, dove sono posizionati numerosi tavoli in cemento, ci si accomoda e subito una ragazza viene a posizionare due bracieri, uno sul tavolo e uno più grande a lato. A questo punto si inizia a servizi di tutto quello che è esposto al buffet in grandi tavoli o vasche in cemento: carne, pesce (anche vivo) verdure, e ognuno provvede nel suo braciere alla cottura. Al buffet vi sono mucchi di gamberi, granchi e altri crostacei a noi sconosciuti ognuno può servirsi quanto vuole, il limite è dettato unicamente dall’orario, cioè ad una determinata ora, le 22.00 tutto chiude, se si considera che ogni piatto deve essere cotto al tavolo, per abbuffarsi diventa necessario arrivare presto e darsi subito da fare! Si paga alla fine, il prezzo è unico a persona, bevande escluse (658 thb in due), è un posto veramente particolare anche se non si può dire che abbiamo mangiato bene a causa della nostra inesperienza all’uso di quei bracieri, probabilmente la prossima volta che ci andremo sarà migliore.

Prendere il treno della “ferrovia della morte” (conoscerne la storia prima di fare questa esperienza è fondamentale) delle 6 del mattino era per noi impossibile quindi optiamo per quello delle 10.40, ovviamente è l’orario più frequentato. Sveglia alle 8, colazione in hotel poi in motorino raggiungiamo la piccola stazione a due passi dal ponte, si può partire anche dalla stazione centrale di Kanchanaburi ma noi scegliamo quella più “turistica” perché ci sembra più tranquilla anche per lasciare parcheggiato in sicurezza il motorino tutto il giorno. Per i biglietti del treno dobbiamo aspettare che apra la biglietteria, 100 thb a testa. Alle 10.30 circa arriva il treno, ovviamente è strapieno, ci sistemiamo in una carrozza con posti a sedere laterali stile tram, il viaggio durerà circa due ore, fa molto caldo ed è molto polveroso. Panorami belli ma non spettacolari, solo l’ultimo tratto è speciale perché passa accanto ad un costone roccioso a strapiombo sul fiume. Arrivati a Nam Tok scendiamo e veniamo assaliti da taxisti che con i loro furgoni ti propongono il trasporto fino al Hell fire Pass. Preferiamo fermarci a pranzare perché sono già le 13, scegliamo uno dei due ristorantini a pochi passi dalla stazione, mangiamo leggero ma buono (315 thb). Nel frattempo il figlio del gestore ci propone di portarci dopo pranzo al Hell Fire Pass con la sua auto allo stesso prezzo dei furgoni (800 thb che è comunque un prezzo troppo alto) ma viaggiando sicuramente più comodi quindi accettiamo. Buona scelta, arriviamo sul posto alle 15, visitiamo il museo e in un caldo infernale facciamo la camminata fino al punto cruciale, un taglio nella roccia fatto dai prigionieri dei giapponesi durante la seconda guerra per far passare la ferrovia, c’è una lapide a commemorare i morti di varie nazioni! Tutto Interessante ma forse troppo costoso per quello che offre, alla fine del tour il nostro autista ci riaccompagna a Nam Tok direttamente alla fermata dell’autobus per Kanchianaburi (100 thb) e in 50 minuti siamo di nuovo al famoso ponte. Ci rinfreschiamo subito con due granite al mango poi un giro tra le bancarelle del mercato. Rientriamo in hotel e dopo questa bella giornata faticosa e caldissima un bel bagno in piscina ci vuole proprio, ceniamo al Eed Raft (760 thb), ci eravamo trovati bene il giorno prima a pranzo… mangiare sul fiume è sempre piacevole.

Sveglia alle 8.30, colazione, consegna del motorino e partenza per il Parco Nazionale di Erawan. Prendiamo un Tuk tuk per la stazione dei bus (60 thb). Il bus (100 thb) ci impiega circa 1 ora e mezza di viaggio tranquillo per arrivare all’ingresso del parco dove paghiamo l’entrata di 300 thb, poi raggiungiamo l’ufficio turistico per il check in, tutto attorno tanti turisti ( è domenica ) e tanti ristoranti . Verso le 14.00 raggiungiamo a piedi il nostro bungalow situato all’interno del parco a circa 500 metri dalla reception, ci sono comunque dei veicoli elettrici che fanno continuamente la spola tra l’entrata e la zona della prima cascata, portando avanti e indietro i turisti giornalieri per 30 thb a tratta. I bungalow sono in muratura stile villette situati in una bella radura, circondati dalla foresta e con il fiumiciattolo a due passi, sono carini, un po’ spartani, la biancheria da letto non è il massimo della pulizia così decidiamo di utilizzare i nostri sacchi lenzuolo da campeggio, c’è comunque il frigorifero e l’aria condizionata (che di notte non serve). Lasciamo gli zaini e andiamo a vedere la prima cascata distante circa 300 metri. C’è veramente tanta gente, troppa, c’è molto turismo di Bangkok, speriamo che domani sia meno affollato. All’interno del parco tutti i negozi e ristoranti chiudono alle 19 e c’è il divieto di cucinare all’interno dei bungalow, quindi prima della chiusura andiamo al ristorante per una cena take away (400 thb). Rientriamo al bungalow e ceniamo in veranda, un bel panorama e un silenzio speciale a parte il rumore dell’acqua del ruscello.

Il mattino dopo andiamo al ristorante vicino alla reception per fare colazione (260 thb) poi partiamo per la camminata lungo i 7 livelli delle cascate, notiamo subito l’assenza della folla del giorno prima e puntiamo subito al settimo livello, una passeggiata in salita, non particolarmente difficile, di circa 2 km, è già molto caldo e si suda molto. Dopo il secondo livello c’è un checkpoint dei ranger, tutte le bottiglie di plastica vengono registrate e viene chiesta una cauzione (20 thb a bottiglia) che verrà restituita al rientro se il numero delle bottiglie corrisponde. Ad ogni livello c’è una bella cascata con un acqua molto limpida. Giunti al settimo livello la sudata è al massimo quindi un bagno rinfrescante ci vuole proprio, purtroppo il fiume è abitato da pesci grandi e piccoli che hanno come solo interesse, farti il peeling ai piedi ma essendo tanti la cosa non è piacevole ma molto fastidiosa, soprattutto se si hanno piccole ferite, tanto da farci rinunciare dal stare a mollo cosa che però non fa desistere tantissimi altri turisti. Nelle due/tre ore successive scendiamo fermandoci ad ogni livello per fare foto e gustarci il panorama. Verso le 14 rientriamo al bungalow perché inizia a piovere, andiamo direttamente al ristorante e per un soffio riusciamo ad evitare il diluvio. Mangiamo cibo thai e alla fine del pranzo ci facciamo preparare anche la cena da asporto: Al nostro rientro in bungalow notiamo che sono arrivate altre persone, alcune munite di auto, così sono autonome per andare nei ristoranti fuori dal parco. Ceniamo in veranda, il temporale del pomeriggio ha abbassato un po’ le temperature, ora si sta meglio.

Sveglia alle 6.30 con le valige già pronte dalla sera prima, raggiungiamo sempre a piedi la reception per il check out, poi dopo colazione saliamo sull’autobus già in attesa nel piazzale (100 thb), direzione Kanchanaburi. Arriviamo a destinazione dopo circa 1 ora e trenta abbondanti, compresa una sosta dell’autista dal meccanico per sostituire le spazzole dei tergicristalli del bus! Purtroppo arrivati in stazione a kanchanaburi perdiamo la coincidenza per Suphamburi, non per il ritardo del primo bus ma per la partenza anticipata del secondo perché già pieno, prenderemo il bus successivo delle ore 11.20 (100thb). Dopo 1 ora e 30 min di viaggio tranquillo arriviamo a Suphamburi dove pranziamo in stazione con due piatti di noodols e cocacola (non si vende birra in stazione) in attesa della partenza del minivan per Ayuttaya, uno ogni 20 minuti per 160 thb. Il minivan è strapieno e impieghiamo 1 ora ad arrivare, l’autista gentilmente ci fa scendere il più vicino possibile all’hotel prenotato, il Prom tong Mansion, un posto carino dove la proprietaria, molto gentile e disponibile, ci fornisce consigli e idee per la visita della città prevista il giorno dopo. Dopo una doccia partiamo a piedi verso la zona dei ristoranti sul fiume, alla ricerca dell’escursione in barca con cena a bordo, ma non troviamo nessuna agenzia o ristorante che la organizzi, solo gite private con noleggio esclusivo della barca a prezzi esorbitanti, quindi optiamo per il classico ristorante che si affaccia sul fiume (680 thb). Dopo cena raggiungiamo in tuk tuk il night market per una passeggiata tra bancarelle e street food.

Sveglia alle 7, dopo aver preparato gli zaini li lasciamo in deposito presso l’hotel e noleggiamo due biciclette (100thb) per andare alla scoperta di Ayuttaya. Sarà un percorso interessantissimo, tra le rovine dell’impero del Siam del 1300. I siti principali sono a pagamento, 50 thb a testa, sono belli e maestosi. Visitiamo anche un sito archeologico fuori dalle mura, a circa 3 km. Alle 13 siamo degli stracci sudati e fradici, ci fermiamo a pranzare in un ristorantino proprio davanti al parco dei templi, il Burinda, dove mangiamo cose semplici ma molto buone, ottimo servizio, un Phatthai fantastico e birra Singhia (375 thb). Rientriamo in hotel per una doccia utilizzando la camera di cortesia, lì ci offrono tè freddo e caffè. In un caldo disumano aspettiamo il tuk tuk per andare in stazione, abbiamo il treno per BKK alle 15.55 (40 thb). Un viaggio di poco più di un’ora, massacrante per il caldo, tutto in piedi pigiati tra la folla di rientro a BKK. Arriviamo in stazione, come al solito affollatissima, alle 17.10 e prendiamo un taxi (140 thb) per raggiungere casa di mio fratello che vive in questa città da diverso tempo. Rimaniamo imbottigliati nel traffico per più di un’ora per fare 7 km, veniamo da una zona di boschi e cascate e il passaggio repentino alla grande città, alle strade caotiche e all’inevitabile inquinamento che si avverte nell’aria ci scombussola un po’ ma sappiamo che per fortuna BKK è anche altro e abbiamo qualche giorno per scoprirlo. Ceniamo con Janet, Marco e i nipotini ad Asiatique River, un bailamme di ristoranti, musica e divertimenti vari situato sul fiume, dove migliaia di turisti tentano di immedesimarsi nella vita thailandese.

Il nuovo giorno ci vede alla scoperta di BKK, una città che avevamo in parte visitato in altre occasioni, generalmente di passaggio come tappa per raggiungere altre destinazioni asiatiche. E’ una giornata come al solito caldissima, raggiungiamo la fermata della metro di Taksin poi con il traghetto pubblico andiamo a visitare il Wat Arun (100 thb), per rinfrescarci entriamo in un centro commerciale immenso (Iconsiam) con solo negozi di grandi firme e al piano terra una riproduzione del mercato sul fiume di Bangkok, con tanto di ristoranti tipici e vestiti tradizionali. Noi però non pranziamo li, preferiamo un vero street food (600 thb) nelle vie secondarie di BKK, infine visitiamo il tempio del Buddha d’oro (80 thb). Ci muoviamo lungo il fiume con i traghetti pubblici e tutto rende gli spostamenti molto piacevoli e il traffico caotico della grande città ci sembra lontano.

Oggi visita al Chatuchak Weekend Market, il più grande mercato coperto della Thailandia, per raggiungerlo prendiamo un traghetto e due metro (88 thb) e in 1 ora arriviamo. Gironzoliamo per 2 ore nel solito mega caos dei mercati asiatici e facciamo qualche acquisto, per il pranzo decidiamo di tornare verso Taksin e seguendo il consiglio di TripAdvisor scegliamo un ristorante Thai che si rivelerà poi mediocre e caro, meglio affidarsi all’occhio e all’esperienza.

Sveglia tardi, come si addice alla domenica, colazione in famiglia e passeggiata lungo il fiume con i nipoti, il caldo è esagerato tanto che dobbiamo tutti bagnarci la testa con l’acqua per evitare colpi di calore! Verso le 17 andiamo ad una fiera organizzata in un’area sul fiume vicino all’hotel Anantara, dove si svolge una gara di canottaggio nazionale, il tutto contornato da una gran festa, con stand gastronomici, birra, wurstel, musica, danze e tanto divertimento (800 thb). Rientrati a casa ci mettiamo a preparare gli zaini, domani si riparte, il nostro viaggio prosegue in direzione Krabi.

Sveglia alle 6.30 per dare una mano al ménage quotidiano, poi alle 9.30 con un taxi (300 thb + 50 per autostrada) raggiungiamo l’aeroporto nazionale Don Muang, pranzo anticipato in un ristorantino dell’aeroporto (550 thb), imbarco valige e volo tranquillo con Air Asia (204 euro per due A/R) fino a Krabi. Usciti dall’aeroporto prendiamo un minivan (90 thb a testa) per raggiungere la città. Il minivan si ferma alla stazione principale poi con una piacevole passeggiata raggiungiamo il nostro hotel, il Lada Krabi Residence (769 thb), stanza piccola e carina ma per una notte va benissimo. Nelle vicinanze c’è un bel mercato da visitare, la città è sul fiume e in lontananza si stagliano i faraglioni sul mare tipici di questa zona. Passeggiando lungo il fiume notiamo un ristorante, il Ko Suang, che sta allestendo un bel banco di pesce fresco e quindi decidiamo che più tardi andremo a cenare lì! Krabi è una città di passaggio, tappa obbligata per il trasferimento alle isole e alle varie spiagge della zona, ci sono quindi tante agenzie turistiche. Cena nel ristorante scelto nel pomeriggio con due grossi pesci scelti al momento che ci facciamo cucinare in due modi diversi (1000 thb), il ristorante è pieno, molti thailandesi, e ci è impossibile assaggiare le loro gigantesche cozze perché tutte prenotate!

Dopo colazione facciamo il check out e aspettiamo nella hall il conducente del minivan che ci porterà al porto per prendere il traghetto della Phuketferry per Ko Lanta, è un pacchetto prenotato dall’Italia che comprende il trasporto dall’hotel e il traghetto, stessa cosa per il ritorno (60 euro A/R). L’orario concordato per il ritiro non viene rispettato e visto il consistente ritardo e l’ansia di perdere il traghetto ci porta a far chiamare dalla reception l’agenzia, che ci avvisa che gli addetti stanno arrivando. In realtà non esistono problemi perché la compagnia navale gestisce anche il trasporto dai vari hotel ed essendo tutti turisti, il traghetto parte solo quando tutti sono stati recuperati. Affrontiamo una navigazione tranquilla per circa 2 ore e 30. Arriviamo al porto di Ko Lanta dove ci attende l’autista dell’hotel prenotato. Al momento dello sbarco, per l’ingresso e il soggiorno all’isola è previsto il pagamento di una tassa di 10 thb a testa. Raggiungiamo l’hotel in 10 minuti d’auto, il Nakara Long Beach, 253 euro per 5 notti con colazione. Abbiamo un bungalow un po’ arretrato rispetto la spiaggia, un po’ datato ma pulito e completo di tutto e con un bel bagno grande. Aspettiamo che smetta di piovere e facciamo una passeggiata in spiaggia, ci sono tanti ristorantini e centri massaggi, visto che è tornato il sole splendente mettiamo il costume e aspettiamo il tramonto in spiaggia, il mare è caldissimo e merita un bel bagno. Per cena decidiamo di provare il tanto decantato ristorante sul mare dell’hotel (1112 thb), non rimaniamo molto soddisfatti del cibo ma lo spettacolo organizzato in spiaggia, dove fachiri si esibiscono con lampi di fuoco nella notte, proprio davanti ai tavoli, con lo sfondo del mare, è molto apprezzato da tutti i presenti.

Sveglia con calma e tra una corsetta in spiaggia e bagni di sole e mare, aspettiamo l’ora per la colazione ottima e abbondante. Ci aspetta una mattinata di completo riposo in spiaggia, come si addice ad una vacanza thailandese. Essendo in uno stato di completo relax, per pranzo optiamo per il ristorante dell’hotel (424 thb), anche questa volta rimaniamo un po’delusi, le ordinazioni tardano ad arrivare e infine dopo due sollecitazioni ci portano un piatto non corrispondente a quello richiesto…pazienza ogni tanto può capitare. Come previsto nel primo pomeriggio arriva un forte temporale, con pioggia abbondante ma il tutto di breve durata. Aspettiamo che passi rifugiati sotto la veranda del bungalow poi in spiaggia fino al tramonto, sorseggiando un drink.

Una nuova giornata tranquilla ci aspetta, come il giorno prima una corsetta mattutina e bagni di sole davanti ad una mare bellissimo, in compagnia di un buon libro. Per completare il quadro, prima di pranzo, un massaggio nel centro adiacente l’hotel (500 thb a persona) per poi pranzare nuovamente al ristorante dell’hotel… non è che ci vogliamo fare un dispetto … torniamo a pranzare in quel ristorante nonostante non ci soddisfi solo per la comodità di fare un solo passo dalla sabbia al tavolo, ci rifaremo a cena. Pomeriggio in spiaggia ma solo dopo le 16 perché prima il caldo è insopportabile anche per una lucertola come me. L’appuntamento con il tramonto sorseggiando un drink è basilare per noi ma anche per tutti i turisti della zona. Per cena dobbiamo recuperare quello che ci è mancato a pranzo e quindi ci mettiamo alla ricerca del locale sulla spiaggia ideale per noi. Camminiamo per 20 minuti sulla battigia, dove la notte ormai è arrivata, uniche luci quelle provenienti dai ristoranti, così arriviamo al Twin Lay, un ristorantino semplice thailandese con tavoli e sedie in bamboo dove ordiniamo pesce, mangiando molto bene e spendendo il giusto (880 thb). Durante la cena inizia a piovere ma smette quasi subito, in lontananza si vedono lampi e si sentono tuoni minacciosi, ci affrettiamo quindi a rientrare in hotel camminando sulla spiaggia illuminata a giorno dai lampi, impressionante ma bellissimo.

Giornata di escursione in motorino, alla reception dove noleggiamo uno scooter (260 thb) ci danno un mezzo un po’ scassato senza benzina! Facciamo subito rifornimento con le solite bottiglie riempite di gasoline vendute a lato strada da bambini, come fossero bibite, poi partiamo alla scoperta dell’isola. Prima tappa il porto, poi proseguiamo verso sud per raggiungere la città vecchia, bella ma ormai satura di negozi di souvenir e ristoranti per turisti, proseguiamo verso sud, per strada incrociamo decine di turisti, generalmente giovani, che come noi viaggiano a bordo di motorini alla scoperta dell’isola, ci fermiamo in riva al mare in una spiaggia segnalata dalle guide come molto bella, in realtà girando gran parte dell’isola ci rendiamo conto che la nostra spiaggia davanti all‘hotel è tra le più belle e certamente la più ampia. Infatti verso le 17.00 decidiamo di rientrare e goderci l’ennesimo tramonto.

Si susseguono le giornate di relax…non ci farà male tutto questo riposo? Questa sarà comunque una giornata caratterizzata dalla pioggia che per fortuna verso sera cessa dandoci la possibilità di raggiungere nuovamente a piedi il ristorante sulla spiaggia Twin Lay dove ci aspetta non solo una buona cena ma anche un fuori programma quando il cuoco ci porta un loro piatto tipico che davanti a noi incendia (flanbè) creando una fiamma enorme, forse non prevista tanto che per poco non prende fuoco lui stesso. Ridendo e scherzando rimaniamo fino a quasi la chiusura per poi rientrare in hotel sotto un magnifico cielo stellato ma con lampi che si vedono in lontananza sopra un mare nero che romba e si gonfia …spettacolo della natura!

Oggi si parte, sveglia alle 7, colazione e un po’ di spiaggia e mare. Verso le 12.30 ci vengono a prendere per portarci al porto dove alle 13,30 partiremo con il traghetto, destinazione Railay. Arriviamo in questo stupendo angolo della Thailandia verso le 15. Il traghetto si avvicina alla spiaggia il più possibile, ci raggiungono poi delle barche più piccole dove tutti i turisti si trasferiscono con i rispettivi bagagli e da lì sbarchiamo a Railay, ovviamente non essendoci il molo si scende in mare con l’acqua alle caviglie e le valige sopra la testa. Ad aspettarci all’hotel Sand Sea Resort (261 euro tre notti) ci sono Marco Janet e bimbi. Il bungalow è in muratura, grande, un po’ datato ma completo di tutto. La baia è stupenda, circondata da immensi faraglioni di roccia calcarea e una bellissima spiaggia di sabbia bianca. Purtroppo il luogo è troppo pieno di turisti, soprattutto di gitanti giornalieri che arrivano su barche a motore, il risultato è che dalla tarda mattina alle 17 circa è presente in tutta la baia un discreto caos e inquinamento acustico…in più si è costretti a fare il bagno in spazi circoscritti per evitare di essere travolti dalle barche. Ovviamente tutto questo fa sì che nonostante il luogo sia bellissimo non mi sento di consigliarlo come meta di una vacanza all’insegna della tranquillità. Anche l’importante bassa marea limita la vita di spiaggia, ma l’hotel ha una bella e ampia piscina per sopperire al disagio. Dopo le 17 però tutto si quieta e il turista che si ferma per la notte riesce a godersi un bel tramonto. Un paradiso gestito male per il signor dollaro. Nel nostro resort è a gestione mussulmana, non si servono alcolici ma sono molto tolleranti, anzi su loro consiglio si possono comprare le birre nei bar vicini e consumarle nel loro ristorante. Accanto al resort c’è una stradina che si inoltra nell’entroterra della baia dove ci sono sia a destra che a sinistra tanti ristoranti, negozi di souvenir e bar. Per cena scegliamo un ristorantino che espone tanto pesce fresco e mangiamo bene. Rientriamo in hotel e messo a nanna i bimbi, i grandi finiscono la serata tra chiacchiere e buon vino.

Sveglia e colazione tutti insieme poi in spiaggia, decidiamo di camminare fino al limitare della baia dove non arrivano le barche rumorose e l’alta marea permette ottimi bagni in mare! Nel tardo pomeriggio facciamo una passeggiata verso il lato opposto della penisola, percorrendo un vialetto asfaltato per circa 1,5 km che attraversa grotte calcaree abitate da tante scimmie, purtroppo attratte dagli avanzi di cibo e bottiglie di plastica abbandonati da incivili turisti. Al termine del vialetto si arriva ad una spiaggia limitata da rocce altissime, indubbiamente un bel paesaggio. Mi chiedo come era bello questo angolo di Thailandia prima che venisse scoperto dal turismo di massa.

Il tempo sta per scadere, oggi è l’ultimo giorno completo di mare, quindi di buon ora ci svegliamo e dopo colazione andiamo subito in spiaggia, ci prendiamo un buon posto all’ombra di una grande pianta, sempre nella zona tranquilla ai limiti della baia, il mare è bello e l’aria, grazie al temporale notturno è meno afosa, peccato sempre per il rumore delle barche a motore. Pranziamo in spiaggia con panini e frutta, pomeriggio sempre di mare e serata che inizia con un drink al tramonto e finisce con cena di pesce e vino ad un passo dal mare e due chiacchiere nella veranda del bungalow.

La vacanza è agli sgoccioli, si riparte questa mattina, sveglia alle 7.30, dopo aver chiuso gli zaini andiamo a fare colazione con Marco e family, poi si torna in camera per finire i preparativi per la partenza. Verso le 10.30 salutiamo tutti anche se ci rivedremo presto, abbiamo solo orari diversi per il volo di rientro a Bangkok. Partiamo con la barca (200 thb in due) dalla spiaggia da dove siamo arrivati, inizialmente avevamo pensato di partire dal pontile est perché ci sembrava meno affollato ma proprio per questo avendo le barche la necessità di salpare solo al raggiungimento di 8 persone, ne partono di meno, quindi in questo caso meglio la spiaggia affollata. Attendiamo circa 20 minuti, raggiunto il numero si parte! Il viaggio è breve, circa 15 minuti, passiamo vicino alla costa e vediamo bei panorami e spiagge sicuramente meno frequentate di quella appena visitata, forse più esclusive. Sbarchiamo praticamente in mare visto che non c’è un pontile neanche sulla spiaggia di Aonang. Il paese è abbastanza sviluppato e visto l’orario ci fermiamo a pranzo (730 thb). Poi in taxi (600 thb) raggiungiamo in 45 min l’aeroporto di Krabi. Volo per Bangkok di circa 2 ore, tranquillo con AirAsia. All’arrivo nella grande città prendiamo un taxi (500 thb) per raggiungere casa di Marco. Dopo varie difficoltà per far capire al taxista la zona dove ci doveva portare rimaniamo bloccati nel traffico per più di un’ora nonostante avessimo chiesto al tassista di utilizzare quella che da noi sarebbe un’autostrada (ovviamente costa di più) scoprendo che il blocco è dovuto al transito del corteo reale…. Certo che un Re che ogni volta che si sposta blocca la città che già è intasata di suo! Arriviamo a destinazione che è già ora di cena e qui diventa necessario sfoderare la nostra italianità con una bella Carbonara e una sorpresa per me! Essendo il mio compleanno vengo festeggiata con una torta con tanto di candeline e gli auguri cantati dai miei nipotini! Un bel fine vacanza, domani si torna in Italia.

Questo è proprio l’ultimo giorno, sveglia, colazione e giochi con i bimbi. Decidiamo di uscire per l’ultima escursione in città con il traghetto lungo il fiume, prendiamo il biglietto turistico giornaliero per il Hop On Hop Off Boat (400 thb in due) che permette di scendere e risalire a piacimento alle fermate turistiche lungo il fiume. E’ molto caldo ma gironzolare sul fiume è piacevole. Per pranzo andiamo a China Town e decidiamo di fermarci in un ristorante particolare, molto curato ma che di fatto è uno stretto corridoio chiuso da vetrate dove si mangia in piccoli tavolini appiccicati alla parete ma non scomodi, il Ratchawong Street Food, dove mangiamo dell’ottima oca con ottimi contorni di verdura spendendo pochissimo (410 thb). Visitiamo altri templi poi nel pomeriggio rientriamo a casa di mio fratello per gli ultimi preparativi e saluti. Alle 16.30 prendiamo il solito taxi (540 thb) e percorriamo la solita e trafficatissima strada per l’aeroporto internazionale… si rientra in Italia.

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