A zonzo per Copenaghen
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3 GIORNI – AGOSTO 2014
Abbiamo preparato il viaggio circa 2 mesi prima, iniziando ad acquistare i biglietti aerei, da mercoledì 20/8 (sera) a sabato 23 (sera). In un secondo momento ci siamo accorti che a Copenaghen la maggior parte dei musei è aperta gratuitamente il mercoledì e la domenica: pazienza, ci siamo giocati l’ingresso gratuito!
Per l’alloggio abbiamo scelto l’Hotel ANSGAR in base alla comodità, alle recensioni degli altri utenti e al prezzo, tramite il portale viaggiagratis.it: 3 notti in stanza doppia senza colazione 380 euro (non rimborsabili), senza necessità di caparra dando gli estremi di una carta di credito dalla quale è stato detratto l’importo dopo la nostra partenza da Copenaghen.
Terzo passo: cercare un itinerario dei 3 giorni, documentandoci con diverse guide recuperate in biblioteca, con informazioni dei vari siti turistici, e con le info dei Turistipercaso. Devo dire che, a differenza del materiale lasciato dai Tpc relativo alle altre città che ho visitato, il materiale relativo a Copenaghen era generalmente un elenco di siti visitati e con informazioni tipo guida turistica, mentre io mi aspettavo di trovare informazioni con costi, orari, indicazioni di come muoversi, quanto si riesce a vedere in una giornata, commenti… Ecco perché, nei limiti del possibile, cerco ora di supplire a tale mancanza.
Volo EasyJet da Malpensa, arrivo ore 19.10 all’aeroporto di Kastrup. Col bagaglio a mano ci siamo recati subito all’uscita, cercando un Bancomat per prelevare corone (è sempre il modo più economico per avere valuta locale, ma informatevi delle eventuali commissioni presso la vostra banca); noi preleviamo 500 Kr circa 67 eur e ci bastano, perché paghiamo quasi sempre con Bancomat e carte di credito; ci siamo accorti dopo che qualche esercizio fa pagare una percentuale in più per chi paga con la carte di credito, comunque non pagate in euro perché il cambio è molto sfavorevole!
Abbiamo deciso di non acquistare la Copenaghen Card, che offre trasporti gratuiti e ingresso gratuito/scontato in alcuni dei principali musei, in quanto preferiamo girare a piedi per godere al meglio la città, mentre i musei sono accessibili a orari molto limitati (spesso solo dalle 11 alle 17, così come lo stesso orario le chiese), e quindi l’avremmo sfruttata poco.
Troviamo una macchinetta per acquistare il biglietto del treno: il nostro albergo è in zona stazione centrale, quindi è più comodo prendere il treno anziché la metro che ferma in centro città. Per entrambi il costo è di 36 DKK cad (circa 5 eur), biglietti acquistabili automaticamente con Bancomat o carte di credito (senza costi aggiuntivi). L’hotel Ansgar è a 10 minuti a piedi dalla stazione; stanza non troppo piccola, bagno abbastanza piccolo ma rispetto ad altre recensioni probabilmente è in linea con gli standard di Copenaghen, anche perché in molti alberghi c’è il bagno in comune con 2 o 3 stanze. Raggiungiamo l’albergo poco prima delle 20, lasciamo la valigia e mangiamo velocemente in un negozio della catena IBAGEL vicino alla stazione (2 panini che ci farciscono come vogliamo noi – c’è rosbif, salmone, tonno, uova, varie verdure, varie salse, formaggio da spalmare…) per Kr55 cad, + 1 fetta di torta e 1 acqua: 159 Kr (circa 22 eur). Dopo aver mangiato entriamo nei famosi giardini TIVOLI (ore 11-23 – solo entrata 99Kr – 13 eur, tutte le attrazioni sono da pagare a parte). A noi basta passeggiare tra i tanti chioschi/bar, dove si mangia e si beve (a dire al vero sono abbastanza cari), e osservare la gente che sale sulle classiche attrazioni, godendoci l’atmosfera, le lanterne cinesi e i lampioni colorati, e aspettando le 22.45 per lo spettacolo di luci e suoni sul lago: giochi di spruzzi e luci al ritmo di musica (voto 7 e mezzo). Finito lo spettacolo torniamo in albergo abbastanza intirizziti nonostante la giacca di medio peso.
La mattina dopo ci accorgiamo della mancanza di locali dove noi italiani siamo soliti fare colazione: i bar aprono solitamente dopo le 10 e lì essenzialmente si beve. Ci sono invece negozi tipo piccoli supermercati della catena 7ELEVEN, che possiedono delle macchinette “caffèROSSO” e delle belle brioche fresche (brioche25Kr; cappuccino 28Kr). Ci sediamo sui tavolini all’esterno godendoci un sole pallidissimo.
Col bus 1A (biglietto per 2 zone acquistato in stazione: 24Kr cad) raggiungiamo la zona nord della città vicino al KASTELLET(ampio parco molto verde con tanta gente che fa jogging) e alla imperdibile SIRENETTA (è sempre il simbolo della città!). Passiamo poi alla chiesa anglicana S. ALBAN (molto caratteristico anche l’interno – ore 10-16), e alla bella fontana di GEFION. Entriamo nel quartiere di Amalienborg, iniziando dalla chiesa MARMORKIRKEN: l’esterno è chiaramente ispirato a S.Pietro in Vaticano, l’interno (10-17 o 12-17) non è niente di particolare. Non saliamo sulla cupola perchè le visite guidate sono solo alle 13 e alle 15.
I palazzi di AMALIENBORG sono 4 speculari, con al centro la statua equestre del re Federico V. Davanti ad alcuni ci sono le guardie reali in alta uniforme (vi ricordate il Dofocrem?), che ogni tanto passeggiano e si lasciano fotografare. Decidiamo di non entrare nell’unico palazzo visitabile (ore 10-16), e poiché è troppo presto per il cambio della guardia (ore 12), ci affacciamo sul mare per osservare il moderno edificio dell’Opera dall’altra parte del canale. Andiamo al bel “parco del re”, e poi nei giardini del ROSEMBERG, dove tanta gente passeggia o mangia qualcosa seduta nell’erba. Visitiamo il palazzo (90Kr/cad ore 10-17) con gli appartamenti dei re (ogni stanza la sua caratteristica) e il tesoro della corona, con i gioielli e i simboli del potere reale. Vale la pena per conoscere un po’ la famiglia reale e la storia della Danimarca. Per pranzo troviamo CAFE’LEONLEONARDO (Solvgade 2), dove una simpatica cameriera romana ci introduce nelle particolarità della cucina danese e ci fa assaggiare 2 smorrebrod (pane di segale farcito in vari modi) + 1 focaccia, birra, acqua e caffè per 157Kr.
Dopo una variante al percorso che ci ha portato nel caratteristico borgo di NYBORD, con le tipiche case a schiera dei pescatori, tutte colorate di giallo, visitiamo l’ORTO BOTANICO e le particolari serre delle palme, e dopo esserci riposati su una delle tante panchine ci dirigiamo verso il centro città visitando la CATTEDRALE di S.MARIA VOR FRUE KIRKE (niente di particolare, se non la fila di statue opera di Thorvaldesen), e salendo sull’originale RUNDETARN (25Kr – ore 10-20). Vale la pena affrontare la salita perché è molto particolare, e per la vista dalla cima: si può ammirare tutta la città, e persino il ponte che porta a Malmo (Svezia).
Uscendo troviamo un “BARESSO” e ci facciamo tentare da una cioccolata calda e 2 dolci: c’è tanta gente che affolla il locale e questo ci sembra garanzia di qualità: ci fanno aspettare parecchio, poi ci portano un bicchiere di latte caldo e 3 bastoncini con infilati dei cioccolatini (uno fondente, uno al latte e uno bianco), che piano piano si sciolgono e formano la cioccolata! Noi intendevamo un’altra cosa, ma almeno i dolci (torta di carote e muffin) sono buoni! (1 ciocc e 2 dolci 101Kr!). Continuiamo la passeggiata sullo Stroget affollato di turisti, ed esausti torniamo in albergo per una rinfrescata. Per cena proviamo il ristorante WAGAMAMA (vicino a Tivoli): abbiamo scelto una tagliata di rosbif su un letto di insalata mista, e una zuppa di noodle con verdure varie (+acqua e birra 298 KR): entrambe abbastanza speziate e mangiabili, ma decidiamo che la cucina giapponese non fa per noi!
2° GIORNO
Dopo la colazione al solito 7ELEVEN inizia la visita col palazzo comunale RADHUS: si può entrare nel bellissimo salone a piano terra, e nella piccola sala a destra dell’ingresso con il famoso orologio astronomico. Foto di rito davanti alla statua di Andersen, e lì accanto notiamo un contabiciclette: sono le 9.01 e da stamattina sono passate di qui la bellezza di 2832 biciclette! Ecco una cosa doverosa da riportare: la quantità di biciclette circolanti, forse più che ad Amsterdam, e sono parcheggiate in ogni dove. Le bici hanno una corsia a loro riservata, ben separata dalle auto e dai pedoni (a differenza di Berlino dove ci siamo ritrovati più volte senza accorgerci sulle corsie per bici, rischiando di essere travolti). Si usa la bici per recarsi in ufficio (inconfondibile l’abbigliamento), o per fare la spesa, mettendo gli acquisti nel cassone davanti: in questo caso la bici diventa a 3 ruote. C’è invece chi nel cassone trasporta uno o più figli, anche grandicelli, comodamente seduti su una piccola panchina. Sembra davvero comodo, invece che usare i seggiolini che rendono l’equilibrio instabile: la voglio anch’io una bici così!
Ho letto che ci sono bici in noleggio con una cauzione di 20Kr rimborsabili (tipo carrello supermercato) e le ho viste in zona stazione e in zona Radhus, ma non le abbiamo utilizzate.
Dalla Radhus Pladsen proseguiamo attraverso lo stradone pedonale STROGET, a quest’ora ancora poco frequentato, verso piazza NYTORV, con la bella fontana bronzea “della carità”. Proseguendo sullo Stroget incontriamo piazza HOJBRO ed entriamo nel negozio di porcellane ROYAL COPENHAGEN (guardare e non toccare) e nello showroom al 1° piano del negozio di argenteria di GEORG JENSEN (guardare e non toccare alla seconda, ma sognare è ancora gratis!). Sulla piazza si affaccia il canale, in fondo al quale c’è la statua di tritone e dei suoi 7 figli, ma (forse a causa del riflesso) non siamo riusciti a vedere granchè. Entriamo poi nella HELLIGANDSKIRKEN (Chiesa dello Spirito Santo): bellissimo l’altare e bellissimo l’organo sulla parete d’ingresso! Passiamo alla CHIESA DI S.PIETRO (ore 11-15): interno molto spoglio, si può benissimo saltare; torniamo quindi alla CHIESA DELLA TRINITA’ accanto alla Rundetarn, perché il pomeriggio prima era già chiusa (ore 11-17). Ha un bellissimo interno, valeva la pena ritornarci!
Mentre ci rechiamo alla grande PIAZZA DEL RE, intercettiamo il corteo delle guardie reali che dalla loro sede accanto al Rosenborg Slot si recano ad Amalienborg per il cambio della guardia di mezziogiorno. E’ un po’ ridicolo vederli marciare sulla corsia stradale e attendere dietro alle auto che il semaforo diventi verde…! KONGEN NYTORV (Piazza del Re) è purtroppo deturpata dal cantiere per la nuova metropolitana. Nonostante questo ammiriamo l’edificio del Teatro, l’Hotel d’Inghilterra e Charlottenborg Slot. Lì vicino inizia il famoso canale NYAVN, con case colorate (tipo Amsterdam) e locali con tavolini all’aperto. E’ presto per il pranzo, e parzialmente saziati da un assaggio di pane di segale con aringa e senape offertaci da una gentile cameriera, decidiamo di prendere il bus acquatico (n. 901-902 biglietto validità 1 ora Kr 24) e vedere la città da un’altra prospettiva. Abbiamo appositamente saltato i battelli appositi con le visite guidate, tanto non capiamo né il danese né l’inglese!
Alla fine del pontile Nyavn saliamo quindi sul battello in direzione nord, scendendo nei pressi della fontana Gefion. Risaliamo 10 minuti dopo e ritorniamo a sud fino al “DIAMANTE NERO”, la moderna sede della biblioteca statale. Scesi dal battello visitiamo sia la nuova avveniristica sede, sia la vecchia biblioteca, fermandoci un po’ sulle panchine dei giardini. Pranziamo presso AMERICA’S (Nikolai Plads): una mediocre pizza + patatine fritte + insalatona con prosciutto crudo + acqua + birra 296 Kr (circa 40 eur); il servizio era particolarmente lento (come del resto anche negli altri locali). Uscendo ci dirigiamo verso il CRISTIANBORG, sede dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, e visitiamo la bella Chiesa di HOLMENS KIRKE (notevole l’interno; ore 10-16) dopo aver fatto fatica a trovare l’ingresso. La Slots kirke, a fianco di Cristiansborg Slot, risulta aperta solo la domenica. Rientrando verso l’albergo ripercorriamo lo Stroget, che si è animato da giocolieri, cantanti, mimi, gruppi di giovani che festeggiano chissà cosa… e tanta tanta gente che fa lo struscio. Ci fermiamo ai magazzini ILLUM, e facciamo un giro doveroso tra i vari reparti, poi scendiamo al -1 e acquistiamo dei biscotti danesi al burro da portare a casa. Siccome il cielo promette acqua, decidiamo di prendere 2 panini per cena da consumare in camera, e facciamo bene perché arriviamo in albergo bagnati fradici nonostante gli ombrelli. A causa del vento infatti piove orizzontale, e qui è una cosa normale, ma i danesi non si scompongono più di tanto e si fermano solo nei momenti di maggiore intensità della pioggia, poi riprendono tranquillamente il cammino, a piedi o in bicicletta.
3° GIORNO
Lasciamo le valigie in deposito in albergo e andiamo in stazione per vedere gli orari del treno verso l’aeroporto. Lì facciamo colazione con brioche (20 Kr; buona ma leggermente + piccole che al 7Eleven) e cappuccino (27Kr; leggermente + buono) presso il chiosco YAMYAM. Ci rechiamo a piedi verso Christianshavn e ammiriamo la parte moderna della città, con enormi grattacieli contenenti uffici e appartamenti, e notiamo con sorpresa una serie di bei pontili pedonali sospesi sull’acqua, che salgono, scendono, si intrecciano, con panchine e attrezzi da gioco per bambini, dove c’è gente che fa jogging e passeggia lungo il canale. Attraversiamo il ponte e ci rechiamo nel quartiere detto “piccola Amsterdam” perché in effetti le sue case colorate si affacciano sui canali dove sono ormeggiate varie barche, proprio come ad Amsterdam. Cerchiamo la Chiesa del Salvatore, e riusciamo ad entrare per un attimo prima che la chiudano per un matrimonio. E’ una bellissima chiesa, soprattutto le statue di marmo dell’altare e il basamento dell’organo in legno sopra l’ingresso. Non saliamo più di 300 scalini che portano in cima alla splendida guglia (ore 10-19?). L’altra chiesa del quartiere è chiusa, e lo è quasi sempre.
Proseguiamo verso il famoso quartiere di Christiania: a noi ha dato solo l’impressione di squallore, ma non si poteva lasciare Copenaghen senza visitarlo! Torniamo “verso la civiltà” e ci rechiamo al museo Nazionale (ore 10-17 gratuito), con una interessante documentazione sulla storia e la civiltà danesi (ma non solo) dalla preistoria ad oggi. E’ un peccato per noi non averla potuto apprezzar al meglio perché le didascalie sono in danese (che non conosciamo) e inglese (che conosciamo poco), e perché dopo la prima ora la stanchezza si fa sentire! Usciamo e cerchiamo un ristoro per l’ultimo pasto, in cui desideravamo assaggiare qualche specialità danese, ma il caso (o la fame) ci fanno entrare da Jensen Bofhus, sotto il Palace Hotel di Piazza Radhus: 1 filetto di manzo con patate + 1 hamburger con patate + acqua + birra 215Kr. Trascorriamo le ultime ore passeggiando per lo Stroget ancora più affollato (è sabato pomeriggio!), investiti più volte da incredibili scrosci di pioggia, durante i quali ci rifugiamo in un negozio di sport, in una caffetteria (sempre Baresso) dove mio marito si lascia tentare da un discreto caffè (13Kr), e in una pasticceria, dove ci acquistiamo un’ottima brioche con mandorle e uvetta (20Kr). In stazione, da YAMYAM, acquistiamo 2 panini (98Kr), che mangeremo poi in aeroporto, e i biglietti per il treno, sempre con la carta di credito alle macchinette.
conclusione
Copenaghen è una bella città, e siamo contenti di esserci andati. Il tempo che ci siamo presi noi è sufficiente per una visita abbastanza completa, se invece volete vedere altri musei calcolate almeno un altro giorno (ricordatevi gli orari di ingresso molto ridotti!), o anche due giorni se vi interessa visitare i sobborghi più lontani o fare una capatina a Malmo attraversando il ponte sullo stretto. In alcuni punti della città ci sono dei WC pubblici gratuiti, e li abbiamo trovati abbastanza puliti. E’ bello passeggiare per lo Stroget, ma anche per le strade meno famose, e ammirare i palazzi sontuosi e anche le case meno appariscenti, con un’architettura molto diversa dalla nostra. Appartenendo al protestantesimo, le chiese di Copenaghen non hanno affreschi come nei paesi cattolici, ma sono comunque ricche di statue, stucchi, pulpiti e organi, e meritano sicuramente una visita.
E adesso tocca a voi!