4 giorni di incanto e meraviglia a un’ora dall’Italia: un weekend in Alta Savoia, tra laghi, castelli e borghi

Scritto da: Delenda Carthago
Diario letto 5482 volte
4 giorni di incanto e meraviglia a un'ora dall'italia: un weekend in alta savoia, tra laghi, castelli e borghi

Annecy e i suoi canali, ma anche la bellezza delle città termali che si affacciano sul lago di Ginevra, in un mix tra Francia e Svizzera che è all’insegna dell’eleganza: basta un’ora di volo dall’Italia per scoprire la magia dell’Alta Savoia, una regione che non ti aspetti ma di cui ti innamorerai facilmente, perfetta per un weekend (anche più lungo) on the road.

In evidenza

Diario di viaggio in Alta Savoia

Giorno 1 – Arrivo ad Annecy

formaggi

Viaggio prenotato molto per tempo e volo Ita pagato in massima parte con le mille miglia di mia moglie e quindi costato 25 euro a testa andata e ritorno. Arrivati a Ginevra da Fiumicino, facciamo le pratiche per l’auto pure prenotata in anticipo e prendiamo un autobus dedicato che ci porta al P51, parcheggio Hertz. Mitsubishi azzurra con targa svizzera e via, in direzione Annecy, dopo un tratto di autostrada con il casello pagato con la carta di credito. Annecy, in Alta Savoia, è piena di parcheggi sotterranei e così lasciamo l’auto al Parking Poste e a piedi arriviamo al nostro Hotel, l’Auberge du Lyonnais, proprio all’inizio di un canale, nel centro cittadino, con ristorante annesso e stanze piccoline ma confortevoli. Il tempo di lasciare le cose e andiamo al Le Freti, che pure avevo prenotato on line, ottimo ristorante savoiardo tipo formaggeria, con vini e pietanze locali gustosissime.

Giorno 2 – Lovagny, Annecy

annecy

Ci svegliamo abbastanza presto e, dopo la colazione con cornetti, yogurt, tè verde, cappuccino e succo di arancia, poco dopo le 9 usciamo, per recarci prima a dare un’occhiata al mercato, a un passo dal nostro hotel, e poi al Gorge du Fier, in località Lovagny, vale a dire un fiume che scorre in Alta Savoia in una gola con delle passerelle che ne seguono il corso. Terminata la visita, costata dieci euro a testa, a due minuti di macchina c’è – ottimamente conservato – il bel Castello di Montrottier, di cui visitiamo le sale al costo di dieci euro a testa, con ambienti ricreati e molti oggetti di diverse epoche. Poi decidiamo di tornare ad Annecy ed affittare delle biciclette “normali” da passeggio per quattro ore al costo di 20 euro ciascuna (e deposito di 200 euro per ciascuna che viene riaccreditato al termine del noleggio). Se proprio non si vuole fare fatica, c’è quella elettrica al doppio del costo. E così ne prendiamo due nere con il cestino davanti, pedalando sulla sponda ovest del lago. Il tragitto – bellissimo – nella prima metà è semplice perché in pianura e anche leggermente in discesa. Lungo la strada ci fermiamo per prendere un gelato e un tè al La Piste Verte, proprio sulla pista ciclabile, che ci ridà la carica per proseguire. Decidiamo di fare quindi tutto il giro del lago, molto bello perché contorniato dalle montagne, alcune delle quali ancora innevate. La prima metà della seconda parte è più dura e qualche tratto dobbiamo farlo spingendo a mano la bicicletta in salita. Pedala e pedala, alla fin fine alle 17.15 in punto, vale a dire tre ore e quarantacinque minuti dopo l’affitto, restituiamo le bici, dopo aver percorso 37,95 km ad una media di 11,3 km/h. Abbiamo fatto bene a fare questo giro oggi, perché domani c’è la maratona intorno al lago. La scelta per la cena ricade sul L’Alpin, un locale piccolino gestito da due ragazze ove prendiamo nuovamente la fonduta e dei salumi, oltre ad un altro vino rosso savoiardo, “Entre Lac & Sommets”, un Pinot. Il Genepi, un amaro locale di 150 erbe, chiude la serata.

Giorno 3 – Annecy, Forclaz, Aix-les-Bains

castello

Verso le 10.00, all’apertura, visitiamo il Castello di Annecy, il cui biglietto di accesso costa 7,50 euro. Stando in loco ne vale la pena. Dopo circa un’ora giriamo per i numerosi negozietti della cittadina, molto local e verso le 13.00 prendiamo la macchina ed andiamo sopra i 1.100 metri, al Col de la Forclaz da dove si gode di uno splendido panorama sul lago. Li mangiamo in un locale circolare panoramico, Le Balcon du Lac, ove ci rifocilliamo con un servizio rapido ed efficiente. Dopo pranzo ci dirigiamo verso Aix-les-Bains, cittadina termale a circa un’ora di strada, che affaccia sul lago Bourget. Facciamo una foto con la statua del gatto, guardiamo i negozi e poi ci dirigiamo sul lago, distante due chilometri e mezzo dalla zona commerciale. Fa freschetto perché è nuvoloso e tira vento. Il lago è molto grande ma meno bello di quello di Annecy. La scelta per la cena ad Annecy ricade sul La Tete du Cochon, gestito da due ragazzi simpatici che ci trovano subito posto all’interno (e meno male perché poi farà uno scroscio di pioggia). Anche in questo caso si ordina fonduta, salumi e insalata verde con pezzettini di verdure cotte tagliate e crostino con camembert. Da bere, birre artigianali locali, al pari del digestivo.

Giorno 4 – Evian-les-Bains, Tonon-les-Bains, Yvoire

Ci svegliamo alle otto meno un quarto, facciamo colazione e poi il check out. Diamo un’occhiata al mercatino, sempre molto bello e ricco di ogni cosa, perfettamente ordinata, dopo di che prendiamo la macchina e ci rechiamo a Evian-les-Bains, cittadina termale nota per l’omonima acqua. Facciamo una passeggiata sia nella parte alta che sul lungolago, ammirando fiori e alberi di grande fusto e il lungolago sul più grande Lago di Ginevra. Dopo un’oretta andiamo in direzione di Tonon-les-Bains. Il tempo di un paio di fotografie e decidiamo di andare oltre perché non voglio mancare la visita di Yvoire. La scelta si rivela azzeccata perché si tratta di uno dei borghi medievali più belli di Francia ed in effetti è davvero molto carino da visitare. Ci fermiamo a mangiare da Chez Gaby in un tavolino da due con il sole a picco.

Aereo serale e si torna a Roma: in conclusione uno splendido weekend in Alta Savoia, una zona che merita veramente di essere visitata e vissuta.

Guarda la gallery
dscn9532

dscn9457

dscn9467

dscn9484

img_0048



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche