Savoia e Provenza

Un itinerario tra castelli antichi, percorsi fluviali, campi di lavanda e paesi arroccati
Scritto da: FedeSun**
savoia e provenza
Partenza il: 13/08/2013
Ritorno il: 17/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Ascolta i podcast
 
Io e il mio ragazzo partiamo da Borgomanero (prov. di Novara) il 13 agosto, dopo aver pianificato (il pomeriggio prima) l’itinerario. A bordo della nostra Mini, raggiungiamo la prima tappa dopo circa 5 ore di viaggio: Annecy, una piccola cittadina affacciata sull’omonimo lago e a poca distanza da Ginevra. Facciamo una passeggiata lungo il fiume che costeggia il Palais de l’Ile e raggiungiamo il castello medievale che sovrasta la cittadina, dal quale si gode di un’incantevole panorama. Concludiamo questa prima tappa mangiando una crepe di fronte al Palais de l’Ile e facendo una passeggiata in riva al lago. Dopo un’altra ora e mezza di viaggio, arriviamo a Lione. La receptionist dell’hotel ci consiglia, per la serata, un giro della città vecchia, posizionata tra i 2 fiumi Rodano e Saona, attorniati da panoramici colli. Pur essendo la terza città francese per dimensioni, un giorno è sufficiente per visitare i principali luoghi di interesse. Ci “perdiamo” tra le vie del centro e ci fermiamo in un ristorante per cena (consiglio vivamente le escargot!).

Il secondo giorno è interamente dedicato a Lione. Al mattino visitiamo la cattedrale di Saint Jean nella città vecchia poi, tramite la funicolare, arriviamo sul colle dove troviamo la basilica di Fourvière e un foro romano adibito a teatro all’aperto. Ritornando nella città vecchia, curiosando tra le vie del centro troviamo un piccolo museo del cinema, in cui sono allestite alcune scenografie e costumi di film famosi (ne consiglio la visita, è molto interessante e ci si impiega un’oretta circa). Al pomeriggio prendiamo il battello sul Saona e arriviamo fino alla città nuova. Proseguiamo (e ultimiamo) la visita della città con un giro al Parc de la Tête d’Or, il più grande parco della città, caratteristico per i giardini botanici, lo zoo, il piccolo lago annesso. È piuttosto grande, ma vicino all’ingresso est si può noleggiare un risciò per girare all’interno del parco.

Il terzo giorno lasciamo Lione e partiamo in direzione Provenza. Ci fermiamo per 2 tappe veloci a Montelimar, dove visitiamo un castello medievale, e Grigram, che offre invece un castello rinascimentale. Nel pomeriggio siamo di nuovo in viaggio verso sud, in direzione Avignone. Visitiamo lo storico palazzo dei Papi e a seguire il ponte interrotto sul Rodano, quest’ultimo non tanto particolare per la costruzione architettonica quando per il panorama che offre. Nel tardo pomeriggio ci avviamo verso Apt, dove si trova il nostro hotel (il paese non ha particolari attrazioni, ma è in una posizione comoda per raggiungere le principali città provenzali).

Il quarto giorno visitiamo Gordes, antico borgo arroccato su un colle, attorniato dai campi di lavanda (purtroppo ad agosto era già tagliata). A pochi km dal paesino, nascosta tra i colli, si trova l’abbazia di Sénanque, forse la più bella tappa del viaggio. Si tratta di un’abbazia cistercense eretta nel medioevo, che tutt’oggi ospita una piccola comunità di monaci. La chiesa si può visitare solo tramite un tour guidato che (ahimè!) è completamente in francese! Se siete in compagnia di qualcuno che conosce la lingua, fatevi tradurre il racconto della guida in quanto, oltre a dettagli architettonici, offre anche un’ottima ricostruzione della vita monacale. Se nel vostro gruppo nessuno parla francese, il consiglio è di farlo comunque perché è un luogo davvero splendido! Verso sera ci dirigiamo infine verso Roussillon, ultima vera tappa dell’itinerario provenzale. Anch’esso arroccato su un colle, si caratterizza per le sue costruzioni dei colori della terra: rosso, ocra, arancio. La fama del paese deriva però dai giacimenti d’ocra che lo circondano, visitabili tramite una passeggiata (della durata di circa 40 minuti) attraverso il “Sentiero dell’ocra”. Davvero incantevole, però non andateci troppo tardi in quanto alle 20 chiude!

Il quinto giorno riprendiamo la nostra Mini per rientrare a casa, facendo un’unica tappa a Briançon, un piccolo paese di montagna poco prima del confine italiano.

Una vacanza davvero emozionante e ricca di fascino, consigliata agli amanti della natura e della cultura.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche