Venezia: 3 giorni sospeso su un’opera d’arte
Venezia mi ricorda istintivamente Istanbul, stessi palazzi, addosso al mare.
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Meglio che smetta altrimenti riuscirei a stonare pure scrivendo. Ma è così che la cantava il Maestro Battiato e in effetti, Venezia può apparire Istanbul (o viceversa, dipende quale delle due avete visto prima). Sceso alla Stazione di Venezia Santa Lucia intorno le 16.30 di una giornata dal sapore primaverile (pur essendo a fine febbraio), il sole mi dà il benvenuto e mi incita a dirigermi in albergo per il check-in (Sestiere Cannaregio), così da non sprecare la luce che ancora ho a disposizione. Poi via a perdermi in questa città unica, sospesa sull’acqua.
Decido di camminare senza una meta precisa, decide l’istinto o la curiosità del viandante. Concludo la mia giornata nei pressi di Santa Margherita, nel sestiere di Dorsoduro, dove vi consiglio di visitare la Chiesa di San Pantalon. Perché? Ssul soffitto si trova il più grande dipinto su tela del mondo, che raffigura il martirio e la gloria di San Pantalon. A pochi passi, per gli amanti della street art, potrete imbattervi nell’opera di Banksy; l’opera, pur essendo squisitamente banksyiana, non è stata ancora da lui rivendicata.
In Campo Santa Margherita potrete respirare l’aria verace veneziana, con una vasta scelta di bacari frequentati pressoché dai Veneziani, perciò più autentici ed economici. I Bacari sono i famosi bar veneziani, dove si beve lo spritz o la classica ombra (ossia un bicchiere di vino) accompagnati dai cicchetti: i tipici antipasti veneziani, simili alle tapas spagnole, di solito fette di pane con sopra composizioni gastronomiche varie.
Giorno 1 – Murano, Burano e Torcello
Per problemi nella prenotazione al Palazzo Ducale, decido di dedicare il primo giorno al tour delle isole di Murano, Burano e Torcello. Fortemente consigliata la prenotazione in anticipo del tour in questione:
- Murano è famosa nel mondo per la produzione del vetro soffiato. Nei tour solitamente è compresa la dimostrazione di un maestro vetraio.
- Burano, caratteristico e colorato borgo, che ti incanta ammirandolo già dalla laguna, famoso per i merletti e per il particolare dolce a forma di “S”, che richiama la forma del Canal Grande di Venezia. Si narra che le sue case siano colorate per aiutare i pescatori a trovare la propria abitazione durante le giornate di nebbia. Burano possiede anche un campanile pendente, secondo come pendenza solo alla Torre di Pisa!
- Torcello, l’ultima isola dove faccio tappa. È l’isola più antica della laguna di Venezia, abitata da 9 persone e composta da una sola strada che conduce alla Chiesa di Santa Maria Assunta che custodisce un mosaico bizantino da non perdere! Lungo la strada che porta alla chiesa, potrete ammirare il Ponte del Diavolo, protagonista di una leggenda funesta.
Rientro dal tour intorno le 17.30, ma ho ancora energie per esplorare la libreria Acqua Alta: non dite che non la conoscete perché non ci credo! La libreria Acqua Alta è forse una delle librerie più famose d’Italia. Il suo proprietario ha messo i libri non sugli scaffali, bensì sulle gondole e vasche da bagno. La maggior parte delle persone non viene qui per acquistare un libro, ma viene semplicemente per salire sulla scala di libri e farsi una foto, magari insieme ai tanti gatti che vivono tra i libri e si lasciano spesso accarezzare dai visitatori.
Appena dietro la libreria, al Ponte dei Conzafelzi, si trova uno degli scorci più belli e insoliti di Venezia: una casa completamente circondata dall’acqua su tutti e tre i lati! Sono pochissime le case a Venezia ad avere questa caratteristica. Questa peculiarità rende questa casa tra le più curiose e fotografate di Venezia, pur non essendo un palazzo famoso.
Di nuovo in marcia e raggiungo San Zaccaria, una delle chiese più belle di Venezia. Pochi sanno, che al suo interno nasconde una cripta che è perennemente allagata. Il costo per visitarla è di 3 euro.
Giorno 2 – Rialto e Piazza San Marco
Due sono i simboli di Venezia: le gondole e il Carnevale. Ecco, il secondo giorno della mia permanenza cade di martedì grasso, ultimo giorno di Carnevale. Suppongo che Venezia sia un ottimo posto dove celebrarlo come si deve!
Prima però breve sosta al mercato di Rialto. Al mercato di Rialto c’è il mercato del pesce e della frutta. Consigliato per scoprire un lato difficile da vedere, ma ancora autentico della città. Nei pressi del mercato, in Campo di San Giacomo Rialto, c’è una insolita statua chiamata Gobbo di Rialto. Questa scultura rappresenta un uomo che sostiene una scala, chiamato appunto “gobbo” per la sua posizione. Questo era il punto di arrivo per coloro (soprattutto i ladri) che subivano la pena della fustigazione: il colpevole veniva spogliato e frustato, e per porre fine alla sofferenza doveva baciare la statua in questione.
Il carnevale chiama, perciò mi dirigo verso Piazza San Marco alla caccia di maschere eleganti, armoniose e sfavillanti. Che ci crediate o no, Piazza San Marco è l’unica piazza di Venezia! Sì, perché tutto il resto sono “campi”. Patrimonio dell’UNESCO, Piazza San Marco è famosa per il suo campanile, per l’omonima e bellissima Basilica, per le due colonne (il Leone Alato e il Tòdaro) e anche per i piccioni.
Le eleganti maschere possono aspettare ancora qualche minuto, decido quindi di cambiare prospettiva e salire sul Campanile di San Marco, dove la vista spazia a 360° su tutta Venezia, l’intera laguna e si allargano gli orizzonti. Il costo è di 10 euro ed è gratis per i bambini fino ai sei anni. Mi concedo una breve tregua dal carnevale. Approfittando della modesta coda per visitare la Basilica di San Marco, con soli 3 euro (Bambini gratis fino a sei anni) vengo investito da interni avvolti da una pioggia di mosaici e una quiete straordinaria, nonostante le folle di turisti. Non si corre il rischio di esagerare nel descrivere la bellezza di questa basilica.
Giorno 3 – Venezia e il Canal Grande
Se volete vedere tutto il Canal Grande, vi sconsiglio di provarci in gondola né di farlo a piedi, ci sono zone in cui non si passa. Vi suggerisco piuttosto di partire dalla stazione dei treni “Santa Lucia” e prendere il Vaporetto linea 2 direzione San Marco (quello che fa meno fermate).
Con soli 7,50 euro a persona, in un’ora circa potrete percorrere tutto il Canal Grande, ammirando i palazzi e gli hotel che vi si affacciano. Se pianificate di usare il vaporetto da 3 o più volte al giorno, vi consiglio l’abbonamento giornaliero da 24h o 48h. Altrimenti il modo migliore per godersi la città è girarla a piedi, risparmiando i soldi del vaporetto e godendovi di più la città.
L’ultimo giorno lo dedico alla visita del Palazzo Ducale. La visita si suddivide in due parti: la prima è una parte più storico-artistica, dedicata a Venezia, al Doge e alla storia della Repubblica della Serenissima, molto interessante da vedere. La seconda parte è una parte un po’ più dura, e si svolge lungo le prigioni dei Piombi.
Saluto Venezia dal Fondaco dei Tedeschi: un palazzo di Venezia, situato nel sestiere di San Marco e affacciato sul Canal Grande, in posizione adiacente al Ponte di Rialto (la visita gratuita non è garantita senza prenotazione). Rivolgo un ultimo sguardo dall’alto, su questa città unica al mondo sospesa sull’acqua e nel tempo.
Ti lascio, a meditare e pianificare. Con l’augurio che Venezia sappia ritagliarti la tua dose di meraviglia e ammirazione.