Quasi 500 anni prima del Pentagono americano, un palazzo viterbese fu costruito con la stessa forma
Palazzo Farnese Caprarola e il borgo di Caprarola, ci troviamo a metà strada tra Viterbo e Roma, a quasi due passi dal Lago di Vico, immersi nel verde tra castagneti secolari dei Monti Cimini.
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Ma andiamo indietro nel tempo. Erano gli inizi del 1500, quando il cardinale Alessandro Farnese “il vecchio” acquistò il borgo medievale di Caprarola dagli Anguillara – i nemici di casa Farnese – questo per renderlo centro dei domini Farnese in Tuscia e dove proseguì la politica espansionistica della casata verso Roma. Per far questo, occorreva un punto strategico scelto con cura, una rocca. Il disegno venne affidato nel 1520 all’esperto militare della famiglia, Antonio da Sangallo “il giovane”, fu proprio lui che progettò questo grande edificio con una pianta pentagonale sul punto più alto dello sperone roccioso dove sorge il borgo.
L’edificio presenta bastioni angolari, il tutto venne realizzato secondo i principi dell’architettura miliare del tempo, venne disegnato attorno ad un cortile circolare. I lavori si interruppero nel 1534 con l’elezione al soglio pontificio del cardinale, incoronato Papa Paolo III. Vennero interrotti per molto tempo e il nuovo proprietario ebbe delle idee completamente differenti, infatti affidò i lavori Jacopo Barrozzi detto “il Vignola”; ad Alessandro Farnese nipote, cui piaceva molto questo luogo e lo considerava un rifugio dal coacervo di invidie e rivalse che si succedettero all’elezione di Paolo III.
Vignola si impegna molto a modificare radicalmente il progetto del Sangallo, ripresero così i lavori nel 1559, pervenendo alla realizzazione di una magnifica struttura rinascimentale, che conservò la pianta ottagonale del complesso e apportò notevoli variazioni al progetto, introducendo terrazze panoramiche alla sommità dei bastioni, un cortile di rappresentanza circolare, grandi scalinate interne ed esterne. Grandi artisti dell’epoca lavorarono alla decorazione degli interni. Alle spalle del Palazzo, i Farnese vollero realizzare degli orti; si narrò che l’architetto Giacomo de Luca fece venire appositamente da Roma la terra di risulta delle fondazioni della Chiesa del Gesù, naturalmente i costi del trasporto erano irrilevanti.
Il complesso monumentale di Caprarola passò in eredità ai Barbone nel 1731 dopo l’estinzione della famiglia Farnese; nel 1941 è stato acquisito dallo Stato italiano e nel 1973 affidato alla Soprintendenza del Ministero dei Beni Culturali, che attualmente ne cura la gestione.
Palazzo Farnese di Caprarola: ecco com’è oggi
Il Palazzo Farnese oggi, si presenta con una massiccia struttura a pianta di pentagono regolare: rimaniamo sorpresi e affascinati, l’ingresso si raggiunge dalla sommità del paese e si presenta in tutta la sua maestosità con una grande doppia rampa di scale. Dal balcone centrale della facciata del palazzo domina il verde paesaggio circostante e sotto di esso il paese di Caprarola. Gli ambienti del Palazzo restano raggruppati secondo uno schema che prevedeva una zona estiva ad occidente e una invernale ad oriente. Vennero realizzati i servizi e le abitazioni della servitù separandoli dalla zona riservata alla nobiltà.
Palazzo Farnese si eleva in cinque piani, al suo centro, nel ventre, un cortile circolare delimitato da due portici sovrapposti con volte affrescate da Antonio Tempesta, al suo interno si svolge la famosa Scala Regia, una rampa elicoidale poggiante su trenta colonne, affrescata anch’essa e di comoda salita. La quantità di affreschi è notevole, ovunque vi giriate, copre le pareti dei corridoi e delle tante sale, opere realizzate dai più grandi artisti del Cinquecento, tra cui gli Zuccari. Soggetti mitologici raffigurati quasi al limite dell’esoterico: in particolare la Stanza dell’Aura definita da alcuni “un caso di decorazione alchemioermetica”. Molte sono le sale che potrete visitare con superbe decorazioni, la Sala dei Fasti Farnesiani e quella del Mappamondo, cove si trova una ricostruzione del mondo allora conosciuto.
Il piano sotterraneo si presenta con un grande corridoio realizzato ad anello per agevolare l’arrivo di carrozze, chiaramente anche lo sbarco degli ospiti, e l’uscita delle stesse, con al centro un enorme pilastro che altro non era che lo scarico di acque del palazzo.
Il parco alle spalle del Palazzo, un’opera del geniale Vignola
Un luogo incantato, dove il tempo sembra essersi fermato, vivere sensazioni uniche tornando indietro nel tempo. Giardini segreti e fontane, sculture e ponti levatoi e terrazzamenti fioriti fanno di questo luogo un complesso pittoresco degno dell’antico appellativo di “luogo di delizie”. Il tutto viene completato dalla elegante Casina del Piacere, che veniva utilizzata come residenza estiva dal Presidente Einaudi e fu progettata per essere un’estensione armoniosa dell’architettura del palazzo.
Palazzo Farnese di Caprarola, un simbolo, un magnifico esempio di architettura rinascimentale, ma anche un simbolo di estrema potenza e dell’influenza della famiglia Farnese, che, ancora oggi, regna nella sua bellezza storica e intramontabile. La sua storia continua a incantare e ispirare rendendola una tappa unica. Una tappa che merita la tua visita