80 anni dalla Battaglia di Montecassino, viaggio nella memoria oltre l’iconica Abbazia
La silhouette imponente dell’Abbazia di Montecassino domina dall’alto la città, una vetta “slanciata verso il cielo” come la descrisse Papa Gregorio Magno e che proprio alla posizione deve parte del suo fascino. Faro della cristianità ma anche simbolo di una delle battaglie più sanguinose della Seconda Guerra Mondiale, di cui quest’anno si ricorda l’80esimo anniversario. In realtà non si trattò di una sola battaglia, ma di una serie di attacchi ravvicinati compiuti tra gennaio e maggio del 1944. Quasi mille tonnellate di bombe caddero in pochi mesi sulla città di Cassino, la distruzione fu praticamente totale. Le perdite incalcolabili.
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E se oggi l’abbazia, completamente ricostruita, è in assoluto il luogo-simbolo di quei giorni, ci sono altre tappe che completano il viaggio (e il racconto) di quegli eventi da queste parti. Dall’esperienza interattiva dell’Historiale, recentemente rinnovato, ai percorsi a piedi lungo i tracciati militari della Linea Gustav, per andare a ritroso fino alle testimonianze dell’antica Casinum e del suo anfiteatro, nemmeno questo risparmiato dal fuoco alleato. In occasione dell’80esimo anniversario da quei tragici eventi qui vi proponiamo un itinerario sui luoghi del conflitto e sulle sue ferite, un percorso insolito nell’identità del basso Lazio a metà strada tra Roma e Napoli.
Montecassino, la fenice della cristianità
Ecco come appariva l’Abbazia di Montecassino dopo i devastanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale
In principio c’era un tempio pagano dedicato al dio Apollo, poi qui Benedetto da Norcia gettò le basi di un grande monastero che sarebbe diventato il maggiore centro della cristianità nel Medioevo. Luogo di fede, spiritualità e silenzio (sempre qui si scrisse la regola benedettina dell’Ora et labora), ma anche riferimento per la produzione culturale in tutto l’Occidente. Le sue mura millenarie hanno ospitato una delle principali biblioteche d’Europa, i suoi codici impreziositi dal lavoro degli amanuensi sono stati custoditi e più volte salvati dalla distruzione di guerre e saccheggi. È successo anche nel 1944, sotto l’ultima e più pesante delle cadute, da cui è risorta solo nel 1964.
Oggi l’Abbazia di Montecassino accoglie migliaia di visitatori, pellegrini in cammino lungo la Via Benedicti e visitatori da tutto il mondo, affascinati dalla sua storia unica. Il chiostro bramantesco, ai piedi della scalinata, è il cuore simbolico del complesso, con gli affacci antichi sulla città e la Valle de Rapido. I resti del pavimento della Basilica testimoniano la grande ricchezza di marmi e la varietà dei motivi, mentre la la cripta ospita magnifici mosaici dorati. Il Museo vanta una collezione molto ricca di stampe e carte geografiche, corali e manoscritti, così come quella dedicata ai paramenti sacri e agli avori.
La visita del complesso si accompagna a quella del vicino Cimitero Militare Polacco che accoglie i 1050 soldati che proprio qui persero la vita, e a quello del Commonwealth, appena fuori città.
Visitare l’Abbazia di Montecassino e il Museo
Indirizzo: Via Montecassino, 03043 Cassino (FR), Italy
Orari:
Abbazia:
- 1 novembre – 31 marzo: lunedì – sabato, 9:30 – 16:50, domenica, 9:30 – 17:15
- 1 aprile – 31 ottobre: 9:30 – 18:30
Museo:
- 1 novembre – 31 marzo: domenica e festivi, 9:30 – 17:15
- 1 aprile – 31 ottobre: tutti i giorni, 9:30 – 18:30
Giorni di chiusura: Durante le celebrazioni la visita è sospesa.
Museo multimediale Historiale, tutti i linguaggi della guerra
L’Historiale è un viaggio nei linguaggi e nelle espressioni belliche che colpirono Cassino durante la Seconda Guerra Mondiale
Un museo interattivo e decisamente unico nel suo genere. L’Historiale è un viaggio multisensoriale nei fatti ma anche nelle emozioni che hanno attraversato la città di Cassino e i 36 comuni limitrofi durante il conflitto mondiale. A rendere unica l’esperienza un allestimento d’autore, ideato e realizzato dalle Officine Rambaldi, sotto la guida di Carlo Rambaldi, Premio Oscar per gli effetti speciali dei film King Kong, Alien e ET.
Quattordici sale multimediali raccontano la Battaglia di Montecassino, le sue cicatrici sul territorio e la difficile ricostruzione, e lo fanno con un linguaggio evocativo e mai scontato, attraverso filmati d’epoca, effetti speciali e testimonianze di grande impatto, che restituiscono in modo diretto il clima di quei terribili giorni.
Inaugurato nel 2004 il Museo Historiale oggi, proprio in occasione dell’80esimo riapre al pubblico dopo un un’importante intervento che ne ha migliorato accessibilità e fruizione.
Visitare il Museo multimediale Historiale di Cassino
- Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30, domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 17:00. Sabato chiuso.
- Indirizzo: Via San Marco 23, 03043 Cassino (FR)
- Sito: https://cultura.gov.it/luogo/museo-multimediale-historiale-di-cassino
L’antica Casinum, pietra oltre il tempo
Il sito archeologico di Casinum
Il Museo Archeologico “G. Carettoni” e Parco Archeologico di Casinum, è un’altra tappa obbligata per ripercorrere la storia di questi luoghi. Un interessante complesso costruito a ridosso delle mura dell’antica città romana di Casinum e che incornicia un importante anfiteatro di forma ellittica addossato alla montagna. Un edificio imponente che qui chiamano “Colosseo” e che ospitava fino a quattromila spettatori, vanto della gens Ummidia che ne finanziò la costruzione. Durante la guerra fu in parte danneggiato in altezza ma non nel perimetro, quindi restaurato nel dopoguerra ma senza mai perdere la sua autenticità. Passeggiando lungo l’antico basolato romano, lungo quasi 300 metri, è possibile riconoscere le tracce delle ruote che lo attraversarono per quasi due secoli, ma anche tratti danneggiati dalla caduta degli ordigni bellici nel secolo scorso. A breve distanza il Mausoleo di Ummidia Quadratilla, edificato con grandi blocchi squadrati e perfettamente connessi senza malta, ha resistito all’usura del tempo e ai danni della guerra, per conservarsi in tutta la sua bellezza geometrica e assoluta. Il Museo espone anche importanti reperti che documentano lo sviluppo della città e del territorio dall’età preistorica-protostorica fino a quella tardo antica, tra i quali la celebre Spada di San Vittore (IV-III sec. a.C.), l’Atleta/Eroe di Cassino e il letto funerario di Aquinum.
Visitare il Museo Archeologico “G. Carettoni” e Parco Archeologico di Casinum
Il museo è aperto tutti i giorni, chiuso il 25 Dicembre e 1 Maggio.
- Indirizzo: Via di Montecassino (Km. 0,800), 03043, Cassino (FR)
- Orari: Parco archeologico: 8.30-16.00 (invernale), 8.30-19.00 (estivo); Museo: 8.30-19.30.
- Biglietti: Intero € 5,00; Agevolato € 2,00 (dai 18 ai 25 anni).
- Sito: https://direzioneregionalemuseilazio.cultura.gov.it/luoghi/museo-archeologico-nazionale-g-carettoni-e-area-archeologica-di-casinum/
Trekking della memoria, sui sentieri della Linea Gustav
Ma perché proprio Cassino? A partire dal 1943 sulle mappe dei generali tedeschi una linea rossa tagliava trasversalmente l’Italia in due nel suo punto più stretto, dall’Adriatico al Tirreno. Linea Gustav, la chiamarono, un sistema di fortificazioni, bunker e trincee che sfruttava le vette dell’Appennino e i suoi punti panoramici per controllare gli spostamenti del nemico. Cassino era uno dei suoi punti più strategici.
Oggi la Linea Gustav è un affascinante percorso escursionistico con decine di varianti, dove tra boschi e crinali è possibile ancora imbattersi in bunker militari e fortini per raggiungere postazioni da cui si dominano la Valle di Comino e quella del Rapido, oggi come allora.
A piedi o in mountain bike, sono diversi i sentieri così come i punti di vista sulla storia che questi camminamenti offrono agli escursionisti, di crinale in crinale tra il Lazio e l’Abruzzo.
A Cassino, in particolare, diverse associazioni sono impegnate nel recupero fisico ma anche identitario di quei luoghi, abbinando la passione per il trekking all’importanza della memoria. È il caso della Cavendish Road, recuperata dal CAI e nuovamente fruibile nel tratto che va dalla frazione Caira alla Masseria Albaneta. Un altro percorso parte dal piccolo borgo di Valleluce per attraversare le postazioni difensive sul Monte Cifalco, punto di osservazione privilegiato dell’esercito tedesco. Ci si imbatte in diversi fortini scavati nella roccia e una volta in vetta, con lo sguardo a valle, non è difficile ridisegnare con lo sguardo la mappa tragica e insensata di quei giorni.