Il gioiello bianco dell’Istria è l’incredibile borgo sospeso sul mare da dove ammirare l’Italia di confine

“Muggia-Vecchia” e il magnifico territorio che la circonda, con un maestoso castello. Insolita ma apprezzabile, è la meta dell’anno.
Cristian Vicari, 26 Giu 2024
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Una cittadina che sorse sul colle denominato “Muggia-Vecchia”, ed è probabile che in origine il primo insediamento sia stato un castelliere preistorico. Nei presso della cittadina furono rinvenute iscrizioni romane, un orologio solare e frammenti di mosaico e mattoni con bollo di fabbrica. Il primo documento in cui appare il nome di Muggia risale all’anno 931 e concerne la donazione fatta dai re d’Italia Ugo e Lotario al Patriarca di Aquilea del “Castellum Mugla”.  

Un borgo che si sviluppò, durante il periodo dove fu soggetto all’influenza patriarcale, principalmente attorno al porto. Nel 1352 scoppiò una guerra tra i Patriarchi di Aquilea ed i conti di Gorizia e Muggia si trovò a combattere contro Trieste le cui truppe distrussero Muggia Vecchia. Nel 1420 la cittadina passò dal potere patriarcale a quello della repubblica di Venezia che pretese dai muggesani la sottoscrizione di un atto di dedizione. Il torrente, ancora oggi presente, Rosandra divenne il confine tra l’Austria che possedeva Trieste, Muggia e l’Istria interna, e Venezia che e dominava la parte costiera.  

Cosa vedere a Muggia, la “Venezia della Venezia Giulia”

muggia

Il centro storico, cuore di Muggia, presenta numerosi siti archeologici e storici da visitare. Un labirinto di strette vie acciottolate, fiancheggiate da edifici color pastello e piazzette pittoresche. Il cuore, Piazza Marconi, con il suo elegante Municipio, ricostruito dopo l’incendio del 1930, presenta attualmente ben poco dell’antico aspetto medievale, d’interessante c’è però la scultura che si trova sulla facciata raffigurante un leone di San Marco datato 1444 e delle trifore con arco acuto. Posto che si trova a pochi passi dalla Chiesa di San Francesco, presso le mura del centro, sorge un “Luogo” francescano, al tempo forse un convento. Edificata nel 1411 è dedicata alla santissima trinità, alla Croce ed a San Francesco, ha una forma rettangolare con abside poligonale e una semplice facciata a capanna in arenaria. Sopra il portale vediamo una lunetta archiacuta ed un occhio circolare, sulla sinistra, sotto un’epigrafe rinascimentale, è murato uno stemma quattrocentesco. Entrando, si rimane a bocca aperta, esplorando questo luogo possiamo notare tre altari, in uno dei quali è presente una tempera del secolo XV raffigurante la “Madonna del Latte”.  

Ma ancora, tornando al cuore del centro, troviamo il Duomo, sorse sulle rovine di una chiesetta del XI-XII secolo e venne consacrato nel 1263, ci appare con un’abside costruita solo nella seconda metà dell’800 e l’attuale torre campanaria è databile alla metà del XVII secolo. In questo duomo, la parte più architettonicamente pregiata è senza dubbia la facciata, costruita in pietra d’Istria, suddivisa orizzontalmente da una cornice. La parte superiore spicca con un rosone con sedici colonnine ed al centro una scultura raffigurante una “Madonna con Bambino”. Sotto il rosone si apre il portale sormontato da una scultura che rappresenta la Trinità adorata dei santi Giovanni e Paolo. L’interno del duomo è sbalorditivo, tre navate a tutto sesto e nell’ultimo pilastro di destra degno di nota vi è un frammento pittorico raffigurante il busto di Santa Barbara con il capo coronato rivolto verso una torre. 

La costa frastagliata, le baite lungo le verdi colline, una poesia per gli occhi

baia di muggia

Oltre il suo enorme e ricchissimo patrimonio storico, Muggia, si trova immersa negli splenditi paesaggi naturali. Il Parco Naturale delle Falesia di Muggia, con le sue imponenti scogliere e la vegetazione mediterranea, è una destinazione imperdibile per gli amanti della natura. Oltre questo, Muggia presenta un lungomare, il posto ideale per una passeggiata ammirando il mare e il panorama verso Trieste, da questo lungomare fanno parte cinque chilometri di sentieri che collegano la marina di Porto San Rocco al confine con la Slovenia. La prima parte è contraddistinta da un ampio viale pedonale affacciato direttamente sul mare, con una piccola spiaggia libera attrezzata con docce e chioschi, qui d’estate è un sogno.  

Curiosità, lungo il lungo mare noterete il “Mandracchio”, ovvero, un piccolo specchio chiuso ove lasciare barche di piccole dimensioni. Muggia, infatti, è una delle poche città ad avete ancora un Mandracchio che non sia stato interrato e che venga ancora utilizzando, regalando a questo luogo un’atmosfera pittoresca e suggestiva.   

Cultura culinaria

sarde in saor

Muggia è nota per le sue vivaci tradizioni culturali, le quali, moltissime, sono legate alla sua storia e alla sua posizione geografica. Il Carnevale Muggesano è uno degli eventi più attesi dell’anno, con sfilate di carri allegorici, maschere e costumi che animano le strade del borgo. Oltre il divertimento, la cultura culinaria riflette molto l’influenza della vicina Trieste e del Mar Adriatico, piatti come il pesce fresco, che sono una specialità, con ricette che combinano sapori italiani e mitteleuropei. Non potrete perdere il “brodetto”, una zuppa di pesce tradizionale, e ancora, i “sardoni in saor”, sardine marinate in aceto e cipolla.  

Muggia, un luogo storico, magico e ben conservato. La cultura culinaria, gli eventi del posto attribuiscono a dare quel tono in più a questo posto, una meta imperdibile, un viaggio attraverso i secoli, alla scoperta di un angolo d’Italia che conserva la sua magnifica bellezza. 



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