3 città per un solo viaggio con vista sull’Atlantico: la porta sull’oceano d’Europa è un paese dalle 1000 meraviglie

Dopo che negli ultimi anni, la scelta per le nostre ferie era sempre ricaduta su una meta italiana, per quest’anno abbiamo deciso di riprendere l’aereo, direzione Portogallo, sfruttando anche un buono viaggio che avevamo. Il volo ci è costato 720€ per tutti e quattro, andata su Lisbona e ritorno da Porto. Il nostro viaggio ha incluso, oltre a queste due città, anche la bella Sintra. Segue il racconto, giorno per giorno.
Indice dei contenuti
Diario di viaggio in Portogallo
Giorno 1 – Arrivo a Lisbona
Atterriamo puntuali alle 13.35 a Lisbona, ritirata la nostra valigia prendiamo la metro che ci porta dentro il nostro ostello. Si avete capito bene, perchè il Sunset Destination Hostel che abbiamo prenotato si trova proprio all’interno della stazione di Cais do Sodre. Sistemate le pratiche del check-in scendiamo in strada, che la fame si inizia a farsi sentire, la prima sosta è alla tanto pubblicizzata Casa do Pastel de Bacalhau, l’esperienza consiste in una crocchetta di baccalà ripiena di formaggio accompagnata da vin santo, buona ma niente di eccezionale. Non soddisfatti ci dirigiamo nel vicino Time Out Market, mercato al chiuso con una grande varietà culinaria, dentro c’è anche la Manteigaria dove assaggiamo il nostro primo pastel de nata, buono buono!
Dopo esserci rifocillati, fuori al mercato ci sono alcuni tuk-tuk, che in due ore ci farà fare un bel giro del quartiere Alfame e Castillo, tra salite, discese, viuzze, fermandosi nei monumenti principali e nei numerosi Miradouro della zona, molto comodo se hai due bambini piccoli e non puoi farli camminare per ore. Al termine del giro siamo tutti belli cotti, così torniamo in ostello per una bella doccia ed andare a cena al O Português Chiado, cunina tradizionale e prezzi giusti, fanno un polpo che si squaglia in bocca.
Giorno 2 – Lisbona (Tram 28, Santa Justa, Via Rosa)
Oggi ci aspetta un bel girovagare per Lisbona. Ritiriamo la Lisboa Card che per 3 giorni ci da la possibilità di utilizzare qualsiasi mezzo, entrare gratuitamente nei più famosi monumenti e vari sconti su altre attrazioni. Per partire ci vuole una colazione da Pao da Ribeira, dove fanno dei prodotti da forno di alta qualità, Azzurra e Romeo escono tutti impiastricciati di cioccolato. Presi i giusti zuccheri siamo pronti per iniziare la giornata.
Ci dirigiamo nei pressi di Praça Do Commercio per prendere il famosissimo Tram 28, che fortunatamente la mattina ancora è poco affollato. È un tuffo nel passato, il tram come un serpente sinuoso si snoda tra viette e vicoli, passando dal quartiere Baixa all’Alfama. Scesi dal tram raggiungiamo l’Elevador de Santa Justa, un simbolo della città del secolo scorso, comodissimo per raggiungere la nostra prossima tappa, Convento Do Carmo. Grandiosa e originale costruzione in stile gotico rimasta senza copertura in seguito al grande terremoto del 1755 e mantenuta tale. È stata una bellissima esperienza visitare questo luogo, con squarci di cielo e di sole che si fanno varco tra le rovine.
Finita la visita, scendiamo a piedi fino a l’ondeggiante Praça do Rossio, dove non si può non far tappa al Mundo Fantastico do Sardinha, posto ben curato e colorato, perfetto per comprare qualche souvenir. A due passi dalla piazza, facciamo un pitstop per darci un po’ di brio da A Ginjinha, un locale storico che vende shottini di liquore all’amarena. Per non rimanere a stomaco vuoto andiamo da Potato Project, dove fanno delle patatine fritte con qualsiasi condimento e salsa, spaziali!! Oramai si è fatta ora di pranzo, risaliamo sul Tram 28 che ci porta fino al capolinea Campo de Ourique, dove si trova l’omonimo mercato al coperto. Essendo un po’ fuori zona, non rientra nei classici giri turistici quindi c’è pochissima gente. Pranziamo con delle ottime sardinhas assadas ed un buon bacalhau a bras.
Stanchi di aver passato tutta la mattinata in giro, torniamo in ostello a ricaricare le pile. Usciamo che oramai è ora dell’aperitivo, quindi tappa obbligatoria nella Via Rosa, uno dei posti più fotogenici e instagrammati della capitale portoghese, immancabile la tappa da Pensao Amor, un vecchio bordello con ambienti goliardici, raffinati ed originali.nPer cena abbiamo prenotato da Atalho do Cais, dove mangeremo della carne buonissima, picanha alla griglia, wagyu, sushi di carne, anche la semplice cotoletta dei bambini era molto buona.
Giorno 3 – Sintra
Oggi si va in trasferta, dopo la solita colazione da Pao andiamo a prendere il treno direzione Sintra. In una quarantina di minuti ci porta a destinazione. All’uscita dalla stazione c’è molta confusione dovuta dai molti turisti che arrivano tutti insieme, ci ritroviamo un po’ spaesati, alla fine contrattiamo con un tassista privato che ci porterà nei vari punti di interesse che abbiamo scelto di visitare. La prima visita la facciamo al Palacio National da Pena, immerso nel verde, tutto colorato, sembra uscito da una fiaba, è un vero gioiello architettonico. Noi abbiamo deciso di non visitare gli interni perché li ritenevo poco interessanti, abbiamo fatto il giro tutto esterno e sulle terrazze, dove c’è la possibilità di ammirare panorami a 360°.
Per pranzo abbiamo trovato una vera chicchetta il Villa Craft, locale molto piccolo con della ottima birra e forno a legna, tutto molto buono. Dopo esserci rifocillati, con il nostro taxi ci facciamo accompagnare alla Quinta da Regaleira. In assoluto l’esperienza più bella a Sintra, un bellissimo castello con un giardino immenso, dove puoi trovare statue, grotte, labirinti, tempietti, laghetti e pozzi, il tutto come una grande caccia al tesoro, è molto bello perdersi nel suo giardino. Un posto fuori dal normale, tra il fiabesco e l’esoterico. Scendere il pozzo è davvero suggestivo ma ancora di più è perdersi tra i cunicoli sotto il pozzo, dove i nostri figli si sono divertiti tantissimo.
Si è fatto metà pomeriggio e dopo tanto camminare siamo tutti stanchi, così torniamo alla stazione per riprendere il treno che ci riporta a Lisbona nel nostro ostello. Per cena andiamo al Baixa do Peixe che si affaccia in Praça do Comercio, con una bellissima vista mare, fanno dei menù fissi di pesce ma sinceramente non è niente di eccezionale. Dopo cena per far contenti Azzurra e Romeo, ma un po’ anche noi adulti, andiamo da CandyLisa per comprare qualsiasi tipo di caramelle, il sogno dei bambini!
Giorno 4 – Lisbona (Belem, Monastero dos Jerónimos, Barrio Alto)
Ultimo giorno a Lisbona. Con il tram 15 ci dirigiamo nel quartiere di Belem per visitare l’omonima torre, che si affaccia sul fiume Togo, la struttura è affascinate e ricca di storia, inoltre si gode di una bellissima vista sul Ponte 25 Abril, sinceramente la torre è più bella fuori che dentro. Da qui a piedi raggiungiamo il Monumento alle Scoperte ma decidiamo di non salire in cima. Poi con il sottopasso andiamo al Monastero dos Jerónimos. C’è una coda pazzesca ma grazie alla Lisboa Card ma sopratutto grazie a Romeo che è piccolino, parlando con l’inserviente, chiudono un occhio e ci fanno entrare subito. Il monastero è bellissimo, con intricate decorazioni e dettagli scolpiti nella pietra, raccontano secoli di storia e splendore.
Dopo aver passato tutta la mattina a visitare monumenti ci andiamo a svagare nella vicina Lx Factory. Luogo davvero caratteristico, è un quartiere ricco di negozi e ristoranti, da menzionare una bella libreria, ma vale la pena venire anche per uno sguardo ai murales e a tutta la urban street arts del posto. Dopo un rinfrescante aperitivo, per pranzo ci fermiamo al 1300 Taberna che ci cucinano un’ottima paella.
Belli riposati ed a panza piena, con il tram torniamo al centro di Lisbona, precisamente al Barrio Alto. Girovagando tra chiese, miradouro de Sao Pedro, stradine, murales e pastel de nata. Per cena optiamo per un pub, al Dote Cervejaria Moderna, senza infamia e senza lode.
Giorno 5 – Porto (centro storico, Mercado Bom Sucesso)
Oggi si cambia città! Con un comodo treno in 3h 15m arriviamo a Porto, il tempo di lasciare i bagagli al confortevole HF Tuela Porto e scendiamo in strada. Si è fatta ora di pranzo cosi ci dirigiamo nel vicinissimo Mercado Bom Sucesso, uno splendido mercato al coperto dove si può mangiare qualsiasi cosa. Ci facciamo un antipasto con un bel piatto di percebes per poi spararci un panino con maialino al latte davvero godurioso. L’esperienza a Porto parte molto bene! Per il resto della giornata ci perdiamo tra le varie viuzze del centro storico, tra chiese, murales, acquisti da Zara, pastel de nata e palazzi storici. Una menzione particolare va alla bellissima Cappella delle Anime.
Dopo ore di camminata siamo stanchi, doccia rigenerante in hotel e siamo pronti per la cena, non senza aver salvato e ripreso la scimmietta peluche di Azzurra che aveva lasciato da Zara, facendo una corsa pazzesca prima che chiudesse. Per cena questa volta non abbiamo prenotato, casualmente andiamo a Casa Guedes Progresso dove mangeremo bene ma niente di particolare.
Giorno 6 – Porto (Sao Bento, Mercado Beira-Rio)
Il tempo è uggioso e qualche gocciolina ci da il buongiorno, andiamo alla famosa libreria di Harry Potter ma senza aver prenotato è impossibile entrare, così ripieghiamo sulla Chiesa dei Chierici dove è possibile salire sul campanile ed avere una vista su tutta la città.
Da qui andiamo alla stazione di Sao Bento per ammirare i bellissimi azulejos. Poi camminando camminando scendiamo fino al fiume Duero, per poi attraversare a piedi il Ponte Dom Luis I per andare a Vila Nova de Gaia. Il ponte ha la particolarità di poterlo percorrere o da sopra o da sotto, passando sopra si ha una vista magnifica di entrambe le coste. Dall’altra sponda del fiume ci sono tutte le cantine del vino porto, noi scegliamo la cantina Burmester, meno conosciuta di molte altre, ma bellissima cantina incastonata nella roccia e circondata da botti molto grandi. Abbiamo fatto la visita guidata in italiano con degustazione finale, gentilissimi hanno omaggiato i nostri figli di un succo e dei cioccolatini. Dopo la degustazione come direbbe Biggiogero eravamo “dignitosamente brilli”, quindi abbiamo fatto tappa alla Casa do Pastel de Bacalhau per un aperitivo e poi abbiamo fatto pranzo al Mercado Beira-Rio.
Per risalire in cima al ponte, con tutto l’entusiasmo dei nostri bimbi, abbiamo preso la teleferica e da qui siamo tornati in hotel per riposare un pochino. Usciamo per l’aperitivo rigorosamente da fare in zona Ribeirinha per ammirare il tramonto sul fiume con uno spritz in mano. Per cena ho prenotato prima di partire al Meia-Nau, ristorante favoloso di pesce, tutto buonissimo compreso il vino che ci hanno consigliato.
Giorno 7 – Rientro in Italia
Sveglia la mattina presto e si ritorna in Italia. Vi consiglio di usare il taxi, con soli dieci euro vi portano dal centro città all’aeroporto.
Conclusioni
Lisbona è bella, è grande, con tantissime cose da fare e si mangia veramente bene spendendo il giusto, ma noi abbiamo lasciato il cuore a Porto. È molto più a misura d’uomo e ci è sembrata più autentica e meno votata al turismo, secondo me è un vero gioiello. I bambini si sono divertiti tanto a girovagare tra monumenti e stradine.