Vai in Spagna, ma non a Barcellona: questa città colorata e moderna ti farà scoprire un lato tutto nuovo del paese

Bilbao meravigliosa!
Elle67, 19 Mag 2024
vai in spagna, ma non a barcellona: questa città colorata e moderna ti farà scoprire un lato tutto nuovo del paese
Partenza il: 17/01/2020
Ritorno il: 20/01/2020
Viaggiatori: 2
Ascolta i podcast
 

Bilbao è una città meravigliosa, un esempio da seguire, la dimostrazione che cambiare totalmente una città si può. Da patria dell’industria pesante spagnola, grigia a causa della polvere di carbone, dove la gente andava solo per un posto di lavoro, a città meravigliosa, piena di edifici storici che sembrano appena rimessi a nuovo, altri modernissimi disegnati dagli architetti più prestigiosi, aiuole fiorite, traffico ridottissimo, bellezza in ogni angolo.

La città è tagliata da quello che sembra un fiume ma in realtà è un braccio di mare, la Ria. Il 26 agosto del 1983 un evento atmosferico rarissimo fece sì che si scontrassero proprio sopra Bilbao due perturbazioni, e in una notte caddero sulla città 600 litri d’acqua per metro quadrato. Il giorno dopo c’erano oltre 3 metri d’acqua nella parte bassa della città. Quando l’acqua si ritirò lasciò montagne di fango e si portò via, in una notte, 55.000 posti di lavoro. Quello che dapprima sembrò un disastro, si rivelò poi un’occasione di rinascita perché la città venne ricostruita e trasformata da città di industria pesante in città di servizi e turismo. Sarebbe meglio avere due giorni pieni per visitarla, tre se si vogliono vedere anche alcuni musei o le zone periferiche. I trasporti pubblici sono eccezionali (metro, tram, bus), l’auto è meglio lasciarla a casa perché tutta la città è zona blu, anche la periferia, quindi la devi obbligatoriamente mettere in un parking a pagamento. Nel week end non si paga ma…trova un posto vicino al centro se ci riesci!

Guggenheim Museum Bilbao

bilbao

Il Guggenheim è ovviamente un must. L’edificio è meraviglioso, già all’esterno, circondato da tante enormi opere d’arte come il Puppy di Jeff Koons, un enorme cucciolo di terrier ricoperto di fiori, davanti all’entrata, o l’impressionante Ragno di Louise Bourgeois. Bisogna farci un giro attorno per ammirare sia la struttura di titanio che le varie sculture che la circondano. Poi entri e la meraviglia continua, ci sono tre piani da visitare che richiedono un po’ di tempo. L’audioguida è gratuita, un appassionato può restare dentro mezza giornata. Io dividerei la città in tre zone principali: quella attorno al Guggenheim, che include anche una passeggiata lungo la Ria per vedere Zubizuri, il ponte disegnato da Santiago Calatrava. Da qui conviene passare dall’altra parte della Ria e prendere la Funicular de Artxanda per godersi la vista della città. Fate prima la BBCard, il biglietto dovrebbe essere incluso. Attorno al Guggenheim ci sono altri edifici spettacolari come quello della Biblioteca dell’Università Deusto, la Torre Iberdrola, il Puente de la Salve.

Plaza Euskadi

plaza euskadi

Bisogna arrivare fino alla Plaza Euskadi per vedere altri edifici, alcuni antichi e altri modernissimi ma tutti sembrano appena finiti, sono impeccabili. Nella Plaza Euskadi oltre a un edificio stranissimo perché totalmente asimmetrico, c’è anche il Museo de Bellas Artes dove le opere sono divise in tante stanze quante le lettere dell’alfabeto basco (31 in tutto): ogni parola è un tema, ad esempio nella sala B ci sono opere su Bilbao. Da fare una passeggiata nel Parque de Doña Casilda, proprio lì dietro, dove non c’era una foglia in terra neanche dopo due giorni di vento fortissimo. Se siete arrivati fin qui allora fate ancora cinque minuti a piedi e andate allo Stadio San Mamés, meglio se gioca l’Atletico de Bilbao in casa. Anche lo Stadio è nuovissimo, ricoperto di pannelli luminosi, e l’ambiente prima della partita è da vedere. Tra l’altro il Bilbao è l’unica squadra della serie A che ha solo giocatori baschi.

Azkuna Zentroa

azkuna zentroa

Altra zona degna di nota è quella attorno all’Azkuna Zentroa, o Alhondiga Bilbao. Il posto mi ha lasciato a bocca aperta: erano vecchi magazzini che furono distrutti da un incendio e rimasero chiusi per anni, fino a quando Philippe Starck fece un progetto per trasformarli in un centro culturale che include biblioteca, sala lettura, palestra, sale per esposizioni, cinema, e una incredibile piscina, al terzo/quarto piano, dotata di pavimento di vetro. Chi è al piano terra se guarda in alto vede la gente che nuota sopra alla sua testa e chi nuota se va sott’acqua vede la gente che cammina tre piani più giù. Il problema all’inizio era stare attenti ai bambini che rischiavano di affogare per salutare le persone! Fuori la struttura è sempre quella del secolo scorso, ma dentro il rinnovamento è totale. Da vedere una per una le enormi 45 colonne, una diversa dall’altra.

Di fianco al centro, nella Plaza Bizcaia, c’è un altro bell’edificio modernissimo. A pochi passi è da vedere la Delegación Territorial de Sanidad y Consumo de Bizkaia, un normale edificio rivestito da una corazza di vetri disposti con diverse inclinazioni che riflettono il cielo, la strada, gli edifici di fronte… assolutamente da non perdere. A questo punto se avete ancora gambe e volete camminare in salita potete arrivare alla Plaza Kirikiño, un quartiere molto più popolare in cui si può vedere un po’ di street art (carina ma non delle migliori) e case coloratissime.

Ensanchez

Tutto l’Ensanchez, cioè il quartiere che si sviluppa attorno alla Plaza Moyua, la piazza ellittica che è il centro di Bilbao, è anche la zona dello shopping ed è piena di edifici elegantissimi. La Gran Vía era la strada dove i ricchi del 1800 e 1900 dovevano avere la residenza. Il traffico c’è ma è limitato: aver ridotto moltissimo la possibilità di parcheggiare in strada e aver potenziato il trasporto pubblico ha disincentivato l’uso dell’automobile. Magari qualcuno dalle nostre parti prendesse esempio! La domenica i negozi sono chiusi, tutti! Quindi se volete fare shopping pensateci prima. Io consiglio di uscire presto la domenica mattina per godersi la città semideserta, animata solo da una moltitudine di lavoratori che la ripuliscono: Bilbao è pulitissima, non si vede una cartaccia in giro. Ma la vecchia Bilbao è quella che si trova dall’altra parte della Ria. Si può iniziare la visita dal Centro Turistico che è nella Plaza Circular, anzi io consiglio di approfittare dei loro tour giornalieri: alle 10 quello nel Casco Viejo e alle 12 quello nell’Ensanchez. Con 9 euro si fanno entrambi e con 1 euro in più si compra la BB Card e si hanno i trasporti gratuiti, vale senza dubbio la pena. Sarebbe meglio farli in giorni diversi per avere poi il resto della giornata per approfondire da soli.

Dal Ponte Areatzako si ammirano da una parte il Teatro Arriaga e dall’altra la Modernista Estacion de la Concordia o de Santander. Purtroppo non si entra senza biglietto e quindi non abbiamo potuto vedere l’interno.

casco viejo bilbao

Il Casco Viejo è stato completamente inondato nel 1983 e forse per quello è oggi in ottime condizioni. Le case sono tutte di stile simile, tenute bene, dipinte di fresco, il quartiere è vivo e pieno di localini e negozietti. La Cattedrale di Santiago non è nulla di che, ed è obbligatorio farsi la scalinata di oltre 300 scalini che inizia dalla Plaza Miquel Unamuno e porta alla Basilica de Nuestra Señora de Begoña, se non altro per smaltire le decine di pinchos mangiati nei baretti sotto ai portici della bella Plaza Nueva (tanto simile ma non altrettanto bella della Plaza Reial de Barcelona). Il biglietto per visitare la Cattedrale include anche la chiesa di Sant’Antonio, di fianco al Mercado de la Ribera, ma purtroppo era chiusa.

Il Mercato vale assolutamente la pena vederlo. Purtroppo noi ci siamo passati di domenica e quindi non abbiamo visto i banchi di vendita, ma ci siamo abbondantemente rifocillati nella zona gastronomica. I pinchos erano ottimi ma c’era molto casino. Il lato positivo è che puoi provare molte cose scegliendo in posti diversi, ma non sempre mangi comodo. Va bene per un pit stop veloce. Con una bella camminata in salita da qui si arriva anche alla Bilbao Arena, altro edificio modernissimo, circondato da un mosaico sui toni del verde.

Appena fuori città, a Getxo, è interessante anche vedere il Ponte Vizcaya. Lo chiamano impropriamente ponte sospeso ma si tratta in realtà di un ponte trasportatore.

Da Bologna il modo più economico per arrivare a Bilbao è volare su Santander. Ecco, Santander purtroppo mi ha deluso. Io consiglio di vederla velocemente facendo un salto al Centro Botin, un centro di arte contemporanea disegnato da Renzo Piano, vedere il panorama dal Faro de Cabo Mayor, fare una passeggiata sul lungomare della Playa del Sardinero e attorno al Palacio de la Magdalena (divertendosi anche a vedere foche e leoni marini nel mini zoo, gratuito e aperto a tutti) e poi dirigersi subito a Bilbao facendo almeno una ventina di chilometri di costa perché ci sono dei panorami bellissimi, spiagge con dune, scogliere a picco, il centro surf di Somo. Tutti posti belli dove vale la pena fermarsi 5 minuti per ossigenarsi e ammirare i surfisti che in un gelido e ventoso sabato di gennaio aspettano la loro onda perfetta.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio