Dai Cavalieri di Rodi al Marchese del Grillo, la casa più famosa di Roma è la straordinaria terrazza panoramica sui Fori

Il fascino della Casa dei Cavalieri di Rodi di Roma, dai tempi antichi ai giorni nostri
Stefano Maria Meconi, 13 Ott 2024
dai cavalieri di rodi al marchese del grillo, la casa più famosa di roma è la straordinaria terrazza panoramica sui fori
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Ha accolto gran parte delle rocambolesche avventure del Marchese del Grillo, il famoso e iconico personaggio che ha consegnato alla leggenda della commedia l’indimenticabile Alberto Sordi, ma in realtà questa casa, nel cuore pulsante è storico di Roma, è la sede di un ordine cavalleresco che ha centinaia di anni. Serio e faceto, religiosità e laicità, una sorta di dualismo di cui la Città Eterna è maestra assoluta, e nella Casa dei Cavalieri di Rodi a Roma questo mondo emerge in tutta la sua incredibile attrattività, dimostrandoci ancora una volta, se ancora ne avessimo bisogno, che a ogni angolo della nostra Capitale c’è qualcosa di unico da scoprire.

Un tuffo nel passato: l’affascinante storia della Casa dei Cavalieri di Rodi

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A un primo sguardo, la casa più famosa di Roma appare come un elegante loggiato, protetto da un tetto a spiovente, a uno dei lati dei Fori Imperiali. La sua è una storia antichissima, che segue pedissequamente quella dell’Urbe: in origine qui c’era il tempio dedicato dall’Imperatore Augusto a Marte Ultore, il “vendicatore”. Sui sui resti, i Cavalieri di Malta edificarono, nel corso del Medioevo, la loro sede di rappresentanza. Ma chi sono, o meglio erano, questi cavalieri? Si tratta di religiosi che, oltre alle preghiere, erano allo stesso tempo nobili guerrieri, devoti alla protezione dei pellegrini in Terra Santa.

Nonostante il loro “ambito di interesse” fosse piuttosto lontano da qui, essi stabilirono una forte presenza a Roma nel corso dei secoli e la loro storia è caratterizzata da imprese coraggiose, conflitti epici e uno spirito di devozione. Qualche secolo dopo, verso la metà del ‘400, per volere del cardinale Marco Barbo, nipote di papa Paolo II, quella che era una modesta abitazione, appunto una casa, iniziò ad assumere la forma di una palazzina rinascimentale elegante. Qui il Barbo stabilì la sua residenza, intorno ai due saloni del piano nobile: il Salone d’Onore e la Sala della Loggetta, decorati con affreschi e i soffitti in legno. Inoltre, la palazzina venne impreziosita con una loggia al secondo piano, affacciata sui Fori Romani e che è il vero gioiello della residenza.

La palazzina, nel corso degli anni, dopo esser stata la residenza del cardinale, iniziò ad essere affittata a vari proprietari e, nel ‘600, venne occupata dalle monache domenicane della SS. Annunziata, che vi apportarono numerose e sostanziali modifiche.

Negli anni ’30 del ‘900 poi, in vista dei lavori di demolizione di Mussolini, l’architetto Fiorini venne incaricato di recuperare gli ambienti antichi e realizzò la cappella Palatina. Al termine dei lavori la casa tornò ai Cavalieri di Rodi. Infatti, oggi è la sede di rappresentanza dell’Associazione dei Cavalieri di lingua italiana.

Una visita nella Roma che fu

La residenza può essere visitata può essere visitata su prenotazione. L’ingresso è consentito a gruppi accompagnati di massimo 25 persone, mentre gli ingressi singoli, al costo di soli 4 euro, seguono un calendario specifico che è possibile consultare sul sito ufficiale.

Durante la visita è possibile ammirare i meravigliosi interni con gli affreschi. Dal Salone d’Onore si scende al livello sotterraneo percorrendo una scala antica che apparteneva ad un’insula di epoca romana. All’interno dell’ambiente sotterraneo si trova la Cappella Palatina dedicata a San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, realizzata in epoca moderna. Ancora oggi sono visibili le grandi arcate in travertino del cortile che dividono la cappella in tre piccole navate e, sulla parete interna, si notano gli archi di accesso alle antiche botteghe. Bellissimo l’altare in marmi policromi abbellito da sculture in bronzo.

Ovviamente, assolutamente da non perdere la loggia al secondo piano, il simbolo dell’edificio sulla quale sventola la bandiera dell’ordine. Le colonne sono realizzate in materiali antichi di epoca romana e da qui è possibile godere di un panorama meraviglioso sui Fori Imperiali, l’Altare della Patria e il Campidoglio, percorrendo con un solo sguardo secoli di storia.



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