Cipro, l’isola di Afrodite. 17 giorni tra meze, spiagge e antiche chiese

Un viaggio lungo tutta l'isola sia la parte greco-cipriota che quella turco-cipriota
Scritto da: francogigante1953
cipro, l'isola di afrodite. 17 giorni tra meze, spiagge e antiche chiese
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Quest’anno io e mia moglie non ce la facevamo più a essere relegati in uno spazio ristretto, pertanto anche se per ora non ci sentiamo ancora, causa Covid, di programmare viaggi intercontinentali, abbiamo optato per una via di mezzo, scegliendo Cipro.

Perché proprio Cipro?

Intanto perché non c’eravamo mai stati e poi perché ritenevamo fosse una meta completa con belle spiagge, siti archeologici, chiese, monti dove fare belle escursioni, città con tanta storia e, perché no, vini e buon cibo locale. E non ci siamo sbagliati!

Nei nostri 17 giorni di permanenza abbiamo visitato sia la repubblica di Cipro che la parte turca, di seguito descriverò il nostro viaggio, giorno per giorno.

Diario di viaggio

Primo giorno, lunedì 19 settembre

Genova – Orio al Serio 210 Km in circa 2 ore e poi volo Ryanair per Pafos

Partiamo da Genova alle 5.30, lasciamo l’auto al parcheggio Orio20 e da qui, con la navetta, ci portano all’aeroporto dove facciamo il check-in; il volo parte alle 9.50 e arriva a Pafos alle 14.05 (il volo dura 3 ore ma ci sono due ore di fuso da considerare).

Col taxi (a ben 45 €) ci dirigiamo a Pafos dove abbiamo prenotato l’hotel Agapinor  (abbastanza vicino alla Intercity buses station) per 2 notti; lasciate le valigie, dopo un attimo di relax, ci dirigiamo a piedi verso il centro di Pafos visitando, lungo la strada principale,  la tomba rupestre di Agios Lambrianos,  il teatro romano, Agia Solomoni con la catacomba cristiana (ingresso libero), i ruderi della basilica di Chrysopolitissa (al centro dei ruderi è stata eretta la graziosa chiesetta Agia Kyriaki) con resti di mosaici e con la colonna dove fu frustato S. Paolo.

Concludiamo il tour con un giro al porto e con la cena da Hondros, vicino alla stazione dei bus dove poi prendiamo il bus della linea 618 per far ritorno all’hotel.

Secondo giorno, martedì 20 settembre 

Pafos

Iniziamo con la visita alle tombe dei re (ingresso 1,25 € over 65, 8.30-17), poi andiamo al parco archeologico (8.30-17, ingresso over 65 a 2,25 €) dove visitiamo le 4 ville romane con bei mosaici, i resti della fortezza medievale di Saranta Kolones, l’agorà, l’Asklepeion, l’Odeion e il faro.

Intorno alle 15.00 usciamo e visitiamo il castello di Pafos (ingresso 1,25 € over 65, 8.30-17), poi rientriamo in hotel col 618, bagno in piscina e poi cena al Christos grill e seafood.

Terzo giorno, mercoledì 21 settembre   

Da Pafos a Nicosia (parte repubblica)

Alle 8 prendiamo l’Intercity bus che ci porterà a Nicosia (N.B. il viaggio è indicato di circa 2 ore ma in realtà, comprese le svariate fermate all’inizio e alla fine del viaggio, dura 3 ore.

Arrivati al capolinea in Solomiou square ci dirigiamo al vicinissimo hotel Delphi, di fronte alla fermata e prenotato x 1 notte, dove lasciamo i bagagli; verso le 11 iniziamo la visita di Nicosia col vicino quartiere Laiki Yitonia, un tempo malfamato e oggi riqualificato con negozi di souvenirs e ristoranti, poi visitiamo l’interessante Museo civico Leventis (ingresso libero, martedì-sabato, 10-16.30) e saliamo sulla torre di Shacolas per vedere il panorama di Nicosia dall’alto, a 360 gradi.

Passeggiamo in Ledra street fino al check point e svoltiamo a destra per raggiungere piazza Faneromeni con l’omonima chiesa (niente di che), proseguendo in Faneromeni street entriamo nella Bank of Cyprus Cultural Foundation (ingresso libero da lunedì a domenica 10-19) con due interessanti esposizioni (una di antiche ceramiche e una di monete); proseguendo visitiamo la moschea Omeriye, che in realtà era la chiesa di S. Maria, risalente al XIV sec. e poi trasformata in moschea dai turchi.

L’esterno in pietra con un bel portale gotico è abbastanza piacevole ma l’interno, essendo adibito a moschea, è molto spoglio.

Dopo quest’ ultima visita rientriamo in hotel, riusciamo per cenare vicino al check point di Ledra street, da Kathodon e infine passeggiamo nella bella piazza Eleftheria, ristrutturata con un progetto avveniristico comprendente tutta l’area sottostante le mura, dalla parte cipriota; bellissimi i giochi di luce, specie nelle fontane.

Quarto giorno, giovedì 22 settembre

Nicosia (parte repubblica) e a sera parte turca

Iniziamo col Museo di Cipro (ingresso libero, martedì-venerdì 8-18), poi con la chiesa dell’arcangelo Michele (offerta libera) che custodisce antiche icone, poi con la casa del Dragomanno (ingresso libero), poi col palazzo dell’arcivescovo (il nuovo e il vecchio, che ora ospita un museo etnografico) e con la chiesa di Agios Ioannis (eventuale offerta libera) che si trova accanto al museo bizantino della fondazione Makarios che purtroppo troviamo chiuso x ristrutturazione.

Ci dirigiamo allora alla Panagia Chrysaliniotissa, che troviamo ormai chiusa (8-12.30), quindi girovaghiamo nel quartiere omonimo (visitiamo la chiesa di Agios Kassianos) e, costeggiando la green zone che porta ancora i segni della rivolta (carcasse di auto, ecc.), ritorniamo indietro passando dal bastione Caraffa dove andiamo a vedere la porta Famagosta, una delle tre antiche porte di accesso alla città; infine visitiamo il piccolo museo postale dove ci regalano alcune buste primo giorno.

Rientriamo in hotel a ritirare i nostri bagagli e, verso le 15, ci dirigiamo a piedi al check point di Ledra street e in breve passiamo dalla parte turca, da qui, sempre a piedi, andiamo all’ hotel Aksaray (che in realtà è una pensioncina).

Poi usciamo e ceniamo da Sedirhan, un bel localino all’interno del Buyuk Han.

Quinto giorno, venerdì 23 settembre

Visita della parte turca di Nicosia

Di buonora visitiamo la casa di Dervish Pascia (ingresso 10 LT, 8-15,30), poi girovaghiamo per il quartiere armeno di Arabahmet dove ci sono la chiesa (restaurata male) e il convento armeni (ingresso libero, 8-15,30).

Torniamo indietro (anche perché la strada principale del quartiere termina bruscamente con lo sbarramento della green zone) passando dai bastioni Rocas e Mulas e andiamo a visitare i due caravanserragli ben restaurati cioè il Kumarcilar Han (il più piccolo) e il Buyuk Han, all’interno di quest’ultimo ci sono bei negozietti (che però sono trappole x turisti, visto che portano i prezzi, gonfiati, solo in euro) e un buon ristorante.

Poi ci dirigiamo alla casa aggettante chiamata anche Lusignan House (ingresso libero, 8-15,30), che abbina lo stile gotico dei Lusignano con il successivo stile turco col tipico terrazzino chiuso, e al vicino museo lapidario (ingresso 10 LT 8-15,30) che però non vale la pena visitare.

Facciamo poi una puntata al Museo Mevlevi Tekke (ingresso 10 LT, 8-15,30) dove abitavano i dervisci e oltrepassiamo la Kyrenia Gate per andare a vedere dove ritirare l’auto il giorno dopo; ritorniamo indietro passando a visitare l’interessante quartiere popolare di Samanbahce con una serie di case a schiera, tutte uguali, dipinte di bianco e col solo piano terra.

Tornati nel centro storico proviamo a visitare la moschea di Selimiye, ex cattedrale di S. Sofia, ma purtroppo è soggetta a restauri ed è chiusa; idem per il Bedesten, ex chiesa di S. Nicola, che è aperto solo in caso di specifici eventi.

Finiamo il giro assistendo allo spettacolo dei dervisci rotanti dove in realtà di derviscio ce n’è solo uno che ci entusiasma ben poco (ingresso 7 €, durata esibizione 30 min. circa).

Ceniamo ancora da Sedirhan e rientriamo all’hotel Aksaray.

Sesto giorno, sabato 24 settembre

Visita della parte turca di Nicosia e in pomeriggio ritiro auto e partenza per Kyrenia

Durante il giorno completiamo la visita della parte turca di Nicosia andando anzitutto a visitare il museo etnografico (ingresso 5 €, 9-17) che si trova nella città nuova, un pò fuori mano, si tratta di una sorta di grande bric e brac ma anche con pezzi di un certo valore, gestito da una persona un pò particolare, a dir poco pittoresca.

Facendo un giro delle mura sino al bastione Flatro (dove ci sono le forze dell’ONU) andiamo a vedere la Moschea di Aydarpasa (non visitabile) che in realtà era la chiesa gotica di S. Caterina risalente al XIV sec. e quella di S. Luca, poco lontano, anch’essa non visitabile.

Facciamo ancora un giro per gli ultimi acquisti e poi, verso le 15.30, ritiriamo i bagagli lasciati in hotel e prendiamo un taxi che ci porta alla Sun rent a car (8-18, sabato sino alle 12.30) dove ritiriamo la nostra auto, una Hyundai i20 automatica, e partiamo alla volta di Kyrenia (a 25 Km.) arrivando presso l’hotel Kyrenia British Harbour (prenotato per 3 notti) intorno alle 18; purtroppo al sabato il traffico cittadino era molto caotico.

Sistemati i bagagli, ceniamo al Manti Sofrasi e dopo una passeggiata sul bel lungomare rientriamo al nostro hotel.

Settimo giorno, domenica 25 settembre

Mattina visita di Kyrenia, PM S.Ilarione

Alla mattina visitiamo Kyrenia col castello (ingresso 20 TL, 8-19 aprile-ottobre, molto interessante, in particolare l’esposizione dell’imbarcazione del 288 A.C.), la chiesa anglicana di S. Andrea (niente di che), la Moschea Aga Cafer Pasa (apre alle 12 ma si può saltare), le rovine della chiesa di Chysopolitissa (solo se ci passate davanti), la città vecchia e.il Museo del’icona dell’arcangelo Michele (ingresso 7 TL, 8-15.30 aprile-ottobre) che purtroppo è aperto solo al martedì.

Lì vicino ci sono anche alcune tombe ma sono quasi nascoste dal parcheggio di un lussuoso hotel.

A fine mattinata partiamo per il castello di S. Ilarione (ingresso 9 TL, 8-18.30 aprile-ottobre) che merita non tanto per le rovine quanto per la posizione e il connubio col paesaggio, le varie costruzioni del castello vi sono infatti inserite come tanti nidi d’aquila.

Finita la visita.rientriamo a Kyrenia passando per il grazioso villaggio di Karmi (pag. 204).

Ottavo giorno, lunedì 26 settembre

Dintorni di Kyrenia

La prima tappa la facciamo alla spiaggia di Alagadi (o Turtle Beach, in questo periodo c’erano soltanto due covate ancora da schiudere, però abbiamo visto alcune foto nel centro per le tartarughe poco prima della spiaggia), poi alla chiesa di Antifonitis (ingresso 10 TL 8-17 aprile-ottobre); la chiesa è carina, ma gli affreschi interni avrebbero bisogno di urgenti restauri.

Proseguiamo per il monastero diroccato di Sourp Magar (la strada di accesso è chiusa da una sbarra, a piedi bisogna fare più di 1 Km ma il complesso, ormai diroccato e invaso dalle erbacce, non merita) e per il castello di Buffavento.

La strada per arrivarci è stretta e su un lato è esposta e senza guardrail, inoltre dal parcheggio occorre fare quasi un km. di sentiero in salita per arrivare alle rovine.

Da qui ci sarebbe una stradina che in 2 Km porterebbe al monastero di Panagia Absinthhiotissa ma non è più percorribile, pertanto per arrivarci occorre ritornare indietro sino alla strada che porta a Nicosia e poi andare verso Kyrenia allungando la strada di almeno 25 Km: la chiesetta all’esterno è abbastanza graziosa ma l’interno è spoglio e privo di interesse, vedete voi se ne vale la pena!

Ma il bello deve ancora venire con l’abbazia di Bellapais (ingresso 15 TL 8-18 aprile-ottobre), infatti ritornando verso Kyrenia ci doveva essere una stradina (dall’altro lato della strada) che arriva all’abbazia ma non troviamo lo svincolo, allora ritorniamo sui nostri passi dalla direzione opposta e così facendo riusciamo ad imboccarla, però dopo 500 metri la troviamo sbarrata per la presenza di una base militare turca, peccato che non sia minimamente segnalata all’inizio!

Non ci resta che ritornare a Kyrenia e da lì, con l’ausilio di Maps Me, facciamo una strada alternativa arrivando alle 17.30 (la biglietteria chiude alle 18), riuscendo quindi a visitare l’abbazia che merita per la chiesa intatta e per le altre architetture gotiche ancora in piedi.

Ritorniamo infine a Kyrenia per la cena e il pernottamento.

Nono giorno, martedì 27 settembre

Da Kyrenia a Famagosta

Alle 8.30 partiamo per Famagosta (75 km, 1h e 10 min) dove lasciamo l’auto in un parcheggio a fianco della chiesa nestoriana, in stile bizantino, carina ma non visitabile, poi proseguiamo verso il centro per vedere la chiesa dei Santi Pietro e Paolo (anch’essa solo dall’esterno), i ruderi del palazzo del Governatore veneziano, le rovine della chiesa di San Giorgio dei Greci, l’imponente moschea Laia Mustafa Pasa (ex cattedrale gotica di San Nicola, ingresso libero, 8-19), le rovine della chiesa di San Giorgio dei Latini e la torre di Otello (ingresso 9TL, 8-19) così detta perché il Moro dimorò qui all’inizio del 1500.

Poi salgo sulle imponenti mura veneziane percorribili per un breve tratto sino all’imponente porta di terra.

Avendo terminato le visite prima del previsto (quasi tutte le chiese, essendo chiuse o in rovina, si vedono in breve tempo) verso le 15 prendiamo l’auto e facciamo un salto alla vicinissima spiaggia di Palm Beach (1,5 km fuori dalle mura) per poi cenare da Othello (raccomandato il menù fisso con meze a volontà) e pernottare alla Arsione Guesthouse.

Decimo giorno, mercoledì 28 settembre

Da Famagosta alla penisola di Karpaz

Di buonora partiamo per la visita della chiesa dell’apostolo Barnaba (ingresso 9TL, 8-19 aprile-ottobre, interessante anche il piccolo museo archeologico), del sito di Salamina (ingresso 10 TL, orari  8-19 aprile-ottobre, c’è una spiaggia vicino al parcheggio dove si può fare il bagno, riguardo al sito i cartelli sono ormai illeggibili e ci sono poche indicazioni per i punti di interesse, meno male che avevo Maps Me!); verso le 12.30 si va a Iskele dove volevamo visitare la Panagia Theotokos (ingresso 7 TL, 9-17 da giugno a settembre), l’abbiamo vista solo dall’esterno, era chiusa.

Proseguiamo per Bogaz e puntiamo verso l’interno, per Turnalar dove volevamo visitare la Panagia Evangelistria, 1 Km. dal paese, ma non la troviamo, non ci sono indicazioni.

Da Turnalar puntiamo verso Kaplica (Davios), seguendo le indicazioni per il castello di Kantara (attenzione strada discreta ma sterrata), dopo circa 10 Km., arrivati a Kantara, una deviazione a destra porta al castello (ingresso 7 TL, 8-17 sino a ottobre) da cui si gode una vista incomparabile sulla penisola di Karpaz.

Terminata la visita scendiamo a Kaplica e proseguiamo x Balalan, dove la strada si dirige all’interno e, tenendo sempre la sinistra, arriviamo a Yesilkoy; da qui, sempre seguendo la strada principale, giungiamo a Yeni Erenkoy e, proseguendo sulla strada principale per qualche Km., arriviamo al Theresa hotel dove pernottiamo.

Undicesimo giorno, giovedì 29 settembre

Penisola Karpaz

Tornando un poco indietro verso Sipahi andiamo a visitare la basilica di Agia Triada o Ayia Trias (ingresso 7 TL, 8-17 aprile-ottobre) con bei mosaici geometrici e poi riprendiamo la strada principale sino a Dipkarpaz, da qui puntiamo su Agios Filon, a 5 Km., con la spiaggia dove le tartarughe depongono le uova e con la chiesa del XII sec. con piastrelle esterne della basilica precedente); proseguiamo a nord, su una stradina sterrata piena di buche che, a tratti, costeggia il mare, sino ad Afendrika, 7 Km. ad est di Agios Filon, una città che risale al II sec. a.C. con le rovine di 3 chiese ma non ne vale la pena anche perché le due chiese ancora in piedi erano chiuse, forse vengono aperte a richiesta, comunque sul posto non c’erano riferimenti da contattare.

Ritornati a Dipkarpaz ci dirigiamo verso l’altra costa, raggiunta la quale puntiamo a nord per circa 25 Km. arrivando verso le 11.30 al Monastero dell’Apostolo Andrea (ne visitiamo la chiesa ma non è imperdibile) per poi raggiungere, con una strada sterrata di 3 interminabili Km., Zafer Burnu, cioè il capo vero e proprio dell’apostolo Andrea, che è il punto più orientale di Cipro.

Al ritorno sostiamo per fare il bagno nella spiaggia di Golden Beach, una bella spiaggia quasi deserta lunga qualche Km. dove nidificano le tartarughe.

Raggiunta Dipkarpaz, una strada ci porta sino a Kaleburnu, lì vicino c’è la spiaggia di Skoutari, ma non la troviamo; da Skoutari arriviamo al villaggio di Boltash dove sostiamo alla Panagia Kanakaria (bella ma chiusa), poi proseguiamo per Kumyali (spiaggia Koma tou Gialou) e Iskele (dove la strada migliora), da qui, per la strada interna, raggiungiamo Nicosia dove arriviamo verso le 18 e consegniamo l’auto, poi un impiegato dell’agenzia ci porta in auto a Ledra street, passiamo a piedi il checkpoint e pernottiamo nuovamente all’hotel Delphi.

Dodicesimo giorno, venerdì 30 settembre

Da Nicosia a Pafos e dintorni

Prendiamo il bus delle 8 (l’Intercity buses parte dalla piazza di fronte al Delphi hotel) che alle 10,30 arriva al capolinea a Pafos, da qui prendiamo un taxi (30 €) per ritirare l’auto, prenotata con Budget, in aeroporto; poi ci dirigiamo a Pano Panagia, il paese dove è nato l’arcivescovo Makarios, primo presidente di Cipro, per visitare la sua casa natale, un’abitazione con un unico vano ed una stalla.

Poco più avanti visitiamo il monastero di Chrysorogiatissa risalente al 1152, c’è anche una cantina dove i frati vinificano i vini e un negozietto dove vendono prodotti locali.

Le tappe successive le facciamo alla casa vinicola Kolios, per una prima degustazione di un bianco secco e di un ottimo rosso di 15 gradi, e alla Tsangarides Winery dove assaggiamo uno Shiraz rosè multipremiato e un moscato niente male, infine concludiamo il tour giornaliero con un meritato riposo alla spiaggia di Coral Bay.

Rientriamo poi a Pafos dove avevamo precedentemente prenotato l’Agapinor hotel e andiamo a cenare nuovamente da Christos, vicino al nostro hotel.

Tredicesimo giorno, sabato 1 ottobre

Da Pafos a Limassol

Partiamo prima delle 8, la prima tappa la facciamo a Geroskipou x vedere Agia Paraskevi (ingresso libero, 8-13 e 14-16 però al sabato apre alle 10), poi a Kouklia dove visitiamo il sito di  Paleapafos col santuario di Afrodite ed il piccolo ma interessante museo (ingresso 2,25 € per over 65 oppure biglietto cumulativo x 1 giorno a 4,25 €, 8.30-17), appena fuori dal sito archeologico andiamo a vedere una piccola chiesa (panagia Katholiki) ma è chiusa; intorno alle 10.15 arriviamo a Petra tou Romiou, il sito da cui, secondo la leggenda, Afrodite sarebbe emersa dal mare.

Qui facciamo il bagno, ma la spiaggia non è niente di che, intorno alle 11.45 ripartiamo (volevamo andare a vedere la spiaggia di Avdimou ma la strada era chiusa, pertanto prendiamo l’autostrada e usciamo prima di Kourion, per visitare il Santuario di Apollo Ylatis (ingresso 2,5 €, da lunedì a domenica 8.30-17); visti gli orari, anticipiamo la visita del Museo di Kourion (si trova lungo la strada Lemesos-Kourion-Pafos, nel villaggio di Episkopi, ingresso libero, da lunedì a venerdì 8-15.30) ma, essendo sabato, naturalmente era chiuso.

Allora torniamo leggermente indietro e visitiamo l’Antica Kourion (ingresso cumulativo 4,25 €, da lunedì a domenica 8.30-17) e poi il castello di Kolossi (ingresso compreso nel biglietto precedente, orari lunedì-sabato 8.30-17) che fu costruito dai cavalieri ospitalieri nel 1210, distrutto dai turchi nel 1425 e ricostruito nel 1454.

Ci dirigiamo poi a Limassol dove pernottiamo una notte al Cornero fine arts center.

Quattordicesimo giorno, domenica 2 ottobre

Da Limassol ai Trodos

Partendo da Limassol costeggiamo la lunghissima spiaggia Lady’s Mile e visitiamo il Sacro Monastero di S. Nicola dei gatti (ingresso a offerta, lunedì-venerdì 8-14 e 15-17), però essendo domenica c’era la messa e in chiesa non si poteva entrare; poi, costeggiando il lago salato (in realtà in gran parte asciutto), puntiamo a nord verso Erimi e Kantou raggiungendo Vouni e Koilani; prima di Koilani c’è la Vlassides Winery (Cabernet Sauvignon) e alla periferia di Koilani c’è l’azienda vinicola Ayia Mavri (Cabernet Sauvignon e Moscato pluripremiato).

Proseguiamo per Platres, visitiamo il monastero di Trooditissa (risale al 1700, ingresso libero) e raggiungiamo Pedoulas per visitare la chiesa dell’arcangelo Michele, che conserva belli affreschi e che sembra una baita in pietra più che una chiesa (ingresso libero).

Ci dirigiamo poi a Kalopanayiotis (lungo la strada a Moutoullas proviamo a visitare la chiesa patrimonio UNESCO ma la troviamo chiusa nonostante fossimo in orario di visita!) dove visitiamo il monastero di Agios Ioannis Lambadistis (ingresso libero, 9-12 e 14-16, affreschi molto belli) e il museo delle icone (ingresso 2 €).

Da qui, passando per Ikos (o Oikos) e Gerakies si arriva sulla E912 che porta al Monastero di Kykkos, visitabile dall’alba al tramonto, bello ma ricostruito.

Poco più in alto andiamo a vedere la tomba di Makarios, ritornati a Kykkos puntiamo su Pedoulas, poi, prima di Trodos, facciamo una deviazione arrivando in auto sul monte Olimpo (il più alto dell’isola mt. 1952), infine arriviamo a Trodos che consiste in una piazzetta con alcuni negozi e ristoranti; qui ceniamo e pernottiamo all’hotel Jubileè,

Quindicesimo giorno, lunedì 3 ottobre

Dai Trodos a Limassol e Larnaka

Di buonora partiamo e scendiamo a Platres, da qui ci dirigiamo ad Agios Mamas via Moniatis per degustare il Commandaria presso Revecca Spirits, ma purtroppo l’azienda era chiusa, pertanto proseguiamo x Limassol e intorno alle 10,30 prendiamo l’autostrada A1 x Larnaka, uscendo alla spiaggia del governatore a circa 20 Km. da Limassol, una bella spiaggia con bianche scogliere, dove ci concediamo un bel bagno.

Da qui, prendendo la statale B1, verso le 12.30 visitiamo il sito neolitico di Choirokoitia (ingresso 1,25 € over 65, lunedì-domenica 8.30-17, attenzione entrata del sito difficile da trovare), verso le 14 proseguiamo, sostando a Lefkara (merletti, ma paese quasi deserto) e a Pyrga dove c’è la trecentesca cappella dei Lusignano,.carina ma non imperdibile (occhio chiude alle 16!); poi andiamo a Kiti, dove c’è la Panagia Angeloktisti (9-12 e 14-16.45) che ci è piaciuta molto anche per la sua architettura.

Ci dirigiamo infine a Larnaka, lasciate le valigie al Livadhiotis City hotel, visitiamo la Grande Moschea (ingresso libero, fuori dall’orario delle preghiere, niente di che) e il quartiere turco di Skala, molto decadente; in compenso Larnaka ci è piaciuta molto, ha un bellissimo lungomare frontistante la lunga spiaggia e tanti negozi di souvenirs dove si compra benissimo.

Sedicesimo giorno, martedì 4 ottobre

Da Larnaka a Capo Greco e rientro a Pafos

A Larnaca visitiamo Agios Lazaros (ingresso libero, 7.30 – 17.30) ma non il suo museo bizantino perché apriva alle 9.30 (ingresso 1 €, lunedì-sabato 8:30-12:30 e  15-17:30, chiuso mercoledì e sabato pom.), poi il forte di Larnaka (niente di chè, ingresso 2,5 €, lunedì–venerdì 8-17, sabato e domenica 9.30-17) e l’interessante museo Pierides; in tarda mattinata andiamo ad Agia Napa per visitare il Monastero, che però è chiuso, e l’Hard Rock Cafè e poi proseguiamo per Capo Greco, lambito da un’acqua trasparente e turchese, e per la spiaggia di Konnos, anch’essa molto bella.

Ci delude invece la successiva spiaggia di Nissi (bella ma affollatissima), pertanto andiamo a fare il bagno alla spiaggia del governatore e poi puntiamo su Pafos dove pernottiamo per 2 notti presso l’Agapinor hotel; poiché è il nostro anniversario di nozze ceniamo alla famosa Seven St. Georges Tavern che però si rivela niente di chè.

Diciassettesimo giorno, mercoledì 5 ottobre

Dintorni di Pafos

Alla mattina ci dirigiamo ad Agios Georgios, con una zona archeologica con basiliche paleocristiane e chiesetta medievale ed una spiaggia molto carina, con un molo e alcuni pescherecci a fianco dei quali nuotano alcune tartarughe stanziali, da qui proseguiamo lungo la costa nord per raggiungere prima la Gola di Avgas che, anche se non è spettacolare come il Grand Canyon o le gole di Samaria, tuttavia è molto caratteristica, e poi la spiaggia di Lara (il percorso sterrato per raggiungerla, circa 4 Km., è abbastanza brutto) dove vediamo alcuni nidi di tartarughe: qui però il mare è abbastanza mosso pertanto andiamo a fare il bagno alla spiaggetta di Agios Georgios e poi rientriamo a Pafos andando a nanna alle 10 (il giorno dopo la sveglia è alle 4.30).

Diciottesimo giorno, giovedì 6 ottobre

Pafos – Orio al Serio – Genova

Ci alziamo molto presto perché alle 5.30 dobbiamo essere in aeroporto per restituire l’auto, visto che alle 6.40 abbiamo il volo Ryanair per Bergamo.

Il volo parte puntuale, atterriamo prima delle 8 (in questo caso il fuso orario ci fa anticipare di due ore), telefoniamo al parcheggio per farci venire a prendere con la navetta che dopo poco arriva e ci accompagna al parcheggio dove ritiriamo l’auto e rientriamo a Genova.

Considerazioni sul viaggio

In tutta Cipro, retaggio della dominazione britannica, si guida a sinistra, se si va piano non è un problema, in un paio di giorni ci si abitua; d’altra parte affittare un’auto conviene perché molti posti sarebbero difficilmente raggiungibili senza; noi in 12 gg. con l’auto abbiamo percorso ben 1534 chilometri, di cui 668 nella parte turca e 866 nella repubblica.

L’unico limite è che non si può girare tutta l’isola con una sola auto perché la copertura assicurativa decade se dalla repubblica di Cipro si passa alla parte turca e viceversa.

Le strade sono migliori nella repubblica di Cipro, nella parte turca, se si abbandonano le strade principali, è facile imbattersi in strade sterrate, alcune delle quali con fondo brutto.

Per il resto, tutto bene, abbiamo trovato persone gentili e disponibili, si mangia abbastanza bene, specie il pesce sulla costa, ma anche nell’interno, ci sono belle spiagge e molte cose da vedere (siti archeologici, chiese, musei): in definitiva, un’isola da visitare!

Pernottamenti

  • Pafos: AGAPINOR Hotel 2 notti 122 € colazione inclusa Non male, si trova a Ktima ma col bus 618 che ferma a due passi, in meno di 10 min. si arriva al porto di Pafos, inoltre la colazione è molto varia e c’è una piscina in cui rilassarsi.
  • Nicosia sud: DELPHI Hotel 1 notte 50 € senza colazione; non è granché ma ha il vantaggio di essere proprio di fronte alla stazione degli autobus e a 100 metri da Ledra street, comodo se si vuole poi passare il check point di Ledra street a circa 700 mt.
  • Nicosia Nord: AKSARAY hotel 2 notti 81 € colazione compresa; in realtà non è un hotel ma una pensioncina appena passabile, adatta a viaggiatori, non a turisti, però è centrale.
  • Kyrenia: BRITISH HARBOUR hotel 3 notti 177 € buone colazioni comprese, modesto ma pulito, camere abbastanza spaziose, però arrivarci in auto non è facile.
  • Famagosta: ARSIONE Guesthouse 54 € con colazione, arrivarci è stata un’impresa, non c’è un’insegna, il civico era sbagliato e, inoltre, non c’era personale presente: nonostante avessimo indicato il nostro arrivo tra le 18 e le 19, il proprietario è arrivato solo alle 18.20!!
  • Anche la colazione non è andata meglio, avevo chiesto di averla alle 7.30, l’addetto è arrivato alle 7.40 e la colazione è arrivata alle 8!
  • Penisola Karpaz: THERESA hotel 54 € con buona colazione, però hotel abbastanza vecchio, camera sufficiente ma il bagno era sotto alla sufficienza, sporco, con la doccia senza supporto, da tenere in mano.
  • Nicosia sud: DELPHI Hotel
  • Pafos: AGAPINOR Hotel
  • Limassol: CORNERO FINE ART CENTER 60 € senza colazione, da fuori non sembra un hotel, infatti non lo è, si tratta di un centro artistico al cui piano superiore ci sono 5 camere; passabile, con bottigliette d’acqua gratuite nel frigo e bollitore col necessario per il caffè.
  • Trodos: JUBILEE Hotel, un bell’alberghetto, camera con colazione inclusa 67 €
  • Larnaka: LIVADHIOTIS CITY hotel, un bel hotel con camere spaziose e pulite ed un’ottima colazione a 72 €.
  • Pafos: AGAPINOR Hotel

CENE

  • Pafos: Hondros restaurant vicino al porto di Pafos, verso la strada che porta all’interno, prezzi onesti (1 birra, 2 coca, 2 piatti principali e 1 dolce a 40 €)
  • Ktima: Christos grill e seafood nel centro di Ktima si mangia bene a prezzi onesti (2 birre grandi, 2 piatti principali e 1 dolce 41 €)
  • Nicosia sud: Kathodon, a due passi dal check point, in Ledra street, mangiato bene e spesa onesta (38 € con due birre grandi, 2 antipastini e due piatti principali)
  • Nicosia nord: Sedirhan, all’interno del Buyuk Han mangiato bene (2 antipasti, 2 secondi, 2 birre grandi a 29 € circa, mancia compresa.
  • Kyrenia: Manti Sofrasi localino molto modesto con poca scelta di piatti, 2 secondi, una fritellona al formaggio niente di chè, 2 coca cola e una birra a 380 LT. (21 €) con mancia.
  • Kyrenia: Kibris Evi, viene pubblicizzato come uno dei migliori per la cucina cipriota ma, a parte la bella vista sul porto, per il cibo vale poco, oltre a tutto 4 piatti su 12 non erano disponibili, inconcepibile! Speso 300 LT (16,6 €).
  • Kyrenia: Canli Balik, ristorante sul porto prezzo onesto, 470 LT (26 €) ma al momento del conto la cifra è risultata maggiore di quanto mi aspettavo e senza alcun dettaglio: chieste spiegazioni, mi è stato risposto che c’era anche l’insalata mista che ci avevano portato, ma noi non l’avevamo ordinata e pertanto, quando ce l’hanno portata col pesce, credevamo che fosse inclusa come contorno, come si usa fare qui. Alla fine me l’hanno tolta dal conto, conteggiandomela però la metà del suo prezzo! Purtroppo Kyrenia è un mondo a sé nel panorama della parte turca dell’isola e un certo turismo, complici alcuni ristoratori del porto, la sta rovinando.
  • Famagosta: Othello’s restaurant un’ottima cena con 14 meze freddi, 5 meze caldi, 5 kebab (2 spiedini manzo, 2 di pollo, 2 piccoli hamburger, 2 piccole salcicce, 2 cotolette di agnello, frutta, dolce, 1 acqua grande, 1 coca, 1 birra da 0,5 a 660 LT (33 €), mancia compresa, super consigliato!
  • Penisola Karpaz; Alevkayali restaurant con vista sul mare, 2 branzini (freschissimi), meze offerti, 1 bottiglia di vino e 1 acqua 510 LT cioè circa 28 Euro (cambio 1 €=18 LT.)
  • Nicosia sud: Kathodon, a due passi dal check point, in Ledra street, mangiato bene e spesa onesta (40 € con due birre grandi, 1 antipastino e due branzini alla griglia con contorni).
  • Ktima: Christos grill e seafood nel centro di Ktima si mangia bene a prezzi onesti: 3 birre grandi e 2 piatti principali a 36,8 € con liquorini offerti.
  • Limassol: Rizitiko Taverna, si mangia discretamente, prezzi onesti: 4 birre da 33 cl., 1 piattino di humus, 2 piatti principali a 43,5 €
  • Trodos:Jubilee hotel, mangiato abbastanza bene, una piccola entreè con olive nere e tapenade con crostini, due birre da 63 cl, 1 acqua minerale piccola, 2 piatti principali (pesce con patatine e insalata) a 45 €.
  • Larnaka: Militzis restaurant, si mangia bene, 2 antipastini, 1 calamari fritti, 1 Kleftiko di manzo (piatti abbondantissimi), 1 vino rosè e 1 acqua a 52 € mancia compresa.
  • Pafos: 7 St. Georges Tavern avendo già assaggiato i meze di altri locali sull’isola direi che questi erano appena sufficienti, 2 meze, 1 lt di vino (abbastanza scadente) e 1 acqua 60 €, come qualità sembrava un nostro menù turistico
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