Piccolo assaggio dell’Umbria
Ci permettiamo di fare una piccola precisazione: nel nostro racconto di viaggio non abbiamo volutamente indicato il nome dei locali in cui siamo stati in quanto non ci sembrava corretto verso tutte le altre strutture che non abbiamo avuto modo di conoscere. Immagino che questa decisione sia per molti un po’ discutibile e probabilmente neppure in linea con molte delle recensioni che vengono pubblicate. Lasciamo però al turista per caso l’onore e l’onere di scoprire le strutture ed i locali a loro più congeniali: anche questo in fondo fa parte della bellezza del viaggio!
Partiamo il 26 aprile e verso mezzogiorno arriviamo all’agriturismo da noi scelto, in località Colle Umberto a pochi chilometri da Perugia. La struttura è immersa nelle colline umbre, presenta i tratti tipici dei casolari ed è circondata da boschi. Intorno alla struttura vi sono poi stalle per il ricovero degli ovini e lo stoccaggio della paglia e del fieno. Lasciamo le valigie e ci dirigiamo verso la prima tappa del nostro viaggio: Perugia.
Lasciata l’auto al parcheggio di Piazza dei Partigiani, prendiamo la scala mobile passando attraverso Rocca Paolina, la famosissima “città sotterranea” di grande fascino e suggestione. Si tratta di una fortezza fatta erigere da Papa Paolo III nel 1540, i cui spazi sono attualmente utilizzati per mercatini e manifestazioni culturali.
Dopo essere arrivati in piazza Italia, con il suo bel giardino creato sopra il basamento della Rocca Paolina, ci siamo incamminati per corso Vannucci, il corso principale della città, e abbiamo raggiunto piazza IV Novembre con la sua bellissima Fontana Maggiore (decorata da Nicola e Giovanni Pisano) ed il Palazzo dei Priori con il suo portale in stile gotico sormontato dal leone e dal grifone, simboli della città. Sul lato opposto della piazza si innalza il fianco della Cattedrale di S. Lorenzo.
Dopo esserci rilassati sulle scalinate della cattedrale a mangiarci un buon gelato, prendiamo per via Maestà delle Volte ed abbiamo raggiunto l’Arco Etrusco ed il Palazzo Gallenga, l’attuale Università per Stranieri. Dopo una breve sosta decidiamo di ritornare verso la piazza centrale camminando per i vicoletti che creano scorci interessanti e permettono di visitare una Perugia nascosta e meno frequentata.
Sula strada del ritorno per raggiungere nuovamente le scale mobili, deviamo per via Fani arrivando in piazza Matteotti dove si trova il palazzo dell’Università Vecchia e l’elegante palazzo del Capitano del Popolo (attualmente sede della Corte di Appello e della Procura Generale di Perugia) con il suo portale ornato di colonne ritorte, le bifore ed il balcone da cui venivano banditi editti e ordinanze.
Verso le 16,00 riprendiamo le scale mobili e decidiamo di dirigersi a visitare Assisi che dista da Perugia solo 20 minuti di auto.
Percorrendo la strada che porta ad Assisi, a pochi chilometri dalla cittadina, attraversiamo il paese di Santa Maria degli Angeli con la sua omonima ed imponente Basilica che ospita all’interno la Porziuncola, il luogo dove San Francesco accolse la sua prima comunità religiosa, e la Cappella del Transito, dove il Santo morì nel 1226. Purtroppo non abbiamo avuto modo di vedere l’interno della Basilica, ma dall’esterno è molto bella ed imponente… chissà, magari la prossima volta che siamo in zona.
Assisi appare da lontano come un quadro caratterizzato da chiese, campanili e case, incastonato sullo sperone occidentale del Monte Subasio. Già a vederla a distanza è un vero spettacolo e nel visitarla l’apprezzamento non può che accrescere in quanto la sua struttura medievale è gelosamente conservata nei vicoli, nelle piazze e nei monumenti: se non fosse per qualche auto si avrebbe l’impressione che il tempo si sia fermato.
Lasciamo l’auto al parcheggio Mojano e saliamo con le scale mobili fino a sotto la Basilica di Santa Chiara. Ci godiamo la visuale della facciata esterna della basilica dalla piazza circostante e mia moglie si concede un giro sulle giostre dei cavalli: per fortuna non si finisce mai di crescere!
Percorriamo via Mazzini e velocemente ci troviamo in piazza del Comune, dove è possibile vedere il Palazzo del Capitano del Popolo, quello dei Priori (ora sede del Municipio), la duecentesca torre del Popolo, la fontana dei tre leoni ed il fronte del Tempio di Minerva.
Ci concediamo un panino con la porchetta accompagnato da un buono e robusto bicchiere di vino rosso in una delle tante botteghe al modico prezzo di 4 euro che ci permette di immergerci ancora di più nello spirito medievale.
Continuiamo la nostra passeggiata per il borgo percorrendo via San Paolo e via Metastasio apprezzando i continui scorci che la cittadina ci offre.
A un certo punto appare ai nostri occhi la Basilica di San Francesco… rimaniamo veramente estasiati! La facciata della Basilica Superiore con il prospiciente giardino sono meravigliosi e non si può fare altro che rimanere per alcuni secondi ammutoliti ad ammirarli.
Entriamo nella Basilica Superiore, ingresso gratuito, ed anche qui continua lo stupore ammirando gli affreschi di Cimabue e di Giotto. Passiamo poi alla Basilica Inferiore, la parte più vecchia del complesso. Qui, oltre a potere ammirare gli splendidi affreschi ed opere architettoniche, è possibile visitare la piccola cripta in cui sono custodite le spoglie di San Francesco.
Terminata la visita alla Basilica (ne vale veramente la pena), ritorniamo verso il parcheggio.
Riprendiamo l’auto verso le 20,30 circa e, non avendo dato conferma per la cena alla nostra struttura, decidiamo di fermarci a mangiare strada facendo. Optiamo per un ristorante-pizzeria abbastanza spartano ma che alla fine si rivelerà più che positivo: prendiamo infatti un abbondante antipasto della casa (con affettati, torte al testo, olive all’ascolana e bruschette), 2 pizze (che secondo il mio modesto parere sono molto buone), acqua, birra per un totale di 22 euro.
Andiamo a letto nella nostra struttura immersi nel silenzio della campagna ed il mattino seguente ci risvegliamo accompagnati dal cinguettio degli uccellini e dal lontano belare degli ovini: è stata una bella sensazione per chi come noi abita in centro e questi suoni sono tutt’altro che frequenti.
L’ultimo giorno di questa breve vacanza decidiamo di trascorrerla sul vicino lago Trasimeno e ci rechiamo così a Passignano sul Trasimeno, un piccolo e curato paese che si estende tra le colline ed il lago.
Decidiamo di addentrarci per i vicoli del centro e di dirigersi verso la Rocca medievale che dona al borgo una piacevole bellezza. La passeggiata tra i vicoli ci fa assaporare la tranquillità del luogo e ci dona dei caratteristici e meravigliosi scorci del lago. Consigliamo per questo di visitare la Rocca che permette di vedere dall’alto il lago Trasimeno.
Viene naturale passeggiare placidamente sulle sponde del lago assaporando un gelato oppure ammirando il grande specchio d’acqua seduti su una panchina. La strada che costeggia il lago è ricca di locali e ristoranti che offrono vari menù a base di pesce di lago a prezzi abbordabili. Noi, visto che l’ora del pranzo non è ancora arrivata, decidiamo di continuare la nostra passeggiata e di fermarsi a mangiare in seguito. Ci fermiamo a parlare con un giovane pescatore che ci consiglia di tornare a Passignano per assistere a due tradizioni il “Palio delle barche” che si svolge l’ultima domenica di Luglio e quella della “Corsa delle Brocche” che si svolge il venerdì antecendente. Chissà, la prossima volta!
Decidiamo a questo punto di spostarci a Castiglione del Lago. Il paese è molto suggestivo ed è costruito su un promontorio roccioso che sembra quasi tuffarsi nelle acque del lago Trasimeno.
Parcheggiamo l’auto in Piazza Dante Alighieri e ci inoltriamo nel piccolo ma caratteristico borgo attraversando Porta Senese. Appena varcatane la soglia si prende a respirare la tranquillità e la rilassatezza del posto, quasi un riflesso della tranquillità delle acque lacustri. Il borgo è infatti interamente zona pedonale ed è caratterizzato da tanti piccoli negozi, soprattutto di generi alimentari e norcineria che vendono vini, salumi ed altre leccornie. Tra i salumi tipici segnaliamo, scusateci per la volgarità ma si chiamano proprio così, i cojoni di asino.
Percorriamo il corso che taglia a metà il piccolo borgo ed in pochi minuti siamo di fronte al Palazzo Della Corgna, costruzione che risale al XVI secolo di proprietà dell’omonima famiglia che deteneva il potere cittadino dell’epoca. Proseguiamo il cammino e giungiamo alla fortezza denominata Castello del Leone (il nome di Castiglione del Lago deriva proprio da Castellum Leonis). La fortezza, che si affaccia sul lago Trasimeno, è cinto da una possente struttura muraria con quattro torri e un alto maschio e risulta essere collegata a Palazzo della Corgna da uno strettissimo cammino. Insieme le due costruzioni costituiscono il complesso monumentale più interessante di Castiglione del Lago.
Passeggiando per i vicoli non ci rendiamo conto che il tempo scorre: l’ora del pranzo è già passata ma ancora non abbiamo mangiato! Ci fermiamo a fare uno spuntino in un locale molto carino presente nella via centrale. Ci sediamo ai tavoli presenti nella terrazza e mangiamo, direttamente “affacciati” sul lago, due insalate ed un tagliere con formaggi, bruschette, olive, funghi, torte salate, acqua e birra al prezzo complessivo di circa 20 euro.
A questo punto non ci resta che scendere verso il lago. Dalle sue rive si scorgono le isole, raggiungibili a modico prezzo da un efficiente sistema di traghetti. Noi purtroppo, considerato che il tempo non è clemente, decidiamo di rimandare la visita delle isole alla prossima vacanza in Umbria che merita certo di essere ulteriormente conosciuta.