Giordania a fine marzo

Brevi note di viaggio in Giordania a primavera, organizzato via web per un giro in pulmino con autista e guida.
Scritto da: g.nitti
giordania a fine marzo
Partenza il: 19/03/2010
Ritorno il: 28/03/2010
Viaggiatori: 6
Spesa: 2000 €
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Giordania 19/3 – 28/3/10 Inserisco alcune brevi note sul viaggio in Giordania di questa primavera effettuato con mia moglie ed altri 4 amici, tutti sulla cinquantina (avanzata nel caso mio). Il viaggio è stato organizzato contattando via internet i maggiori tour operator giordani, con la richiesta di una proposta per visitare le maggiori località turistiche con in macchina con autista e guida parlante italiano, sistemazione in alberghi a 3 o 4 stelle con trattamento di prima colazione, includendo anche gli ingressi presso tutti i siti da visitare. Dalle diverse proposte arrivate sono state selezionate quelle più interessanti, tenendo conto della cura nella presentazione dell’offerta, del prezzo (né troppo alto né troppo basso), dell’organizzazione dell’itinerario e della qualità degli alberghi proposti (verificata tramite Tripadvisor). Infine, dopo alcune richieste di modifiche, la scelta è caduta sull’agenzia Jordan Select Tour perché era ben referenziata su Tripadvisor e accettava come garanzia il numero di carta di credito senza pretendere anticipi in contanti. Abbiamo concordato un costo di 998 US$ / persona + 828 US$ per la guida dal 1° al 5° giorno, da dividersi tra tutti i partecipanti. Il pagamento poteva essere in contanti, dollari o euro, o con carta di credito, in questo caso con una maggiorazione del 3%. Per il viaggio aereo la compagnia con le tariffe più convenienti che abbiamo trovato (circa 45 giorni prima di partire) era la Lufthansa, da Roma ad Amman via Francoforte per 436€. Abbiamo anche fatto l’assicurazione proposta sul sito della compagnia aerea, per 46€. Il cambio medio euro / dinaro giordano era 1€ = 0,93 JD. Giorno 1 (20/03/2010) All’arrivo all’aeroporto di Amman, alle 1,30 del mattino, abbiamo trovato il corrispondente della JST che ci ha assistito per ottenere il visto di ingresso (gratis per più di 5 persone) e il pulmino, con l’autista che ci avrebbe accompagnato per tutto il viaggio, per il trasferimento all’hotel Cham Palace. L’albergo è discreto, con stanze ampie e ragionevolmente pulite, anche se il servizio in camera e nel ristorante non è particolarmente curato. La scelta del buffet per la prima colazione è abbastanza varia. La collocazione dell’hotel è un po’ decentrata, servirebbe quindi un taxi per recarsi in zone più centrali per shopping o cena (costo della corsa circa 3 JD per 10 min di corsa). Possibilmente evitate le stanze di fronte alla moschea per non essere svegliati alle 4 di mattina dal muezzin. Dopo la prima colazione ci siamo diretti verso il confine con la Siria per vedere Umm al Jimal. Il posto era praticamente deserto, non privo di fascino, ma la visita può essere omessa se non si ha molto tempo. Abbiamo poi proseguito per arrivare fino ai “Castelli del Deserto”, visitando Kharana, Amra e Qasr Al Azraq, abbastanza interessanti (soprattutto gli insoliti dipinti di Amra), anche se nessuno dei siti lascia un ricordo indelebile nella memoria. La cena nel ristorante libanese DON QUICHOTTE RESTAURANTS – TAWAHEEN AL – HAWA – JUBILEE CIRCLE consigliato dalla nostra guida Mohammed è stata buona e ad un prezzo ragionevole, circa 15 JD a testa. Giorno 2 (21/03/2010) Visita all’antica Gadara (Umm Qais), raggiungibile dopo due ore, con rovine risalenti al periodo romano, situata quasi al confine con Siria ed Israele, con una vista che spazia sul Golan e il Lago di Tiberiade. Anche questa visita, se non si ha troppo tempo a disposizione, potrebbe essere omessa. Abbiamo visto poi la fortezza d’Ajloun, discretamente conservata, ma meno interessante del castello di Karak visitato in seguito, proseguendo poi per Jerash, forse la più importante delle città che formano la Decapoli. Questo sito è davvero notevole, con bellissime rovine molto ben conservate, ed è tra quelli da non perdere nel viaggio in Giordania. La cena nel ristorante consigliato dalla Lonely Planet è stata un po’ deludente, in un’atmosfera un po’ fredda, per un prezzo di circa 13 JD a testa. Giorno 3 (22/03/2010 Oggi abbiamo visitato la Cittadella di Amman, con alcune rovine risalenti al periodo romanico e medievale e un piccolo museo, e il teatro romano ben conservato ma meno impressionante di quelli di Jerash. Abbiamo fatto anche un giro nel suq in centro città, abbastanza deludente. Nel pomeriggio ci siamo trasferiti sul Mar Morto all’hotel Dead Sea Spa, con stanze molto grandi e confortevoli. Siamo arrivati verso le 4, l’aria era ancora calda, ma l’acqua un po’ freddina. Ad ogni modo l’esperienza del bagno nel mare supersalato è troppo divertente. Se volete usufruire anche dei servizi del centro benessere dell’albergo, tenete presente che chiudono alle 16. Cena al buffet dell’ albergo per 15 JD visto che non ci sono altri ristoranti in zona. Discreto anche se meno originale dell’offerta dei ristoranti di Amman. Giorno 4 (23/03/2010) Visita del Monte Nebo con una chiesa dedicata a Mosè, dei mosaici (attualmente in fase di restauro) e un panorama con le alture di Gerusalemme , il Mar Morto e la valle legata alla memoria di Mosè. Ci siamo poi recati nella chiesa di San Giorgio a Madaba, dove si trova il mosaico più famoso del paese, con la carta della Terrasanta. Se non si ha tempo, la visita di questi siti può anche essere omessa. Dopo una foto attraversando l’imponente canyon di Wadi Mujib, siamo arrivati alle rovine di Um Rassas, fortunatamente ancora non scoperte dal turismo di massa, dove si trovano alcuni tra i più bei mosaici del paese. Abbiamo poi visto il castello di Karak, il più interessante tra quelli proposti per il nostro tour, proseguendo poi per Petra, dove abbiamo pernottato presso l’hotel Amra Palace, hotel a 3 stelle con stanze e servizi un po’ piccoli, ma ciò nonostante confortevole e dotato anche di collegamenti internet. L’albergo è situato nel centro della città moderna, ma la movida locale offre ben poco e perciò abbiamo cenato al buffet dell’hotel, comunque mangiando bene a soli 7 JD. Giorno 5 (24/03/2010) Giornata dedicata a Petra. La visita è impedibile e da sola vale il viaggio in Giordania per la bellezza dei paesaggi e l’imponenza delle costruzioni. Un’esperienza indimenticabile l’arrivo attraverso il Siq, un canyon di circa due chilometri con pareti di arenaria con incredibili venature di colore rosso e rosa, e la visita dei palazzi e delle tombe incastonati nelle imponenti montagne circostanti. Giorno 6 (25/03/2010) Visita della Piccola Petra, la città che fungeva d’ostello per gli ospiti dei Nabatei. Il sito è piccolo ma suggestivo e ancora non troppo frequentato. Bellissimi anche i paesaggi circostanti. Abbiamo proseguito per Wadi Rum, dove abbiamo fatto un giro di 3 ore in jeep per il deserto. Si tratta di un posto magico, con enormi torrioni di granito e arenaria immersi nella sabbia rossa. Dopo Petra, probabilmente è il posto più bello da vedere in Giordania e potrebbe valere la pena di passarci più tempo, magari anche pernottando in un campo tendato gestito dai beduini locali. Nel tardo pomeriggio trasferimento ad Aqaba, all’hotel Radisson Blu, situato a Tala Bay a circa 20 km dalla città. L’albergo è un 5 stelle piuttosto confortevole, dotato di 5 piscine e di spiaggia privata, con stanze e servizi grandi e ben attrezzati. Cena al buffet dell’hotel per 20 JD Giorno 7 (26/03/2010), Aqaba Dopo colazione bagno nel Mar Rosso, freddino ma abbordabile, e poi gita in battello con sottofondo subacqueo per vedere i pesci della barriera corallina. Il battello subacqueo è divertente ma la barriera di Aqaba non è molto interessante, se avete avuto modo di vedere altre località tropicali. Se volete fare snorkeling, tenete presente che il posto migliore probabilmente è la spiaggia antistante l’hotel Coral Bay, dove affittano anche l’attrezzatura necessaria. Di fronte al nostro albergo c’era ben poco da vedere. Pomeriggio giro per la città, con visita nei negozietti del suq e cena nel ristorante ALI BABA’ consigliato dalla Lonely, non male, per 16 JD. Nel complesso il giro ad Aqaba, sebbene il nome evochi reminescenze delle avventure di Lawrence d’Arabia, non è particolarmente interessante. Giorno 8 (27/03/2010), Aqaba / Dana / Amman Nel tragitto di ritorno abbiamo tentato di vedere la riserva di Dana, ma all’arrivo sul posto ci ha accolto una nebbia degna della pianura padana e pertanto abbiamo rinunciato. Nel pomeriggio per fare il web check abbiamo girovagato a lungo nei dintorni del Cham Palace (che non è dotato di connessione internet) fino ad arrivare al vicino Food Center e shopping center dove siamo stati aiutati ad effettuare il collegamento al sito Lufthansa dal gentilissimo gestore del negozio di elettronica VPN, Mohammed Hijazi. Cena al buffet del Cham Palace, sconsigliabile perché troppo caro (attenzione ai prezzi che vi comunicano alla reception, perché non comprendono le tasse e il servizio, che si aggirano intorno al 20%). Giorno 9 (28/03/2010) Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto d’Amman per la partenza con l’assistenza della JTS nelle formalità aeroportuali. Conclusioni Nel complesso un viaggio interessante e divertente, in un paese abbastanza ben organizzato e dotato di buone attrezzature turistiche. Purtroppo le località più interessanti sono tutte ben note al turismo di massa, quindi le visite spesso si svolgono tra folle di visitatori vocianti. Per quanto riguarda i pasti, non è difficile cenare con i piatti della tipica cucina mediorientale (hummus, felafel, shwarma, kebak, ecc) spendendo tra 7 e 15 JD. A pranzo, fermandosi in qualche ristorantino frequentato dalla gente del posto, si può mangiare anche con meno di 2 JD. I prezzi salgono notevolmente se si decide di cenare negli alberghi di categoria superiore, dove si possono spendere anche più di 20 JD. Il clima che abbiamo trovato era abbastanza variabile, piuttosto freddino di notte e con il maltempo (intorno ai 10°), soprattutto nella parte nord del paese; piacevolmente caldo nelle zone più a sud e nelle giornate soleggiate (intorno ai 25°). Conviene portarsi un soprabito leggero da abbinare a una felpa o ad un maglione, oltre a jeans e t-shirt per il Mar Morto e Aqaba. Da non dimenticare un keyway da utilizzare in caso di pioggia o vento forte. In base alla nostra esperienza, i siti da non perdere sono: Jerash, Mar Morto, Petra e Wadi Rum. Sono anche interessanti il palazzo di Amra, il caravanserraglio di Qasr Al Azraq, il castello di Karak e le rovine di Um Rassas. Per quanto riguarda gli altri siti, sebbene sarebbero tutti degni essere visti avendo abbastanza tempo, questi potrebbero essere omessi in una prima visita al paese, dovendo contenere tempi e costi. L’agenzia Jordan Select Tour si è rivelata affidabile e ben organizzata. Oltretutto la loro collaboratrice Elin Halaseh parla anche bene italiano, il che rende più semplici i contatti dal nostro paese, scrivendo una mail oppure visitando il loro sito internet. Una menzione speciale, infine, per il nostro autista Jafar Amer, gentilissimo e disponibile ad assisterci ed accompagnarci in giro e a cena anche ben oltre l’orario di lavoro previsto. Jafar, che lavora anche come free lance.


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