LA MIA INDIA…riflessioni quotidiane sparse

15-12-09 Il viaggio inizia...finisco la serata in compagnia di Annia che con molta pazienza mi aiuta a preparare lo zaino...tra un sorso di birra e l'altro sono le 3.. domani sveglia presto per gli ultimi preparativi pre-partenza... sono le 12...ecco il treno che ci porterà fino ad Ancona e poi Roma...siamo in partenza, io, manù e yelca .....
Scritto da: flamponi
la mia india...riflessioni quotidiane sparse
Partenza il: 15/12/2009
Ritorno il: 03/01/2010
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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15-12-09 Il viaggio inizia…Finisco la serata in compagnia di Annia che con molta pazienza mi aiuta a preparare lo zaino…Tra un sorso di birra e l’altro sono le 3..

domani sveglia presto per gli ultimi preparativi pre-partenza…

sono le 12…Ecco il treno che ci porterà fino ad Ancona e poi Roma…Siamo in partenza, io, manù e yelca .. Sulla faccia un sorriso stampato e zaini pieni in spalla…18 giorni in viaggio, e la felicità è tanta.

L’aereo è pronto, e anche noi un po’..Anche se il sentimento è misto..Curiosità e paura..La curiosità di scoprire un posto nuovo, una cultura diversa…E la paura di trovarmi di fronte a cose più grandi di me…

sul volo CHINA AIRLINES le hostess cinesi e indiane ci accolgono con un sorriso, domani atterreremo a NEW DELHI 16-12-09 Varchiamo la soglia dell’aeroporto internazionale di Delhi, Daram ci aspetta con un cartello: FRANCESCA AND LAMPONI…Piombo su di lui, sorriso stupendo e dolcezza infinita…

sarà il nostro autista nei prossimi giorni, anche se la cosa mi mette uno strano imbarazzo addosso..Io con un autista?! la casa dove vive Marica è bella e accogliente, e la facciamo subito nostra…

l’autista, il domestico, la bella casa..Mi sembra a tratti di dimenticarmi di essere in india..Ma poi basta varcare la soglia del quartiere residenziale per trovarsi di fronte a persone che dormono sul bordo della strada…Li guardi mentre ti chiedi se sono morti o stanno semplicemente dormendo sotto un cumulo di coperte…

tende improvvisate lungo la strada accolgono intere famiglie, la povertà estrema emerge e lo stomaco si irrigidisce subito…

17-12-09 Visitiamo il RED FORT, la maestosità, il rosso, gli archetti, i sari colorati, i sorrisi stupendi delle donne e gli occhi profondi degli uomini…

mentre giriamo a bocca aperta all’interno del forte molti indiani ci guardano e i più spregiudicati ci chiedono una foto insieme…Affascinati dalla nostra diversità..

Fuori dal Red Fort ci tuffiamo nei vari mercati..Tra venditori ambulanti, vicoletti sperduti, banchetti di mangiare improvvisati, e condizioni igieniche nulle…Ecco il fascino che mi aspettavo, la semplicità e la sporcizia, gli odori, i carretti di frutta e le limonate in vendita…Ci perdiamo tra i vicoli del SARI MARKET, tra i sari dai mille colori e sopra di noi nel vicolo stretto un tetto pieno di fili elettrici penzolanti…

continuiamo a vagare, a perderci, ci fermiamo a mangiare in un ristorantino fantastico vicino CHADNA CHAWK, l’impatto è..PICCANTE!!condividiamo il tavolo con 3 ragazzi indiani, che cercano di spiegarci i vari piatti…Mangiamo senza capire bene cosa stiamo mettendo sotto i denti…

il resto di questa prima giornata indiana è lo SPICE MARKET, l’odore e i colori delle spezie…

il traffico, il rumore dei clacson mi stordiscono, ogni volta che provo ad attraversare la strada ho come la sensazione di non essere pronta…

decidiamo di tornare a casa in TUK TUK (apetta-taxi verde e gialla)..Contrattiamo il prezzo e inizia l’avventura..La guida è spericolata e il mezzo è fantastico…Ci ritroviamo nel pieno traffico di delhi..Lo smog i clacson e le macchine che tagliano la strada sono unici…Raggiungiamo sane e salve casa e..Baciamo terra!! 18-12-09 In compagnia di Daram andiamo a comprare i biglietti del treno per il nostro viaggio in Rajasthan, usciamo dopo circa due ore e mezzo con i biglietti in mano..Siamo strafelici..

nel pomeriggio visita alla moschea, di una grandezza disarmante ..La vediamo al tramonto, con il sole che si abbassa dietro al minareto..Affascinata lo guardo scendere lentamente mentre qualcuno prega rivolto verso La Mecca, e altri si lavano i piedi per purificarsi…

basta scendere la scalinata della moschea per tuffarsi in un nuovo mercato..Stavolta l’impatto è più forte..Lo stomaco mi si stringe e non so se sono ancora pronta… Mi scontro con la povertà di questa gente e mi sento continuamente fuori luogo, come un’intrusa che entra nelle case altrui, e forse pensandoci bene è proprio così, visto che la gente qui vive davvero per strada..

bambini ti guardano con occhi grandi neri e tristi per chiederti qualsiasi cosa..E sai che è difficile resistere allo sguardo perso di un bambino, ma devi farlo..Sai che devi farlo…

l’aria che respiro in questo mercato è completamente diversa da quella di ieri..E forse inizio a conoscere e a “confrontarmi” con le mille anime di questa città…

torniamo nella casa nel quartiere residenziale con un senso di smarrimento..Il tuk tuk ci porta davanti al cancello, il guardiano ci apre la porta ma ormai è impossibile richiuderla alle nostre spalle…

19-12-09 Mai come oggi il contrasto mi travolge…

dopo una mattinata a zonzo per OLD DELHI, la visita al tempio SIKH, il pranzo condiviso all’interno del tempio, la semplicità e la bellezza dei volti delle persone incontrate per strada..La povertà che ti accompagna sempre e non ti abbandona mai…Veniamo all’improvviso catapultate all’hote imperial, 5 stelle e tanta ipocrisia racchiuse in una struttura enorme, di uno sfarzo estremo, in una città dove parte della popolazione vive in tende arrangiate a bordo della strada, per terra con fuochi improvvisati e tanta fede nel cuore…

Siamo all’imperial con i suoi camerieri in divisa, le luci, gli addobbi di Natale, la pelle chiara degli avventori siano essi indiani che stranieri che si confonde con quella scura dei camerieri.

In un angolo dell’Hotel emerge in tutta la sua lucentezza la vetrina di un negozio chanel, e pensi che in un altro angolo della stessa città bambini aspettano pazienti qualcosa da mangiare, con grandi occhi neri e pelle sporca…Siamo ospiti, e inizio a guardare con occhi strani gli indiani benestanti che occupano qualche tavolo più in là del nostro..Due facce troppo diverse di una stessa città..E qui il divario sembra davvero più grande che in ogni altra parte del mondo…

Tutto è lucente, dorato, maestoso..Ma non vedo l’ora di essere fuori e penso con sollievo che domani sarò lontana da questa città TROPPO in tutto…

la notte non riesco a prendere sonno, questo posto mi affascina , ma forse sono troppe le cose che devo far finta di non vedere…

20-12-09 Daram ci aspetta sotto casa alle 5.15, e con poche ore di sonno alle spalle siamo pronte per la nuova avventura del treno che ci porterà a Jaipur…

In stazione nonostante l’ora c’è un casino pazzesco, l’ingresso e i binari sono affollatissimi e devo stare attenta a dove metto i piedi per non calpestare nessuno…

alla platform 2 saliamo sul treno che ci porterà in RAJASTHAN..Il viaggio scorre tra un sonnellino, uno spuntino e la visione di paesaggi nuovi..Campagne coltivate con minuziosa precisione, le mucche e i maiali per strada, villaggi polverosi…Il verde, le piante mano a mano che procediamo lasciano spazio all’aridità e alla terra…Deserto stiamo arrivando! A Jaipur, scesi dal treno schiviamo i numerosi autisti di tuk tuk e gli avventori…

guidati sempre dal nostro guru OCHO, percorriamo diversa strada tra il caos più totale, gli inconfondibili clacson e l’immondizia per strada…Alla GUEST HOUSE dove decidiamo di alloggiare ci accoglie un signore che forse di meditazione sembra averne fatta fin troppa..Il posto è davvero allucinante,e forse il proprietario ancor di più mentre ci accompagna con i suoi OKEY OKEY OKEY ripetuti…La pulizia non è certo all’ordine del giorno, mentre piccioni sonnecchiano all’interno del corridoietto e sul davanzale della nostra finestra…

Ci perdiamo tra le vie della città, tra i vicoli meno turistici e molto indiani..Ci troviamo faccia a faccia con le prime vacche sacre che sonnecchiano vicino a maialini anch’essi sacri…Sono affascinata, ed è incredibile come in una città possano convivere animali così grandi, un traffico pazzesco e milioni di persone..Le guardo, le vacche, mentre frugano tra i rifiuti come cani randagi, animali enormi; il traffico si ferma quando provano ad avvicinarsi alla strada, cosa che non avviene per le persone…

raggiungiamo con lentezza indiana il palazzo dei venti…Struttura stupenda, dai mille forellini e con una vista sulla città davvero fantastica. Pranzo fuori all’aperto su una delle numerose terrazze che si affacciano sulla città, tra un’infinità di aquiloni colorati che sorvolano i tetti delle case…Deliziamo qualche prelibatezza indiana, di cui subito dopo dimentichiamo il nome, ma non il sapore piccante…

22-12-09 Mettiamo il naso fuori dalla Guest House e lo smog cittadino e il traffico ci soccombono, prendiamo un TUK TUK che ci accompagna alla stazione…Ad un semaforo, una signora anziana volto scuro e rughe profonde ci chiede qualcosa da mangiare…Un bambino compare alle sue spalle, ha occhi neri e sguardo perso mentre tende la mano..Decidiamo di dargli dei biscotti, li tiro fuori e non faccio in tempo a dirle di dividerle con il bambino che li prende e scappa, senza voltarsi…Altre persone tra donne e bambini si accalcano al tuk tuk, e penso di aver sbagliato…Ma è così sbagliato pensare che tutti debbano avere qualcosa da mangiare???mentre scatta il verde al semaforo, una delle donne insiste, si attacca con tenacia e disperazione per avere qualcosa da mangiare…Fa diversi passi così, mentre posso solo immaginare a quanto possa essere dura..La sopravvivenza…Penso, rifletto…E troppe volte in questi 6 giorni mi sono trovata di fronte a persone che non hanno davvero niente, la povertà assoluta in condizioni disperate…

Il treno è in ritardo, circa un’ora , ma in India sembra piu che normale…Quando arriva, un rombo assordante si sente in stazione e del fumo nerissimo esce dalla locomotiva…Nel frattempo bambini con grandi sacchi bianchi raccolgono plastica e carta dai secchi dell’immondizia e per terra…Altri si lavano dagli scarichi di un treno parcheggiato poco più in là…

Il treno è diverso dall’altro, i posti a sedere si trasformano in cuccette per la notte..Viaggiamo in compagnia di una signora con due bambini…Immersa nel suo sari azzurro che colora lo scompartimento..Il bambino ha occhi stupendi, più tardi faremo amicizia mentre prova a parlarci in hindi…La donna intona una ninna nanna per i figli e ci culla insieme al dondolio del treno…

il paesaggio fuori ha un fascino particolare..Il treno attraversa villaggi sperduti nel nulla, vacche brucano per strada e negli spiazzali davanti le case, donne nei loro sari coloratissimi sono custodi di gruppi di capre o piantano nei piccoli campi…Il colore dei sari rossi, gialli, verdi risalta nell’aridità del terreno, nella polvere che annuncia il deserto..Alberi e arbusti, sabbia e nulla ci accompagnano per gran parte del viaggio, ogni cosa ha un suo fascino ed è una nuova scoperta…La signora mi offre diverse cose da mangiare…Viaggio tra i sapori di questo pezzo d’india..

il treno ha un’ora e mezzo di ritardo, ma nessuno si agita o si innervosisce…

scendiamo..La folla è tanta..Saliamo su un tuk tuk stupendo che ci porta alla Guest house prenotata via telefono il giorno prima..Sembra di essere in una favola..Tende blu con stelle sembrano da mille e una notte, le pareti colorate con dipinti affascinanti, le poltrone di vimini e le tavolate in legno…

23-12-09 Jodhpur è leggermente meno caotica di jaipur..Proviamo a prenotare il biglietto per jaisalmer ma i treni sono pieni..Ci avventuriamo comunque alla stazione dei treni, e l’avventura inizia…Rimbalziamo per circa 2h ½ da uno sportello all’altro e forse per la prima volta OCHO sembra abbandonarci..Le file sono infinite, i pochi turisti disperati si confondono con indiani di ogni età che provano a prenotare un treno, accalcandosi tutti intorno ad un unico sportello, e provando a passarti avanti in fila…

alla fine usciamo con in mano il biglietto di ritorno a delhi il 31 dicembre e quello per Agra il 2 gennaio…

dopo un sandwich con omelette in un posto unico, the omelette shop, baracchetta semplice che sforna omelette e uova sode..In tuk tuk arriviamo al MEHERANGARH…È impressionante, sicuramente il più maestoso e il più affascinante..Dal basso provo a guardare la maestosità di questo edificio, le lavorazioni minuziose e la perfezione dei particolari..Mi perdo tra le stanze i merletti le decorazioni e le”favole”attorno al maharajà e alla maharani…

l’ora di chiusura si avvicina..Dall’alto del forte che domina la città blu, l’eco dei muezzin dai minareti si confonde col suono della campana del tempio giainista che rintocca ogni volta che un visitatore varca la soglia..E tutto si colora d’arancio col sole infuocato che scende piano…

24-12-09 Zainoni in spalla ci avventuriamo alla stazione degli autobus…In realtà prendere un bus, sembra molto più semplice ed economico di un treno…Ma la sensazione quando vi salgo è di giocare alla roulette russa, tanto sono spregiudicati nella guida…

5 ore di viaggio ed è veramente uno spettacolo, piedi che penzolano dal piano di sopra ti tengono compagnia, persone che si affacciano e ti guardano incuriosite…Mentre nei pochi vilaggi che incontriamo per strada bancarelle e bambini urlanti provano a venderti di tutto attraverso il finestrino…

All’arrivo a Jaisalmer l’albergo che scegliamo è essenziale e anche molto economico..La vista del forte di jaisalmer è disarmante, scolpita sopra una collina di arenaria…Perfetto…Il caos sembra minore, ma comunque sempre presente..I clacson, i tuk tuk, e sempre più vacche per strada che sonnecchiano in ogni angolo della città…

prenotiamo il safari che domani ci porterà per tre giorni nel thar desert..Sono felicissima…

25/26/27-12-09 La sveglia suona..Dobbiamo essere pronte per la nostra avventura nel deserto…Tre giorni in compagnia di cammlli e cammellieri sotto il cielo stellato…

siamo solo io, manù e yelca e non ci scoraggiamo quando ci presentano i nostri cammelli..Sono stupendi bardati nelle loro copertine colorate e con il muso rilassato ..Non fanno una piega quando carichiamo le provviste per i 3 giorni, l’acqua e i nostri culi…

se penso ai tre giorni nel deserto penso alle dune di sabbia finissima, alle lunghe passeggiate a dorso di cammello, al sedere dolorante, al cielo stellato infinito e al tramonto mozzafiato…

il primo tramonto mi è rimasto nel cuore, in tutto il suo splendore..Le dune iniziano a colorarsi di rosa, la luce cambia e la palla infuocata enorme inizia piano piano ad avvicinarsi alla linea della terra..Rimango incantata, non ci sono rumori, siamo io e la natura, in silenzio senza pensieri…Guardo il sole scendere piano piano e mi sento in pace con la dea natura…A lungo il cielo rimane rosa e a lungo rimango ad osservare e a”meditare”…

il giaciglio su cui dormiamo sono coperte appoggiate sulla sabbia nel freddo della notte…La luna splende alta in cielo..E illumina tutto a giorno, le stelle compaiono ancora timide dietro la luna…

è solo durante la notte che mi sveglio, apro gli occhi e all’improvviso mi trovo sopra uno dei cieli più belli in assoluto..La luna è andata via, è notte fonda…E quasi ogni ora mi sveglio per vedere se tutte le stelle sono ancora lì…

seguo il passo lento dei cammelli, tra paesaggi stupendi, antilopi vaganti e la quiete assoluta..Ci fermiamo per prendere un chai in un viallaggio del deserto..Capanne perfette fatte di letame e terra..Tetto in paglia..Le donne sono coloratissime e peine di gioielli..I bambini ci guardano curiosi…

al terzo giorno il sedere fa davvero male..Ci porteremo dietro per diverso tempo il dolore della sella…

28-12-09 Dopo i tre giorni nel deserto, tutto mi rimbomba e sono talmente frastornata che non capisco nulla…

i vicoli stupendi del forte di jaisalmer sono pieni di turisti indiani e di bancarelle di vestiti…A tratti rimpiango la solitudine e la pace del deserto..Dopo una visita ai tempi giainisti affollatissimi..Usciamo dal forte e ci perdiamo nella parte meno turistica della città..La zona è affascinante e i turisti sembrano non essere mai passati da qui…Ricompaiono i maialini sacri, i vicoli si susseguono senza senso e basta un attimo per perdere l’orientamento…

in un vicolo bambini giocano ad un gioco sconosciuto…Ci fermiamo, ci spiegano il gioco e siamo pronti per la partita…Corriamo spensierate lungo il vicolo, ogni tanto qualcuno si affaccia curioso o si avvicina…Questa zona sembra un angolo remoto della città conosciuta finora…La semplicità delle persone che incontri per strada, le facce da gitani, probabile eredità di un passato da gente del deserto…Salutiamo i bambini e continuiamo a vagare tra le fogne a cielo aperto…Solo quando siamo davvero convinte di esserci allontanate troppo saliamo su un tuk tuk…La musica indiana in sottofondo rende ancora più affascinante il tragitto fino in centro…

la sera riusciamo a trovare un localino davvero carino; su morbidi materassi buttati a terra mangiamo e ci rilassiamo, subito dopo ,in compagnia del cuoco, una coppia di americani e qualche amico di amici…

30-12-09 Anche stavolta il viaggio in autobus non mi delude…I sedili sono leggermente più stretti e sembra anche un po’ più vuoto dell’andata…

incrocio gli sguardi intensi delle donne con il capo coperto, i numerosi bracciali e gli abiti coloratissimi.. Gli sguardi dei bambini con i contorni degli occhi truccati di nero..Le grida, i clacson e la musica hindi che accompagna il nostro viaggio…

dormo parecchio cullata dalle buche della strada e dall’assenza di ammortizzatori, ogni tanto mi sveglio per le frenate brusche dell’autista…

A jodhpur becchiamo una Guest house davvero carina (DISCOVERY) ed economica, in pieno centro…Gestita da una famiglia simpatica e disponibile. Tutti sembrano volerci bene, sono cordiali e noi ci sentiamo un po’ a casa…

una volta fuori ci facciamo trasportare dal profumo delle spezie, dai colori stupendi e da odori diversi…

dall’alto della terrazza della nostra dimora, una vista sul forte stupenda…La luna quasi piena illumina le case blu, tipiche della parte vecchia della città…

31-12-09 Ultimi acquisti prima di riprendere la via verso Delhi..Per le vie del centro riusciamo a perderci tra le bancarelle numerose del mercato attorno alla clock tower..Ogni bancarella è una scoperta e mi diverto perdendomi nei volti delle persone e nella confusione di questo pezzo della città..Gitane a terra vendono bracciali e cavigliere..Hanno facce stupende, nere come i loro occhi e un modo di fare che rapisce il mio animo GIPSY..

bambini mezzi nudi per strada fanno da contorno a queste donne mentre altri passano con i loro sacchi bianchi e altri ancora fanno i più svariati lavori…Per un attimo penso ai bambini dall’altra parte del mondo, ai loro vestiti profumati, alle pelli pulite e ai miliardi di giochi…

due bambine provano a chiederci dei soldi..Hanno due facce buffe e occhi profondi..Si perdono nei loro vestiti scoloriti, e hanno due sacchi bianchi più grossi di loro per raccogliere i rifiuti da rivendere…Si attaccano a noi e sembrano non volerci mollare…Inizio a giocare con loro al gioco del silenzio..Ed è bello vedere dietro il loro sorriso il colore bianco dei denti…

una delle due si chiama lucky..E mi chiedo quanto sia fortunata…Giochiamo scherziamo mentre ogni tanto si chinano a raccogliere pezzi di carta e plastica..Il loro lavoro…

ci fermiamo ad una baracca, e non sappiamo resistere…Gli compriamo qualcosa da mangiare…Sono così belle, commoventi e felici quando le salutiamo perchè è arrivato il momento di andare…

ultimi acquisti per il nostro TRAIN PARTY, e cenone di capodanno alla guest house con 4 vegeterian burger e una birra Kingfischer e due chiacchiere con i proprietari che ormai ci adorano…Li salutiamo come se stessimo salutando la nostra famiglia tanto sono dispinibili e affettuosi…E solo ora capisco il senso della frase vista in più di un muro di questa guest house…COME AS A TOURIST, STAY AS A GUEST, GO AS A FRIEND! Con tutte le nostre valigie (5-6) riusciamo ad entrare a fatica dentro un tuk tuk…Per strada la gente inizia a prepararsi per i festeggiamenti del nuovo anno, ed è impressionante il numero di poliziotti armati con spranghe di legno ad ogni angolo della città…

la stazione è piena…Ritrovo fortuito delle numerose persone che vivono per strada…Un tetto sopra la testa…L’ingresso è un tappeto umano e faccio fatica a schivare i corpi a terra…Due mamme appena ci vedono passare svegliano le loro figlie per chiederci dei soldi…Ancora la sopravvivenza…

ci sistemiamo nel nostro scompartimento…Alle 23 stappiamo la prima delle tre birre che accompagneranno il nostro viaggio…Mentre il resto del vagone si prepara per la notte…

dopo mezz’ora la maggior parte delle tendine sono tiraate e tutti stanno dormendo..L’ultima birra ce la lasciamo per accogliere il nuovo anno..Ci sistemiamo nello spazio tra le due porte..Kingfisher in una mano, stappabottiglie nell’altra e un sorriso felice..Due addetti al treno iniziano a sistemare dei cavi e ci guardano perplessi mentre iniziamo il conto alla rovescia…10, 9, 8…1…BUON ANNOOOOO!!ci abbracciamo forte, facciamo gli auguri anche ai nostri nuovi amici che sorridono sorpresi… Improvvisiamo un trenino a suon di PEPEPEPEPE tra i due vagoni del treno..Ogni tanto qualcuno alza la testa e noi siamo pronte a fargli gli auguri…HAPPY NEW YEAR!!! è iniziato il nuovo anno in anticipo rispetto all’Italia lontana, chiacchieriamo un altro po’, e alla fine ci arrampichiamo sui nostro letti di questa nuova notte…

1-1-2010 Delhi è sempre caotica, e sempre un pugno sullo stomaco…

il treno percorre lentamente i binari che fanno l’ingresso nella città…Mi affaccio dalla porta sempre aperta del treno…A fianco ai binari persone vivono tranquillamente la loro quotidianità…Bambini appena svegli e mezzi nudi guardano passare il treno, per loro non è una novità…Famiglie intere vivono così…E convivono noncuranti con cumuli di immondizia…Gli occhi mi si riempiono di lacrime…Mi giro…Sono sola, continuo a guardare fuori mentre in faccia mi arriva l’aria che entra dalla porta del treno…Finestra su questa nuova parte d’india…

siamo di nuovo a casa di Marica..Il viaggio sta finendo e si avverte in tutto..Nella stanchezza che abbiamo, nelle lacrime trattenute, nella mia faccia che non è più perennemente sorridente..Mancano davvero pochi giorni e forse per la prima volta i pensieri abbandonati dall’altra parte del mondo ritornano, e con essi un po’ di paura per il rientro in Italia, ormai vicino…Mi accorgo di non essere pronta…

ci rituffiamo ancora una volta nell’unicità dei vicoli di old delhi, tra le vie dei market..Riusciamo a trovare gli addobbi per il compleanno di yelca..E siamo pronte ad aspettare la mezzanotte..30 anni in India, una camera da principessa, le candele accese, una torta alle mele e tanta magia…

2-1-2010 Sono le 6..La stazione di Delhi è come l’avevamo lasciata…Piena di gente e vita…

il treno è in orario e superfighetto, e nonostante il prezzo, fa diverse ore di ritardo…Siamo pur sempre in india!! c’è una nebbia pazzesca e all’arrivo ad Agra è ancora fittissima…

le file e i controlli sono infiniti..Il tempo non è dei migliori, nebbia e freddo..Ma quando riusciamo a fare l’ingresso al TAJ MAHL la nebbia si alza leggermente e il TAJ ci appare stupendo..Rimango a bocca a perta davanti a questa meraviglia…Sembra impossibile solo immaginare una cosa del genere…Il cielo dietro in un azzurro sbiadito mette in risalto il bianco e i particolari di questo monumento all’amore…Non posso non ammirarlo in tutto il suo splendore…

fa freddo e la nebbia riscende su Agra..Il nostro treno è in ritardo di tre ore, compriamo un biglietto senza prenotazione sul PANJABI EXPRESS che da Agra ci riporterà direttamente a New Delhi..Il treno arriva, una luce tra la nebbia..

la classe alta che stamattina ci ha portato qui, ora ci è vietata..Ci dicono di andare nell’ultimo vagone…Ma non capiamo bene perchè…Per noi un vagone vale l’altro…Risaliamo lungo il treno, ne passiamo diversi, sono talmente pieni che è impossibile entrare…

alla fine saliamo..Il vagone che abbiamo scelto è pieno, la gente pigiata all’interno è talmente tanta che è impossibile entrare…Ci fermiamo tra le due porte..La puzza di pipì è forte e tutti ci guardano…

all’improvviso un venditore di the ci guarda..Farfuglia qualcosa mentre ci dice di seguirlo..Scendiamo e lo seguiamo senza porci delle domande…

schiviamo persone e grandi sacchi bianchi che stanno provando a caricare…Arriviamo alla fine del treno…L’ultimo vagone…

una signora ci viene ad aprire..Non capiamo…Ci accoglie con degli occhi dolcissimi e una semplicità disarmante..Ci fa salire a bordo e chiude subito dietro di noi la porta..Nel vagone ci sono solo donne, bellissime, nei loro sari semplici…Hanno un fascino stupendo e il profumo dell’India invade il vagone..Siamo commosse e senza parole…Soprattutto quando capiamo che prima eravamo salite nel vagone per gli uomini, senza saperlo…

ora invece siamo nel vagone della salvezza, quello che tiene lontane le donne da stupri sempre piu frequenti sui treni e da sguardi indiscreti…

le donne ci guardano e accolgono con un sorriso magnifico…Ci cedono il posto e siamo parte di loro…Mi sento protetta come una bambina nel grembo della mamma…Ecco l’India finora sfiorata e assaggiata in piccole pillole tutta concentrata in un vagone..Vedo la forza di queste donne tutta nella nostra protettrice, nel suo sguardo dolcissimo e unico…

salgono alcuni uomini, le donne iniziano a litigare tra di loro..Non dovrebbero essere lì…

il chiacchiericcio fa da sottofondo alle tremila emozioni che sto provando in questo momento, alla commozione e alla gioia…Mi giro…I vestiti scoloriti e sbiaditi dalla polvere avvolgono le donne con le loro espressioni diverse,il loro sorriso puro e semplice come mai, gli occhi diversi…Mentre i miei vorrebbero solo far scendere le lacrime…

inizia a salire qualche bambino, tanja sarà la mia compagna di sedile nelle prossime 4 ore…

un “santone” sale, sembra intoccabile, sguardo perso nel vuoto e stracci addosso..Si mette senza dire una parola in fondo al vagone ormai pieno..

molte donne ci guardano con occhi stupiti, altre iniziano a chiederci da che paese veniamo..Curiose…

in sottofondo alcune donne iniziano a cantare, la canzone sembra tristissima, con voce flebile la cantano tutte insieme, sono cinque..Mi perdo nel loro canto,triste e malinconico… Così coinvolgente e carico di sentimento…

solo dopo scopro che è una preghiera a non so quale dio…

con gli occhi carichi di immagini, penso al nostro angelo venditore di the…

3-1-2010 ormai è certezza…Il viaggio è finito…Il taxi ci accompagna all’aeroporto…Sono triste, e non riesco a non pensare alle forte emozioni degli ultimi giorni…Rivolgo per l’ultima volta lo sguardo alle strade di delhi che stiamo attraversando…

la nebbia è sempre fittissima, l’aeroporto è nel caos…Tra controlli infiniti, metal detector e resto, veniamo risucchiati dall’aeroporto Indira Gandhi…Sono triste…

e poi…Sono di nuovo in Italia…Mi sono lasciata alle spalle l’India…Le sue mille religioni e contraddizioni, il fascino che avvolge ogni viaggiatore che decide di intraprendere questo viaggio parallelo…Un altro mondo…

“sono tornata, almeno così dicono la mia boarding pass e i miei bagagli sparsi per la stanza…

parti di me purtroppo sono rimaste là, negli angoli di cittadine caotiche, nella bellezza disarmante del deserto, negli occhi profondi degli indiani incontrati…

e ora sono di nuovo qui, a metà…Ancora più confusa di quando sono partita… “ namaste’…



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