Egitto crociera nilo e cairo
La visita è finita… ci tengo a precisare una cosa… appena arrivati, il primo e il secondo giorno i templi ti sembrano spaziali, già al terzo giorno un po’ meno, ma dal quarto in poi vedi solo geroglifici e sabbia! Tutto ciò che ti sembrava così speciale comincia a perdere il suo fascino, forse sono i 52°, ma cominci a stramaledire la vacanza…! Questa sera ci attende la serata egiziana… Ogni ospite deve vestirsi con i vestiti tradizionali locali: gli uomini turbante in testa e kaftano e le donne… boh, alcune in camera di sicuro non avevano specchi… lasciamo stare cosa i nostri occhi hanno sopportato… Anche stamattina sveglia alle 6:30 e visita al tempio di Phile (quello che hanno spostato di 20 mt… ma ci pensate che mazzo che si sono fatti?). Per arrivare al tempio prendiamo una barca: l’acqua è nera di petrolio e le barche emettono una nube tossica dai motori… e poi dicono che il fumo fa male… Sbarchiamo sul tempio; bello, ma saranno i 52° che alla fine li fa sembrare tutti uguali? La guida parla, parla, parla… all’infinito… e noi, Lonely alla mano, ci facciamo un bel tour da soli… dopo tre ore ci riportano sulla terra ferma, riprendiamo il bus e proseguiamo la visita alle dighe di Aswan (si… niente di che!). Altra tappa obbligatoria alla fabbrica delle essenze (seduti su un divano con un condizionatore da 1 milione di frigorie che ti spara l’aria in faccia… ancora un po’ e non riuscivo a tenere gli occhi aperti…) ed anche per oggi la giornata è finita… o quasi: questa sera sulla nave hanno organizzato la lotteria… Antonio ed io compriamo due biglietti, Fabrizio e Federica, altri due… dopo cena inizia la serata. Leonardo, tra le altre unico bambino di tutta la nave (quindi l’unico ad avere genitori irresponsabili: ma dico io, si può portare una creatura così piccola in Egitto ad agosto con 52°?!? Per questa affermazione mi arriveranno mazzate…), viene scelto per estrarre i numeri… beh, che dire, ha fatto un grande spettacolo: sembrava un piccolo presentatore come quello che conduceva colpo grosso… morale: alla fine non abbiamo vinto nulla mentre Federica ha vinto una collana… (solito didietro…Due anni fa ha vinto una macchina con una cartolina… e non scherzo!!! Un Freelander!!!!! Come gli dico sempre io, più c..O che anima!).
Dopo il grande spettacolo decidiamo di uscire per andare a fare una passeggiata fuori… finalmente soli… sono quattro giorni che mi sento una pecora… sembriamo tante greggi, ci manca solo la campanella! Nel pomeriggio la guida (mamma mia quanto parla… è tanto bravo, ma alla fine della giornata vorresti chiuderlo in una tomba! …Almeno starebbe zitto!) ci ha indicato un mercato locale dove è possibile acquistare delle spezie e prodotti del posto; ci aggiriamo per delle vie ma del mercato neanche l’ombra e soprattutto siamo gli unici turisti… entriamo in un negozio e per sbaglio finiamo in una specie di “centro commerciale” … ci guardano strano ma nessuno ci calcola, giriamo un po’ e camminando alla fine troviamo il mercato delle spezie; te ne accorgi, uno perché è pieno di turisti, due perché ti vengono addosso in massa i venditori; giriamo dieci minuti e alla fine torniamo in nave. Arrivati in nave, sorpresa, l’itinerario per domani è cambiato: dovevamo partire presto per Abu Simbel ed arrivare al Cairo nel primo pomeriggio ed invece domani mattina ci aspetta una visita in barca intorno all’isola di Elefantina. Sono le 8:00, siamo in barca e ho la nausea… anche Federica non è nella forma migliore mentre Antonio e Fabrizio, come al solito, non soffrono mai niente e il movimento della barca anzi, li culla…Torniamo in nave, pranziamo, ammazziamo il tempo giocando a carte e bevendo Pepsi per digerire l’aglio che c’era nella pasta ed alle 13:00 partiamo per Abu Simbel… dopo un volo aereo di circa un ora (posti non assegnati come nella prima tappa dell’andata Roma-Milano… tipo Ryanair ma con un pizzico in più di avventura) arriviamo alle 3:00 del pomeriggio… bello, ma un caldo infernale! Quei faccioni che ti si presentano davanti sono veramente affascinanti; l’interno è magnifico ma l’aria è rarefatta non si respira… finita la visita, la camminata per tornare all’ingresso è stata allietata da molte “foto” fatte da Fabrizio… è un genio della fotografia… Eccoci qui, morti di caldo pronti a prendere di nuovo un bus senza aria condizionata, seduti vicino ai servizi igienici, che si spera ci porti in aeroporto con meta il Cairo. Sono le 22:00, siamo arrivati (meno male che da programma oggi il pomeriggio doveva essere a disposizione per relax in piscina… ma tutti questi stravolgimenti organizzativi saranno veramente necessari o sono come la compagnia aerea che doveva essere di linea e l’albergo che doveva essere il Sofitel o similare e proprio ora stiamo andando verso il similare? Voglio dire, i grandi nomi sono solo specchietti per le allodole?). 23:00: stiamo ancora aspettando i bagagli… finalmente ci sono tutti: ancora un ora di bus e arriveremo al Movenpick… beh, devo dire che almeno l’hotel è finalmente molto bello… E’ questo che volevamo… una camera pulita, un bel letto ed un bel bagno senza residui degli ospiti precedenti.
Una bella cena e domani sveglia alle 6:30: non vedo l’ora di vedere le piramidi… 5:00: piccolo inconveniente… mi sono svegliata di soprassalto, come dire, mi sento strana… oh no! Le mie mutande di Victoria’s Secret … NOOOOO!… 6:30: ho ingoiato quattro pasticche di Imodium, ma niente da fare… squilla il telefono… è la sveglia telefonica, non ci posso credere devo rinunciare all’escursione! Avvertiamo i nostri compagni di viaggio… Povero Antonio, è in questi momenti che si vede il vero amore… quello con la A maiuscola, non solo addio piramidi ma mi ha tenuto la mano fino alle 8:00 di mattina e fino alla sesta pasticca di Imodium… Attimo di tregua: finalmente riesco a tornare sotto le coperte e penso … beati loro Memphis, Saqqara… che sfortuna!!! 18:00: una giornata da cancellare: tornati dall’escursione e con una faccia quasi peggio della mia, ecco Federica che mi viene a trovare armata di reintegratori. 23:00: l’ultima pasticca della confezione di Imodium… Domani mattina ci attende un escursione (sempre alle 6:30… alla faccia della vacanza!!) alla cittadella, alle moschee ed al museo egizio… non me la posso perdere… speriamo bene! Tutta rotta mi alzo e andiamo a fare colazione, da oggi fino alla fine della vacanza mangerò solo riso bianco e banane! Partiamo… visitiamo la Cittadella e una moschea; rimaniamo sul bordo, non siamo ispirati all’idea di levarci le scarpe (dopo che Federica, con il suo solito occhio attento, ci ha fatto notare enormi escrementi di topo su tutto il pavimento… anche se forse erano piccioni… Mah…). Proseguiamo il giro, altra moschea (senza scarpe…), Antonio (con i calzini di Fabrizio), Federica e Leo entrano mentre Fabrizio ed io optiamo per il giro esterno…(nota personale: ricordare ad Antonio di comprare un paio di calzini a Fabrizio perché i suoi diverranno inutilizzabili…). La mia pancia rumoreggia… speriamo bene… Risaliamo sul bus e arriviamo al museo del Cairo. Nota dolente: ma dico io, possibile che uno dei musei più belli del mondo sia in questo stato di decadenza? E’ tutto ammassato senza uno straccio di spiegazione, non una piantina, troppo chiedere la guida audio? E l’aria condizionata? costa troppo? Mi viene in mente una vecchia pubblicità: turista fai da te?…Ahia..Ahi..Ahiai! Antonio ed io cerchiamo di girarlo per conto nostro, ma alla fine siamo costretti a tornare nel gregge… Siamo tutti stravolti, non si respira… purtroppo non ce la faccio più e dopo una velocissima visita al tesoro di Tutankamhon, Antonio ed io usciamo e aspettiamo la fine della visita… Pranzo in locale tipico (sotto-specie di barcone galleggiante) e visita allucinante al mercato, seduti in un bar… stravolti e distrutti a bere Coca Cola (speziata?), assaliti dai venditori; dopo un ora finalmente torniamo in hotel.
Stò per fare una c…Ta: girando per l’hotel, proprio in un angolo, vedo un negozio dove disegnano tatuaggi all’henne… e vai è tutta la vacanza che desidero farne uno! Anche Federica è tentata e così sfogliamo il libro con i disegni… alla fine scegliamo l’occhio di RA e il simbolo della vita… passano dieci minuti a discutere sul “ma no fallo tu… sceglilo tu… e varie… e alla fine vado prima io con il simbolo della vita (che porca miseria una cosa più semplice non c’era!): arriva il tizio, gli porgo l’avambraccio e comincia… disegna con uno stuzzicadenti… mah, l’importante è che sia bravo e… invece… NO!… comincia a tremare e sbaffa il disegno… ma dico, possibile che ho beccato quello con il Parkinson? Per fortuna dura solo due settimane… mi dice che devo aspettare un ora e poi lavarmi il braccio… chiaro, che nel frattempo, Federica, che già rideva alla vista dello stuzzicadenti, ha passato! Probabilmente gli avrebbe fatto l’occhio di RA mezzo chiuso e storto… stavolta si è salvata, la prossima volta da cavia ci manderò lei! Dopo cena Antonio ed io siamo di partenza per vedere lo spettacolo di suoni e luci alle piramidi (visto che il primo giorno ero troppo occupata per vederle): lo spettacolo è stato molto bello, l’unica problematica è che siamo rientrati in hotel alle 00:30 e la sveglia è alle 3:00… che vacanza rilassante!!! Il momento fatidico è arrivato… sono le 3:30… siamo catatonici, lasciamo le valigie fuori dalle camere e ci mettiamo in posa per l’ultima foto ricordo… io dormirò per tutto il tempo in aereo (con il sedile sfondato… E DUE!) mentre gli altri mi invidieranno per ben quattro ore (di sonno ininterrotto)… l’anno prossimo Kyoto… Bye bye …