Egitto crociera nilo e cairo

E dire che volevo andare a Kyoto… Tutte le volte perdi tempo a programmare la vacanza perfetta ed alla fine ti ritrovi a prenotare con tre mesi di anticipo un viaggio organizzato (in un posto che ad agosto non ti passava neanche nell’anticamera del cervello) con uno dei tour operator più conosciuti, per non dire più sputtanati, ed ecco che...
Scritto da: silvya
egitto crociera nilo e cairo
Partenza il: 03/08/2008
Ritorno il: 10/08/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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E dire che volevo andare a Kyoto… Tutte le volte perdi tempo a programmare la vacanza perfetta ed alla fine ti ritrovi a prenotare con tre mesi di anticipo un viaggio organizzato (in un posto che ad agosto non ti passava neanche nell’anticamera del cervello) con uno dei tour operator più conosciuti, per non dire più sputtanati, ed ecco che la vacanza perfetta si trasforma in un “tour de force”… una vacanza che alla fine te ne serve un’altra per riprenderti. Ma partiamo dall’inizio: dopo almeno venti cataloghi di crociere sul Nilo alla fine, eliminando tirchierie varie e le classiche braccine da t-rex, optiamo per il meglio e il più caro Francorosso: crociera di quattro notti, più tre al Cairo. Prenotando tre mesi prima andiamo a pagare, alla fine, circa 1.700 euro a cranio; si parte… siamo in cinque: io, mio marito Antonio, i nostri amici Federica e Fabrizio e il loro pargolo Leonardo di otto anni. E’ il 3 Agosto, ci imbarchiamo da Roma Fiumicino per arrivare a Luxor… volo Eurofly (da dire che da catalogo il volo doveva essere di linea… invece eccoci qui con un charter), sedile sfondato che mi perseguiterà fino al ritorno e scalo a Milano per un totale di otto/nove ore… (e dire che ero quasi arrivata a Kyoto…!) Ah dimenticavo l’unico svago è Federica: ha talmente tanta paura di volare, che la sua faccia ti ricorda la serie di animali spassosi che trasmettono su Discovery Channel. Finalmente siamo arrivati… sbrighiamo le formalità tipiche, prendiamo i bagagli (fortuna ci sono tutti, non si sa mai…), passiamo l’immigrazione e cominciamo bene… mentre una specie di maniaco della dogana fa l’occhietto e manda bacetti a Federica, ci dicono che domani la sveglia è alle 5:30! Arriviamo sulla motonave: Antonio ed io non vediamo l’ora di vedere la camera… abbiamo prenotato una suite! Era l’ultima, così i nostri cari amici senza mezzi termini hanno “rosicato”… ben presto scopro che ce l’hanno anche tirata! La suite è uguale alla loro camera, ma in più noi abbiamo la vasca idromassaggio… condita con peli neri ricci di chissà quale parte del corpo (erano inclusi nel pacchetto?!?). Inutile descrivere la delusione e lo schifo… e pensare che era la suite! La mattina sveglia alle 5.30, colazione e partenza per i classici monumenti: Valle dei Re (dove nel bel mezzo di una tomba ci hanno spento la luce – che simpatici, ti chiedevano la mancia per farti uscire facendoti luce con una torcia! E dire che la Lonely Planet ci aveva avvisati!), delle Regine (bel tempio ma troppe scale e non ce l’ho fatta; in compenso ho poi visto le foto scattate da Antonio e Fabrizio… mucho calor!!!), dei Nobili (vietato fotografare… sarà per il gusto del proibito come dice Federica ma abbiamo più foto dell’interno di quel tempio che del resto della vacanza…),classica visita obbligatoria ad una fabbrica che vende alabastro, tempio di Luxor (veramente bello ma, non so perché, a tutti è rimasto impresso l’affresco con il grosso attributo del faraone…) e Karnak (inutile descriverlo, magnifico e senza un filo d’ombra… ore 12:30!) … tutto in sei (6!) ore. Tutto incredibile a parte il sole che spacca le pietre… ci sono 52° …E le mie Nike di plastica si stanno sciogliendo, anche le Crox di Fabrizio sembrano una grossa nera Brooklyn masticata! Proprio in questa ultima tappa ad un certo punto si sente una vocina… è Leonardo che dice: Mamma te lo avevo detto io (é il meteo che ha seguito ogni giorno per tre mesi!!!) che faceva caldo!!! In effetti è stato l’unico sano di mente a dire che in Egitto ad agosto era da morire… se lo avessi ascoltato!!! Ora parliamo del pranzo e della cena: non è che mi aspettavo uno di quei buffet dei grandi alberghi di Las Vegas ma almeno un piatto senza spezie… no eh? Coriandolo, cumino, cardamomo ovunque in qualunque pietanza… anche la Coca Cola è speziata! Primo e secondo giorno ti salvi ma dal terzo giorno in poi urge carta vetrata e Preparazione H!!! Comunque… a parte questo… la nave non offre nessun tipo di intrattenimento solo una micro piscina all’esterno ed un biliardo (in discesa e a pagamento!)… ah, dimenticavo, sul catalogo c’era scritto della palestra… si, un tappeto e una bicicletta all’aperto… wow, tutta vita! La crociera prosegue e con le alzatacce: questa mattina ci ha detto bene, ci svegliano alle 6:30, solita colazione e via tra i monumenti millenari; ci attende la visita al tempio di Kom Ombo e, sorpresa… niente bus… mezzo di locomozione alternativo… tutti in carrozza! Saliamo su dei calessi e dei poveri cavalli pelle ed ossa, che galoppano sulla strada a tutta velocità, ci portano all’ingresso del tempio (è andata bene… non ci siamo cappottati…). La visita è proseguita molto bene, il caldo alle prime ore del mattino è sopportabile e permette di godere lo spettacolo appieno. Finita la visita ci lasciano dieci minuti per curiosare tra le bancarelle fuori dal tempio; l’idea non sembra male e così cominciamo a camminare tra i negozi… un ondata di venditori ti viene addosso, cercano di venderti di tutto e tutto ad un euro; l’unica frase che conoscono, ma in realtà non è così! Un euro è la classica frase per agganciarti, quando catturano il tuo interesse allora sparano prezzi assurdi e la contrattazione è estenuante! Qui e proprio in questo momento Antonio ed io ci sentiamo di aprire una parentesi per ringraziare Federica, che se non fosse per la sua ossessività maniacale compulsiva probabilmente avremmo proseguito il viaggio non troppo in salute… usciti dal tempio Antonio compra due bottigliette d’acqua sigillate, per un motivo o per un altro finiscono nelle mani di Federica (fortunatamente!) che, come dicevo, non è tanto normale… ha il vizio di mettere le bottiglie a testa in giù (e lo fa anche in Italia!) e di strizzarle… beh, le bottiglie ripeto erano sigillate ma bucate! Queste “brave” persone le riempiono con una siringa e poi te le vendono… chissà che acqua ci mettono…Vabbè, non lo voglio sapere… meglio vivere nell’ignoranza! Tornati alla nave pranziamo (pollo ripieno di farro al cumino, che ve lo dico a fà… mi è rivenuto su per tutto il giorno!) e nel pomeriggio ci attende la visita al tempio di Edfu: partiamo verso le 17:00 e arriviamo al tempio a piedi in cinque minuti. Il tempio è molto bello e in una sala ci sono addirittura tre coccodrilli mummificati…(sembravano grandi borse… ma gli egizi già seguivano la moda?). Continuiamo a passeggiare… geroglifici, pozzi, colonne, sale… è ora di una foto ricordo come dico io… da appassionata di arti marziali non posso farne a meno… trovo un bel muretto millenario con dietro la magnifica vista del tempio e mi metto in posa… scena comica sono in spaccata… il muretto è bollente ed io ho i pantaloncini corti e come se non bastasse mi sono incastrata e quasi strappata i muscoli delle gambe, la mia cara amica non perde tempo e mi scatta sei foto una appresso all’altra con la tragica sequenza del mio didietro all’aria (almeno una foto è venuta perfetta!).

La visita è finita… ci tengo a precisare una cosa… appena arrivati, il primo e il secondo giorno i templi ti sembrano spaziali, già al terzo giorno un po’ meno, ma dal quarto in poi vedi solo geroglifici e sabbia! Tutto ciò che ti sembrava così speciale comincia a perdere il suo fascino, forse sono i 52°, ma cominci a stramaledire la vacanza…! Questa sera ci attende la serata egiziana… Ogni ospite deve vestirsi con i vestiti tradizionali locali: gli uomini turbante in testa e kaftano e le donne… boh, alcune in camera di sicuro non avevano specchi… lasciamo stare cosa i nostri occhi hanno sopportato… Anche stamattina sveglia alle 6:30 e visita al tempio di Phile (quello che hanno spostato di 20 mt… ma ci pensate che mazzo che si sono fatti?). Per arrivare al tempio prendiamo una barca: l’acqua è nera di petrolio e le barche emettono una nube tossica dai motori… e poi dicono che il fumo fa male… Sbarchiamo sul tempio; bello, ma saranno i 52° che alla fine li fa sembrare tutti uguali? La guida parla, parla, parla… all’infinito… e noi, Lonely alla mano, ci facciamo un bel tour da soli… dopo tre ore ci riportano sulla terra ferma, riprendiamo il bus e proseguiamo la visita alle dighe di Aswan (si… niente di che!). Altra tappa obbligatoria alla fabbrica delle essenze (seduti su un divano con un condizionatore da 1 milione di frigorie che ti spara l’aria in faccia… ancora un po’ e non riuscivo a tenere gli occhi aperti…) ed anche per oggi la giornata è finita… o quasi: questa sera sulla nave hanno organizzato la lotteria… Antonio ed io compriamo due biglietti, Fabrizio e Federica, altri due… dopo cena inizia la serata. Leonardo, tra le altre unico bambino di tutta la nave (quindi l’unico ad avere genitori irresponsabili: ma dico io, si può portare una creatura così piccola in Egitto ad agosto con 52°?!? Per questa affermazione mi arriveranno mazzate…), viene scelto per estrarre i numeri… beh, che dire, ha fatto un grande spettacolo: sembrava un piccolo presentatore come quello che conduceva colpo grosso… morale: alla fine non abbiamo vinto nulla mentre Federica ha vinto una collana… (solito didietro…Due anni fa ha vinto una macchina con una cartolina… e non scherzo!!! Un Freelander!!!!! Come gli dico sempre io, più c..O che anima!).

Dopo il grande spettacolo decidiamo di uscire per andare a fare una passeggiata fuori… finalmente soli… sono quattro giorni che mi sento una pecora… sembriamo tante greggi, ci manca solo la campanella! Nel pomeriggio la guida (mamma mia quanto parla… è tanto bravo, ma alla fine della giornata vorresti chiuderlo in una tomba! …Almeno starebbe zitto!) ci ha indicato un mercato locale dove è possibile acquistare delle spezie e prodotti del posto; ci aggiriamo per delle vie ma del mercato neanche l’ombra e soprattutto siamo gli unici turisti… entriamo in un negozio e per sbaglio finiamo in una specie di “centro commerciale” … ci guardano strano ma nessuno ci calcola, giriamo un po’ e camminando alla fine troviamo il mercato delle spezie; te ne accorgi, uno perché è pieno di turisti, due perché ti vengono addosso in massa i venditori; giriamo dieci minuti e alla fine torniamo in nave. Arrivati in nave, sorpresa, l’itinerario per domani è cambiato: dovevamo partire presto per Abu Simbel ed arrivare al Cairo nel primo pomeriggio ed invece domani mattina ci aspetta una visita in barca intorno all’isola di Elefantina. Sono le 8:00, siamo in barca e ho la nausea… anche Federica non è nella forma migliore mentre Antonio e Fabrizio, come al solito, non soffrono mai niente e il movimento della barca anzi, li culla…Torniamo in nave, pranziamo, ammazziamo il tempo giocando a carte e bevendo Pepsi per digerire l’aglio che c’era nella pasta ed alle 13:00 partiamo per Abu Simbel… dopo un volo aereo di circa un ora (posti non assegnati come nella prima tappa dell’andata Roma-Milano… tipo Ryanair ma con un pizzico in più di avventura) arriviamo alle 3:00 del pomeriggio… bello, ma un caldo infernale! Quei faccioni che ti si presentano davanti sono veramente affascinanti; l’interno è magnifico ma l’aria è rarefatta non si respira… finita la visita, la camminata per tornare all’ingresso è stata allietata da molte “foto” fatte da Fabrizio… è un genio della fotografia… Eccoci qui, morti di caldo pronti a prendere di nuovo un bus senza aria condizionata, seduti vicino ai servizi igienici, che si spera ci porti in aeroporto con meta il Cairo. Sono le 22:00, siamo arrivati (meno male che da programma oggi il pomeriggio doveva essere a disposizione per relax in piscina… ma tutti questi stravolgimenti organizzativi saranno veramente necessari o sono come la compagnia aerea che doveva essere di linea e l’albergo che doveva essere il Sofitel o similare e proprio ora stiamo andando verso il similare? Voglio dire, i grandi nomi sono solo specchietti per le allodole?). 23:00: stiamo ancora aspettando i bagagli… finalmente ci sono tutti: ancora un ora di bus e arriveremo al Movenpick… beh, devo dire che almeno l’hotel è finalmente molto bello… E’ questo che volevamo… una camera pulita, un bel letto ed un bel bagno senza residui degli ospiti precedenti.

Una bella cena e domani sveglia alle 6:30: non vedo l’ora di vedere le piramidi… 5:00: piccolo inconveniente… mi sono svegliata di soprassalto, come dire, mi sento strana… oh no! Le mie mutande di Victoria’s Secret … NOOOOO!… 6:30: ho ingoiato quattro pasticche di Imodium, ma niente da fare… squilla il telefono… è la sveglia telefonica, non ci posso credere devo rinunciare all’escursione! Avvertiamo i nostri compagni di viaggio… Povero Antonio, è in questi momenti che si vede il vero amore… quello con la A maiuscola, non solo addio piramidi ma mi ha tenuto la mano fino alle 8:00 di mattina e fino alla sesta pasticca di Imodium… Attimo di tregua: finalmente riesco a tornare sotto le coperte e penso … beati loro Memphis, Saqqara… che sfortuna!!! 18:00: una giornata da cancellare: tornati dall’escursione e con una faccia quasi peggio della mia, ecco Federica che mi viene a trovare armata di reintegratori. 23:00: l’ultima pasticca della confezione di Imodium… Domani mattina ci attende un escursione (sempre alle 6:30… alla faccia della vacanza!!) alla cittadella, alle moschee ed al museo egizio… non me la posso perdere… speriamo bene! Tutta rotta mi alzo e andiamo a fare colazione, da oggi fino alla fine della vacanza mangerò solo riso bianco e banane! Partiamo… visitiamo la Cittadella e una moschea; rimaniamo sul bordo, non siamo ispirati all’idea di levarci le scarpe (dopo che Federica, con il suo solito occhio attento, ci ha fatto notare enormi escrementi di topo su tutto il pavimento… anche se forse erano piccioni… Mah…). Proseguiamo il giro, altra moschea (senza scarpe…), Antonio (con i calzini di Fabrizio), Federica e Leo entrano mentre Fabrizio ed io optiamo per il giro esterno…(nota personale: ricordare ad Antonio di comprare un paio di calzini a Fabrizio perché i suoi diverranno inutilizzabili…). La mia pancia rumoreggia… speriamo bene… Risaliamo sul bus e arriviamo al museo del Cairo. Nota dolente: ma dico io, possibile che uno dei musei più belli del mondo sia in questo stato di decadenza? E’ tutto ammassato senza uno straccio di spiegazione, non una piantina, troppo chiedere la guida audio? E l’aria condizionata? costa troppo? Mi viene in mente una vecchia pubblicità: turista fai da te?…Ahia..Ahi..Ahiai! Antonio ed io cerchiamo di girarlo per conto nostro, ma alla fine siamo costretti a tornare nel gregge… Siamo tutti stravolti, non si respira… purtroppo non ce la faccio più e dopo una velocissima visita al tesoro di Tutankamhon, Antonio ed io usciamo e aspettiamo la fine della visita… Pranzo in locale tipico (sotto-specie di barcone galleggiante) e visita allucinante al mercato, seduti in un bar… stravolti e distrutti a bere Coca Cola (speziata?), assaliti dai venditori; dopo un ora finalmente torniamo in hotel.

Stò per fare una c…Ta: girando per l’hotel, proprio in un angolo, vedo un negozio dove disegnano tatuaggi all’henne… e vai è tutta la vacanza che desidero farne uno! Anche Federica è tentata e così sfogliamo il libro con i disegni… alla fine scegliamo l’occhio di RA e il simbolo della vita… passano dieci minuti a discutere sul “ma no fallo tu… sceglilo tu… e varie… e alla fine vado prima io con il simbolo della vita (che porca miseria una cosa più semplice non c’era!): arriva il tizio, gli porgo l’avambraccio e comincia… disegna con uno stuzzicadenti… mah, l’importante è che sia bravo e… invece… NO!… comincia a tremare e sbaffa il disegno… ma dico, possibile che ho beccato quello con il Parkinson? Per fortuna dura solo due settimane… mi dice che devo aspettare un ora e poi lavarmi il braccio… chiaro, che nel frattempo, Federica, che già rideva alla vista dello stuzzicadenti, ha passato! Probabilmente gli avrebbe fatto l’occhio di RA mezzo chiuso e storto… stavolta si è salvata, la prossima volta da cavia ci manderò lei! Dopo cena Antonio ed io siamo di partenza per vedere lo spettacolo di suoni e luci alle piramidi (visto che il primo giorno ero troppo occupata per vederle): lo spettacolo è stato molto bello, l’unica problematica è che siamo rientrati in hotel alle 00:30 e la sveglia è alle 3:00… che vacanza rilassante!!! Il momento fatidico è arrivato… sono le 3:30… siamo catatonici, lasciamo le valigie fuori dalle camere e ci mettiamo in posa per l’ultima foto ricordo… io dormirò per tutto il tempo in aereo (con il sedile sfondato… E DUE!) mentre gli altri mi invidieranno per ben quattro ore (di sonno ininterrotto)… l’anno prossimo Kyoto… Bye bye …



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