Thailandia fai da te 4

Una guida reale e aggiornata al fai da te in Thailandia con indicazioni sui posti da non perdere e sulle spiagge di Phuket e dintorni
Scritto da: Max58
thailandia fai da te 4
Partenza il: 29/01/2012
Ritorno il: 12/02/2012
Viaggiatori: 6
Spesa: 2000 €
Eccoci qui, di nuovo a casa, ma con la testa ancora lì in Thailandia, dove io e mia moglie, unitamente a due altre coppie di amici, abbiamo appena trascorso due settimane fantastiche di relax, mare e divertimento sulle spiagge di Phuket. È una sensazione ricorrente nei nostri viaggi, segno evidente che leggere ed informarsi porta sempre un contributo positivo all’organizzazione del viaggio stesso. Ho pensato a lungo se scrivere un articolo visto che gli archivi sono pieni di descrizioni più o meno esaustive relative a questo favoloso Paese; da tali archivi io stesso ho preso spunto per fare ben due viaggi in tre anni: ho pensato che forse provare a dare delle istruzioni sul fai da te potesse essere una cosa utile per molti, per cui provo a mettere a disposizione la mia doppia esperienza, fermo restando la mia disponibilità a rispondere ad ogni richiesta che mi venisse formulata dagli amici lettori di Turisti per Caso, così come già fatto con un precedente viaggio a Los Roques, per il quale ho la certezza che almeno una decina di coppie di ogni età hanno seguito le nostre orme. Preciso che la parte relativa a Bangkok fa parte di un viaggio fatto nel 2010 mentre quella relativa a Phuket prende spunto principalmente da quello appena effettuato dal 29.01 al 12.02.2012 solo su questa isola, non tralasciando la precedente esperienza.

Nel resoconto del viaggio non farò nomi di alberghi, ristoranti e siti, onde evitare che qualcuno pensi che voglia fare pubblicità: chi è interessato comunque potrà chiedermi direttamente informazioni;

Costo del viaggio:

Viaggio aereo Singapore Airline 900€ A/R a persona

Pernottamento a Patong albergo 3 stelle italiano: 1200-1500 Baht (30-35€) a notte la stanza (con o senza balcone) (cambio attuale intorno ai 40 Baht per Euro con Euro a circa 1,32 sul Dollaro)

Cena in ristorante: 400-900 Baht

Pranzo in spiaggia: 100-250 Baht (frutta, frullati o piatti di riso, altrimenti come al ristorante)

Taxi per 6 persone a Patong (no tuk-tuk) normalmente Pajero 7 posti, tra i 700 e 1100 Baht secondo le distanze con trasporto sulla spiaggia alla mattina e recupero ad ora da concordare il pomeriggio (pagamento sempre a termine del servizio). C’è la possibilità di affittare motorini per 2 persone a 250 Baht al giorno (a volte contrattabili anche secondo la durata della permanenza) pratica molto sfruttata dai turisti. La benzina costa circa 1€ al litro; attenzione alle assicurazioni comprese e non, e prendete comunque nota di tutte le ammaccature e guasti presenti onde evitare spiacevoli contestazioni finali.

Massaggi provati: 1 ora oil massage (soft, idratante, rilassante, fantastico per il dopo sole) 300 Baht, 1 ora Thai massage (strong) 250 Baht (costo per massaggi regolari)

Costo totale del viaggio: (viaggio, pernottamento, cibo, escursioni, spettacoli, bar, sfizi, insomma tutto compreso) circa 1700€ per persona. Naturalmente questo prezzo può salire o scendere secondo le proprie esigenze e gusti; noi, nel nostro piccolo, non ci siamo fatti mancare nulla!

Organizzazione del viaggio:

Inutile dire che per l’organizzazione del viaggio ci siamo affidati ad INTERNET: per il viaggio aereo ci siamo mossi a settembre utilizzando noti motori di ricerca ed i siti della Singapore Airline e della Thai. Ho tralasciato francamente la Blu Panorama che effettua un viaggio diretto dall’Italia a Phuket ogni mercoledì al costo di circa 750€ a causa della scomodità dei posti e del fatto che in 12 ore di viaggio sembra non portino da mangiare neanche a pagamento (informazione ricevuta da più turisti che asseriscono che sul biglietto è scritto di provvedere in proprio ai pasti). Abbiamo optato quindi per la comodità e il servizio a discapito del costo e della durata del viaggio che ha previsto una sosta a Singapore di 9 ore. Con 5 ore di sosta il costo era di circa 100€ in più. C’era anche la possibilità di un aereo circa 40’ dopo l’arrivo a Singapore ma non ci siamo fidati viste le condizioni meteo che potevamo trovare nel mese di gennaio con eventuali ritardi e relativa perdita della coincidenza (effettivamente nonostante la neve a Malpensa il volo è stato puntualissimo). Del resto la permanenza a Singapore offre tante scelte: all’interno dell’aeroporto quantità astrale di negozi, giardini di orchidee, laghetti con enormi carpe tropicali, giardino con farfalle tropicali (bellissimo), giardino dei girasoli, cinema, giochi, INTERNET free, bagni spettacolari, macchine gratuite per massaggio di 20’ a piedi e caviglie, bar, centri massaggi, poltrone e lettini per riposare, stanze per la preghiera, alberghi, e, sembra, anche una piscina; per chi invece permane per più di 4 ore c’è la possibilità di usufruire del giro gratuito della città: in questo caso compilare la carta di immigrazione che vi viene offerta sull’aereo. Dimenticavo, il biglietto lo abbiamo fatto attraverso il motore di ricerca, in quanto, a parità di prezzo, offriva l’assicurazione sia medica che per il viaggio, compreso lo spostamento in auto da casa all’aeroporto.

Per l’albergo invece ci siamo affidati all’esperienza del viaggio precedente prendendo i primi contatti a settembre: posto a 20m dalla via principale di Patong, godendone tutti i vantaggi ma senza sentire il caos e il traffico che la caratterizza; l’albergo è a 400m dalla spiaggia di Patong (50m in linea d’aria, no vista mare) ed a 150m dall’Hard Rock Café, è dotato dei confort essenziali (frigobar, aria condizionata, bagno con doccia, cassaforte, TV, collegamento wireless INTERNET free, cambio giornaliero degli asciugamani e lenzuola, possibilità di organizzare la navetta a pagamento da e verso l’aeroporto) ma soprattutto dotato di uno dei migliori se non del migliore ristorante di Patong, dove si possono degustare a prezzi veramente modici le migliore leccornie italiane (meglio che in Italia credetemi) e Thai, risultando uno dei punti di riferimento dei buon gustai di Patong. Cortesia sorrisi e disponibilità sono il dolce contorno al soggiorno. L’albergo e il ristorante sono gestiti da quello che oggi posso definire dopo due viaggi il mio amico Mario, la moglie Bee e la fantastica figlia Valentina di 4 mesi; Mario risponde ad ogni domanda e richiesta degli avventori od eventuali tali, con estrema cortesia ed è sempre disponibile. Per fissare le stanze abbiamo versato un acconto di tre notti. Ovviamente i prezzi precedentemente indicati sono per l’alta stagione che normalmente va da dicembre a marzo compresi, negli altri periodi le stanze costano molto di meno. Abbiamo preferito, e con ragione, tornare in Thailandia in gennaio in quanto nel precedente viaggio fatto a cavallo tra marzo ed aprile ci siamo trovati ad affrontare un clima caldo ed estremamente umido (la notte si cominciava a respirare in strada da mezzanotte in poi); questa volta invece il clima è stato perfetto, anche se sembra che anche in questa parte del mondo non si capisca più niente con le stagioni ed i monsoni non sono precisi come una volta, per cui serve sempre una piccola dose di fortuna….

Abbiamo poi stipulato una assicurazione medica on line, in quanto anche in Thailandia come in America se hai bisogno di un pronto soccorso prima chiedono l’assicurazione e la carta di credito poi ti soccorrono! (non lesinate sulla copertura specie se avete intenzione di affittare motorini).

Moneta e cambi:

Tutte le agenzie di cambio sono affidabili e non applicano commissioni, per cui conviene cambiare poco alla volta in modo particolare negli ultimi giorni di permanenza. I cambi fluttuano giornalmente e non sempre l’agenzia conveniente oggi lo sarà anche domani, per cui, se volete avere sempre un cambio vantaggioso, non abbiate fretta e cercate, tanto di agenzie ce ne sono in quantità: a titolo di esempio il cambio migliore a Bangkok è stato quello interno al Palazzo Reale, a Patong quello sulla via principale (RAT U THT Road, di fronte al ristorante “Il Cairo”). Evitare cambi negli aeroporti, in modo particolare a Phuket dove scrivono una cosa e ne vogliono fare un’altra.

Vestiario ed accessori:

E qui dipende solo da voi: sicuramente vestiti estivi ed eventualmente felpa a seguito per le varie arie condizionate che a volte sono micidiali; per chi ama la moda….portatevela da casa; per chi ama il comfort griffato o di classe….portatevelo da casa; per chi ama adattarsi….molte imitazioni a costi tra 5 e 10€ ma i cotoni e le rifiniture non sono le stesse, inutile prenderci in giro. I cotoni migliori in alcune bancarelle di Patong a Bangla Road. Se cercate articoli di ogni genere di marca andate nei centri commerciali, anche se i prodotti sono diversi da quelli che troviamo in Italia o Europa. Comunque in molti arrivano solo con un bagaglio a mano e si vestono comprando tutto sul posto. Se non avete particolari esigenze le creme solari, lozioni anti zanzare (mosquitos), doposole etc. sono disponibili nelle varie farmacie a prezzi simili a quelli italiani; in ogni caso attenti al sole: usate creme ad alto fattore protettivo (30 i primi giorni poi scendere gradualmente con molta attenzione), ci si abbronza anche all’ombra ed esponendosi al sole di rado ma sempre con le creme; nelle farmacie inoltre si trovano anche le famose creme asiatiche per la cura dei dolori, aromi naturali etc..

Nei negozi “7 eleven” (aperti 24h) trovate acqua e cibi al prezzo migliore.

Telefonia:

Alla ricezione bagagli dell’aeroporto di Phuket danno gratuitamente le SIM della compagnia telefonica “truemove” avolte indicata esclusivamente “True”con la quale potete telefonare in Italia sui fissi a 0,05 cent di euro al minuto e 0,10 cent sui cellulari, basta fare una ricarica e si attiva; con meno di 20€ noi siamo andati avanti telefonando tutti e 6 ai nostri cari tutti i giorni; pensate alle nostre schede con cui i nostri cari operatori dalla Thailandia ci spillano 3€ al minuto sia in chiamata che in ricezione….

Contrattazioni:

Praticamente si contratta ovunque meno che nei centri commerciali e nei market; il problema maggiore è il loro inglese asiatico: alcuni esempi? Pipty = quindici, sixty = sedici o sessanta o seicento indifferentemente (molti ci provano), robottru = albero della gomma (rubber tree). Il modo migliore è portarsi una calcolatrice a seguito o utilizzare quella che molti di loro posseggono: scriveteci sopra la vostra contro offerta (il mio amico Vic consiglia il 50% + 10%) e non mollate subito; ovviamente maggiori sono i pezzi da acquistare migliori sono i margini di contrattazione; si contrattano anche taxi e le escursioni di Phuket, anche se non con gli stessi margini e comunque secondo le richieste di stagione.

Logistica a Bangkok:

Ciò che trovate in INTERNET riproduce fedelmente quello che trovate negli alberghi della capitale; difficile trovare sorprese ma consiglio di controllare bene anche i siti dove i turisti danno giudizi sugli alberghi e ristoranti; meglio non scendere sotto le 3 stelle; comunque chiedete sempre la navetta all’albergo da e per l’aeroporto (normalmente a pagamento), in questo modo evitate problemi seri di comprensione; quando siete in giro portate sempre a seguito la cartina della città presa in albergo con sopra evidenziata la posizione dello stesso (sempre utile in caso di incomprensioni), le credenziali assicurative con istruzione in inglese di eventuali numeri di telefono da allertare in caso di emergenza e la carta di credito; i tuk tuk (mezzi a tre ruote aperti caratteristici) fanno solo percorsi brevi; se dovessero accettare di portarvi a distanze notevoli (sopra i 7-8 km) ci sarà una sorpresa: o faranno finta di non avere capito e vi lasceranno dove passano i taxi, oppure vi portano ad un imbarcadero dove qualche loro amico vi porta in navigazione sul fiume (per altro ne vale la pena) il tutto ovviamente alla cifra pattuita…; nei percorsi brevi invece sono pratici ed economici anche se spesso vi obbligano a fermate, senza alcun obbligo di acquisto sia chiaro, in negozi di stoffe o vestiti e gioiellerie; i taxi sono comunque economici ma verificate che abbiano il tassametro e che lo attivino, oppure contrattate a morte prima.

Logistica a Patong:

Ciò che trovate in INTERNET non sempre riproduce fedelmente quello che trovate: è necessario controllare bene i siti dove i turisti danno giudizi sugli alberghi: noi siamo rimasti molto affezionati a Mario che comunque ha anche la possibilità di affidarsi a degli alberghi di amicii; ritengo comunque fondamentale per chi non è proprio padrone della lingua avere la possibilità di affidarsi in caso di necessità a chi può fare da tramite; abbiamo conosciuto inoltre una famiglia dell’Aquila che ha aperto un bar con annesse 10 stanze con bagno (non siamo riusciti a vederle) che affitta a 1500 Baht (in mio possesso il biglietto da visita).

In tutte le strade principali trovate taxi di ogni grandezza e tipo e tuk tuk a 4 ruote più grandi di quelli di Bangkok; tutti hanno delle tabelle con prezzi scritti relativi al trasporto nelle varie spiagge “one way” solo andata e “two way” (consiglio sempre il viaggio doppio in modo di non essere costretti ad accettare qualsiasi cifra nel viaggio di ritorno); le contrattazioni sono da fare, ma non sempre vanno a buon fine e soprattutto se cercate di avere sempre lo stesso taxi facilmente rispondono di sì e poi scompaiono; noi siamo riusciti dopo 3 giorni a trovare una signora molto disponibile e gentile (ogni giorno ci portava specialità thai da assaggiare a pranzo), brava e sicura nella guida e soprattutto capace: ci ha organizzato un escursione scontata a Phi Phi Iland, una uscita con gli elefanti, su nostra richiesta, ma che sinceramente non consiglio (comunque ci ha fatto risparmiare il 40%) ed una serata al Simon Cabaret. Della Signora, meglio conosciuta come “Dam” e la cui base è anche essa vicino alla agenzia di cambi più favorevole di Patong di fronte al ristorante “Il Cairo”, custodisco il telefono cellulare.

Da visitare a Bangkok e dintorni:

La città è veramente caotica e bella solo nelle parti essenziali; va comunque vista almeno una volta nella vita. Da non perdere il Palazzo Reale, Il Wat Po, il percorso sul fiume, il mercato dei fiori, il mercato sull’acqua (distante circa 60km) per il quale ogni albergo vi offre varie possibilità di effettuare l’escursione (servono almeno 8 ore con partenza la mattina presto). Per visitare Bangkok e dintorni servono al massimo 4 giorni 3 notti anche considerando la fatica del viaggio. Ogni guida illustrata vi potrà essere utile per individuare le parti essenziali della città compresi i mercati e i bar dove passare le serate. Dovunque potrete trovare da mangiare: se sapete adattarvi e vi piace sperimentare troverete molti fritti tra cui cavallette, scarafaggi, larve ed altre leccornie….

Spiagge a Phuket:

In quasi tutte le spiagge consiglio di porre la massima attenzione alle moto d’acqua e ai motoscafi che traiano paracaduti, che, nonostante delle vie d’accesso segnalate dalle boe, arrivano spesso nelle immediate vicinanze dei bagnanti con evoluzioni non sempre sicure.

Le spiagge migliori a detta di tutti sono quelle del versante occidentale (lato Patong), per cui noi ci siamo fidati dei consigli e, visto che il nostro tempo non era poi infinito, ci siamo lasciati il versante orientale solo per le escursioni a Phi Phi Ilands e Raya Iland. Secondo i nostri gusti le spiagge più belle sono le prime tre in ordine di elencazione, le altre meritano comunque di essere visitate e vissute.

Layan Beach:

(nord Patong) a circa 45-50 minuti di auto; unitamente a Bang Tao beach forma una delle più lunghe e suggestive spiagge di Phuket: a bordo spiaggia è presente una ricca vegetazione che offre la possibilità di ombra in qualsiasi ora della giornata e di apprezzare la vegetazione locale; annessa alla spiaggia una laguna suggestiva; in modo particolare non mancare di proseguire a piedi verso nord all’inizio della mattinata e raggiungere la fine della spiaggia in presenza dell’alta marea; da lì potrete ammirare il punto dove la laguna si unisce al mare aperto e, guadando anche a piedi una piccola bava di mare, potrete arrivare all’isolotto di Koh Kala che i più esperti potranno circumnavigare a nuoto; attenzione però alle maree: tutta l’isola di Phuket è infatti soggetta a delle alte maree normalmente mattutine ed a basse maree normalmente pomeridiane di escursione pari a 1,5-2m; tali maree provocano medie correnti in uscita (verso il largo) per cui consiglio di effettuare il giro a nuoto solo a persone allenate e con pinne maschera ed aeratore (tempo percorrenza circa 1 ora abbondante); se non siete ancora molto abbronzati utilizzate per lunghe permanenze in acqua indumenti tecnici che coprono almeno il busto (ottime ed economiche le maglie in elastina che proteggono anche da micro organismi e meduse); abbiate sempre a seguito dell’ammoniaca per punture di insetti e meduse ed eventuali antistaminici in crema o pastiglie in modo particolare se soffrite di allergie: un nostro amico si è riempito di sfoghi su tutta la pelle con forti pruriti, forse a causa dei micro organismi presenti in acqua, mentre gli altri non hanno sofferto di tali sfoghi. Su tutta la spiaggia sono presenti lettini ed ombrelloni: quelli annessi ad alcuni bar sono gratuiti con consumazione obbligatoria, gli altri costano 200Baht alla coppia con ombrellone. Per mangiare ci siamo affidati alla ottima frutta (mai mangiato mango così buono come a Phuket) servita in abbondanti piatti (150 B), e ad ottimi e dissetanti frullati (100 B).

Laem Beach:

(nord Patong) a circa 20-25 minuti di auto; quasi completamente immersa nella vegetazione, è certamente una delle spiagge più “in” e belle di Phuket; per gli amanti dello snorkeling il mare è più bello nel lato nord (tutta Phuket non offre una presenza ittica molto variegata) dove abbiamo trovato un particolare tipo di stella marina a forma di stella americana che non avevo mai trovato nell’oceano indiano, ed alcuni pesciolini grigi e neri, esili e stretti che nuotano in posizione verticale in gruppo in formazione cilindrica, assumendo la posizione di nuoto orizzontale solo se disturbati. Sulla spiaggia sono presenti 2 docce con acqua dolce. Bello il paesaggio visibile sul percorso per il bar raggiungibile da un sentiero posto sul lato nord dell’insenatura.

Lettini ed ombrellone 200B, cibo poco più caro che in altre spiagge (circa 15% in più) e servizio più lento nel baracchino a nord; consiglio di rivolgersi al bar centrale (ricco di bandiere) dove il servizio è puntuale, la scelta più vasta, e uno dei soci è italiano con accento francese (all’occorrenza può essere utile).

Molti i venditori ambulanti che non disturbano quasi mai (i bambini sono i più scontrosi), anzi normalmente vi riempiranno di sorrisi: sempre disponibili a farvi vedere la merce, ma mettete subito in chiaro che volete solo vedere; se invece intavolate una trattativa sappiate che si aspettano che comunque vada a buon fine.

Paradise Beach:

(estremo sud della baia di Patong) a circa 10 minuti di auto per una strada tortuosa e stretta con salite e discese vertiginose all’interno della foresta pluviale ricca di banani; doppia spiaggia in doppia insenatura veramente molto bella con bagni e docce pulitissime in muratura; a secondo della scelta si può stare tutto il giorno al sole o all’ombra, secondo gusti ed esigenze. La spiaggia è la più curata dell’isola ed è completamente immersa nella vegetazione che arriva nel centro della baia fino al limite del mare tanto che al centro della stessa è stata posizionata un’altalena da cui ci si può tuffare in mare solo nelle prime ore della giornata (di sera per effetto delle maree è completamente sulla sabbia); la seconda spiaggia è raggiungibile al mattino via terra attraverso un sentiero, di pomeriggio via spiaggia camminando comodamente sulla sabbia. Altre 2 spiagge completamente deserte o quasi (possibile trovare nudisti) sono raggiungibili a nuoto in direzione Patong. Più ricco l’ambiente marino. Sul lato ovest della spiaggia c’è un sentiero che porta al “sunset bar” dal quale, con un po’ di fortuna, potrete gustare un suggestivo tramonto.

In questa spiaggia si paga l’ingresso comprensivo di ombrelloni e lettini (100B a persona), per cui i venditori ambulanti sono completamente assenti. Non si può mangiare sulla spiaggia ma solo bere. Il cibo si può acquistare e degustare al bar ristorante e nei punti all’aperto predisposti; previsto un costo del servizio pari al 10% (in media con i costi di Laen Beach).

Unica spiaggia dove siamo tornati due volte.

Kata Noi Beach:

(sud di Patong) a circa 20 minuti di auto; tranquilla spiaggia dotata di ogni comfort; bella e pulita particolarmente adatta per una giornata di relax; bello il tratto di mare sotto il promontorio sud dove abbiamo avuto la fortuna di incontrare una seppia di 40cm, stelle di mare viola o color salmone molto grandi, 2 serpenti di mare che abbiamo osservato infilarsi sotto la sabbia corallina; buona ma non numerosa la presenza di pesci (angel fish, butterfly fish, balestra, chirurgo, pappagallo, aguglie, sergenti etc.); presenti anche alcune tridacne di piccole dimensioni e qualche corallo vivo.

Kata Beach:

(sud di Patong) a circa 15 minuti di auto; spiaggia ben ombreggiata ed adatta a bella passeggiata sulla battigia; di fronte alla spiaggia l’isolotto di Koh Pu; il promontorio a sud la divide dalla spiaggia di Kata Noi; la spiaggia è a volte disturbata dal rumore delle auto che vanno al vicino parcheggio; la parte più tranquilla e ombreggiata è verso sud. I prezzi sono in linea con le altre spiagge.

Kamala Beach:

(nord di Patong) a circa 15 minuti di auto; forse la spiaggia più economica e popolare del litorale, merita comunque di essere vista in quanto caratterizzata da una grande quantità di tipologie di frequentatori e dai profumi di cibo locali; dotata di una delle più lunghe passeggiate, al centro della baia nel lato posteriore potrete trovare anche un mercatino; la parte più bella e ombreggiata e nel lato nord. Consiglio di mangiare in un baracchino mussulmano dove è ottimo il riso ai gamberi ed eccezionale quello alle verdure (il riso cotto alla Thai è comunque sempre un po’ scotto per i nostri gusti), molto ricco il piatto di frutta, ed ottimi i frullati con costi inferiori del 25% rispetto alle altre spiagge; il magnum costa meno del 50% (40 B rispetto ai normali 100B).

Surin Beach:

(nord di Patong) a circa 20 minuti di auto; bella spiaggia caratterizzata da un lungo pontile galleggiante situato al centro al centro della baia e ancorato a terra, e da una piattaforma galleggiante un po’ più al largo che offrono un divertimento artificiale; molto ombreggiata ha un problema che deriva da una specie di foce posta al centro nord della spiaggia che emette qualche effluvio fognario non proprio gradevole, anche se non si vedono acque reflue probabilmente presenti nel sotto arenile; forse per questo nel lato nord sono presenti più pesci che nelle altre spiagge; consiglio di posizionarsi in uno dei due estremi della spiaggia che comunque offre una bella passeggiata. I costi sono leggermente superiori alla media per il mangiare.

Nahi Thon Beach:

(nord di Patong) a circa 1 ora di auto, passando attraverso piantagioni di alberi della gomma in zone più o meno trafficate; a detta della nostra driver l’ultimo tratto di strada è pericoloso di sera all’imbrunire perché a volte tentano di speronare le macchine; noi non abbiamo notato nulla di anomalo se non un anguria dalla polpa gialla meravigliosa a vedersi e che purtroppo ci siamo dimenticati di assaggiare. La spiaggia è bella, riposante, ben ombreggiata e normalmente frequentata da russi, i quali, grazie alla loro ricchezza, sembra ci stiano rovinando la piazza in quanto non contrattano quasi mai ed accettano qualsiasi prezzo gli propongano. Tra le spiagge più economiche di Phuket anche se abbiamo trovato l’unico cameriere scortese di tutta la Thailandia, offre la possibilità di una bellissima passeggiata sulla battigia.

Nahi Harn Beach:

(estremo sud ovest di Phuket) normalmente abbinata ad una escursione giornaliera da concordare con il vostro driver, con visita al grande Budda posto sulla sommità di un monte da cui si gode un ottima vista di insieme, e fermata serale ad uno dei numerosi posti strategici per tramonti dell’isola; spiaggia che ha alle spalle una grande pineta, mentre sui promontori crescono rigogliose le palme; mare molto bello, spiaggia rilassante e silenziosa.

Patong Beach:

A 5 minuti a piedi dal nostro albergo, la ritengo una spiaggia da utilizzare solo in caso di passione per il jogging in quanto offre una delle più lunghe battigie di Phuket; caotica e molto affollata è comoda per chi non ama spostarsi; riminesca, rumorosa, piena di ambulanti, motoscafi e moto d’acqua, mare torbido, e, visto che non c’è depuratore in città, probabilmente non proprio pulito. Offre il meglio di sé la sera quando diventa una bella passeggiata, luogo di fuochi d’artificio e rampa di lancio per scenografiche scie di lampade cinesi ad aria calda che si usa lanciare in cielo nella notte per esaudire i desideri.

Escursioni:

Phi Phi Ilands:

Forse l’escursione più famosa de fare è forse tra le più belle per l’ambiente esterno: fantastica Maya Beach a Phi Phi Le anche se l’affollamento di persone e barche era quasi insopportabile; un’avventura fare una fotografia a particolari d’ambiente senza avere intrusi in mezzo; purtroppo è il difetto più grosso di queste escursioni insieme agli scarsi tempi di permanenza sul luogo, ma purtroppo tale inconveniente è risolvibile solo se si ha a disposizione tempo per passare più giorni in tali luoghi; alle Phi Phi ad esempio sarebbe bello poter prendere a noleggio le barche dei pescatori e visitare baia per baia soffermandosi sia all’esterno che nel mare ricco di fauna marina; molto bella anche la laguna di Phi Phi Le e curiosa la spiaggia delle scimmie; bello lo snorkeling davanti a Phi Phi Don dove si possono ammirare quantità enormi di tridacne di varie misure e dai colori verdi, arancio, blu, rossi, marroni e maculati, ed inoltre coralli e pesci. Deludente la spiaggia di Phi Phi Don che risulta piuttosto sporca e malmessa; il tempo a disposizione per mangiare non ci ha permesso di vedere l’altra spiaggia complementare anche perché, contrariamente a quanto sembra dalle foto famose, non esiste visibilità tra una spiaggia e l’altra a causa della costruzione di case, alberghi, mercati, negozi e baracche sulla stretta lingua di terra che le divide. Mi riprometto di tornare per almeno 3 giorni per visitare bene queste isole che secondo me nascondono bellezze non comuni da vedere in ore inusuali per il turismo proveniente dall’isola principale. Al ritorno ci siamo fermati per circa 1 ora e mezzo a Khai Island ambiente angosciante dovuto ad una abnorme presenza di file ammassate di ombrelloni e sdraio a caro prezzo: francamente discutibile, sembrava di essere in una sala di cinema disorganizzato; tutto il resto perde di significato.

Raya Iland:

Bellissima isola con 2 spiagge grandi di cui una di approdo dove sostano la maggior parte dei turisti, e l’altra raggiungibile dal centro dell’isola girando a sinistra al primo sentiero dopo un villaggio turistico ed entrando dentro un cancello di un resort (accesso libero dalle 08 alle 23); questa è una spiaggia bellissima e isolata con uno splendido ristorante ombreggiato con tavolini e sedie in rattan bianco in stile ovviamente orientale; al centro dell’isola si può godere della musicalità di un ambiente tropicale con palme da cocco, lago interno, uccelli, bufale, varani ed altri animali che abbiamo solo ascoltato ma non visti; (al ritorno ci hanno detto che dovevamo stare attenti ai serpenti… per fortuna noi non abbiamo incontrato nulla di pericoloso); nella parte posteriore la parte più selvaggia e meno curata ma che offre un mare evidentemente più ricco di fauna ittica visto che le barche locali accompagnavano lì i turisti ad immergersi. Posto dove trascorrere alcuni giorni di relax. Possibile affittare bungalow oltre che prenotare nei villaggi.

Similan Ilands:

Escursione faticosa in quanto si parte alla mattina alle 5.30 e si torna in tarda serata; belle isole al nord di Phuket a circa 1,5h di strada e 1,5h di navigazione; forse con il migliore ambiente sottomarino visto in Thailandia si visitano 2 isole di cui una con colori di turchese intenso e l’altra attraversabile a piedi dove vivono una grande quantità di vampiri enormi che sostano appollaiati sugli alberi più alti. Esiste la possibilità di sostare nelle isole anche per 1 o 2 notti in tenda. Per molti l’escursione più bella, francamente non ho saputo cogliere a pieno tale aspetto, forse per stanchezza (escursione fatta nel 2010)

Patong la notte:

Shopping, lunghe passeggiate, massaggi, discoteche, pub e bar con lap dance più o meno osé, ping pong show, gò gò show e quant’altro si desideri si può trovare per le strade di Patong. Girare è semplice e sicuro ed anche nei posti trasgressivi non c’è pericolo, a meno che non si vada a cercare di proposito ubriacandosi e provocando ma questa è un’altra storia. La strada più trasgressiva è Bangla Road che unisce il lungo mare alla RAT U THT Road nella sua parte centrale: qui incontrerete le più belle ragazze di Patong, ma attenzione alle più belle… potrebbero essere Lady Boys! Come difendersi dalle… sorprese? Osservate bene piedi e tacchi, i più lunghi ed alti sono a rischio! Bellissimo inoltre lo spettacolo al Simon Cabaret completamente tenuto da Lady Boys, mai volgare e veramente da non perdere. All’Hard Rock Cafè quasi ogni sera sono presenti spettacoli dal vivo. Per chi è in cerca di compagnia femminile…basta sapere attendere e scegliere… un sorriso è sempre a disposizione!

Ingredienti indispensabili per un ottima vacanza a Phuket:

L’ingrediente indispensabile penso sia circondarsi di amici veri ed affidabili come i nostri amici Vittorio e Vittoria, Giancarlo e Giuliana: con loro tutto è più semplice, leggero e sereno, ma questo è valido per tutti i posti del mondo; se invece siete in cerca di avventura e nuova compagnia allora andate da soli… Speriamo di esservi stati utili e se necessario non esitate a chiedere!

Massimo e Giusy

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Laguna Layan Beach

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Tramonto a Kata Beach

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Mercato sull'acqua



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