Sudafrica on the road con tutta la famiglia

Viaggio fai da te fra spiagge, scogliere, parchi e paesaggi mozzafiato. Da Cape Town al Kruger Park, attraversando il regno dello Swaziland...
Scritto da: lucia lio
sudafrica on the road con tutta la famiglia
Partenza il: 24/06/2012
Ritorno il: 11/07/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Sudafrica on the road con tutta la famiglia

Durata del viaggio 18 giorni, organizzazione tutta “fai da te”, seguendo i molti consigli di Tpc. Dopo aver deciso l’itinerario di massima, abbiamo acquistato on line i voli Emirates (www.emirates.com/it/italian/index.aspx), il volo interno da Port Elisabeth a Durban ComAir (www.comair.co.za/), abbiamo prenotato on line le auto su e-noleggioauto (www.enoleggioauto.it/) e le prime due notti a Città del Capo (Lady Hamilton Hotel su www.booking.com). Successivamente abbiamo stipulato sia un’assicurazione annullamento viaggio (da farsi entro le 24 ore dall’acquisto del biglietto aereo) che un’assicurazione sanitaria viaggio famiglia. Qualche giorno prima della partenza abbiamo deciso di fare anche la patente internazionale (recandosi direttamente alla Motorizzazione il costo è di circa € 30 e le procedure abbastanza veloci, consiglio di scaricare e compilare la modulistica on line). Non abbiamo prenotato dall’Italia tutti i pernottamenti per essere più liberi di scegliere dove fermarci, c’è una buona disponibilità di ottimi B&B; e Guesthouse. Oltre a cape Town abbiamo prenotato solo le notti all’interno dei parchi tramite il sito ufficiale dei parchi sudafricani (www.Sanparks.Com), che permette di effettuare varie ricerche e di visualizzare per ogni singola data i Rest Camp che hanno posti disponibili.

24 GIUGNO

Finalmente arriva la data della partenza e con volo serale da Venezia raggiungiamo Dubai in circa 6 ore. L’accoglienza, il servizio a bordo e la cena sono ottimi.

Atterriamo puntualissimi nell’immenso e lussuoso aeroporto di Dubai e, visto che non abbiamo mai visitato questa città, abbiamo spostato la coincidenza per Cape Town alla notte seguente, per avere la possibilità di trascorrere una giornata intera in questa incredibile, dinamica ed esagerata città! Uscendo dall’aeroporto ci assale un caldo soffocante, saliamo in taxi e facciamo un breve giro turistico per renderci conto della realtà circostante, visitiamo la Palma e la Vela (simboli di Dubai) e nella splendida spiaggia, vicino all’Hotel la Vela ci concediamo un bel bagno rigenerante.

La sabbia è bianca e l’acqua è trasparente, anche se tiepida, sembra quasi acqua termale! Ci godiamo questa pausa rilassante ma quando il caldo diventa insopportabile prendiamo un altro taxi e continuiamo il giro della città e dei suoi maestosi grattacieli.

Ci rifugiamo al Madinat Jumeirah, un caratteristico centro commerciale in stile arabo, facciamo una super colazione allo Starbucks coffee, e nel frattempo, nella terrazza asciughiamo costumi e parei utilizzati in spiaggia. Più tardi visitiamo il Dubai Mall, il più grande centro commerciale del mondo, all’interno visitiamo il maestoso acquario, la pista di pattinaggio sul ghiaccio e i numerosissimi negozi e locali. Pranziamo al Rain Forest Cafè (www.rainforestcafe.com/), luogo ideale per chi viaggia con i figli. Nel tardo pomeriggio assistiamo allo spettacolo delle fontane danzanti con lo sfondo del Burj Khalifa, il più grande edificio del mondo. Serata trascorsa fra i souk arabi dell’oro e delle spezie a Deira, ad assaporare un’autentica atmosfera araba e ritorno in aeroporto in attesa del volo notturno per Città del Capo.

26 giugno

Alle 11 del mattino ora locale atterriamo a Cape Town e inizia la nostra avventura sudafricana. Dopo le formalità doganali cambiamo un po’ di Euro in Rand in modo da avere qualche spicciolo in tasca (anche se il cambio in aeroporto non è molto conveniente, molto meglio prelevare direttamente ai bancomat diffusi ovunque). Ritiriamo l’auto prenotata on line dall’Italia e ci dirigiamo verso il nostro Hotel Lady Hamilton, in zona Gardens. Il tempo non è dei migliori, piove e fa molto freddo rispetto all’Italia, dove il caldo in questi giorni è torrido! Dopo una doccia ed un te caldo, indossiamo le nostre felpe e iniziamo la scoperta della città: passeggiamo nei Gardens e nel quartiere malese di Bo-Kaap fra le caratteristiche case colorate.

In serata lungomare e porticciolo Victoria & Albert Waterfront, mentre passeggiamo per questo vecchio porto il tempo migliora e riusciamo ad assistere ad alcuni spettacoli di artisti di strada. Un gruppo di ragazzi di colore canta in un angolo della piazzetta..tutto è perfetto..siamo in Sudafrica! E’ giunta ormai l’ora di cena e la stanchezza inizia a farsi sentire, ceniamo “divinamente” al Ocean Basket (www.oceanbasket.co.za/) una catena di ristoranti sudafricani che offre un’ampia varietà di piatti a base di pesce a costi contenuti (consigliamo il “Plate for oneJ). Stanchi ma felici torniamo nel nostro hotel e crolliamo in un sonno profondo e rigenerante.

27 giugno

Ci svegliamo con una splendida giornata di sole, l’ideale per visitare la penisola del Capo! (www.capepointroute.co.za/). L’aria è frizzante, il cielo limpid, partiamo in direzione Cape Point e Cape of Good Hope. Dopo qualche esitazione per trovare la strada giusta (non abbiamo voluto prendere il navigatore!) ed aver chiesto qualche informazione alla gente del luogo (tutti molto gentili e disponibili) imbocchiamo la giusta direzione, attraversiamo Camps Bay e percorriamo la strada panoramica Chapmans Peak Drive (a pagamento) che si snoda lungo la penisola tra scogliere e ripidi pendii, con numerosi punti panoramici. Arriviamo a Simon’s Town, deliziosa cittadina che merita una sosta e ci dirigiamo alla Boulders Beach, una splendida spiaggia abitata da una colonia di simpatici, goffi e tenerissimi pinguini africani. Proseguiamo lungo la penisola ed entriamo nella Cape of Good Hope Nature Riserve, che si estende fino al Capo di Buona Speranza dove vivono numerose specie di animali, noi abbiamo incontrato struzzi e babbuini. Qui acquistiamo la wild card per tutta la famiglia ) che ci consente di entrare gratuitamente in tutti i parchi del Sud Africa (costo totale per famiglia: circa R 2300). Consigliamo l’acquisto online, avevamo letto che la si poteva acquistare ovunque, ma in realtà l’acquisto on line avrebbe accorciato i tempi di attesa al Ticket Office del Parco.

A Cape Point saliamo con la funicolare al vecchio faro (che si può raggiungere anche a piedi), da qui lo spettacolo è meraviglioso. Poi ci dirigiamo a Cape of Good Hope dove si incontrano le correnti calde dell’Oceano Indiano e quelle fredde dell’Atlantico creando, nell’acqua, giochi di colori che rendono ancora più magico questo luogo.

Prima di rientrare a Cape Town facciamo una sosta, all’ora del tramonto, nella spiaggia di Muizenberg caratterizzata dalle cabine colorate dove molti surfisti rientrano con le loro tavole sotto braccio, l’atmosfera è bellissima e rilassante. Cena al Mama Africa Restaurant in Long Str. (www.mamaafricarestaurant.co.za/en/)

A pochi passi dal nostro hotel, locale tipico molto carino con ottima musica dal vivo, dove assaggiamo kudu, coccodrillo, struzzo, daino…

28 giugno

Dopo un’abbondante colazione nel nostro b&b;, carichiamo i bagagli in auto e riprendiamo la mostra avventura. Saliamo a Signal Hill per a ammirare Cape Town dall’alto e sentire i rumori dell’oceano che si mescolano ai rumori della città. Purtroppo il tempo stringe e dobbiamo lasciare questo luogo di favola, la nostra prossima meta è Hermanus a 120 km da Cape Town, miglior luogo al mondo per avvistare le balene direttamente dalla terraferma. La giornata è splendida, ci rilassiamo nei giardini che danno sulla baia, avvistiamo alcune balene che passano e si fermano a giocare e saltare proprio davanti a noi! Che emozione… mangiamo dei sandwich “take away” in uno dei tanti locali affacciati alla baia, per non perdere di vista quello spettacolo… Il nostro viaggio continua verso la Garden Route, purtroppo siamo nella stagione invernale e il sole tramonta alle 17 circa, decidiamo quindi di fermarci a Swellendam per la notte, una delle più antiche cittadine del Sudafrica che incontriamo lungo la strada e seguendo i consigli della nostra Lonely Planet pernottiamo al Cipress Cottage, molto carino e caratteristico. Le camere sono un po’ fredde, non sono riscaldate, e in queste zone le temperature di sera scendono molto; i letti però sono provvisti di termocoperte…e dormiamo benissimo al calduccio..anche perché in Italia in questi giorni è caldissimo…e noi ci godiamo questa bella temperatura. Ceniamo da Mattsens, piccolo ristorante vicino al nostro cottage, l’ambiente è accogliente e ceniamo con tanto di caminetto acceso!

29 GIUGNO

Dopo una colazione favolosa, fra candele, fiori e con musica classica in sottofondo… ci scaldiamo al sole nel terrazzo davanti alla piscina del nostro cottage… ci fermeremmo qui tutto il giorno, l’atmosfera è splendida, ma i luoghi da visitare sono ancora molti..salutiamo i gentili proprietari e riprendiamo il nostro viaggio verso la Garden Route.

Dopo qualche ora arriviamo a Knysna, graziosa e tranquilla località lungo la Garden Route, affacciata su una meravigliosa laguna e circondata da antiche foreste. Pranziamo in uno dei tanti ristorantini davanti alla laguna, l’atmosfera è molto bella e rilassante, la giornata è splendida… qui gustiamo “oyster e mussels”, le famose ostriche di Knysna e le cozze, accompagnate dall’ottimo vino sudafricano. Continuiamo a goderci il panorama fino a Plettenberg Bay, la patria dei surfisti, dove passeggiamo nella lunga spiaggia e quindi proseguiamo verso Jeffrey’s Bay, altro paradiso del surf, dove decidiamo di trascorrere la notte. Vi arriviamo poco dopo le 18, sembra notte fonda, ci sono pochissime luci e fatichiamo a trovare il “centro” del paese. Con l’aiuto della nostra utilissima Lonely riusciamo ad individuare la Supertubes Guesthouse, fortunatamente hanno una splendida camera quadrupla disponibile, con vista oceano. Ceniamo da Nina’s Real Food, locale frequentato da surfisti, buon rapporto qualità/prezzo.

30 giugno

Dopo un’ottima colazione a base di pancake ammiriamo le acrobazie dei surfisti dalla spiaggia di J-Bay e dopo aver scattato qualche foto ed aver acquistato qualche t-shirt in uno dei tanti negozi per surfisti, lasciamo la splendida atmosfera di J-Bay e ripartiamo in direzione Addo National Park, ci attende il nostro primo safari! Entriamo in questo piccolo parco, verde e lussureggiante e…subito all’ingresso ci da il benvenuto una famiglia di simpaticissimi facoceri, dopo qualche curva incontriamo i nostri primi elefanti..che emozione..proseguiamo e fra la vegetazione al lato della strada vediamo un enorme bufalo, vicinissimo a noi…poi lungo la strada alcune giraffe che ci bloccano il passaggio…con movimenti dolci ed eleganti si avvicinano alla nostra auto..siamo tutti euforici! Nel tardo pomeriggio avvistiamo una famiglia di elefanti in lontananza, ci fermiamo per osservarli bene e la famiglia si avvicina sempre più fino ad attraversare la strada davanti a noi! Che spettacolo…

Trascorriamo la notte nell’Addo Rest Camp, all’interno del parco, avevamo prenotato una Forrest Cabin online dall’Italia, dal sito www.Sanparks.Com. Ceniamo al ristorante del Rest Camp ed andiamo subito a letto, la giornata è stata stracolma di emozioni e la mattina seguente vogliamo svegliarci prestissimo per continuare il nostro safari e prendere poi il volo per Durban da Port Elisabeth, che dista circa 70 km dalla Gate Addo Park.

1 luglio

Dopo aver attraversato l’Addo Park ed aver avvistato altri animali ci dirigiamo a Port Elisabeth, restituiamo l’auto e ci imbarchiamo sul volo per Durban nella regione dello KwaZulu Natal, un’area conosciuta anche come Zululand ossia la terra degli Zulu. Giunti a destinazione ritiriamo la nostra nuova auto, prenotata sempre online dall’Italia e ci assicuriamo che, come richiesto in fase di prenotazione, abbiano preparato la documentazione per attraversare il confine di Stato, infatti abbiamo in programma di attraversare lo Stato dello Swatziland per raggiungere il Parco Kruger (è preferibile segnalare questa cosa alla compagnia di noleggio auto già in fase di prenotazione).

Con la nuova auto ci dirigiamo verso Eshowe, per visitare un villaggio culturale zulu chiamato Shakaland (www.shakaland.com). Questo tipico villaggio zulu è stato costruito come set cinematografico e utilizzato per una serie televisiva sul re Shaka, che creò uno dei regni più potenti dell’Africa meridionale. Abbiamo trascorso la notte in una lussuosa capanna in stile zulu, molto confortevole, ci hanno offerto un’ottima cena e abbiamo assistito a diverse dimostrazioni di ”vita Zulu”, danze e rappresentazioni varie, molto suggestive.

2 luglio

All’alba ci svegliano gli abitanti del villaggio suonando i tamburi, facciamo un’ottima colazione, assaggiando lolte specialità tipiche (squisite!). Dopo aver acquistato qualche souvenir, lasciamo Shakaland, attraversiamo un bel paesaggio collinare, punteggiato da variopinti villaggi zulu e raggiungiamo nel pomeriggio St. Lucia, dove, seguendo i consigli dei Tpc, ci fermiamo 2 notti al Wendy’s Country Lodge a Mtubatuba (www.wendybnb.co.za/) un tipico b&b; immerso in un giardino tropicale, a 20 min circa da St.Lucia. Sistemiamo i bagagli nella nostra bella camera, ci riposiamo un po’ in piscina e nel tardo pomeriggio partiamo per la crociera sull’estuario di St. Lucia (prenotata direttamente nel nostro B&B;) dove ci godiamo la vista di tantissimi ippopotami, coccodrilli, aquile, aironi….Il tramonto sul fiume è veramente suggestivo. Ceniamo nel ristorante del nostro B&B.;

3 LUGLIO

Oggi dedichiamo la giornata al Wetland Park, vogliamo riposarci dopo i molti km percorsi e decidiamo di trascorrere una giornata al mare nella splendida spiaggia di Cape Vidal e di fare il bagno nell’oceano indiano.. rimaniamo nel parco fino all’ora del tramonto, avvistiamo ancora ippopotami, coccodrilli, kudu… e molte scimmie. Ceniamo a St.Lucia al Rist Braza, catena di ristoranti mozambicani.

4 LUGLIO

Prepariamo nuovamente i bagagli e lasciamo l’ Wendy’s Country Lodge. Il programma di oggi prevede l’attraversamento dell’Hluhluwe-Umfolozi Park e l’ingresso nello Swatziland, il più piccolo stato dell’emisfero australe. Partiamo da St Lucia abbastanza presto e in circa un’ora siamo al Nyalazi gate; anche l’Hluhluwe-Umfolozi Park merita una visita, facciamo molti avvistamenti, fra i quali i nostri primi rinoceronti bianchi e grigi. Ci riposiamo al Hilltop Camp ammirando il bellissimo paesaggio circostante e nel pomeriggio attraversiamo la frontiera di Golela ed entriamo nel regno dello Swatziland, guidato da Re MswatiIII, l’ultimo monarca assoluto rimasto in Africa. Già alla dogana vediamo l’immagine del Re esposta ovunque. La scelta di attraversare questo piccolo Stato al confine con il Mozambico è stata dettata da un duplice intento: accorciare la strada per il Kruger Park e avere la possibilità di vedere un angolo diverso del continente africano. Sbrigate le formalità doganali (un po’ più lunghe rispetto al Sudafrica e da cui subito si comprende la differenza tra i due Paesi) entriamo in questo piccolo stato e subito ci notiamo: strade più strette e mal tenute lungo le quali circolano senza problemi persone ed animali, villaggi che si riducono a poche casupole di fango tra le quali corrono bambini scalzi. Sicuramente il Paese è molto più povero del Sudafrica, ma ci sorprende comunque in positivo la quantità di scuole che vediamo, e i numerosissimo studenti con le divise colorate che camminano lungo la strada, segno che l’istruzione è vista come un mezzo per superare i ritardi dal resto del mondo. Proseguiamo alla volta di Manzini e lungo la strada veniamo fermati dalla polizia che ci controlla i documenti e, fortunatamente, ci lascia andare. (forse la patente internazionale aiuta in queste circostanze). Cerchiamo e (fortunatamente) troviamo da dormire al Malandela’s B&B; nella Malkerns valley. Anche questa volta la Lonely ci ha dato ottimi consigli: l’accomodation è splendida, le camere sono arredate in modo molto originale ed elegante, sono fronte piscina in un bellissimo giardino tropicale dove ci sono molte statue di artisti locali. All’interno ci sono anche dei bei negozi di artigianato locale. Abbiamo cenato (molto bene) nel ristorante del nostro B&B.;

5 LUGLIO

A Malkerns, non lontano dal nostro b&b; è stato creato un piccolo centro per l’artigianato dove si possono fare ottimi acquisti sia a Swazi Candle che a Baobab Batik. Seguendo il suggerimento della Lonely Planet, decidiamo di visitare il mercato locale di Manzini, la principale città dello Swatziland, proprio oggi (che è giovedì) c’è il mercato settimanale più importante del paese, che richiama gli abitanti delle zone rurali e i commercianti mozambicani che portano in città le loro creazioni artigianali da vendere al mercato. La cittadina è molto caotica e disordinata, entriamo nel mercato e ci accorgiamo di essere gli unici bianchi… Nella parte superiore del caseggiato, alquanto trasandato, che ospita il mercato facciamo alcuni acquisti di oggetti di artigianato locale, i prezzi sono più bassi rispetto al Sudafrica e gli oggetti sono splendidi. Scattiamo tantissime foto: donne che portano qualsiasi oggetto sulla testa, bambini dallo sguardo tenerissimo, frutta colorata e oggetti d’artigianato dai colori variopinti… non ci sentiamo però molto a nostro agio e decidiamo di lasciare la zona, e riprendere la strada verso il confine settentrionale dello Swatziland a Jeppe’s Reef, per raggiungere, in serata, il Kruger Park. Arriviamo all’ingresso di Malelane poco prima della chiusura ma entriamo ugualmente per fare un piccolo giro nel parco…siamo finalmente al Kruger! Già all’ingresso ci danno il benvenuto tantissimi impala! Purtroppo non siamo riusciti a trovare nulla di disponibile all’interno del parco, è tutto esautiro per la notte e pertantooptiamo per un B&B; vicino all’ingresso di Malelane.

6-7-8 LUGLIO

Ci svegliamo all’alba e, sempre con la nostra inseparabile auto, partiamo per il nostro safari al Kruger Park! Questo parco è enorme, grande quanto il Veneto, è un angolo di natura quasi incontaminata dove gli animali sono i padroni assoluti e sono loro a decidere se e quando mostrarsi. Decidiamo di visitare prima la parte meridionale del parco e di risalire poi, nei giorni successivi, fino al nord. Per la prima notte abbiamo prenotato 2 Hut al Pretoriuskop Rest Camp (non si trovano accomodation da 4!) la seconda e la terza notte abbiamo prenotato un bungalow all’Olifants Rest Camp (il paesaggio è bellissimo e la zona è ricca di felini). Abbiamo evitato lo Skukuza Rest Camp perché troppo grande e caotico, ci siamo trovati bene al Pretoriuskop, piccolo camp dove l’atmosfera è semplice e piacevole, c’è anche una bella piscina, dove ci si può rilassare dopo il safari. La sera si cenava al ristorante del camp (il menù è lo stesso in tutti i rest camps del parco) e poi si giocava a carte sotto un luminoso cielo stellato!! In questi giorni la macchina fotografica ha scattato centinaia di foto di elefanti, rinoceronti, bufali, gnu, zebre, gazzelle, impala, kudu, iene, giraffe, facoceri, coloratissimi e cinguettanti uccellini, ecc. ecc..

Ogni mattina osservavamo le tabelle degli avvistamenti, affisse nei vari Rest Camp, e decidevamo l’itinerario da fare. Nella zona fra Satara e l’Olifants l’ultima grande emozione: una famiglia di leoni e leonesse ha appena azzannato un bufalo, il leone lo sta sbranando, circondato dalle leonesse che attendono che il leone sia sazio per continuare il pasto..assistiamo emozionatissimi a questa “scena da documentario”!

9 LUGLIO

Dopo aver trascorso 3 notti all’interno del parco Kruger, decidiamo di salire fino al Letaba Rest Camp e di uscire da Phalaborwa gate, per vedere la parte settentrionale del parco, meno ricca di animali ma paesaggisticamente favolosa. Usciamo a malincuore dal Kruger Park e ci dirigiamo verso il Blyde River Canyon, il terzo canyon più grande del mondo per estensione e l’unico verde, visitiamo Bourke’s Luck Potholes e le Lisbon Falls e nel tardo pomeriggio arriviamo a Graskop, ultima tappa del nostro splendido viaggio. E’ l’ora giusta per far merenda ed andiamo subito da Harry’s Pancakes, un locale in pieno centro che prepara pancakes sia dolci che salati, veramente buoni. Per fortuna riusciamo ad entrare mancano 2 minuti alle 17, orario di chiusura! Assaggiamo gli squisiti pancakes, di cui tanto avevamo sentito parlare e che confermano in pieno le ottime recensioni. Troviamo da dormine vicino all’ Harry’s Pancakes, al b&b; Autumn Breath, dove la gentilissima proprietaria, la sig.ra Ina, ci offre 2 bicchieri di vino bianco e succo d’arancia per le ragazze, come benvenuto, da sorseggiare sul terrazzo al tramonto. Ceniamo al ristorante portoghese-mozambicano Canimambo (www.canimambo.za.net/), consigliato dalla sig.ra Ina, la nostra padrona di casa.

10 LUGLIO

Dopo la nostra ultima colazione sudafricana a base di scramble eggs & savoury mince (ragu piccante speziato) salutiamo i gentilissimi padroni di casa che ci danno varie indicazioni sui luoghi da vedere nel nostro tragitto verso Johannesburg, in serata abbiamo infatti il volo per l’Italia. Facciamo qualche acquisto di artigianato locale a Graskop e partiamo alla ricerca dei villaggi culturali Ndbele sopra Middelbourg. Pranziamo al volo presso uno dei molti fast food Wimpy che si incontrano lungo le strada sudafricane, panini giganti dai prezzi contenuti e proseguiamo in direzione Jhoannesburg. Arrivati in aeroporto, restituiamo l’auto e ci concediamo un’ultima cena sudafricana all’Ocean Basket dell’aeroporto, prima del volo per l’Italia.



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