American Dream 3

Sono trascorsi ormai svariati mesi dall'ultimo viaggio americano ma il ricordo è ancora molto vivo. Questo piccolo diario di viaggio è dedicato a tutti coloro che hanno una voglia irrefrenabile di conoscere, hanno voglia di un pizzico di avventura e poca voglia di riposare troppo a lungo! Prima tappa del nostro viaggio: San Francisco, abbiamo...
Scritto da: barbiegirl
american dream 3
Partenza il: 19/07/2000
Ritorno il: 15/08/2000
Viaggiatori: in coppia
Sono trascorsi ormai svariati mesi dall’ultimo viaggio americano ma il ricordo è ancora molto vivo. Questo piccolo diario di viaggio è dedicato a tutti coloro che hanno una voglia irrefrenabile di conoscere, hanno voglia di un pizzico di avventura e poca voglia di riposare troppo a lungo! Prima tappa del nostro viaggio: San Francisco, abbiamo fatto vari scali (per risparmiare un pochino, comunque conviene sicuramente prenotare dall’Italia il solo volo e poi tutto il resto direttamente sul posto tanto gli spazi sono così immensi che c’è veramente posto per tutti) Roma-Milano, Milano-New York, New York-San Francisco. Dopo un lunghissimo volo arriviamo finalmente a destinazione. In aeroporto affittiamo un fuoristrada che ci accompagnerà per tutto il viaggio.

San Francisco è una città bellissima sicuramente la meno americana e più dal sapore europeo. La cosa che ci ha colpito subito è stato il clima, e la fitta nebbia! Nonostante il periodo estivo faceva piuttosto freddino (sui 15°-16°).Cominciamo la visita per la folkloristica China Town, poi verso il capolinea dei Trolley i tipici tram della città sui quali però non siamo riusciti a salire vista la numerosa folla. Merita poi una visita il Bay Bridge fino ad arrivare al Fisherman Wharf e il Pier 39 forse un pò troppo turistico con i suoi negozi colorati e i ristorantini di pesce ma molto carino. Da lì è possibile prendere un battello (non proprio economico)per visitare l’ex prigione di Alcatraz. Occorre prenotare con un pò di anticipo per riuscire a trovare un posto. Immancabile la visita al Golden Gate, dal quale si gode un’imperdibile veduta sul Pacifico! Lo abbiamo visitato da tutte le angolazioni possibili e il paesaggio ci ha regalato sempre emozioni diverse. Di seguito ci siamo recati a visitare The Palace of the Fine Arts e il Golden Gate State Park, un parco enorme all’interno del quale consigliamo di andare agli Japanese Tea Garden. Da non perdere assolutamente la visita al tramonto di Treasure Island da cui si gode una vista di tutta la baia, un luogo di assoluto silenzio, dove gli unici suoni che si possono ascoltare sono il suono dei gabbiani, delle navi che solcano l’oceano e il rumore delle onde…Per poi verso sera vedere in lontananza i grattacieli che cominciano lentamente a prender vita e illuminarsi…

Il giorno seguente abbiamo deciso di recarci al parco di sequoie giganti di Muir Woods a una 40 di minuti da San Francisco. Un posto fantastico per fare delle belle camminate e respirare dell’aria pulita. Piccola nota dolente della città sono i parcheggi quasi tutti a pagamento e non esattamente economici! Il terzo giorno ci siamo recati verso Erica Street dove c’erano le caratteristiche casette circolari dai colori più svariati e poi verso la famosa e ripidissima Lombard Street! Pant pant che fatica!!!Un bell’esercizio fisico! A malincuore lasciamo la città in direzione Los Angeles (più di 800 Km!!!) le distanze sono veramente immense, più di quanto si possa immaginare rese ancora più lunghe dai rigorosi limiti di velocità imposti su strade drittissime!!! E’ meglio non farsi prendere dalla tentazione di schiacciare troppo l’acceleratore perchè anche dalla strada più deserta i poliziotti possono sbucare improvvisamente dal nulla! Attenti però ai colpi di sonno imprevisti! Ma noi abbiamo preso una strada panoramica sull’oceano e non c’è stato proprio il rischio di annoiarsi, nel tragitto qualche breve sosta oltre che per mangiare (nota dolente! Cicciosi sandwich ripieni di tutto il possibile e improbabili pizze oliose con tanto di salame che loro chiamano pepperoni! Mah!) per sgranchirsi un pò le gambe.

Arrivo a Los Angeles, finalmente vediamo il sole! La città però non è che ci abbia particolarmente entusiasmato, piuttosto trafficata e rumorosa. Essendo la mecca del cinema non si può non fare un giro per la walk of fame (il contorno non è che sia un gran chè), al Chinese Theatre, poi abbiamo fatto una visita all’Hollywood sign, e era anche possibile percorrendo un sentiero desertico arrivare quasi fin sulla cima, ma visto il caldo non siamo arrivati fino alla fine era tutto in salita!!! Poi rotta verso Rhodeo Drive, un pò deludente, francamente ce l’aspettavamo meglio, Beverly Hills, attenzione a non avvicinarsi troppo alle villette i cartelli sono piuttosto eloquenti! Ti possono anche sparare! Un pò inquietante…Proseguiamo il giro per Bel Air. Degne di nota invece sono le spiagge di Santa Barbara e Santa Monica veramente immense! Consigliamo vivamente anche un bel giro sul lungomare della spiaggia di Venice, pieno di piccoli negozietti per gli irriducibili dei souvenirs (si trovano cose molto economiche)dove si incontra la gente più strana, maghi, lettori di mani, di piedi, venditori delle cose più strane e improbabili, nonnine un pò brille e chi più ne ha più ne metta!Basta solo un pò di accortezza non essendo proprio un luogo tranquillissimo! (occhio alle borse!)Lo si può vedere anche dal cospicuo numero di poliziotti che gira! Da evitare sicuramente la sera! Francamente un pò deludente la spiaggia di Malibù, visto che le spiagge più belle sono divenute proprietà privata e sono quindi inaccessibili per il povero turista! Una giornata intera c’è voluta per visitare gli Universal Studios, il biglietto costa sulle 100.000 lire ma ne vale sicuramente la pena! Un altro giorno intero è necessario anche per visitare Disneyland ma per la nostra esperienza è da evitare d’estate! Una folla incredibile e lunghe, interminabili file sotto il sole implacabile! Prossima tappa Las Vegas. Il primo impatto è stato con il caldo secco(a mezzanotte non c’erano meno di 50°!!!), attenti a non farvi prendere dalla tentazione del gioco e soprattutto non fatevi distrarre dalle immense e pulsanti insegne luminose! Non abbiamo visto mai tanti incidenti concentrati in un solo giorno! Ma è incredibile pensare di essere nel bel mezzo di una città circondata dal nulla! Solo deserto! Proseguimo da lì il viaggio alla volta della Death Valley. Lungo il tragitto ci fermiamo per visitare l’ex cittadina mineraria di Calico, divenuta ormai un piccolo museo, ma sembra veramente di stare in una cittadina uscita da qualche film western. Per chi resiste alle alte temperature si può prendere anche un trenino e rifare il percorso sulla vecchia ferrovia e visitare le cave…(il tutto ovviamente sempre a pagamento).

Arriviamo nella Death Valley. Un consiglio appena giunti è bene rivolgersi al centro informazioni dei ranger a Furnace Creek per chiedere informazioni, prendere cartine ed evitare spiacevoli sorprese lungo il tragitto! Munitevi di tanta (ma proprio tanta) acqua per voi e la vostra macchina! Fate un bel pieno prima di partire! Qui abbiamo raggiunto la bellezza di 53°!!!Da non perdere assolutamente Zabriskie Point, Ubehehe Crater, Devils’ Goulf Court, Sand Dunes,Artist drive, Bad Water…Peccato non aver potuto visitare Race Track ma lì le temperature in estate sono veramente proibitive, oltre i 60°!!! Lasciamo la California per lo Utah. E’ incredibile vedere come il paesaggio sia cambiato improvvisamente, vedendo la terra e i monti colorarsi improvvisamente di rosso! Arriviamo allo Zion National Park. Solo tardi abbiamo imparato ma ci sarà utile per una prossima volta, che è possibile pagando sulle 100.000 lire, fare una tessera abbonamento valida per tutti i maggiori parchi americani, un bel rispario! Avendo purtroppo poco tempo, abbiamo preso per muoverci all’interno del parco, gli shuttle, dei piccoli bus elettrici. Purtroppo ci siamo dovuti rimettere in marcia per raggiungere un posto veramente incantevole il Bryce Canyon. Da non perdere la vista panoramica al tramonto. Qui le cime hanno i colori più vari dal rosso intenso all’arancio e giallo. Un luogo dove regna un pace assoluta. Si sente solo il rumore del vento, le aquile che volano da un picco all’altro, un forte profumo di pini e tantissimi scoiattoli che corrono intorno a te. Attenzione a non dar loro da mangiare, nè a loro nè a nessun altro animale, questa è una delle ferree regole del parco. Gli americani dal punto di vista naturalistico tengono molto alla salvaguardia dell’ambiente, e i parchi in particolare sono tenuti (giustamente)sotto un rigore quasi maniacale! Lasciamo Bryce per dirigerci verso Page e il lago Powell. Consigliamo di prendere un battello e perdersi all’interno delle bellezze dell’Antelope Canyon, purtroppo sempre per ragioni di tempo non abbiamo potuto vedere molto di più, e ci siamo avviati verso la Monument Valley, una tappa obbligata per gli amanti del west e di John Wayne! Nel lungo tragitto usciamo dallo Utah per entrare in uno degli stati più belli d’america l’Arizona. Entriamo così in piena riserva indiana dei Navajo. Il posto è bellissimo. Decidiamo subito di addentrarci con la macchina per visitare la valle tenendoci sempre sui rossi sentieri terrosi segnalati, evitando le zone riservate agli indiani cercando di rispettarne la privacy visto che è lì che vivono! E’ anche possibile per pochi dollari fare delle brevi gite di 3 o 4 giorni al massimo con gli indiani e vivere con loro nelle tende e visitare luoghi della valle altrimenti inaccessibili! Molto interessante è stato scambiare qualche parola con gli indiani del posto, (relegati ormai a vivere in una immensa riserva, vivendo di turismo e di artigianato locale, molto bello tra l’altro) più che altro con i giovani essendo gli anziani molto restii e poi molti di essi non parlano affatto l’inglese! La sera lasciamo l’Arizona per rientrare nello Utah.

Prossima tappa nuovamente l’Arizona verso il Gran Canyon. Sicuramente uno dei posti più belli del mondo. E abbiamo dovuto ammettere che inizialmente sentendo persone che c’erano state che dicevano che le foto o i racconti non potevano descriverne la bellezza ci era sembrato un pò esagerato ma poi una volta lì, abbiamo dovuto ricrederci. Ci si sente veramente piccoli piccoli…Ammettiamo che è scappata qualche lacrimuccia! Certo attenti se soffrite di vertigini! Io qualche problemino l’ho avuto!!! A malincuore lasciamo il Gran Canyon verso Scottsdale e Phoenix. Sul tragitto facciamo una sosta per visitare il Sunset Crater Wupatki National Monument, con un giro sul sentiero lavico alle pendici del vulcano. Poi di nuovo in marcia verso Phoenix. Anche qui un caldo terribile oltre i 40. Dopo un pò di riposo siamo andati a fare un giro nel Sonora Desert a vedere i cactus sono veramente enormi! Alcuni arrivavano anche oltre i 5 metri!!! Molto suggestivo il paesaggio al tramonto!!! Il giorno seguente lasciamo Phoenix per rientrare a Los Angeles, a Marina del Rey. Sulla strada facciamo una ulteriore sosta per visitare il Joshua Tree National Park con i suoi caratteristici alberi! In serata arrivo a Marina del Rey, carina anche se nulla di eccezionale. Finalmente torniamo su temperature umane (23-24°)faceva quasi freddo! Il giorno seguente lasciamo Los Angeles in direzione di San Diego. Anche qui la carta ci ha ingannati non è per niente vicina! Da consigliare una visita alla Old Town dove ci si può immergere in pieno nel folklore messicano, poi al Cabrillo National Monument da dove si gode una bella veduta su tutta la baia, ma copritevi però le forti correnti del Pacifico portano un vento non proprio caldo! Degna di nota la strada panoramica che costeggia tutto l’oceano per potervi accedere!!! Da non perdere una visita alla spiaggia della Yolla, piena di foche, gabbiani, scoiattoli. Dovendo in serata riconsegnare la nostra macchinina che è stata compagna di tante avventure, abbiamo pensato di recarci al confine con il Messico, a Tijuana. In breve tempo arriviamo al parcheggio e attraversiamo la frontiera a piedi. Non è stata proprio una bella esperienza. Abbiamo attraversato una recinzione metallica piuttosto decadente, sembrava più che altro di entrare in un lager! Per quello che abbiamo visto almeno per noi, non è che Tijuana ci abbia entusiasmato, anzi tutt’altro e non si respirava un’aria particolarmente tranquilla. Abbiamo così pensato di non proseguire oltre.

Il giorno successivo direzione aeroporto di San Diego verso Cabo San Lucas, San Cosè del Cabo in Baja California, Mexico. Da visitare le spiagge di Playa de Santa Maria e del Cileno. Da non perdere una gita a El Arco, dove le acque del Pacifico si incontrano con quelle del mare di Cortez! Davvero impressionante! Fate attenzione alla barca che prendete rivolgetevi solo a persone esperte! Il Pacifico non è esattamente come il nome vuol far credere!E poi fare il bagno da quelle parti non è particolarmente indicato anzi piuttosto pericoloso! Le correnti sono terribili! Si riparte per San Diego per l’ultima notte in America prima di riprendere l’aereo per rientrare definitivamente a casa! Finisce così un viaggio indimenticabile con la speranza di poter ripartire presto verso una nuova meta…

Un saluto a tutti!!! Barbara e Andrea



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