Seychelles… Another world!

Il nostro viaggio inizia a settembre 2008, quando... Abbiamo fatto scalo alle Seychelles di ritorno da Mauritius... Tutti dicono che queste isole siano così belle, mentre dal finestrino del mio Eurofly vedo solo mare nero, vento ed acqua... Che amarezza. Bisogna vederle. Sei mesi dopo, quando ci hanno detto che le nostre vacanze sarebbero...
Scritto da: ilafabio
seychelles... another world!
Partenza il: 07/08/2009
Ritorno il: 17/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Il nostro viaggio inizia a settembre 2008, quando… Abbiamo fatto scalo alle Seychelles di ritorno da Mauritius…

Tutti dicono che queste isole siano così belle, mentre dal finestrino del mio Eurofly vedo solo mare nero, vento ed acqua… Che amarezza.

Bisogna vederle.

Sei mesi dopo, quando ci hanno detto che le nostre vacanze sarebbero state a ferragosto (mese svuotaportafoglio!!!) avevamo tanti sogni: Giamaica, o ancora Maldive o ancora Mauritius.

Il Kenya ci attrae e ci respinge, ancora non è la nostra ora.

Ma alla fine, scartati i Caraibi per ovvio rischio uragani, eccoci a marzo ad organizzare… Le Seychelles insieme ad una coppia di amici, meta in cui nè io nè Fabio volevamo andare.

Ok, è deciso, ma facciamoci un po’ di conti…

In un paio di giorni riesco a mettere insieme un po’ di idee ed a capire che queste isole da 3000€ a notte non sono solo fatte di lussuosi Resort, ma anche di piccoli hotels e guesthouses adatte anche a noi comuni mortali.

Galeotto è stato il sito del turismo delle Seychelles (http://www.Seychelles.Travel/it/home/index.Php) che con le sue immagini ha iniziato a portare in noi un po’ di aria di vacanza…

Su tale sito si trovano tutte le informazioni di cui i viaggiatori fai-da-te come noi hanno bisogno: abbiamo appunto preso tutti gli indirizzi delle guesthouses, indipendentemente dal prezzo segnalato, ed abbiamo mandato email a raffica per trovare una sistemazione di nostro gradimento nelle tre isole principali: Mahè, Praslin e La Digue.

Nel frattempo (aspettatevi tempi lentissimi per le risposte) abbiamo deciso che il periodo del viaggio sarà dal 7 al 17 agosto, ed abbiamo iniziato a cercare anche una aereo che ci portasse in quell’angolo sperduto di mondo.

VOLI AEREI Visti i prezzi assolutamente inavvicinabili di AirSeychelles, Emirates, Qatar ed Eurofly dalle città del Nord-Italia, grazie al consiglio di alcuni giramondini, abbiamo deciso di partire da Londra: il biglietto che da Venezia a Mahè mi costava 1300€, da Londra mi costava meno della metà.

Detto, fatto, su Expedia (http://www.Expedia.It) abbiamo bloccato l’aereo con la compagnia Qatar Airways ) per 583€ a testa (assicurazione inclusa), scelto i posti vicini ai finestrini (le uscite d’emergenza non sono prenotabili) ed abbinato una buona assicurazione Mondial Assistance (acquistabile con 22€ in più a testa) contro l’annullamento, le spese mediche e la perdita/danneggiamento del bagaglio.

In seguito abbiamo studiato la miglior soluzione possibile per arrivare a Londra e riuscire a far coincidere il tutto, ma alla fine abbiamo preferito fare una sosta di una notte sia all’andata che al ritorno nella “piccola” capitale inglese.

Il volo Venezia-Londra Gatwick l’abbiamo prenotato con EasyJet (http://www.Easyjet.It , da prenotare con molto anticipo, più si avvicina la data di partenza e più il prezzo sale) per 52€ a testa, mentre il Londra Heathrow-Venezia con FlyBMI (http://www.Flybmi.Com/bmi/en-gb/index.Aspx) per 50€… Questo perché Qatar parte per le Seychelles da Gatwick, mentre ritorna dalle Seychelles su Heathrow… Bel casino! PERNOTTAMENTI Le notti a Gatwick ed Heathrow le abbiamo trascorse nei piacevoli Hotels Ibis (http://www.Ibishotel.Com/it/home/index.Shtml) per soli 20€ a notte a testa in solo pernottamento.

Trattati i prezzi delle guesthouses, e vista la poca disponibilità già a marzo per agosto, riusciamo a trovare un ottimo prezzo medio di 25€ a notte a testa in tutte le sistemazioni scelte, sempre in self-catering (che consiglio vivamente) e sempre in solo pernottamento.

Faremo quindi: due notti/tre giorni a Praslin presso la guesthouse HIDE AWAY HOLIDAY APARTMENTS ad Anse Possession (email: hideaway.Seychelles@gmail.Com; sito Internet: http://www.Seychelles.Travel/it/products/accommodation.Php?aid=489 oppure http://www.Kiaoraviaggi.It/seychelles/doc/Accomodation/PRASLIN/HIDE%20AWAY%20HOLIDAY%20APARTMENT%20Seychelles%20Praslin%20hotel%20self%20catering%20viaggi%202009.Pdf) due notti/tre giorni a La Digue presso la guesthouse VILLA MON REVE ad Anse Reunion (email: vmonreve@hotmail.Com; sito Internet: http://www.Seychelles.Travel/it/products/accommodation.Php?aid=244) tre notti/quattro giorni a Mahè presso la guesthouse ANSE SOLEIL RESORT ad Anse Soleil (email: soleil@seychelles.Net; sito Internet: http://http://www.Ansesoleil.Sc oppure http://www.Seychelles.Travel/it/products/accommodation.Php?aid=148) Le proprietarie delle nostre guesthouses sono molto gentili già per email, e non preoccupatevi se non rispondono subito, poiché non hanno Internet veloce e spesso nemmeno il PC per cui rispondono attraverso la connessione del cellulare.

NOLEGGIO AUTO Dall’Italia decidiamo anche di prenotare l’auto sia a Praslin che a Mahè, e direi che non abbiamo fatto scelta migliore.

Per Praslin abbiamo scelto Aventure Car Hire (email: resa@aventure-carhire.Com) che ci ha proposto l’auto per 30€ al giorno con una franchigia di 1200€ in caso di gravi danni.

Per Mahè abbiamo optato invece per la rinomata Tropicar (email: tropicar@seychelles.Net), che ci fa sempre 30€ al giorno, ma senza nessuna franchigia.

Ottimo direi! TRAGHETTI Non ci rimaneva che scegliere come muoverci in mare… Non volevamo prendere il dispendioso aeroplanino dell’AirSeychelles, quindi abbiamo scelto di prendere i traghetti, che hanno corse a tutte le ore e tutti i giorni.

Per la tratta MAHE’-PRASLIN abbiamo prenotato il Praslin Express (email: praslinexpress@email.Sc) per il costo di 30€ a testa a tratta.

Per la tratta PRASLIN-LA DIGUE abbiamo prenotato il Cat Rose’s (email: iif@seychelles.Net e per gli orari guardare il sito Internet: http://www.Seychelles.Net/ per il costo di 20€ a/r oppure 12€ a testa a tratta.

Per la tratta PRASLIN-LA DIGUE abbiamo prenotato il Cat Cocos (email: reservation@catcocos.Com e per gli orari guardare il sito Internet: http://www.Catcocos.Com) per il costo di 42€ a persona a tratta.

Abbiamo usato il Cat Cocos perchè il Praslin Express non effettua la corsa il giovedì, proprio quando noi dovevamo ritornare a Mahè.

Consiglio di prenotarli tutti, anche perchè non si paga nessun anticipo e in caso non usufruiste della cosa prenotata, la prenotazione decade.

Finita l’organizzazione della nostra settimana in paradiso, non rimaneva solo che attendere il 7 agosto che… Finalmente è arrivato.

07 AGOSTO 2009 Preso comodamente l’EasyJet delle 19.30 da Venezia, ci godiamo la Laguna dall’alto e in meno di due orette arriviamo a Londra Gatwick, dove con un taxi per 11GPB totali arriviamo all’Ibis London Gatwick.

Ci fanno accomodare nella hall e ci danno le tessere magnetiche per le stanze, già pagate tramite carta di credito dall’Italia (20€ circa a testa).

Le camere sono belle, piccoline, ma moderne e comodissime, soprattutto il bagno, che una doccia bellissima e… Caldissima. Tv al plasma, bollitore, the, caffè… Scendiamo e ceniamo con un orrendissimo “meetball sandwich” (avete capito bene: il panino con le polpette!) che ci è costato 6GPB l’uno, e dopo poco ritorniamo in camera dove ci addormentiamo subito, l’indomani abbiamo l’aereo per… Le Seychelles!!! 08 AGOSTO 2009 Ho fatto un salto alto tre metri sul letto quando è squillato il telefono ed il receptionist mi ha detto che era ora di svegliarsi… Giustamente avevamo chiesto la sveglia, ma… Ho perso 10 anni della mia vita!!! In poco meno di mezz’ora siamo nella colorata hall dell’Ibis ed il taxi ci ritira per il Terminal North di Gatwick e ci fa pagare sempre 11GPB totali per la corsa.

All’entrata dell’aeroporto un gentilissimo addetto Qatar ci mette un’etichetta al bagaglio a mano ed in pochi minuti siamo già senza valige… Ottimo! A Gatwick facciamo colazione da Costa con cappuccino e brioches, ed un ottimo succo di arancia in bottiglietta 100% arancia! Tra un negozio e l’altro il tempo passa veloce, e ci ritroviamo subito in coda seduti sull’aereo ad aspettare che i 10 aerei prima di noi decollino. Quanto traffico a Gatwick! Appena dopo il decollo sono già contenta di volare con Qatar e non con Eurofly (della quale però non ho nulla di negativo da dire): ci portano una caramella e con la pinzetta di danno un asciugamanino a testa, bianco ed umido, profumato e… caldo caldo! Come nei ristoranti cinesi a fine pasto! Ci danno anche un menu, dove c’è l’aperitivo fisso, un piatto unico a scelta tra tre portate, un dessert e poi formaggio, pane e tavoletta di cioccolato… nel corso del volo passano anche con bibite, the o caffè… Noi abbiamo preso il pollo con i funghi ed il purè… beh, devo dire: veramente buono! Tra una partita di Tetris ed una a “Il rutto di Pumbaa e Timon”, dopo 7 ore arriviamo a Doha, nel Qatar, che è notte, dove sostiamo per 5 orette buone… Tralasciando i bagni che sono al limite della decenza, la Qatar ci offre un pasto (che anche questo… è al limite della decenza!) nonostante la nostra pancia sia ancora piena dato che in aereo ci hanno dato da mangiare come maialini all’ingrasso! Non dobbiamo ritirare le nostre valige che vanno direttamente alle Seychelles, e così in poco tempo siamo già sull’Airbus A330-200 che ci porta a destinazione.

Dopo 4 ore arriviamo a Mahè che è ancora buio… la mia voglia di godermi il panorama dall’alto svanisce… scendiamo dall’aereo e c’è caldo… umido… afoso! Guardo il cellulare e… ormai è il 9 agosto! 09 AGOSTO 2009 Entriamo in patria seychellese dopo una breve ma lentissima coda al controllo passaporti. Timbro a forma di Coco de Mer per dirci “benvenuti alle Seychelles”! State attenti che vi compilino giuste le date di entrata ed uscita sul passaporto… Siamo all’aperto e finalmente il sole ci saluta.

Sono le 7 del mattino ed il primo traghetto è alle 09.30… il cielo non prospetta bene, nonostante ci sia il sole.

Dopo esser andati in bagno, esserci tolti i pantaloni della tuta ed esserci lavati i denti, decidiamo di cambiare i nostri primi 50€ all’aeroporto… il cambio è 1€=18rs.

Crediamo di poter contrattare tanto con il tassista, invece ha tutta l’aria di non essere abituato a contrattare, e quindi vedendo che tutti i tassisti hanno lo stesso prezzo, per 20€ totali bagagli inclusi partiamo per il porto di Victoria.

In circa 15 minuti siamo a destinazione e… non c’è nessuno tranne la giramondina (Grazia) e la sua allegra famigliola con cui condividiamo la parte iniziale del nostro viaggio.

Facciamo il biglietto del Praslin Express (30€ a testa a tratta) ed alle 09.30 salpiamo con destinazione PRASLIN.

Dopo un’ora e un quarto di sballottamenti dove solo 5 persone sul traghetto non hanno vomitato, vediamo finalmente terra… come un marinaio dopo una nottata di tempesta scendiamo pallidi pallidi ed anche io che non ero mai stata male, non sono riuscita a trattenermi ed ho vomitato proprio all’arrivo a Praslin (avevo anche il Travelgum in bocca!!!)… Bianchi come stracci (ci avevano detto che c’era mare mosso, ma mai avremmo pensato così!) ci siamo promessi di prendere il piccolo aeroplanino al ritorno, ma… guardando il cielo nero nero non so se stavano meglio gli aeroplanini lassù o noi in mare quaggiù… Aspettiamo mezz’ora la nostra macchina sul piccolo ma trafficatissimo jetty di Praslin. Incontriamo un signore sulla 60ina, italiano, che ci dice che è alle Seychelles da una settimana e che piove… “ecco”, mi dico io, “la maledizione di Mauritius dell’anno scorso ci perseguita anche qui alle Seychelles!”… Infatti, tempo due minuti e viene giù il diluvio universale; nel frattempo arriva anche la nostra auto noleggiata con Aventure Car Hire (30€ al giorno): una bellissima Daihatsu Sirion bianca con cambio automatico. Non potevamo chiedere di meglio.

Dopo una ventina di minuti con i tergi all’impazzata, siamo riusciti ad arrivare ad Anse Possession, agli Hide Away Holiday Apartment, dove con la sua famiglia (ed una nostra valigia!) era già arrivata grazie al taxi! Ci accoglie Patricia, la proprietaria, alla quale portiamo la moka Bialetti da 6 come richiesto e l’olio d’oliva… ci chiede dove abbiamo lasciato il Parmigiano, ma le spiego con calma e gentilezza che… è da due giorni che sono in viaggio, al caldo, come sarebbe arrivato? “No problem, no problem” mi risponde… e ci mancherebbe! Patricia è proprio gentile! Paghiamo l’intera somma di 200€ (25€ a testa a notte, solo pernottamento) per 4 persone per 2 notti, e Patricia ci mostra il nostro appartamento… è quello più vicino alla reception, grande salone con 3 letti singoli (che noi faremo diventare matrimoniali), poltrone di pelle nera, cucina con bancone, fornelli, grande frigo con freezer e tutto l’occorrente che si può trovare in un appartamento; poi c’è una porta in cucina che dà sul retro dove c’è un filo per stendere le cose bagnate; il bagno è molto bello… lavabo a coppa trasparente, lavatrice, box doccia e wc… è molto spazioso. Ed infine la stanza matrimoniale, con due letti matrimoniali… uno tutto in legno e l’altro… sono due lettini aggiunti… io e Fabio domiremo in questi ultimi, dal momento che il letto matrimoniale ha un materasso talmente duro che nemmeno la mia valigia vuole starci sopra! C’è il condizionatore e la cassaforte inclusi nel prezzo.

Dopo aver sondato il terreno, decidiamo di muoverci per trovare qualcosa da mangiare per pranzo… e qui iniziano le comiche. Decidiamo per il Cafè Oganibar a Baie St. Anne che fa take-away, ma lo troviamo chiuso. Allora ci fermiamo nel market vicino dove acquistiamo le bananine e la Sim AirTel con una ricarica aggiuntiva di 50rs per un costo totale di 100rs, bananine incluse.

Anche il secondo take-away, Coco Rouge, è chiuso, quindi… decidiamo di andare alla Gelateria da Luca, sulla Cote D’Or… E’ pieno per sederci, e diluvia, così decidiamo di prendere una pizza take-away… ottimo inizio per assaggiare la cucina locale eh…! Se la fanno pagare… 7€ per una prosciutto e funghi, accettabile, anche se la pasta era decisamente cruda. Nulla da dire su tale Luca, di una “gentilezza ed accoglienza indescrivibile” che ricorderemo per tutta la vacanza… Bah! Ci gustiamo il nostro “primo tipico piatto creolo” seduti nel patio del nostro appartamento e, depressi perché fuori ha ricominciato a piovere… decidiamo di fare un pisolino.

Il pomeriggio lo dedichiamo ad Anse Possession, che si trova proprio davanti agli Hide Away Holiday Apartments… carina da morire, piccolina e… veramente locale, non turistica come la Cote D’Or che, non so come mai, aveva colori splendidi ma era piena zeppa di alghe! Tra un bagnetto e l’altro, cala il sole, lento lento, e decidiamo di chiedere a Patricia se ci cucina qualcosa per la cena. E’ domenica e sulla Cote D’Or è decisamente tutto chiuso tanto che non sembra nemmeno una zona turistica.

Alle 20 arriva la nostra splendida cena, composta da: due red snapper enormi, pollo con verdure per me che non mangio pesce, zucca con cipolla, riso basmati, salsa rossa con cipolla per condire il basmati ed il pesce, mango con cipolla tagliato fine fine fine.

Che cenetta squisita… al “modico” costo di 12,50€ a testa… Animiamo la serata con una partitella a Cranium, gioco in scatola parecchio ingombrante ma che ha trovato posto in valigia e poi… diretti a letto, sperando che il giorno dopo il tempo sia clemente! 10 AGOSTO 2009 Il sole splende. Nulla da fare… splende e noi dopo una breve colazione con biscotti e succo di frutta portati da casa ci dirigiamo verso Anse Lazio. Anche Grazia con marito e prole verranno con noi, ma loro andranno in bus… Appena vedo la strada composta da sali-scendi per arrivarci penso a loro… anche questo, me l’avevano detto, ma non credevo né fosse così lunga, né così… a sali-scendi! Santa Sirion… Parcheggiamo l’auto vicino al ristorante Bon Bon Plume e ci dirigiamo verso l’estrema sinistra… è presto e non c’è nessuno. L’acqua ha un azzurro che non si può nemmeno descrivere ed i massi fanno da padroni. Chissà quanti anni hanno… e che enormi che sono! Posiamo le nostre borse e ci tuffiamo, insieme ai bimbi di Grazia… alla fine siamo un po’ bimbi anche noi! Vicino ai massi c’è una bella barriera e parecchi pesci… enormi ricci di mare fanno capolino tra la barriera e sono… splendidi pure loro! La sabbia poi… è impalpabile e mi ricorda quella delle Maldive.

La mattinata scorre sotto il sole… e verso le 11.30 ritorniamo all’auto per andare a cercare… cibo. Devo ammettere che a Praslin è difficile trovarlo.

Ci dirigiamo verso La Golue, ci sediamo al tavolo, ma dopo aver visto che per le “plain chips” (patatine fritte) vogliono quasi 10€, fingiamo di ricevere una telefonata in cui simuliamo che Matteo (il figlio di Grazia) s’è fatto male e ce ne andiamo. A pancia vuota.

Ci fermiamo quindi al Coco Rouge, un ristorante take-away sulla Cote D’Or… compriamo il pasto anche per la cena, poiché con sole 45rs abbiamo una vaschetta piena zeppa di riso con pollo o pesce… Arriviamo a casa e gustiamo il nostro pasto in veranda… buonino… o meglio: il buon cibo è un’altra cosa… ma vabbè, no problem! Per il pomeriggio Patricia ci aveva programmato la gita a Curieuse e St. Pierre, straconsigliata sul forum… avevamo accordato per 25€ a testa mezza giornata con bibite e snack, inclusa la tassa di sbarco.

Invece il cielo fa le bizze e la gita è saltata, e così chiediamo di andare ad Anse Georgette, ma bisogna fare tutto il giro dell’isola, Patricia non vuole annunciarci al Lemuria e poi abbiamo un’auto sola in 8. Torniamo ad Anse Lazio. In 8. Su una Sirion. Bimbi nel bagagliaio… che comiche! E così la Sirion ci porta ad Anse Lazio, dove però stavolta andiamo sull’estrema destra… Ottimo snorkelling anche qui ed onde dove bimbi (e non bimbi) si divertono come matti! Attenzione alle onde ed alla sabbia nel costume… noi ce la siamo portati a casa dato che era impossibile farla uscire… e vabbè! Arriva il tramonto, ce lo godiamo tutto, e ceniamo mangiando il resto del pranzo in veranda.

La sera, sempre in 8 (abbiamo fatto la moltiplicazione dei pani e dei pesci!) giochiamo a Cranium come 8 amici che si conoscono da sempre…E l’indomani ci dispiace lasciare Grazia e la sua famiglia perchè ci siamo proprio divertiti! Salutiamo anche Patricia, che ci regala dopo una bellissima chiacchierata, due posacenere in bamboo alti 40cm autografati da lei e dal marito Lailam (è cinese o vietnamita, non ho capito bene!) ed il pane in cassetta per la colazione… una gran signora, simpaticissima! Verso le 23 crolliamo a letto! 11 AGOSTO 2009 Oggi ci spostiamo a La Digue.

In cielo il sole ci ama… splende come non mai.

Il traghetto è alle 09.00, e così alle 08.00 siamo al jetty di Baie St. Anne per lasciare la macchina… ma non arriva nessuno. Così dal bar facciamo chiamare Aventure Car Hire, che ci dice di lasciare l’auto al parcheggio prima del jetty con le chiavi sotto il tappetino… e vabbè! Alla faccia della sicurezza! Facciamo il biglietto a/r per La Digue per 20€ a testa e ci danno un mega bigliettone plastificato della Creole’s Travel Service. Carinissimo, peccato che all’imbarco se lo prendano… avevo già progettato di portarmelo a casa, anche se sarebbe stato 1kg in valigia in più! Puntuali salpiamo con il Cat Rose’s, un catamarano più piccolo del Cat Cocos, ma che non ci fa star male… Arrivati al porto di La Digue, un simpatico signore chiede se vogliamo l’ox-taxi… il folkloristico taxi con il bue! Accordiamo per 100rs in 4, ma un’altra coppia che sale con noi pagherà 100rs in due scendendo anche prima di noi… chissà!!! Arriviamo a Villa Mon Reve dove la gentilissima Agnes ci fa accomodare con un succo di frutta e ci mostra la cartina dell’isola… inoltre ci prenota le bici (10€ a testa per 2 giorni) e la cena a buffet al La Digue Island Lodge per la sera stessa… veramente gentilissima! Paghiamo anche qui 200€ (25€ a testa a notte, solo pernottamento) per 4 persone per 2 notti e ci vengono mostrati i nostri bungalows, il numero 9 ed il numero 7.

Il primo è gigantesco… ha anche la cucina (senza fornelli!!!) con tutto l’occorrente per la colazione… grandissimo lettone con tanto di fiori e scritta “welcome”, divanetti e bagno grandissimo. Ha il ventilatore a pale ed anche il ventilatore a terra.

Il secondo, il nostro, è piccolino, la metà del 9, e ci si sta a malapena. Ma dobbiamo starci due notti, ed il lettone è talmente ben decorato che… va benissimo così! Naturalmente questo non ha la zona cucina.

Nei bagni inoltre vengono forniti saponi, creme, bagnoschiuma e shampoo in grande quantità! Gli asciugamani vengono cambiati a giorni alterni, nella doccia c’è abbondante acqua calda e nel caso si mangiasse a self-catering puliscono anche i piatti in cucina.

Accanto a Villa Mon Reve c’è un market ed un salone di parrucchiera (della stessa Agnes) aperti fino a tardi la sera.

Prendiamo le nostre bici ed andiamo diretti alla spiaggia più bella del mondo: Anse Source D’Argent… Piccola sosta da Gregory’s, dove per un totale di 70rs acquistiamo 2 buonissime brioches al cioccolato, uvetta e crema per spezzare la mattinata e due bottiglie d’acqua (15rs l’una).

All’entrata ci fanno pagare il biglietto (100rs o 10€, decisamente consigliato pagare in rs) e parcheggiamo le nostre bici vicino alla House Emmanuelle, ignari che si potesse andare ancora avanti… Ci facciamo infatti sulla spiaggia un bel pezzo di strada a piedi, ma il mare è così bello e lo scenario è così favoloso che non ci pesa. Passiamo davanti al ristorante Lanbousir, dove prenotiamo per le 12.30 (apre a quest’ora!).

Dopo una bella passeggiata tra i massi e dopo aver assistito a due matrimoni, troviamo un piccolo spazietto per noi tra due bei massi enormi, sopra i quali prendiamo il sole… Fabio , Elisa e Silvio tentano di fare un po’ di snorkelling, ma la marea è bassa e la barriera non è un granchè… Così tra una pennichella e l’altra, arriva ora di pranzo, e ci sediamo con i piedi nella sabbia del Lanbousir Restaurant, dove prendiamo una smoked fish salad, una chicken salad, i gamberi, ed il filetto di pesce, il tutto con melanzane fritte, insalata e riso; da bere optiamo per due Sey Brew (la birra seychellese) e due frullati buonissimi! Paghiamo un conto di circa 600rs in 4. Cibo ottimo!!! Nel pomeriggio stiamo sempre ad Anse Source D’Argent, ma cambiamo posto, poiché nei massi di stamattina c’è una modella già incontrata ad Anse Lazio a Praslin che fa un servizio fotografico… ce la porteremo anche a Mahè? Ritentiamo lo snorkelling, che anche stavolta si rivela una delusione rispetto ad Anse Lazio, e così oziamo… fino alle 16, momento in cui avvistiamo tra le fronde un bel banchetto di frutta. Ci gustiamo in 4 un bel piattone per sole 75rs, e siamo sazi: la frutta era buonissima! Riprendiamo le nostre bici dopo aver visto la House Emmanuelle, i resti dello Tsunami, i cavalli e le tartarughe… bellissime! In sella arriviamo a Villa Mon Reve (andare in bici per le strade di La Digue è uno spettacolo!) dove ci facciamo una doccia veloce per poi andare a cena a La Digue Island Lodge. E’ buio, ed andare in giro con le torce fa paura… Fabio e Silvio non si fanno trovare fuori dalla guesthouse, e così io ed Elisa, convinte che ci stessero facendo uno scherzo, proseguiamo per il ristorante… All’entrata aspettiamo le nostre metà, preoccupate di non vederli… alla fine erano nel market vicino a Villa Mon Reve e ci siamo prese parole perché hanno chiesto a tutti i passanti scendendo dal “monte” se ci avevano viste… ma c’è buio pesto, chi vuoi che ci abbia riconosciute??? Vabbè… all’entrata del La Digue Island Lodge incontriamo un addetto che ci fa visitare il Resort (splendido) e ci spiega il significato della Yellow House (il simbolo del Resort): è una vecchia casa coloniale, ristrutturata ed adibita a stanze. Sono le stanze più economiche del Resort.

Arriviamo al ristorante che ci ricorda le Maldive: c’è sabbia ovunque!!! Sono le 20 ed è pieno, non c’è posto per mangiare in riva al mare, così ci sediamo all’interno… e scopriamo che è pieno di italiani chiassoni! Possibile che ci facciamo sempre riconoscere? Entriamo ed il responsabile è italiano: ci consiglia il pesce alla griglia e le crepes al Grand Marnier con la pallina di gelato alla vaniglia… io sicuramente non mancherò al dolce dato che fino ad ora ho mangiato solo quello dell’aereo!!! Il cameriere è così gentile da far accomodare noi signorine e versarci l’acqua nei bicchieri… un servizio impeccabile! Ci accomodiamo al buffet e sembra essere nel girone dei golosi… c’è tanta di quella roba da far impazzire tutti i palati! Filetto di pesce, filetto di carne al pepe nero, patate alla domenicana, insalata che mi ha rimessa al mondo con prosciutto e funghetti, pizzette, paninetti, focaccia con la cipolla ed il rosmarino… mmm… mamma mia! Abbiamo mangiato da re! E la crepes… era la fine del mondo!!! Ci siamo riempiti i piatti un paio di volte… sembrava non mangiassimo da due giorni, ma… reduci dal take-away del Coco Rouge dovevamo goderci quel momento! Ci alziamo da tavola per andare in bagno e passiamo per la piscina… nel bagno delle signore c’è una ragazza che, quando esci dal wc, ti porge un asciugamanino con la pinza targato Frette (per chi non se ne intende è una delle migliori marche italiane per la biancheria da casa)… wwwww… sono in estasi! Spendiamo 109€ in 4 (25€ a testa + bevande), ma sono stati i soldi spesi meglio… Abbiamo fatto fatica a risalire il monte con le pance piene… ma il letto di Villa Mon Reve era quello che desideravamo più di ogni cosa! Alle 23 siamo crollati! 12 AGOSTO 2009 Stamattina dobbiamo fare un’escursione. Saltata quella di Curieuse e St. Pierre a Praslin… dobbiamo fare almeno questa! Così ci alziamo presto per andare al jetty, passiamo da Gregory’s dove prendiamo pizzette e brioches per la colazione e finalmente troviamo qualcuno a cui chiedere per l’escursione di mezza giornata a Coco e Felicitè Islands.

Talmente disperati per non aver trovato nessuno che facesse un’escursione economica (ci chiedevano anche 50/60€ a testa) fermiamo un ragazzo che ci mette d’accordo con un suo amico, il quale però alla fine rifiuta di farci imbarcare perché paghiamo troppo poco! Dispiaciuto ci porta da un altro suo amico, Giacinto, il quale ci dà il benvenuto a bordo… Abbiamo una barca grande tutta per noi 4 e 3 inglesi, e così, alle 09.30 salpiamo per Coco Island! Il mare è mossetto, ma nessuno sta male… Costeggiamo l’Ocean ed il Patatran e finalmente vediamo Coco… Facciamo una fatica enorme a buttare l’ancora ed attraccare, perché le onde sono furibonde… chiediamo anche più volte se non è pericoloso fare snorkelling qui, ma ci dicono, come sempre “no problem”…! E allora, infilate le sante pinne, e messa la maschera, ci immergiamo e vediamo uno dei punti più belli delle Seychelles… c’erano pesci ovunque, bellissimo! Le onde però stancano, così con fatica siamo riusciti a mettere piede sull’isola… abbiamo fatto una siesta di mezz’oretta e poi di nuovo sulla nostra barchetta… per arrivarci ci abbiamo messo mezz’ora buona, le onde erano… anomale! Abbiamo navigato fino a Felicitè, dove però non siamo scesi; abbiamo fatto snorkelling con le tartarughe marine, e solo questo vale tutto il viaggio! Attenzione al mare, che davanti a Felicitè è scuro: è pieno di granchietti tanto belli quanto str**zi… ti attaccano alle spalle! Tra i massi c’era anche lo squalo, ma sinceramente io non ho avuto il coraggio di infilare la testa nell’anfratto per vederlo! Verso le 13.00 siamo tornati a La Passe dove, in sella alle nostre bici, ci siamo diretti da Gala, un take-away vicino alla Gelateria da Luca (ebbene sì: c’è anche qui!), dove per una full portion a testa abbiamo speso 45rs; c’era di tutto: riso fritto, pollo, maiale, pesce, riso in bianco, banane tritate, pipistrello… veramente un buon take-away: il Coco Rouge di Praslin non era nulla a confronto, qui abbiamo mangiato decisamente meglio.

Ci siamo così seduti con le nostre vaschette su un tronco ad Anse Reunion… una vista bellissima! Per di più quel che abbiamo avanzato l’abbiamo dato ad un cane così tranquillo che… se gli si diceva “seduto” aspettava il cibo. Insomma… nulla a che vedere con il nostro bassotto Charlie Brown a casa! Arrivati a Villa Mon Reve ci docciamo e ripartiamo subito: abbiamo deciso di passare il pomeriggio in bici per visitare la costa da nord ad est… Dopo aver preparato il mio Polase Sport nella bottiglia d’acqua, tutti e 4 in sella, iniziamo a pedalare… Ci fermiamo a La Passe convinti di fare qualche acquisto, ma sono le 15 e i negozi dicono che aprono alle 16. Allora ci fermiamo da Tarosa, dove Fabio e Silvio bevono un paio di Sey Brew e chiacchierano di calcio con la proprietaria che ha vissuto 15 anni tra Firenze e Milano… ma lei è seychellese! Le chiediamo dove si può vedere un bel tramonto ed ovviamente lei dice… che da Tarosa si riuniscono tutti… ovvio, dato che i cocktail hanno prezzi proibitivi. Le promettiamo di vederci al tramonto, ma non andremo sicuramente a farci spennare! Arrivano le 16.15, ma nessun negozio apre e così in sella partiamo per il nostro tour… passiamo La Passe, ed andiamo verso Anse Severe, dove passiamo varie guesthouses: Le Domaine de l’Orangeraie, Villa Creole… ed infine ci fermiamo al Takamaka Kiosk, proprio ad Anse Severe; lo si riconosce subito, perché ha un bat fruit in gabbia… bellissimo, ma… è sempre in gabbia.

Prendiamo un sandwich e lo paghiamo 30rs, ma non ci fermiamo ad Anse Severe per il bagno, perché vogliamo proseguire.

Arriviamo, tra saliscendi a L’Ocean (buffet 16€ il mercoledì sera) e in seguito al Patatran Village vedendo le bellissime Anse Patates ed Anse Gaulettes.

La nostra biciclettata continua, e man mano che si scende verso sud/est, il mare si ingrossa fino ad Anse Grosse Roche, dove è già arrabbiatissimo! Proseguiamo, tra una faticata in bici e qualche foto, e arriviamo alla fine della strada, stupiti, poiché credevamo si potesse fare il giro dell’isola.

Ma la strada proprio si blocca, non si può proprio andare avanti. Così ci scattiamo alcune foto all’arrabbiatissima Anse Banane e successivamente ad Anse Fourmis, che è quella proprio dove finisce la strada! Sono le 17.30 e dobbiamo arrivare ad Anse Severe per le 18, dove vogliamo goderci il tramonto… Affaticati (non è un percorso semplice!), arriviamo puntuali ad Anse Severe, dove il tramonto è bellissimo! Sono ormai le 18.45 e fa buio. Non abbiamo né torce né cena per stasera! Nessuno ha fame, e così dopo aver preso qualche souvenir nei negozi di La Passe finalmente aperti (3€ per una calamita e 80rs per un sapone grande con le conchiglie), alle 20 partiamo per Villa Mon Reve.

Ci fermiamo da Zerof take-away, ma ci dicono che non fanno take-away quella sera. Il ristorante è semi-deserto… ma vabbè… Senza cena arriviamo alla guesthouse dove, nel market accanto, acquistiamo del tonno in scatola, una zuppa di pollo e verdure (quelle della Knorr liofilizzata), pane e formaggini.

Agnes è così gentile da cucinarci la zuppa (c’eravamo dimenticati che non avevamo i fornelli), e così… ceniamo con le cose più pietose della nostra vita! Nulla a che vedere con la cena del La Digue Island Lodge della sera prima, ma… è tutto avventura!!! Stravolti ci buttiamo a letto perché la mattina dopo abbiamo il Cat Rose’s alle 07.30.

13 AGOSTO 2009 Ci svegliamo alle 06.45, perché alle 07.00 c’è il taxi (ahimè motorizzato) che per 10€ ci porta a La Passe per il traghetto… il prezzo ovviamente è differente dall’ox-taxi, ma… dati i tempi ristretti non potevamo certo metterci più di mezz’ora per scendere! Così alle 07.15 siamo già al jetty, semideserto, e dato che il Cat Rose’s deve ancora arrivare ne approfitto per tagliarmi le unghie!!! Intanto anche oggi si prospetta una giornata di sole assoluto… bellissimo! Ci imbarchiamo in orario ed alle 07.30 lasciamo La Digue che ci è rimasta nel cuore! Alle 08.00 siamo a Praslin, dove ci aspetta il mega Cat Cocos, che parte alle 09.00; abbiamo fatto il biglietto (42€ a testa a tratta) e le addette ci hanno messo tantissimo per trovare la mia prenotazione… Alla fine mi sbagliano anche il nome sul biglietto, ribattezzandomi Maria Rodi… sia il mio nome che il mio cognome sono tutt’altro, ma vabbè, tanto nessuno guarda il nome! Attendiamo un po’ al jetty di Praslin, ed alla fine ci imbarcano! Prendiamo posto in alto, e chi troviamo?!!? Patricia, degli Hide Away Holiday Apartments di Praslin! Dice che va a Mahè per fare del “business”… Chissà!!! Ci dice di metterci al coperto, sennò ci saremmo bagnati tutti… mmm… bella prospettiva! Cerco di addormentarmi, ed infatti ci riesco… un bel sonno e siamo già a Mahè, dove attendiamo Tropicar.

Purtroppo mi ero scordata di avvisarlo che saremmo arrivati alle 10 e non alle 13 e quindi Tropicar giustamente non è al porto. Così vado alla Polizia, dove mi contattano Sonny che in un quarto d’ora arriva e ci presenta la nostra compagna di viaggio: una Daihatsu Charade (che è la nostra Cuore in Italia!) con cambio manuale. Bianca.

Firmiamo il contratto (che risulta essere con Mahè Cars) e giochiamo a Tetris con le valige: ci stiamo a pelo, ed Elisa ed io dobbiamo stare dietro sedute una sopra l’altra. Vabbè, pazienza. Percorriamo la strada sulla nostra “lavatrice” (è un cassonetto di macchina!) ed in mezz’ora arriviamo nel profondo Sud di Mahè: all’Anse Soleil Resort… un po’ imboscato, ma c’è: basta seguire le indicazioni per il Four Seasons Resort.

Ci accoglie Paula alla reception, e così decidiamo di pagare tutto subito: 330€ (27,5€ a testa a notte, solo pernottamento) per 4 persone per 3 notti e ci viene mostrata la nostra mega villa, la Kitouz, che ha una vista splendida. Rimaniamo estasiati e Paula ci racconta che è la vecchia villa di un americano. Ha ormai 10 anni, ma è come se fosse nuova, è uno spettacolo! Si percorre un vialetto con l’orto, le tartarughe giganti ed una fontanina, e si arriva a questa villa; si entra dopo una porta-finestra che è lunga ed apribile per quasi 4m, e si trova il salone, con un divano e due poltrone, tv piatta LG con lettore cd/dvd/mp3, tavolone in legno con 6 sedie, bancone dove c’è tutto il necessario per la colazione, grande frigo LG con freezer e poi la cucina: tutta con sassi a vista, ha un bancone in marmo, a sinistra il lavello con tutti il necessario per lavare (anche se la cameriera ha sempre lavato tutto!) e cucinare, asciughini compresi, mentre a destra ha i fornelli con i quattro fuochi. Nel salone c’è un grande ventilatore a pale.

Passato il salone si apre un’altra porta finestra delle stesse dimensioni dell’altra e… c’è una terrazza magnifica che dà su Anse a La Mouche… un terrazzone enorme (sarà stato 8x8m!) con 4 lettini, un tavolino con 4 sedie e 2 sdraio. Comodissimi direi! Dopo il salone ci dono due camere gemelle: armadio con cassaforte, lettone, finestrone dietro il letto ed ognuna con bagno privato: wc, lavabo con specchio e… bidet!!! Poi un doccione tutto in marmo in cui ci si poteva fare la doccia in 6 tutti insieme… era enorme! Rimaniamo estasiati da questa sistemazione… direi che le altre erano già bellissime, ma quest’ultima… era veramente la più bella in assoluto! Ci mettiamo subito il costume e decidiamo di andare a vedere Anse Soleil. Prendiamo la nostra “lavatrice” e dopo cinque minuti d’auto arriviamo davanti all’Anse Soleil Cafè, dove ci accomodiamo dal momento che è quasi mezzogiorno.

Servizio ottimo e veloce, in poco più di dieci minuti abbiamo davanti agli occhi pollo fritto, gamberetti, calamari, smoked fish, patatine e riso, e paghiamo un totale, bevande incluse, di 900rs in 4! Dopo il pranzo troviamo un angolino tutto per noi nell’estrema destra di Anse Soleil, e ci tuffiamo in questo mare che… ci ricorda un po’ Anse Lazio di Praslin. E’ una spiaggetta bellissima, direi la più bella che ho visto a Mahè.

Passiamo lì tutto il pomeriggio, tra onde, snorkelling, fotografie e alle 18 risaliamo verso casa.

La doccia è stata rigenerante! Più tardi passiamo da Paula, che ci indica come ristoranti limitrofi L’Eclipse e l’Anchor, entrambi ad Anse a La Mouche.

Così nel tragitto decidiamo di fermarci all’Anchor… pessima scelta: aspettiamo le nostre ordinazioni per un’ora e quaranta minuti, per poi avere poco e niente da mangiare ed anche il pesce era surgelato (l’octopus era peggio delle gomme della nostra “lavatrice”!!!). Paghiamo per un fried octopus, un kebab tra me e Fabio (sono due spiedini, uno di carne ed uno di pesce, non è il kebab come lo intendiamo noi!) ed un fish & chips circa 800rs in 4, bevande incluse.

Ce ne andiamo e… ci abbiamo messo una croce sopra.

Appena arrivati a casa crolliamo in un sonno pesante, nella nostra splendida villa, attendendo il giorno dopo! 14 AGOSTO 2009 Il sole ci sveglia anche stamattina, abbiamo la finestra dietro il letto e… ci coccola per dirci che è ora di alzarci! Ce la siamo presa comoda oggi: di solito per le 07.30 eravamo in piedi in modo da goderci tutta la giornata di sole, ma oggi… alle 08.00 siamo ancora sotto le lenzuola! Ci alziamo e facciamo colazione con marmellata, pane tostato e succo di mango, e ci prepariamo per il tour dell’isola. Oggi niente mare… o quasi! Partiamo con molta calma in direzione Victoria; arrivati nella capitale più piccola del mondo (ed io che credevo fosse Male alle Maldive…!) parcheggiamo l’auto gratuitamente allo stadio, dove entriamo per fare qualche foto.

Usciti, passiamo tutte le bancarelle che ci sono lungo la strada e che vendono souvenirs a prezzi non proprio modici.

Guardiamo e… non tocchiamo.

Arriviamo finalmente al famoso Clock Tower, dopo aver visto il tribunale (con tanto di imputato!) ed i giardini. Dopo le classiche foto di rito al mini Big Ben, proseguiamo per la St. Paul’s Cathedral e per il tempio Indù che si trova in Quincy Street. Assistiamo scalzi ad una celebrazione e poi ci dirigiamo verso il famoso Syr Selwyn Selwyn-Clarke Market; prima però troviamo un negozietto di articoli per la casa che cambia i soldi regolarmente con ricevuta a 1€ = 18,50rs… cambiamo 50€ a testa e poi ci addentriamo in quel garbuglio di gente che è il Market.

Gli odori sono forti, soprattutto quello del pesce crudo che a me fa venire il senso di vomito. Così, come una turista schizzinosa con il fazzoletto riempito di Amuchina Gel, riesco a tagliare ed a dirigermi nella zona souvenirs, decisamente con altri profumi.

Io e Fabio acquistiamo due bustine di zafferano (safran, che non è come il nostro, ma molto più leggero!) e di pepe nero in grani e poi ci addentriamo in qualche souvenirs. Acquisto 3 saponcini piccoli con le conchiglie per 100rs totali e qualche cartolina per 4rs l’una.

Silvio ed Elisa si fermano ad ogni negozio e Fabio diventa nevrotico, così ci dividiamo e li aspettiamo al ristorante che c’è al piano superiore del Market, il Mehor (non sono sicura del nome, ma è l’unico che c’è!) dove mangiamo un hamburger e fish & chips per circa 180rs in 2 bevande incluse.

Il nostro tour continua alla ricerca di un supermercato ben fornito, e ci viene indicato l’STH in Albert Street, anche se non è affatto ben fornito: acquistiamo 6 bottiglie d’acqua, riso basmati da portar a casa alla mamma, biscotti ed un succo di frutta all’arancia per un totale di 145rs circa… volevamo anche il pane, ma c’era una coda di una trentina di persone ed abbiamo rinunciato. Attenzione che non si può entrare con le borse al supermercato, per cui o le lasciate all’addetto oppure se siete in 4 come noi… due stanno fuori e due vanno dentro.

Tornando verso la macchina mi fermo al Post Office per i francobolli (7rs l’uno) e successivamente ci fermiamo anche alle bancarelle di prima. Tentiamo di trattare per dei piccoli Coco de Mer in legno, ma… quando iniziamo la trattativa non riusciamo a spuntare nemmeno uno sconto di 5rs ognuno (cioè 0,27€) e ci dicono che se vogliamo prezzi più bassi dobbiamo andare a Napoli. Indignati per il trattamento seychellese, mettiamo giù la merce e torniamo amareggiati alla nostra “lavatrice”, dubbiosi che ci fosse da pagare il parcheggio. Invece è free, ed in pochi minuti siamo già in direzione Giardini Botanici.

Arriviamo all’entrata e parcheggiamo. Silvio e Fabio non vorrebbero venire, ma alla fine li convinciamo, almeno per vedere il Coco de Mer che a Praslin non abbiamo visto.

Paghiamo 5€ a testa e ci danno una piantina… sono giardini ben tenuti, ma senza guida una pianta vale l’altra. Chi come noi è stato a Mauritius ed ha visto il giardino botanico di Pamplemousses ne rimarrà moooolto deluso. L’entrata è ben tenuta, ma man mano che ci si addentra nella foresta si vede che nessuno le sta dietro e la cura! Vediamo il Coco de Mer (che delusione, non è affatto fatto a forma di Coco de Mer, forse perché era in crescita!), le tartarughe di Aldabra, un albero pieno di bats fruit… ed usciamo.

Ci dirigiamo in auto verso la San Souci Road nel Parco del Morne Seychellois: la nostra “lavatrice” è stata proprio brava a fare quella stradona di montagna! Abbiamo scattato qualche foto al Parco Marino di St.E Anne dall’alto e poi siamo arrivati alla Mission, che è un belvedere; la vista è veramente mozzafiato e ci riposiamo qualche minuto godendoci il panorama! Proseguendo incontriamo la Tea Factory, ma non ci fermiamo, e quindi arriviamo alle “famose” waterfalls… siamo dubbiosi che si possa arrivare in macchina data la strada strettissima, ma alla fine arriviamo in alto ed incontriamo anche un fuoristrada: ok, la strada non era solo pedonale!!!!!! L’addetta ci fa compilare un foglio in cui scriviamo quanti siamo ed i numeri del passaporto, in modo che se ci perdiamo mandano qualcuno a recuperarci. Non so però qual sia il motivo dato che le cascate, raggiungibili a piedi, sono vicinissime! Una bella cascatina ed un laghetto veramente carini, ci si chiede da dove venga tutta quell’acqua dal momento che ghiacciai non ce ne sono e che… è una settimana che non piove! Boh! Ritorniamo sulla nostra “lavatrice” in direzione Port Launay… troviamo una spiaggetta che sembra carina, ma non ha dei bei colori, e così ce ne andiamo verso Anse a La Mouche.

Proseguiamo per tutta la strada costiera incontrando Port Glaud con il suo orrendissimo Hotel Berjaya, Grand Anse con il bellissimo Meridien Barbarons, Anse Boileau con la guesthouses Auberge d’Anse Boileau (dicono facciano da mangiare ottimamente!) ed infine troviamo una spiaggetta carina e sconosciuta: Anse Louis, sede del lussuosissimo Maya Luxury Resort… E’ veramente una spiaggia mozzafiato… ha una cornice di massi enormi, l’acqua è bellissima e… anche il Resort è veramente un sogno… sì, un sogno da 3000€ a notte a stanza in b&b! Sigh… Ci fermiamo lì per tutto il pomeriggio, fino al calar del sole, e ci godiamo il più bel tramonto seychellese fino ad ora! Incontriamo anche Clement, la guardia security del Resort, che ci racconta tante cose e ci vende per 100rs il suo cd di musica creola (il cd potete trovarlo anche il aeroporto al ritorno).

Fatta un’infinità di foto, salutiamo Clement e saliamo in macchina, accompagnati dalla sua musica! Veramente un ottimo acquisto! Sulla strada del ritorno ci fermiamo al Frangipani take-away, appena sopra Anse Soleil, per la cena, ma ci dicono che è tutto finito, e così la gentile signora ci prende le ordinazioni per il giorno successivo, ferragosto, assicurandoci che sarebbe stato aperto! Il menù è delizioso, ed anche i piatti non erano male (fa anche ristorante!).

Vabbè, tanto torniamo domani! Così andiamo verso casa e ci laviamo per la cena. Abbiamo deciso di provare l’Eclipse Restaurant, accanto ai Blue Lagoon Chalets ad Anse a La Mouche.

Ordiniamo la pizza, due margherite e due Italian’s Job.

Sono ottime, soprattutto l’Italian’s Job: pomodoro, mozzarella, olio di basilico, crudo di Parma, scaglie di grana e rucola. Una bontà. La margherita ci è costata 80rs, mentre l’Italian’s Job 150. Il proprietario è italiano per cui… ci sono prodotti italiani! Paghiamo il conto ed andiamo a casa, dove dopo una partitella a carte ci ritiriamo per un lungo sonno! 15 AGOSTO 2009 Oggi è ferragosto ed è tutto chiuso. Dopo colazione decidiamo di andare a vedere le spiagge del Sud e successivamente pranzare al Katz Kreol e stare in spiaggia ad Anse Royale o Anse Forbans.

Partiamo da casa con calma per le 09.00, e prendiamo la strada del Sud che porta nella zona del Beau Sejour. La prima spiaggia che visitiamo è Anse Takamaka, dove il cartello di divieto di balneazione è ben visibile; nonostante questo, il ranger che controlla i furti ci assicura che dalle 14 in poi si può entrare in mare e fare snorkelling; pur di spingerci in acqua ci ha assicurato che vicino agli scogli ci sono squali, tartarughe e delfini… e mamma mia!!! Allettati ma abbastanza intelligenti da non farci fregare, assicuriamo che saremmo tornati alle 14! Sicuro… aspettaci!!! La seconda spiaggia per noi è stata la più bella: Anse Interdance; per arrivarci basta seguire le indicazioni per il Banaya Tree Resort, altra perla lussuosa del Sud. La spiaggia è veramente bellissima ed il mare ha delle onde maestose ed azzurrissime. Anche qui il cartello indica che da giugno a settembre ci sono forti correnti.

La terza spiaggia visitata è Police Bay: un misto tra pietroni, onde enormi ed acqua azzurrissima. La strada per arrivarci è lunghetta, ma bella, tra i banani e palme enormi! Verso le 11 arriviamo ad Anse Royale, dove visioniamo il listino del Katz Kreol… prezzi nella media, ma deve ancora aprire, nonostante sia ferragosto; inoltre Anse Royale ha le alghe, e non invita a fare il bagno.

Così andiamo verso Anse Forbans, ma non ci piace nemmeno questa, e così, dato che è ora di pranzo, decidiamo di prendere ancora la pizza all’Eclipse, mangiarcela a casa e poi andare o ad Anse Soleil o ad Anse Louis. Ma Elisa e Silvio non vogliono la pizza e così io e Fabio prendiamo due Italian’s Job, mentre loro prendono due vaschette di riso e pesce al take-away Frangipani, che ci conferma la cena per la sera stessa alle 19.

Mangiamo sulla terrazza di casa, ma il tempo sta cambiando, piovicchia e… ci arrabbiamo: è il nostro ultimo giorno e fa così??? Sigh! Decidiamo di farci allora un pisolino fino alle 15, per poi andare verso Anse Louis… Alle 15 il tempo non è cambiato, ma decidiamo cmq di andare in spiaggia… stiamo ad Anse Louis un paio d’ore, non incontriamo Clement, peccato, era piacevole parlare con lui! Poi inizia a piovere, e ci catapultiamo in macchina, ed andiamo verso il Frangipani, a cui avevamo ordinato la cena ieri sera… ma il Frangipani ci ha dato buca: è chiuso. Aspettiamo mezz’ora dato che gli avevamo detto che saremmo arrivati alle 19, ma niente. Grazie mille Frangipani.

E’ ferragosto, ed ora dove andiamo? Di vicino c’è aperto l’Anchor e l’Eclipse… infine andiamo all’Eclipse ed ordiniamo 4 Italian’s Job pagando 600rs + 40rs per i cartoni in totale.

E’ la terza volta di seguito che mangiamo pizza… alle Seychelles! Ma questa è talmente buona…! Distrutti ce ne andiamo a letto. Era il nostro ultimo giorno alle Seychelles. Ed il tempo non è stato bello: vento e acqua, una bufera.

La sveglia è per le 04.00, abbiamo l’aereo alle 07.00.

16 AGOSTO 2009 La sveglia non è mai in ritardo, e dopo un piccolo sonno siamo già in piedi, carichissimi, ma distrutti: è tutta la notte che c’è un vento rumorosissimo che sembrava ci togliesse da un momento all’altro il tetto da sopra la testa… Lasciamo puntuali la nostra villa, lasciando le chiavi sul tavolino del salotto e la veranda aperta, come ci ha detto Paula.

Carichiamo la nostra “lavatrice” come all’andata ed in 40 minuti scarsi siamo all’aeroporto, dove lasciamo l’auto nel parcheggio, e le chiavi al banchetto Tropicar dopo l’area check-in.

Facciamo il check-in velocemente e salutiamo le nostre valige che rivedremo a Londra la sera stessa.

Tra una partita a carte e la colazione fatta al bar dell’aeroporto con cappuccino e brioche (50rs totali), arriva l’ora dell’imbarco. Ci avviciniamo al gate, ma è ancora presto e così spendiamo le nostre ultime rupie in saponi piccoli con le conchiglie (60rs di due) ed un liquore al cocco che però ho pagato in euro: 10€ la bottiglia, ma arrivati a casa scopriamo essere solo acqua zuccherata! Il nostro aereo Qatar è piccolino… siamo dietro i posti con l’uscita d’emergenza e così ci fiondiamo lì per tirare un po’ le gambe almeno fino a Doha. Questi posti però sono liberi perché riservati al “crews”, quindi al personale di bordo, quindi ci fanno sedere dietro, ma… rimarranno vuoti per tutte le 4 ore di volo! Mannaggia! Ci servono per colazione omlette e pollo, ma i nostri stomaci non accettano cibo.

Pisoliamo, anche perché quest’aereo è piccolo, non ha gli schermetti personali e non ha la disposizione delle file 2-4-2 come negli altri ma la classica 3-3… Atterriamo a Doha in orario, dove andiamo subito a prenderci il ticket per il pasto. Verso le 12.40 prendiamo da mangiare, lo stesso cibo dell’andata. Puah… Per di più scopriamo che il nostro aereo per Londra è in ritardo di un’ora, quindi… vaghiamo per i vari negozi e ci fermiamo da Costa per un piccolo spuntino prima del volo lungo! Finalmente ci imbarcano ed il volo è una tragedia: una bambina dietro di noi che per 7 ore ha continuato a urlare “Mamyyyy, mamyyy…” ed un bimbo davanti di noi che piangeva altrettanto. Non potevamo avere posti più funesti.

Per di più mi scappava la pipì quando stavano dando da mangiare, ed in entrambi i corridoi non si passava… ed i bagni erano solo in coda, non mi hanno lasciato usare quelli della business… quindi sono stata dietro la hostess per quasi mezz’ora, in modo che prima cibasse tutto l’aereo e che poi… mi facesse passare.

Alla fine ce l’ho fatta… ho conquistato il bagno!!! Per pranzo ho mangiato una panna cotta con i mirtilli… e non so nemmeno perché dato che… a me la panna cotta non piace proprio! Arrivata a Londra ho iniziato ad avere la nausea e prima del controllo dei passaporti ho vomitato… tutta la panna cotta e solo quella! Inizialmente stavo bene, era passato, poi però quando è stata ora di cambiare i soldi avevo ancora la nausea.

Siamo arrivati in hotel dopo aver pagato 15GPB per il taxi.

Abbiamo fatto il check-in all’Ibis London Heathrow, dove ci danno le chiavi magnetiche delle nostre stanze (20€ circa a testa) già pagate dall’Italia con carta di credito.

Andiamo a letto, sperando che la nausea mi passi… ma sto male tutta la notte.

17 AGOSTO 2009 La mattina non mi reggo in piedi. Ho fatto la notte in bianco, ma avrei preferito farla in bianco per altri motivi! Arriva il taxi, che stavolta paghiamo 11GPB in 4, e mi “trascinano” fino all’aeroporto di Heathrow, dove dopo il check-in dell’aereo FlyBMI che partiva alle 11.00, chiediamo di arrivare al gate con una sedia a rotelle. L’assistenza di Londra è magnifica e mi organizzano il trasferimento. Stavo male anche perché… non bevevo dalle 21.00 della sera prima. Erano le 11.00 del mattino!!! Arriviamo all’imbarco che è già chiuso, abbiamo saltato tutte le file e non ci hanno controllato i liquidi. Mi hanno chiesto se mi serviva la sedia anche a Venezia, ma ho negato, grazie al cielo avevo la macchina che mi avrebbe riportato a casa mia.

Dopo un volo di 1,40h arriviamo a Venezia, dove per la disidratazione sono tutta informicolata. Non so se sia stato il cibo a farmi male o cosa… anche Elisa ha passato la notte in bianco seduta sul water! Una cosa è certa: sono tornata a casa mia, con febbre e vomito, ma… a casa mia! CONSIDERAZIONI FINALI Le Seychelles sono un paradiso che tutti credono inaccessibile economicamente, ma con 1100€ circa, se si alloggia in guesthouses e non si pretende il lusso dell’hotel, si riesce ad andare via anche a ferragosto! Sono isole bellissime, ed in una settimana sola si può vedere gran parte delle cose. Ovvio che sarebbero più comode due settimane, ma noi avendone disponibile una sola abbiamo suddiviso al meglio i giorni. Gli alloggi da noi scelti sono stati tutti eccellenti, in primis l’Anse Soleil Resort che è una perla.

Le Seychelles sono da visitare, almeno una volta nella vita. Ma per noi una volta sola basta, in quanto le definiamo, rispetto ad altri luoghi nel mondo già visitati, un po’ “monopaesaggio”. Gli scenari ci ricordano tanto La Maddalena in Sardegna.

Le abbiamo visitate e sono bellissime, siamo felici di esserci andati, ma non ci torneremo più, e se dovessimo tornare… credo che desidereremo una settimana intera a La Digue, perché le vere Seychelles sono lì! Detto questo, ripetiamo anche il concetto che al di là del costo totale che è accettabile, le Seychelles sono molto costose, vivono di turismo di lusso e lo sanno: quando abbiamo chiesto perché un piatto di patatine costasse 10€ ci hanno risposto che se siamo turisti che possono permettersi di andare alle Seychelles possiamo anche permetterci di pagare 10€ per le patatine. Ovviamente ci siamo alzati e ce ne siamo andati, però non è la gentilezza e lo spirito tipico creoli che abbiamo trovato alle Maldive o a Mauritius, e di questo ci dispiace parecchio.

Per quanto riguarda il viaggio, il nostro giro è stato un po’ più lungo, abbiamo deciso di passare per Londra perché era più economico rispetto che partire a ferragosto direttamente dall’Italia. Con il senno di poi avremmo speso volentieri qualcosa in più ed avremmo trovato una partenza diretta dall’Italia.

Confermo che Qatar Airways è un’ottima compagnia aerea, veramente eccellente.

Buone vacanze e… buone Seychelles!



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