Il Paradiso delle Seychelles: Mahè – Praslin – La Digue

Alla scoperta di uno degli ultimi Paradisi in Terra
Scritto da: Paolo Castellani
il paradiso delle seychelles: mahè - praslin - la digue
Partenza il: 21/04/2013
Ritorno il: 01/05/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Le paradisiache isole dell’arcipelago delle Seychelles: alcune tra le più belle isole granitiche e coralline al mondo, nel cuore dell’Oceano Indiano, a 1600 km dalle coste orientali dell’Africa, tra il Tropico del Capricorno e l’Equatore. Luoghi da sogno che ci hanno regalato per tutto il periodo di soggiorno emozioni incredibili, la visione di colori brillanti e set scenografici: dalle candide spiagge di sabbia bianca alle trasparenze turchesi e smeraldo delle acque, fino al verde della lussureggiante e fortemente diversificata natura tropicale con palme, frangipane, ylang ylang e la più nota takamaka (mandorli indiani), che si piegano verso il mare. Un santuario protetto da riserve terrestri e marine, popolato da numerosi animali, tra cui le famose tartarughe giganti. Il nostro viaggio comincia il 20 aprile con volo di Qatar Airways (acquistato 6 mesi prima ad un costo ridottissimo, circa 850 euro a/r) da Milano Malpensa verso la capitale del Qatar, Doha, dove sostiamo per un paio d’ore di scalo prima di imbarcarci per un secondo volo diretti a Victoria, capitale delle Seychelles, sull’isola di Mahè.

Il primo approccio con le isole lo si ha atterrando in questo piccolo aeroporto sul mare a Mahè, l’isola principale dell’arcipelago – che deve il nome a Mahè de Labourdonnais, governatore di Mauritius nel 1700. L’isola di Mahè è un vero gioiello dell’oceano Indiano, qui si trovano baie splendide e un entroterra montagnoso che ha il suo picco nel Morne Seychellois (905 metri). La giornata è davvero calda e il primo approccio con le Seychelles non è tra i più piacevoli perché la prima compagnia aerea del mondo (che ha vinto il premio per due anni di fila) la Qatar Airways, ci fa il regalo di benvenuto, comunicandoci di aver lasciato il bagaglio di Bob nel Qatar e che lo avremmo ricevuto il giorno seguente. La cosa ci fa arrabbiare non poco, anche perché ci fa perdere subito molto tempo a cercare di accordarci con i responsabili della compagnia per la consegna del bagaglio. All’uscita dell’aeroporto troviamo Ralph, il proprietario della casa che abbiamo preso in affitto per Mahè (su www.homeholidays.com per 680 euro 10 gg) che ci è venuto a prendere con la sua macchina e con una seconda che sarebbe stata il nostro mezzo di trasporto per l’intero periodo, una kia automatica (35 euro al giorno il noleggio auto). Ah, qui alle Seychelles la guida è a sinistra e le strade sono alquanto impervie e con fossati per lo scarico dell’acqua in entrambi i lati della corsia, quindi attenzione a chi mettete alla guida!! Sbrigate le pratiche del noleggio auto, la prima richiesta che facciamo a Ralph è di accompagnarci a fare colazione perché il viaggio è stato comodo ma stancate e abbiamo tutti bisogno di “ricaricare le batterie”. Arriviamo ad un piccolo bar sulla strada vicino all’aeroporto ed essendo domenica Ralph ci dice che siamo stati anche fortunati ad averlo trovato aperto. La colazione è davvero semplice ma discreta: uova strapazzate, succo di frutta, fette di pane abbrustolito e marmellata. E poi le banane, che qui sono delle mini banane, ma buonissime, con un aroma delizioso e leggermente agrumato. All’arrivo alla casa conosciamo Brigitte, la moglie di Ralph che molto timidamente ci accoglie mostrandoci gli interni della casa che si presenta ai nostri occhi come una piacevole dimora: due camere da letto, un salone, la cucina, due bagni e un piccolo terrazzino con giardino sul pian terreno, dove avremmo poi trascorso gran parte delle nostre serate ad ammirare le stelle e…i pipistrelli (nella foto sotto: panorama da casa a Mahè). Decidiamo di rimandare l’apertura delle valigie alla sera per non perdere le prime ore di sole al mare e, presi teli, scarpette mare e creme solari, partiamo alla volta della prima spiaggia, quella più vicino a casa, Anse Royale, sul versante sud-orientale di Mahe. E’ una distesa di piccole insenature orlate di rocce si estendono a partire dall’area conosciuta come Fairyland fino a raggiungere la chiesa Anglicana di Anse Royale e decisamente sono un luogo incantevole per il nuoto e lo snorkelling. La spiaggia è davvero bella, con sabbia bianchissima e massi granitici ma notiamo qualche alga qua e là ed essendo tarda mattinata, è anche un po’ affollata dalla gente del posto. Avendo deciso di dare un voto ad ogni spiaggia visitata durante il nostro viaggio, a questa di Anse Royale abbiamo dato un voto di media di 6,8 (ma ci siamo tenuti bassi coi voti perché sapevamo che avremmo visto qualcosa di decisamente più meritevole ).

Un breve cenno su quella che sarà la nostra avventura delle Seychelles: essa prevede i primi 3 giorni a Mahè, poi altrettanti a Praslin con una giornata a La Digue. Brevemente, qualche breve descrizione dell’isola principale: Mahè è la più grande e la piu’ vivace delle Innes Islands, è lunga 28 km e larga 8, ed è porta di accesso a tutte le attività economiche e culturali delle Seychelles. La sua capitale Victoria è la piu’ piccola al mondo, è popolata infatti da solo 25 mila abitanti. Essa esibisce case basse in stile creolo con colori varipinti e accesi. Da ricordare in particolare come monumenti piu’ importanti la Torre dell’orologio, una copia in miniatura di quella eretta vicino alla Stazione Victoria di Londra nel 1897 e il tempio Indu’ di Quincy street, innalzato nel 1992 in onore del Dio della prosperità, Vinayagar: entrambi sono simboli della diversificazione culturale e della convivenza religiosa e multirazziale nell’arcipelago. Poi naturalmente vivace e divertente da visitare è anche il mercato coperto, recentemente rinnovato, dove tra le bancarelle di pesce, verdura e frutta si fanno piacevoli scoperte (come ad esempio una graziosa panetteria nella quale abbiamo comprato dei buonissimi dolci…mmhh..forse non tanto buoni, ma molto colorati..mmh…forse il pane è molto meglio il nostro..eheheh). Tornando al primo giorno a Mahè, nel tardo pomeriggio abbiamo visitato Anse Soleil: questa spiaggia si trova sulla costa sud-occidentale di Mahe ed è ampia e meravigliosa, dalla morbida sabbia dorata, circondata da grandi ed ombrosi alberi. Ci saremmo poi tornati anche l’ultimo giorno. Qui lo snorkeling è davvero bello (ce ne saremmo accorti soprattutto l’ultimo giorno perché oggi ci siamo arrivati quasi al tramonto). Arrivarci e’ un po’ un’impresa perché bisogna scendere con la macchina lungo un sentiero difficoltoso e irto di sassi e buche, ma ne vale la pena davvero. Voto di media: un bel 7 pieno!

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Secondo giorno a Mahè, 22 aprile, sveglia prestissimo, colazione veloce e via veloci al mare, tappa della mattinata: Sunset beach. A Glacis, sulla costa nord-occidentale di Mahe questa piccola spiaggia si trova vicino all’albergo Sunset Beach ed e’ raggiungibile tramite un sentiero che parte dalla strada principale o scendendo una scalinata dal parcheggio dell’albergo (vedi foto). Orlata di palme e alberi questa magnifica spiaggia e’davvero perfetta per il nuoto e la ricca vita marina, attorno alla rocce sotto all’albergo, fa dello snorkelling una continua scoperta dove, si diceva nella guida, si possono vedere spesso delle tartarughe marine. Quel giorno non ne abbiamo visto ma in compenso ci sono ugualmente tantissimi pesci di diverse specie e colori. Voto complessivo: 8

23 aprile: uno dei momenti più belli di Mahè è legato alla giornata trascorsa nella spiaggia del Parco Nazionale Marino di Port Glaud e all’incantevole panorama di cui si gode dal ristorante dell’Eden Villas Hotel. (foto a sinistra). Questa meravigliosa spiaggia, si trova sulla costa nord-occidentale di Mahé e ci si impiega parecchio, quasi un’ora per arrivarci, ma è davvero imperdibile. Qui il nuoto e sopratutto lo snorkelling sono eccellenti con una grande varieta’ di pesci colorati che possono essere osservati lungo entrambe le rive della baia. Noi siamo riusciti a vedere anche un piovra oltre ad una moltitudine di pesci pappagallo La spiaggia e’ grande ed ampia con finissima sabbia bianca e numerosi alberi ombrosi. Alle sue spalle di trova l’Ophelia Resort, un albergo di lusso con un giardino tropicale meraviglioso e variopinto. Abbiamo pranzato all’ Eden Holidays Villas restaurant a base di pesce e riso (è difficile ammetterlo ma in Italia il pesce è davvero più buono!), ma con un panorama mozzafiato che di certo non dimenticheremo e una siesta sotto un fresco e delizioso patio stile coloniale. voto complessivo della spiaggia del Parco marino di Port Glaud e dell’Eden Holidays Villas: 8.5

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24 aprile: ultimo giorno a Mahè prima della partenza per Praslin. Come sempre sveglia alle 6, colazione e via alla scoperta di nuovi tratti di costa di questa incredibile isola. Oggi decidiamo di restare nelle vicinanze e optiamo per la spiaggia di Fairyland di fronte all’ Ilé Souris. La sabbia anche qui è bianca e soffice (e mai calda, qui non ci si ustiona i piedi), la natura rigogliosa e verdeggiante. Tuttavia la presenza di pesci nella zona attorno all’isolotto di Ilè souris non è particolarmente considerevole e inoltre il nuoto è piuttosto difficoltoso a causa di forti correnti. Oggi conosciamo in spiaggia Alberto, un ragazzo creolo che ci chiede se desideriamo assaggiare della frutta e in men che si dica si ripresenta con degli ottimi frutti della passione, buonissimi, serviti e gustati direttamente in spiaggia, mica male! Voto complessivo: 7.5 Essendo mercoledi’ non si potevanon andare a Beau Vallon per la festa in spiaggia a ritmo di musica (non propriamente creola devo dire…). Beau Vallon e’ la spiaggia piu’ popolare di Mahè (foto a sinistra) sia per i visitatori sia per i locali. Questa vasta baia di sabbia bianca e acque limpide a nord-ovest dell’isola offre una zona molto sicura per il nuoto. Con alberghi e centri di attivita’ acquatiche lungo la spiaggia e’ decisamente il posto per coloro che desiderano fare qualcosa di piu’ sportivo dello stendersi al sole. Tutti i mercoledi’ qui si tiene una sorta di festa dell’isola con tanto di balli sulla spiaggia e bancarelle che vendono souvenirs e cibo take away. Noi abbiamo passato il pomeriggio all’ombra di un paio di alberi di takamaka e abbiamo atteso il tramonto, e che tramonto, spettacolare! Mi piace ricordare un episodio buffo: mentre eravamo in acqua un gruppo di pesci di piccole dimensioni è stato letteralmente assalito da pesci piu’ grossi e tutta questa battaglia è avvenuta accanto a noi, una specie di mattanza incuranti della presenza dell’uomo. E poi al calare della luce, abbiamo fatto un giro per le bancarelle, abbiamo acquistato qualche souvenirs come parei e magliette, e abbiamo acquistato pesce, riso e altre specialità creole a prezzi ridicoli che poi abbiamo mangiato comodamente seduti in spiaggia sotto un cielo pieno di stelle e ricco di atmosfera.

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25 aprile: ci imbarchiamo dal porto di Mahè per la traversata in mare, diretti a Praslin, la seconda isola per grandezza dell’arcipelago.

I biglietti del catamarano Cat Cocos sono piuttosto costosi (circa 115 euro a testa a/r) per un’ora di viaggio scarsa. Arriviamo al piccolo porticciolo di Praslin e troviamo ad attenderci un taxi mandatoci da Miss Crinsy, la simpatica e super efficiente proprietaria del piccolo ma grazioso La Cuvette Hotel (90 euro a testa per 3 notti), nella zona di Grand Anse. L’isola di Praslin, a nord di Mahè, lunga appena 10 km e larga 3., prima di essere abitata da coloni francesi a metà del XVIII secolo, era uno dei covi preferiti dai pirati. L’isola emana fin dal primo istante una sorta di aurea romantica e sensuale, grazie anche alle tante leggende legate al Coco De Mer, la noce più pesante al mondo che ricorda le forme femminili, presente nel parco nazionale dell’isola, la Vallee De Mai. Arrivati in albergo e dopo esserci velocemente cambiati, scendiamo alla spiaggia di fronte all’hotel, Grand Anse. (vedi foto in alto). Con la bassa marea si è formata una distesa piscina naturale dai colori piu’ chiari e brillanti. L’atmosfera qui è davvero da cartolina!

Peccato che nel pomeriggio le nuvole diventano sempre piu’ minacciose e il tempo cambia improvvisamente. Decidiamo cosi’ di visitare la famosa Vallee De Mai, parco nazionale delle Seychelles, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO: la foresta natica è ricca di palme endemiche ed è uno dei due luoghi al mondo dove cresce il Coco De Mer ,(vedi foto a lato, i cui frutti, del peso anche di 30 kg, possono anche essere acquistati presso il seychelles Island foundation (ma vi immaginate tornare a casa con 30 chili di noce?? Dove la mettevamo, nel bagaglio a mano forse? ). Premetto che nelle guide che avevamo letto circa questo parco si parlava di una particolare complessità e ricchezza di flora e di fauna con la presenza di tante specie di uccelli, tra cui il piccione blu delle seuchelles, il bulbul, la cannaiola e il pappagallo nero, e di specie vegetali. Risultato: sarà stata anche forse a causa della giornata nuvolosa ma a noi non è sembrato di scorgere tutta questa varietà. E’ nella sua essenza un parco – neanche troppo grande – ricco di alberi di Coco de Mer e di altri alberi di…Coco de Mer. In poche ma essenziali parole: non ne vale la pena, 20 euro di biglietto di ingresso, per vedere per un’ora la stessa pianta ovunque! Se poi paragonato al magnifico parco del Constance Lemuria Resort che avremmo visitato il giorno successivo… La sera torniamo in albergo accaldati e dopo una doccia veloce usciamo a prendere qualcosa da mangiare al take away. Qui alle Seychelles va molto il take away: si possono mangiare pollo e tacchino, pesce abbrustolito al curry con del riso assolutamente insipido e scotto lascio a chi legge ogni commento in tal ambito culinario….(nella foto: tramonto al porto di Praslin).

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26 aprile: sveglia al mattino presto per prendere il primo Cat Cocos (50 euro a/r, viaggio di 15 minuti) della giornata per andare a visitare in giornata ’isola di La Digue,una delle più belle isole, forse la più bella,dell’arcipelago.

Quarta isola per grandezza delle Seychelles. Già all’arrivo abbiamo capito che si trattava di un posto magico. La calma regna assoluta e sembra proprio che il tempo qui si sia fermato centinaia di anni fa. Sull’isola non circolano macchine (a parte qualcuna dicono adibita a trasporto merci ma che non abbiamo visto) e i trasporti locali sono o le biciclette che vengono noleggiate al porto o il classico carretto trainato dai buoi. Abbiamo optato per le bici e con una manciata di euro siamo riusciti a muoverci comodamente senza fatica perché l’isola si gira davvero comodamente in bici. Dopo una breve colazione, stavolta davvero buona, stile continentale con frutta e toast, ci siamo diretti subito verso quella che è considerata la perla delle spiagge delle Seychelles: Anse Source d’Argent, ritenuta da molti una delle 10 spiagge piu’ belle del mondo.

Abbiamo potuto verificare che la sua nomea è totalmente giustificata, questo è il paradiso tropicale che abbiamo tutti sognato a occhi aperti nel corso dei mesi invernali! Per accedervi si entra all’Union Estate, pagando 100 rupie a testa (ogni due entrate, una è gratuita), un insieme di piantagioni di palme da cocco e vaniglia. All’interno si possono anche vedere la Giant Rock, il monolita più grande delle Seychelles, le piantagioni appunto e il recinto delle tartarughe giganti che sono davvero dolcissime e si fanno accarezzare senza problemi (a patto che nel mentre si dia loro un bel ciuffo d’erba da sgranocchiare..eehhe). In pochi minuti si arriva alla spiaggia di Anse Source D’Argent è semplicemente unica davvero, meravigliosa! Essa è caratterizzata da blocchi immensi di granito che stanno in equilibrio tra loro e che sembrano esplosi sulla spiaggia. Uno dei posti piu’ belli che abbiamo mai visto e forse per questo ho scattato una quantità infinita di fotografie che tuttavia, nonostante siano belle, neanche possono lontanamente rendere l’idea della magnificenza di questo paradiso. Noi siamo stati doppiamente fortunati perché siamo i primi ad accedere alla spiaggia stamane e siamo davvero solo noi 4 a godere di tutta questa magia. Il primo tuffo in mare è qualcosa di indimenticabile: lo snorkeling è fantastico, queste acque basse cosi’ calde e turchesi sono ricche di pesci coloratissimi e curiosi. In particolare siamo stati avvicinati da due grossi pesci pipistrelli (foto pagina precedente) che per nulla intimoriti dalla nostra presenza, hanno giocato con noi nuotandoci attorno rendendo quel bagno un’esperienza da non dimenticare: è stato bellissimo. L’unica pecca che abbiamo riscontrato – generalmente ovunque – è che alle Seychelles la barriera corallina è quasi tutta bianca ed erosa nei decenni dai movimenti che il nino crea alle maree. Anche qui abbiamo pranzato con un bel piatto di frutta tropicale mista, buonissimo, non mancava davvero nulla: banana, papaya, cocco, ananas, frutto della passione e carambola, che prelibatezza Verso mezzogiorno è arrivata più gente e l’atmosfera ha perso un po’ della sua poesia iniziale. Restiamo immersi in acqua a rilassarci per un’oretta e poi decidiamo di tornare verso il jetty per pranzare e per visitare un paio di altre spiagge da cartolina. Peccato che tornando verso il porto, all’improvviso scoppia un temporale fortissimo che poi non avrebbe piu’ smesso per tutto il giorno, guastandoci un po’ i piani. Attendiamo che la pioggia smetta per proseguire ma vediamo che il cielo è sempre piu’ nero e quindi decidiamo di anticipare il rientro a Praslin prendendo il traghetto delle 16. E’ stata comunque una giornata indimenticabile. Difficilmente dimenticheremo La Digue e Anse Source D’Argent, quel mare calmo e dalle tonalità del blu e perché no, anche quei due simpatici nuovi amici con le branchie che, nuotando con noi, ci hanno regalato uno dei momenti piu’ magici della vacanza. Voto della spiaggia: 10++++++

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27 aprile: siamo rientrati a Praslin, sveglia prestissimo, come ogni mattina, colazione decisamente scarsa all’Hotel Cuvette e ci prepariamo per trascorrere un’altra splendida giornata. Nei giorni precedenti abbiamo incaricato Miss Crinsy di prenotarci gli ingressi giornalieri per Anse Georgette, la spiaggia del Constance Lemuria Resort. In questa magnifica spiaggia, probabilmente una delle piu’ belle dell’arcipelago, ci si arriva o via terra attraversando il campo golf del Resort, oppure via mare, con dei trasporti con piccole barche organizzate dai locali. Avendo noleggiato la macchina anche qui a Praslin avevamo deciso di optare per la prima soluzione e abbiamo fatto benissimo. In primis perché abbiamo avuto modo di attraversare il parco e i campi da golf del Lemuria Resort che sono davvero spettacolari, lo scenario naturalistico che ci si presenta è davvero qualcosa di assolutamente magico, certamente di gran lunga piu’ interessante rispetto alla passeggiata all’interno della Vallee de Mei: qui la varietà delle piante regna sovrana. Il tragitto per arrivare alla spiaggia dura 15 minuti ma ne vale davvero la pena. Anse Georgette lascia davvero senza fiato, è una delle spiagge più incantevoli mai viste, sia per la fitta vegetazione a ridosso del mare, che per il colore del turchese piu’ acceso del mare, e la soffice e bianchissima sabbia. Questo si’ può essere davvero definito un angolo di Paradiso in Terra, che difficilmente si può dimenticare. Un consiglio: arrivarci la mattina molto presto perché cosi’ si riesce a godere di tutta la spiaggia in totale solitudine. Voto: 10+++++++++

Nel pomeriggio il tempo peggiora nuovamente e le nuvole si fanno minacciose. Dopo un pranzo take away, per nulla scoraggiati dalle nuvole, decidiamo di visitare un’altra perla dell’isola di Praslin, la spiaggia di Anse Lazio, da poco riaperta a causa di frequenti attacchi da parte degli squali. Anse Lazio è una delle 10 spiagge più belle del mondo e vi si arriva tramite una strada serpeggiante che parte da Cote D’Or (nel nord di Praslin). Essa vanta un’atmosfera davvero paradisiaca grazie alla sua spiaggia a forma di mezzaluna, alle sinuose formazioni granitiche e alla vegetazione tropicale che regala un piacevole rifugio dal sole. L’acceso al mare poco ripido offre le condizioni ideali per fare snorkeling e ammirare così pesci coloratissimi. Noi siamo riusciti a godercela solo per un’oretta prima dell’arrivo di un temporale che ci ha fatto scappare via.

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28/29 aprile: la giornata del 28 aprile è caratterizzata da forti temporali che non tendono a diminuire di intensità e rimaniamo tutto il giorno in attesa dell’orario di partenza per prendere il traghetto per rientrare a Mahè. Ne approfittiamo per leggere, segnare sulla cartina le spiagge visitate e giocare a carte. Il 29 siamo di nuovo a Mahè per trascorrere gli ultimi 2 giorni di mare. Anche oggi la giornata è abbastanza nuvolosa, ma decidiamo comunque di vedere una nuova spiaggia e per oggi scegliamo il Carana Beach. La spiaggia si trova a nord di Mahè, in corrispondenza della punta dell’isola. Si tratta di una piccola baia da sogno, lambita da un mare color lapislazzuli, si estende su un minuscolo tratto di spiaggia sabbiosa incorniciata da grandi rocce, con un pugno di palme inclinate verso la costa. Il mare è abbastanza agitato oggi e le nuvole sono sempre minacciose ma noi, per nulla intimoriti da un probabile e repentino cambio climatico, ci tuffiamo subito in acqua. E che acqua!! Spettacolare!! Dopo circa mezzora inizia a piovere, e anche forte, ma noi decidiamo di goderci anche questa esperienza: fare il bagno sotto un bel temporale tropicale. Del resto, qui alle Seychelles, anche questa esperienza è fattibile, dal momento che l’acqua di mare raggiunge i 28°! E’ stata un’esperienza emozionante e divertente, se l’avessimo fatta in Italia molto probabilmente ci avrebbero scambiati per pazzi…qui eravamo invece da soli, solo noi 4 in tutta la spiaggia, a godere di un ennesimo nuovo angolo di Paradiso voto: 9

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30 aprile: inizia l’ultimo giorno alle Seychelles e anche i preparativi per il rientro in Italia ci portano via qualche oretta. Nonostante ciò riusciamo a tornare in mattinata ad Anse Soleil, la spiaggia che avevamo visitato il pomeriggio del primo giorno e stamane riusciamo a godere appieno dei fantastici colori di questa spiaggia, è davvero bella, e anche qui lo snorkeling si rivela davvero affascinante, anche se il corallo qui alle Seychelles, assume un colore prevalentemente biancastro. La giornata prosegue godendo dell’ultimo tramonto alla spiaggia di Anse Takamaka, sulla costa occidentale di Mahè.

Ed è proprio al tramonto, quando il cielo si tinge di arancio, che questa spiaggia diventa assolutamente magica. Scattiamo qualche foto appesi come delle scimmie agli alberi di Takamaka e facciamo l’ultimo emozionante bagno in queste acque cosi’ cristalline e calde, scherzando e ricordando i momenti e i luoghi piu’ belli di questo Paradiso. Questi dieci giorni sono stati davvero fantastici, vissuti intensamente e con la consapevolezza di essere stati molto fortunati per aver avuto la possibilità di aver visitato un luogo cosi’ speciale e unico al mondo, Madre Natura è stata molto generosa con queste 115 isole sparse nell’Oceano Indiano. Le spiagge, è vero, sono state senz’altro l’attrattiva comune e il life motiv di tutta la vacanza, ma del resto qui si parla sempre di meravigliose distese di sabbia bianca, per la maggior parte lambite da acque calde color topazio su uno sfondo di colline lussureggianti e formazioni rocciose in pendenza. E, soprattutto, con pochissima gente attorno. Voi vi sareste mai stancati di tutto questo?…:)

Di Paolo Castellani

Paolcastellani@gmail.com

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Anse Source D'Argent - La Digue

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Carana Beach - Mahè

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Anse Georgette - Praslin

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Sunset Beach - Mahè

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The Seychelles' smile

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Eden Holidays Villas Beach - Mahè

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Port Glaud Marine National Park - Mahè

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Seychelles' underwater



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