Norvegia in auto da trieste

NORVEGIA IN AUTO DA TRIESTE Agosto 2008, partecipanti io e mia moglie, auto 1400 cc diesel, durata viaggio 16gg (2+2 gg di puro viaggio a/r), km complessivi 7.000 (compresi circa 1.000 con Citroen C1 a nolo sulle isole Vesteralen/Lofoten). Pernotti (salvo le due notti in albergo in Germania durante il viaggio di andata e ritorno) effettuati tutti...
Scritto da: Riccardo TS
norvegia in auto da trieste
Viaggiatori: in coppia
NORVEGIA IN AUTO DA TRIESTE Agosto 2008, partecipanti io e mia moglie, auto 1400 cc diesel, durata viaggio 16gg (2+2 gg di puro viaggio a/r), km complessivi 7.000 (compresi circa 1.000 con Citroen C1 a nolo sulle isole Vesteralen/Lofoten). Pernotti (salvo le due notti in albergo in Germania durante il viaggio di andata e ritorno) effettuati tutti nelle diffusissime Hytter (o Cabins in inglese) esistenti in quasi tutti i campeggi: piccole casette in legno da almeno due posti letto, complete di cuscini e coperte nonché di minima dotazione di cucina comprese piastre elettriche. La Norvegia in sintesi l’abbiamo visitata a partire da Oslo compiendo un giro in senso orario verso Bergen, Sognefjord, Nordfjord, Alesund, Andelsnes, Lillehammer e ritorno all’aereoporto di Oslo per successivo viaggio aereo a/r verso l’estremo nord alle isole Vesteralen/Lofoten. Il percorso è un mix tra itinerari proposti da varie agenzie italiane e straniere, facilmente reperibili su internet. Abbiamo volutamente tralasciato alcune zone (l’estremo sud e l’estremo nord) a causa del limitato tempo a disposizione, cercando tuttavia di cogliere gli aspetti più significativi del paese. Con queste premesse a seconda delle scelte personali potete spendere tutto compreso in due tra i 3.500 ed i 4.000 euro, importo assolutamente inferiore ad altre alternative, tenuto conto anche della puntata sulle isole oltre il Circolo polare artico. Chi volesse può vedere anche qualche foto sul sito: http://rischiavo.jalbum.net/ ( ALBUM 2008 NORWAY). Sintesi percorso: se di interesse riscontratelo sulla carta stradale. 1° giorno – Trieste Rostock (D) via Udine/Tarvisio/Salisburgo/Monaco/Norimberga/Berlino km 1.200 circa, notte in hotel a Rostock a circa 10 km da partenza ferry verso Danimarca 2° giorno – Rostock (D) via ferry Gedser (DK)/Copenhagen (DK)/Malmoe (S) via tunnel-ponte sospeso/Goteborg (S)/Oslo (N) km 1.000 circa, tre notti in Camping Utvika a circa 40 Km Nord Ovest da Oslo 3°-4° giorno – Oslo, (45’ di pullman dal campeggio) visita alla città e suoi principali musei (fatta la Oslo Pass, carta che comprende vari musei e trasporti urbani), al parco Vigeland nonché al trampolino olimpico di salto con gli sci 5° giorno – Oslo/Bergen km 450 circa, due notti al Lone Camping a circa 20 km dal centro, 6° giorno – Bergen, visita alla città, comodissimo servizio pullman da e per Bergen compreso nella Bergen Card con vari ingressi a musei 7° giorno – Bergen/Voss/Sognefjord via Hella/Hermansverk/Lustrafjorden/Skyolden, notte nel bellissimo Camping Vassbakken Kro ai piedi di una imponente cascata 8° giorno – Skyolden/Lom/Geiranger/Hellesylt via ferry sul bellissimo e imperdibile Geirangerfjord /Stranda/Sykkylven, notte in modestissimo hytter lungo la strada, l’unico non prenotato ed il peggiore del viaggio 9° giorno – Sykkylven/Alesund con visita alla bella cittadina ed al suo magnifico faro sull’oceano/Andalsnes, notte in Andalsnes Camping 10° giorno – Andalsnes/Lillehammer/Aereoporto Oslo Gardermoen dove abbiamo lasciato l’auto in parcheggio/volo serale Norvegian ore 20:45 Oslo – Eveness Airport Harstad/Narvik, isole Vesteralen/arrivo ore 22:30/nolo macchina e in 40’ circa arrivo ad Harstad Camping, pernotto 11° giorno – Harstad/Sortland/Melbu/ferry per Fiskebol sulle isole Lofoten/Sandsletta Camping a circa km 20 da Svolvaer, capoluogo delle Lofoten, tre notti 12°-13° giorno – visita delle Isole Lofoten fino al paese di A°, estremo punto a Sud, al museo dello stoccafisso e poi lungo la costa orientale verso il mare di Norvegia e l’oceano atlantico 14° giorno – Sandsletta/aereoporto Eveness Harstad/Narvik lungo la costa est su strade/tunnels di recente realizzazione con restituzione auto, imbarco volo sempre Norvegian ore 13:15 per Oslo Gardermoen con arrivo ore 14:40/prosecuzione fino all’ingresso in Svezia/notte in Cabin circa 10 km dopo il confine a Stromsad sulle rive di un piccolo fiordo 15° giorno – Stromsad/Goteborg/Helsingborg (S)/ferry sino ad Helsinor (DK) con sosta e visita castello di Kronborg (famoso per aver ispirato a Shakespire l’ambientazione dell’Amleto)/ Rodbyhavn (DK)/nuovo ferry per Puttgarten (D)/Lubeck/sosta notte sulle rive di un lago a Cambs 16° giorno – Cambs/Trieste via Berlino/Norimberga/Monaco/Salisburgo/Tarvisio/Udine.

ANNOTAZIONI Premessa: il viaggio è stato studiato a lungo e preparato dopo aver acquistato due guide (Touring e Michelin) ed una carta stradale, consultato molto internet (tra cui questo utilissimo sito), stampato molto materiale che si è rivelato poi valido supporto in loco (un esempio per tutti la guida completa – in italiano! – della isole Lofoten, ricavata dal sito ufficiale). Fondamentale anche l’uso di Google Maps per le posizioni esatte dei vari campeggi, viabilità e quantaltro. Prezioso l’uso del navigatore satellitare ove avevamo memorizzato le coordinate delle varie destinazioni (su internet è disponibile l’elenco completo dei campeggi norvegesi con relative coordinate di latitudine/longitudine). Le prenotazioni (campeggi/primo ferry da Rostock/volo e nolo auto compresi) sono state fatte tutte via internet dall’Italia. Abbiamo verificato prima di partire le percorrenze, i tempi e soprattutto i costi. Il tema è importante: i costi in Norvegia, come da più parti avevamo capito, sono veramente notevoli. La benzina mediamente costa al cambio attuale circa 1,70 euro al litro (col diesel siamo lì…), c’è da dire in compenso che con i loro limiti (90 km/h sulle autostrade, 80 sul resto tranne i centri abitati 60) si consuma veramente al minimo, noi siamo riusciti a restare in media tra il 4,5 ed il 5%! Nessuno, e sottolineiamo nessuno, supera i limiti, ci sono moltissime telecamere fisse, sempre segnalate, lungo le strade. La vita è del 50% più cara anche facendo spesa nei numerosi market, come noto un caffè (non l’espresso italiano, che sconsigliamo a queste latitudini…) costa circa 4 euro, un sandwich al volo mai meno di 7 euro per non parlare di un barattolo di birra (nessun alcolico in vendita dopo le 18 anche ai maggiori di 21 anni!) che non si trova a meno di 5 euro, anche se nell’aereoporto di Oslo siamo riusciti a pagare una Carlsberg da 0,50 l. “solo” 10 euro….. I prezzi dei ristoranti in senso tradizionale (peraltro pochi) partivano da circa 40 euro a testa per un piatto unico in su, noi abbiamo sempre preferito arrangiarci a pranzo e, salvo tre occasioni, anche a cena: praticamente sempre a base di pesce. I trasporti pubblici utilizzati (ferry compresi) sono notoriamente efficenti come in tutti i paesi del nord europa, anche se costano non poco: consigliamo di acquistare la carta locale almeno ad Oslo e a Bergen che comprende i trasporti sui mezzi pubblici e l’ingresso in quasi tutti i musei. Tutti i campeggi erano in posizioni splendide e immersi nel verde, puliti (tranne uno) ed assolutamente di buon livello: il costo medio per notte per due persone di una Cabin con lenzuola proprie è di circa 50 euro (in un caso ne abbiamo spesi 100 viziandoci con una da quattro letti con servizi interni e televisione), pensando noi alla pulizia finale (altrimenti in media altri 30 euro in più). Abbiamo sempre trovato chi parlasse inglese, anche nei supermercati…, la gente è stata sempre cordiale e disponibile. Il bel tempo ci ha accompagnato praticamente dovunque, tranne che sulle Lofoten, dove i piovaschi e le nuvole basse non ci hanno comunque impedito di muoverci a piacere e di godere di posti magnifici, spesso incrociando nei porti lo Hurtigrute, il battello postale da cui sgorgavano decine di turisti per una toccata e fuga che non abbiamo mai invidiato. La temperatura è stata del tutto simile a quella di una nostra località di montagna nel periodo estivo. IMPRESSIONI Viaggio di sicuro impatto emotivo, i posti visitati sono assolutamente unici ed incredibilmente affascinanti. Sufficienti i due giorni pieni dedicati ad Oslo, al suo porto ed ai suoi musei: da non perdere la visita al trampolino olimpico raggiungibile comodamente col metrò. Bergen è risultata concentrata soprattutto sulla zona antica turistica del porto e del mercato del pesce (i venditori praticamente tutti italiani e spagnoli…), da vedere anche il castello e l’acquario, il più grande della Norvegia. Per noi una città un po’ troppo dedicata al turista “tipo”… I due fiordi principali (Sognefjord e Geirangerfjord) sono indescrivibili a parole, bisogna essere lì a godere della vista e della atmosfera pulitissima, un incanto. Le altre cittadine tutte tranquille e godibili, Lillehammer compresa dove non si può non andare al trampolino olimpionico. Da ammirare gli spettacolari scenari che si attraversano nei trasferimenti, lungo le strade sempre scarse di traffico tra le vette ancora innevate e il verde che scende a picco fino al mare, con una vegetazione rigogliosa e coloratissima in questo periodo. Le isole Vesteralen/Lofoten meritano un discorso a parte: semplicemente bisogna andarci. I luoghi e i silenzi, gli odori, gli uccelli, i Rorbuer color mattone su palafitte (tipiche casupole in legno originariamente abitate dai pescatori ed ora spesso affittate ai turisti) affacciati sull’acqua, la pesca tradizionale e centenaria del merluzzo su cui gira buona parte dell’economia locale, tutto questo non si può descrivere a parole. Assolutamente da non perdere il museo dello stoccafisso ad A°, l’ultimo paese a sud delle isole raggiungibile in macchina: il titolare parla molte lingue, tra cui l’italiano ed ha realizzato un vero gioiello. Per concludere: una vacanza splendida (anche per il bel tempo…) ed alternativa, da godere principalmente per la natura ed i paesaggi, il non affollamento e la tranquillità degli spazi ancora in buona parte incontaminati. La ricompensa è stata notevole ed indimenticabile. Ciao.



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