Ultimo dell’anno in Liechtenstein:che pazzia!

Come tutti gli ultimi dell’anno ci siamo trovati a decidere cosa fare all’ultimo momento. Non essendo pervenuti ad una decisione definitiva, io ed un mio amico abbiamo deciso di fare l’ennesima pazzia: passare l’ultimo dell’anno in Liechtenstein. Il viaggio è stato organizzato in due parole: partenza alle ore 1 della notte del 30...
Scritto da: Matteo Scalini
ultimo dell'anno in liechtenstein:che pazzia!
Partenza il: 30/12/2004
Ritorno il: 01/01/2005
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 500 €
Come tutti gli ultimi dell’anno ci siamo trovati a decidere cosa fare all’ultimo momento.

Non essendo pervenuti ad una decisione definitiva, io ed un mio amico abbiamo deciso di fare l’ennesima pazzia: passare l’ultimo dell’anno in Liechtenstein.

Il viaggio è stato organizzato in due parole: partenza alle ore 1 della notte del 30 dicembre.

Il mio amico passa da casa mia e alle 1 in punto partiamo in direzione nord: il viaggio è tranquillo anche perché in autostrada non c’è praticamente nessuno (sembra impossibile non trovare camion sull’Appennino): facciamo la prima sosta all’autogrill di Reggio Emilia e la seconda in un autogrill a Como.

Arriviamo così alla frontiera svizzera dove vengono svolti i consueti controlli dei documenti,con una differenza: i doganieri stanno attenti solo praticamente a che la tua auto abbia il bollino di circolazione per l’autostrada svizzera (costo di 30 euro).

Passiamo Lugano dove vediamo lo splendido paesaggio che lo circonda. Continuiamo il nostro viaggio in direzione Vaduz (ad un certo punto l’autostrada finisce e ci troviamo ad affrontare una strada di montagna con uno splendido paesaggio alpino). Muniti di cartina stradale troviamo Vaduz (sembra impossibile ma non ci sono cartelli stradali che indichino Vaduz o il Liechtenstein: il primo cartello lo troviamo praticamente quando siamo già arrivati).

Arrivati in Liechtenstein andiamo a cercare l’albergo che avevamo trovato tramite internet: in realtà si trattava di una affascinante pensione sulle montagne: il paese si chiama Triesenberg.

Una volta ottenuta la chiave della stanza ce ne andiamo finalmente a riposare un paio d’ore (eravamo sfiniti dopo il lungo viaggio notturno) e poi usciamo per andare a vedere il paese e ci fermiamo ad un bar a bere un tè con Rum per scaldarci un po’.

Nel pomeriggio scendiamo a Vaduz dove andiamo a vedere il castello del principe (in pratica è l’unica cosa che c’è da vedere in città): il nostro viaggio prosegue con la visita degli altri paesi del Liechtenstein che sono praticamente tutti uguali (bel paesaggio ma pochissime cose da vedere): fortunatamente ci sono dei bar aperti dove andiamo a bere qualcosa per ripararci dal tremendo freddo.

Siamo alla sera del 31 e non avendo idea di dove andare ci fermiamo in tutti i ristoranti a chiedere menu e prezzi per la serata: fortunatamente troviamo un ristorante nel paese di Buchs gestito da un italiano in cui la cucina si è rivelata molto buona e il prezzo molto accessibile: visto che nel pomeriggio per prendere due caffè avevamo speso 8 euro, la paura di lasciare lo stipendio al nostro connazionale era tanta.

Verso le 23.30 usciamo dal ristorante e torniamo a Vaduz nella speranza che ci fosse qualche festeggiamento,e invece niente da fare: il solito scenario da paesaggio fantasma; tanto è vero che dopo poco passata la mezzanotte ce ne andiamo a letto visto che il programma del giorno dopo prevedeva di andare a fare un giro a Zurigo per poi tornare in Italia in tarda serata.

Tirando le somme possiamo dire che effettivamente è stata una pazzia però ne è valsa la pena anche perché almeno abbiamo fatto un ultimo dell’anno diverso dalle solite feste o cene. Inoltre possiamo dire di essere stati in Liechtenstein per l’ultimo dell’anno: più unici che rari!!!!!!!!!!!!!!!



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