In auto da Avellino a Monaco di Baviera passando per Svizzera, Liechtenstein e Austria
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24 agosto Avellino – Milano
Il primo giorno prevede di percorrere 800 km in auto per raggiungere la nostra prima tappa Milano, dove saremo ospitati per la notte da parenti. Il viaggio è complicato dal grande traffico dei bagnanti scesi al sud per le festività agostane e così partiti alle 8 del mattino raggiungiamo Milano intorno alle 18.30. Parcheggiamo l’auto alla stazione Maciachini, in un parcheggio interrato custodito, e prendiamo la metro linea gialla in direzione Montenapoleone. La scelta si rivela strategica per evitare di entrare nel cuore della città. Via Montenapoleone fa strabuzzare gli occhi per la bellezza dei suoi negozi aperti nonostante sia domenica e in un batter d’occhio si arriva al Duomo di Milano, e alla sua celebre “Madonnina” purtroppo chiuso dato l’orario. Una foto sotto le mascotte dell’Expo del prossimo anno ci fa dare appuntamento per una visita più approfondita alla città il prossimo anno. Attraversiamo la galleria Vittorio Emanuele con sosta obbligata per fare tre giri sul famoso toro che dicono porti bene; ammiriamo all’uscita la Scala, uno sei teatri più famosi d’Europa, e Palazzo Marino sede del Comune. Dobbiamo raggiungere il paesino vicino di Novate Milanese dove ci attendono per la cena ma abbiamo tempo di passare con l’auto davanti lo Stadio Meazza, e visto che siamo in tre ad essere milanisti ne approfittiamo per qualche bella foto prima di concludere con una lauta cena la prima giornata della nostra vacanza.
25 agosto
Dopo la sveglia ed un’abbondante colazione siamo pronti per la nostra prossima tappa che dovrebbe essere Vaduz nel Liechtenstein passando per la Svizzera. Sappiamo che per viaggiare sulle autostrade svizzere bisogna compprare la vignetta che permette al costo di 35 euro di circolare fino a fine 2014 su tutte le autostrade. Speriamo di comprarla in un autogrill prima di Como ma estasiati dalla vista in lontananza del lago ci accorgiamo di essere quasi in Svizzera. Decidiamo allora di uscire a Como e la scelta si rivela felice. Nonostante il brutto tempo, il lago è spettacolare, ci fermiamo per qualche foto e arriviamo al confine, la dogana di Como. Qui acquistiamo la vignetta (e un poliziotto svizzero ci ricorda che è vietato fare foto negli uffici doganali) e facciamo benzina a prezzi decisamente più convenienti di quelli italiani. Riprendiamo l’autostrada e passando per Lugano, Bellinzona, e l’italiana Campione d’Italia, cominciamo a salire per scavalcare le Alpi svizzere. Per andare a Vaduz affrontiamo il Passo San Bernardino, a 2000 metri d’altezza. In realtà il tunnel è a 1600 metri di altezza e siamo già dall’altra parte, ma ne approfittiamo per pranzare in area di sosta attrezzata finanche di bagni pulitissimi e gratuiti e la vista è mozzafiato. Ripartiamo dunque per Vaduz, dove arriviamo intorno alle 14. Non ci si accorge di passare dalla Svizzera a questa nazione di 37 mila abitanti più piccola della nostra piccola Avellino, in quanto la moneta è ancora il franco. Lasciamo l’auto in un parcheggio e raggiungiamo in men che non si dica la piazza principale di Vaduz dove ha sede il governo. Facciamo le foto di rito, entriamo nell’ufficio del turismo e dalla piazza fotografiamo il castello dei principi che ci dicono non essere visitabile! Passeggiando tra banche e uffici finanziari torniamo all’auto e partiamo alla volta dei famosi castelli di Neuschwanstein in Germania. Dopo 20 minuti di auto ci accorgiamo che dobbiamo attraversare anche l’Austria! Al confine facciamo le foto sotto il cartello, e alla prima pompa di benzina austriaca acquistiamo la vignetta di euro 8 che vale 10 giorni (ci servirà ancora più avanti nel viaggio). Dopo altri 20 minuti, siamo in Germania, dove l’autostrada è gratuita e come tutti sanno non esiste il limite di velocità! Per raggiungere i castelli passiamo per l’affascinante foresta nera. Arriviamo ai castelli alle 17,30 e ci accorgiamo che tutto sta chiudendo. L’ultima navetta parte davanti a noi, la delusione è tanta, ma decidiamo che ci ritorneremo. Scendendo dai castelli ci fermiamo a Fussen , paesino carino e dal buon passeggio e dal simpatico centro storico. Ci rimettiamo in auto verso Monaco, dove pernotteremo due notti all’Econtel(200 euro in 4 per due notti senza colazione ma con parcheggio custodito ma con wi fi a pagamento). Sulla strada, facciamo una sosta davanti allo stadio costruito per i mondiali 2006 l’Allianz Arena,che alle 20,30 in punto si illumina rendendosi ancor più affascinante. Ceniamo al Mc Donald’s che è attaccato all’Hotel.
26 agosto
Ci svegliamo con calma perché oggi lasciamo l’auto in hotel e prendiamo il treno per il centro di Monaco. Facciamo un biglietto partner valido per 5 persone al costo di 12 euro che ci varrà anche sulla metro (o almeno pensiamo sia così ma controllori non ne troveremo quindi boh!). Scendiamo in Marienplatz,la piazza principale dove ha sede il nuovo municipio da cui svetta la torre col carillon che si anima per 5 minuti alle 11,alle 12 e alle 17 raccontando le gesta dei cavalieri della Baviera. Proseguiamo verso il nuovo municipio finchè arriviamo alla piazza del mercato peina di chioschetti dove mangiar tipico bavarese, crauti, wurstel e birra a fiumi. Prendiamo poi la metro verso il villaggio olimpico, sede di Monaco ’72 tristemente noto per l’uccisione degli sportivi israeliani per opera di un commando di terroristi, ricordati da una lapide scritta in ebraico. Qui visitiamo le strutture olimpiche e lo stadio(costo 3 euro a persona), passando davanti al museo della Bmw che qui ha sede. Riprendiamo la metro e dopo una bella camminata arriviamo ai giardini inglesi, ce gli abitanti di Monaco usano per corsette, passeggiate in allegria. Stanche della camminata, torniamo al centro e ci lanciamo nello shopping sfrenato soprattutto di natura calcistica negli shop fan del Bayern Monaco. La sera la cena la facciamo nella più antica e famosa birreria di Monaco, l’Hofbrahaus dove mangiamo il tipico stinco di maiale col Knödel(chiedete il menù in italiano, spendiamo 15 euro a persona, affollatissima, ma consigliatissima) Di fronte shopping all’Hard Rock cafè) .
27 agosto
Ci svegliamo di buon mattino per recuperare la visita ai castelli di Neuschwanstein. Sono due, quello di Massimiliano e quello del figlio Ludwig II il più noto perché simile a quello delle fiabe di Walt Disney. Il parcheggio nella valle costa 5 euro, da qui si può andare a piedi per il castello giallo di Massimiliano o prendere la navetta per quello di Ludwig al costo di 2,60 euro andata e ritorno. In entrambi i casi preparatevi ad una lunga alla biglietteria che è vicino al parcheggio. Scegliamo quello di Ludwig II e ci assegnano la visita guidata in italiana dopo due ore alle 12,20. Il tempo passa velocemente, perché da dove vi lascia la navetta ci vogliano almeno 20 minuti a piedi. Si passa sul Marienbrucke un ponte sospeso dalla vista bellissima sul castello ma troppo affollato tanto che si balla davvero! Raggiungiamo il castello e tra foto e risate, arriva il nostro turno. La visita al castello dura davvero poco per il costo elevato(12 euro a persona), l’interno è carino ma moderno e sono vietate le foto, salvo che quando ci si affaccia sul lato posteriore dove la vista è davvero bella e include l’altro castello. Il posto poi davvero sembra uscito da una fiaba Disney. Torniamo giù e si fa ora di pranzo. Prendiamo l’auto e partiamo in direzione Innsbruck e dopo 10 minuti siamo già al confine con l’Austria, cui i castelli, posti a 100 km da Monaco, sono vicinissimi. Ci fermiamo al primo chioschetto a mangiare wurstel e patate in stile bavarese.
Dopo due ore di auto raggiungiamo Innsbruck, nota località sede due volte delle Olimpiadi invernali. Il centro è molto carino ed è posto in mezzo a montagne che superano i 3000 metri, visitiamo il Duomo di San Giacomo, il palazzo di 7 piani Swarowski(!),e le viuzze di questo centro storico simile tirolese. Si vedono molte delle strutture olimpiche come quella maestosa del salto con gli sci. Ripartiamo con l’auto in direzione Italia e precisamente Trento. Affrontiamo il passo Brennero, col ponte Europa quello con la profondità più alta d’Europa al termine del quale si paga il pedaggio(8 euro circa). Dopo poco siamo in Italia, ricordata da un cartello europeo e del cartello dell’autostrada a pedaggio A22 Brennero-Modena. Il paesaggio delle Dolomiti è straordinario, le foto si sprecano, il traffico è scorrevole nonostante le sole due corsie, e passiamo per Vipiteno, Bolzano, Marano per giungere a Trento nella Val di Non. Ceniamo al consigliatissimo Rosa d’oro, economico e con prodotti locali buonissimi. Dopo la cena visitiamo il centro di Trento davvero carino e pieno di giovani. Dormiamo all’Hotel Vela(100 euro a notte in 4 con colazione)
28 agosto
Lasciamo Trento alla volta di Bologna, dove dormiremo a casa di amici, ma abbiamo in programma le visite a Verona e Mantova. A Trento visitiamo ancora il castello del Buonconsiglio sede del famoso Concilio di Trento. A Verona parcheggiamo per strada fuori le mura, e passiamo la mattinata tra l’Arena, la casa di Giulietta col famoso balcone, la casa di Romeo, il Duomo, e Piazza delle Erbe dove mangiamo ai chioschetti. in 50 minuti per via interna, siamo a Mantova. Ci fermiamo a Palazzo Tè(costo 9 euro, 3 per gli studenti) capolavoro dei Gonzaga di stile pompeiano, una villa fuori le mura di cui non è visibile l’esterno perché completamente in ristrutturazione. Raggiungiamo poi in auto il centro di Mantova, bellissimo il castello, il Duomo e il centro storico. Ripartiamo per Bologna dove arriviamo di sera. In pullman la sera raggiungiamo la festa dell’Unità che si tiene a Bologna in questo periodo dove per mangiare c’è l’imbarazzo della scelta con cucina di tutte le nazioni e latitudini.
29 agosto
E’ l’ultimo giorno e il viaggio di 6 ore di auto per il ritorno ad Avellino non ci spaventa, così visitiamo di mattina Bologna. Le due torri, piazza Maggiore, il duomo di San Petronio, le 7 chiese di Santo Stefano, sono monumenti conosciutissimi e bellissimi. Passeggiamo sotto i portici, passiamo per la casa di Lucio Dalla e pranziamo a pane e mortadella, tipico spuntino bolognese. In auto raggiungiamo lo stadio Dall’Ara che troviamo aperto dove facciamo foto da appassionati di calcio. E’ la fine di questa stupenda vacanza , un po’ faticosa ma si sa con una buona compagnia tutto diventa più leggero.
Alla prossima e arrivederci Baviera.