La minuscola Vaduz, una capitale gioiello (e non solo per i prezzi)
Di ritorno da Monaco di Baviera, decidiamo di fare tappa in Liechtenstein e, più precisamente, nella sua capitale, Vaduz. Arriviamo verso le 4 di pomeriggio, parcheggiamo la macchina e… prima sorpresa. Il parcheggio costa 1,50 euro ogni 3 ore (cioè, in molte località turistiche italiane costa 2 euro all’ora!), ma, cosa ancora più sorprendente, nei giorni di festa il parcheggio è gratis, per cui, la sosta è gratuita.
Ci incamminiamo. Nella strada principale con banche, negozi, bar, ammiriamo da fuori il parlamento del Liechtenstein, il municipio, facciamo qualche foto alle sculture di bronzo presenti (tra cui anche una di Botero), arriviamo alla fine del corso e…tutto qui! Oltre ci sono le case. Non esiste un vero centro storico a Vaduz, e l’unico fulcro turistico è questo corso. Entriamo in un negozio di filatelia per comprare dei francobolli per mio papà che è un collezionista. Il Liechtenstein è il paradiso dei filatelici, nei negozi potrete trovare francobolli di tutti i paesi e di tutti gli anni. Addirittura, alcuni di questi sono da collezione e sono siglati con le insegne del Reich.
Finiti gli acquisti, prendiamo la macchina e saliamo fino alla collina, dove svetta il Castello, dimora dei principi del Lichtenstein e da cui si può godere di una bella vista sul principato. Il castello non è visitabile, in quanto la famiglia ci abita. Strano a dirsi, non ci sono neanche guardie davanti l’ingresso che, anzi, è facilmente scavalcabile ed è protetto solo da una telecamera. Scendiamo e visitiamo la cattedrale di Vaduz: non molto grande, ma davvero incantevole.
Dopo decidiamo di mangiare in uno dei locali del corso. Guardiamo il menu espositivo di un ristorante cinese e per poco sveniamo per i prezzi troppo alti. Decidiamo di fermarci in un bar e ordiniamo un cheeseburger alla modica cifra di 8 euro (senza patatine, sarebbero stati altri 4 euro) e una coca piccola a 4 euro. Arrivati al momento di pagare, vediamo che il conto è di 40 euro in due, ma dopo un attimo di smarrimento, ci accorgiamo che ha sbagliato a farci il conto, lo facciamo notare alla cameriera che subito si corregge (per fortuna).
Alla fine ci lasciamo alle spalle anche il minuscolo Liechtenstein con la sua piccolissima capitale. Che dire, non c’è tantissimo da vedere, ma penso che, come ogni posto al mondo, meriti una visita!