A zonzo tra Liechtenstein, Foresta Nera e Alsazia
Indice dei contenuti
Liechtenstein: praticamente uscendo dall’autostrada abbiamo attraversato un ponte ed eccoci a Vaduz! (per percorrere le autostrade Svizzere bisogna munirsi di bollino alla frontiera, al costo di 33€ con la validità di un anno).
Cosa fare
Inoltrarsi nella vasta città tra mille vie e incroci. Diciamo che non è proprio cosi… praticamente prendendo come punto di riferimento il castello sulla collina, si percorre l’unica via principale sottostante lunga circa 1 km… ed ecco Vaduz! Ammirare statue davvero strane, da alcuni turisti definite addirittura orripilanti… quindi, ecco, secondo un mio punto di vista le statue rappresentano ominidi grassi strani e animali incidentati! Per i filatelici c’è un museo dedicato alla più grande collezione di francobolli e per terra, durante la passeggiata nel centro, noteremo varie riproduzioni (si nota nella foto della statua con l’uomo nuotatore). Chi fosse interessato ai beni culturali del Liechtenstein, c’è il Museo Nazionale e il Kunstmuseum Liechtenstein per gli amanti dell’arte moderna.
Andare al castello
Continuiamo il nostro tour proseguendo per il lago di Costanza, fermandoci per un riposino nella zona di Romanshorn. Tatina appena vede la prima fontana ci si butta quasi dentro! Il panorama e’ molto bello, e per noi che veniamo dal lago di Como ricorda molto i nostri paesaggi. Il tempo e’ bellissimo e c’e’ un sole che spacca le pietre. Percio’,visto che ci sara’ ancora un po’ di strada prima di arrivare a Triberg, la nostra prossima meta, e la stanchezza inizia a farsi sentire, ci sdraiamo all’ombra di un albero. Bene, riposino finito. Ci avviamo verso la terra dei crucconi e in men che non si dica, alla fine del lago di Costanza, c’e’ immediatamente la frontiera (libera).
Baden Württemberg
Ancora 2 orette ed eccoci a Triberg, nel cuore della Foresta Nera. A quanto pare… nel cuore della nuvola di Fantozzi! Infatti, faremo tutto il viaggio sotto un cielo copertissimo e acqua a secchiate! Albergo scelto: Hotel Garni’ central
Ristorante testato: il Pfaff (era cosi’ ipnotico sentirlo dire da una tedesca che l’ho ripetuto mille volte e riso per mezza giornata). Cenetta tradizionale con doppio caffe’ finale (in realta’ al cameriere era stato detto “Grazie, me lo puo’ portare DOPO?”… che sara’ tradotto in DOPPIO puahaha ). Provare la Schwarzwälder Kirschtorte che letteralmente significa “torta alle ciliegie della Foresta Nera”. Consiste in diversi strati di pan di spagna al cioccolato con panna montata e ciliegie tra uno strato e l’altro. La torta è poi ricoperta su tutti i lati con un’ulteriore dose di panna montata ed è decorata con ciliegie candite e con scagliette di cioccolato. LonelyPlanet for president.
Cosa fare
Percorrere la via centrale per ammirare i negozi con i suoi pregiati orologi a cucu’
Cascate di Triberg (entrata gratuita)
Rottweil sulla mappa pensai :”Ma vuoi vedere un po’ che e’ il paese dei cagnoloni Rottweiler?!” e infatti cosi’ fu…
Cosa fare
Attraversare l’arcata di una torre dove si snoda una lunga strada pedonale piena di insegne tradizionali e di edifici colorati. Su questa via si trova il centro turistico per le info anche se, effettivamente, non c’e’ molto da vedere…
Poi andiamo verso Freudenstadt (spero di averlo scritto giusto, ogni volta c’ho l’ansia da prestazione!), altra carinissima citta’. Con poche cose da vedere ma sempre graziose.
Tubinga, citta’ universitaria per eccellenza, una delle più importanti della Germania (soprattutto nell’ambito degli studi in medicina e scienze). Lo si vede dal movimento frizzante dei giovani che pullulano la cittadina. E lo si sente, è tangibile. E a me piace da subito.
Cosa vedere
La piazza del mercato che troviamo anche in tante altre cittadine tedesche, la Marktplatz, poi il municipio con il suo splendido orologio astronomico
La passeggiata Platanenallee, un’isola artificiale che divide il fiume Neckar in due rami. Dal ponticello sul fiume si possono ammirare le casette tipiche in legno e le barche a remi usate un po’ in stile Venezia de noiartri!
Girare a zonzo senza meta nel centro
Rottenburg come tappa di pernottamento
Rristorante consigliatissimo: Hirsch che cucina ottime pietanze del posto ,al rilassante riposo del Bad cafe’ Hotel in riva ad un fiume nel bel mezzo del nulla.
Hotel prescelto: Bad cafe’ hotel
STOCCARDA
Cosa vedere
La piazza centrale e’ la Schlossplatz , piazza del castello, appunto, che ho trovato semplicemente meravigliosa in quanto vastissima e con giardini molto curati, con eventi eventi, tanta gente, tanti colori , palazzi stupendi, chiese e mercati. Insomma, mi ha lasciata veramente stupita.
Posteriormente a questa piazza ci sono invece dei bellissimi giardini del Neues schloss dove risiede l’opera e vari musei. Qui abbiamo trovato anche un curioso mercato dell’antiquariato.
Vagabondare per le vie del centro per fare anche un poi di shopping
E infine, su grande richiesta di messere Francesco, raggiungiamo il Mercedes Benz Arena ma per fare solo foto esterne (contento lui…).
BADEN BADEN
È la citta’ tedesca delle terme per eccellenza (non vorrei dire una cavolata, ma mi sembra che la parola Baden derivi da bagno o bagni). E’ una cittadina molto carina da girare a piedi, soprattutto se si ha la fortuna di trovare una giornata splendida come la nostra.
Cosa vedere
Trinkhalle, edificio in stile neoclassico, ricco di dipinti dove all’interno ora risiede l’ufficio turistico. Una volta c’erano le terme anche se al suo interno e’ possibile bere dell’acqua termale.
A ridosso si trova il grande parco che costeggia il fiume Oos dove e’ possibile godersi una piacevole passeggiata.
Di fronte al parco c’e’ la zona pedonale dove si possono incontrare parecchi negozi di griffe, casino’ e molti ristoranti tipici.
Nella zona alta, invece, spuntano grossi edifici adibiti alle terme. Non nascondo che se non avessi avuto Aki con noi sarei stata disposta a comprarmi un costume e finire la giornata nel migliore dei modi! Tra le più famose sicuramente nominerei le terme di Caracalla, in classico stile romano dove sgorgano fontanelle e piscine su 4000 metri quadrati di puro benessere e godimento… e noi fuori dalla vetrata a guardare la gente che entra felice.
ALSAZIA
Da Baden Baden attraversiamo il confine entrando finalmente nella fantastica regione Alsaziana, in Francia, puntando dritti dritti a Strasburgo.
Hotel prescelto: Hotel Le grillon
Cosa vedere
Grande Île e’, appunto, una grande isola circondata dal fiume Ill ed e’ piacevole riuscire a girarla perdendosi tra le vie respirando quest’atmosfera tipicamente Alsaziana tra le case a graticcio che la rendono caratteristica.
Petite France, che avrei chiamato Petite Venezia visto che e’ attraversata da canali e la rendono molto simile (NB la parola Strasburgo tra l’altro significa incrocio di strade, ecco perche’ questo reticolo di vie), ma non prima di aver solcato le torri che danno l’accesso all’isola. Questo quartiere lo reputo in assoluto uno dei più belli di Strasburgo perche’, oltre ad essere molto singolare e caratteristico, qui sembra di rivivere nel XVI secolo con i suoi negozi e case d’epoca in legno.
Dopo due passi arriviamo in una delle piazze più grosse dove sorge la Cattedrale de Notre Dame, bellissima, in arenaria e stile gotico. Sulla facciata si puo’ notare un orologio astronomico, capolavoro Rinascimentale. Non sto neanche a dire quanto amo i mille negozi di souvenir del posto…e ce ne sono a bizzeffe!
Proseguendo nella direzione indicata sulla mappa (presa nell’ufficio turistico) ammiriamo un altro bel palazzo del settecento che ospita vari musei (con Akire non abbiamo potuto accedervi)… ed ecco il Palais Rohan. Ci scostiamo ancora un po’ verso il lato opposto dell’isola e nel tragitto troviamo l’Opera national du Rhin che ospita, appunto, il teatro di Strasburgo.
Camminando ancora usciamo dalla Grand Ile e troviamo, proprio di fronte, la Place de la Republique. Qui si erge un bellissimo monumento ai caduti realizzato nel 1936. Rappresenta una madre e due figli, di cui uno morto per la Francia e l’altro per la Germania. Questo edificio si trova, infatti, nel cosiddetto quartiere Tedesco in quanto in tempi di guerra Strasburgo venne contesa da Francia e Germania. Ecco il perche’ di questa influenza tedesca.
Finalmente e’ giunto il momento relax della giornata e ci fiondiamo nel verdissimo e godurioso Parc de l’Orangerie che ci accoglie con una meravigliosa famiglia di cicogne, simbolo alsaziano che ci accompagnera’ per tutto il viaggio…
Momento Piero Angela (da leggere pensando alla musichetta di Quark)
La cicogna, simbolo di fertilità, è divenuto il simbolo dell’Alsazia e i villaggi e i paesi che s’incontrano sulla strada del vino alsaziana sono la meta di questi uccelli. Non tutti infatti sanno che le cicogne scelgono l’Alsazia, in particolare Strasburgo, per i suoi tetti. Questi uccelli vengono in questa regione a nidificare e scelgono di fare i loro nidi sui campanili delle chiese e sui tetti delle case.
Il Parlamento Europeo.
Obernai
Spesso viene attribuita come tappa per chi volesse percorrere la Route de vins, un itinerario meraviglioso tra i vigneti alsaziani che attraversa questi piccoli borghi caratteristici dove credo abbiano preso spunto molte ambientazioni per film Disney (a me ricordano molto la location della Bella e la Bestia).
Cosa vedere
Piazza del mercato. Intorno troviamo un sacco di edifici antichi e colorati, sempre in stile alsaziano, il bello e’ proprio girare a caso e trovare vicoli nascosti e fiori ovunque…
Incalziamo la D35 e percorriamo quella che chiamano la Route de Vins, detta anche strada dei vini d’Alsazia, lunga quasi 170 km. Lungo il percorso si possono incontrare piccoli borghi rustici coloratissimi con le loro cantine tipiche dove poter assaggiare il loro vino (se no che strada dei vini e’?!) ma non solo, anche castelli come lo Château du Haut Koenigsbourg che abbiamo potuto visitare solo in parte (purtroppo, all’interno, con il cane non si puo’ entrare).
Riquewhir
E’ un altro paesino che ho adorato fin da subito. È assurdo come ogni borgo sia sempre più bello di quello precedente, i colori delle case, i fiori, l’atmosfera. Tutto mi ha completamente rapita. Effettivamente non c’e’ un vero e proprio centro. Il bello e’ perdersi e scovare tutti gli angoli più nascosti anche se sulla cartina del tourist office c’e’ sempre qualche indicazione ma il mio consiglio e’ appunto quello di perdersi…
Ristorante consigliato La taverne Alsacienne un posto veramente incantevole con possibilita’ di sedersi all’esterno. Si trova in una via abbastanza principale dove abbiamo avuto l’occasione di pranzare e assaggiare una pietanza del posto: il Roestis… un gustosissimo sformatone di patate, nel mio caso con pollo, pomodori e un uovo al centro.
Cosa vedere
Andare all’ufficio turistico e perdersi per le vie, e’ il centro stesso l’attrazione. Colmar, come gli altri borghi alsaziani, ha le caratteristiche case a graticcio di legno, i fiori che decorano i balconi dandogli ancora più colore
Cosa vedere
Petite Venise con i suoi canali. Due belle cattedrali. Maison des tetes (casa delle teste), edificio con affreschi rappresentanti animali e caricature… Prima di arrivare a Colmar, proprio parallelamente all’aeroporto su Route de Strasbourg, in una rotonda, c’e’ una delle tante riproduzioni della statua della liberta’.
Cosa mangiare
A La Krutenau, nella pittoresca zona di petite Venise, il nostro fiuto ha fatto sì che assaggiassimo la loro tarte flambée, composta da una base di impasto lievitato che viene steso in maniera molto sottile, ricoperto tradizionalmente di cipolle, pancetta e una crema a base di panna acida e erbe. Viene poi cotto in forno a temperatura molto alta e il suo aspetto finale ricorda molto quello della pizza.
Tappa di pernottamento: Turckheim. Hotel prescelto: Hotel Des Vosges.
Cosa vedere
Centro piccolino ma molto carino, in stile tipico alsaziano. Come in tutti i paesi alsaziani basta alzare la testa per vedere le cicogne sui tetti!
Eguisheim
La particolarità di questo paesino e’ che oltre ad avere le solite casette a graticcio e’ caratterizzato dal fatto che sulla mappa si presenta come un girotondo di vie e viette dall’aspetto fiabesco (ho la certezza che la Bella e la Bestia sia stata ambientata qui, altrimenti non me lo spiego). Più degli altri borgo Eguisheim mi ha fatta sentire come in una favola, per l’atmosfera magica e colorata che solo un cartone animato puo’ far immaginare… Nonostante le solite particolarita’ che rappresentano questi villaggi, Eguisheim ha qualcosa in più. Le feste di paese, il folklore vivo che pulsa in questo centro cosi’ piccolo, il castello e la sensazione di rivivere nel passato…
Ahime’, giunge il momento di lasciare questa straordinaria regione per rientrare in Germania e proseguire per l’ultimo giorno prima di rientrare a casa. Lungo la strada però troviamo il cartello che indica un castello, percio’ deviamo senza esitare e ci troviamo a Neuf Brisach. Entriamo nel primo tourist office e scopriamo che questo piccolo comune oltre ad essere Patrimonio Unesco e’ a forma ottagonale, circondato da mura antiche. Si accede attraverso quattro porte disposte secondo i punti cardinali. Oltre le porte ci sono fossati, una serie di bastioni e barriere esterne a forma di doppia stella visibili dalla mappa.
Baden Württemberg
Rientriamo in Germania nel pieno della Foresta Nera, passando per Friburgo in Brisgovia, una cittadina molto carina e piccola da girare in quanto ha una bella piazza con edifici d’epoca.
Cosa vedere
Sgargiante municipio, magnifica cattedrale (Munster) in stile gotico con dei dispettosi gargoyles. Bisogna girarla perdendosi come sempre nelle varie vie tra canali e bei palazzi tra cui una grande torre con orologio. Diciamo che un’oretta o due bastano per godersela tutta. Per mancanza di tempo e per il fatto che con noi ci fosse Aki, non siamo potuti andare all’Europa Park, un grosso parco divertimenti tutto a tema citta’ Europee che dicono sia veramente bello e dista poco da qui. Rotenbach è l’ultimo paese in cui pernottiamo. È immersa nel cuore della Foresta Nera.
Hotel: Landgasthaus Rossle. Ristorante: Hexenschopf per i gustosi piatti tipici.