Giro d’Irlanda in agosto

Viaggio lungo le strade irlandesi, tra monumenti celtici e preistorici, verdi paesaggi costieri e dell’entroterra, tra improvvisi raggi di luce ed arcobaleni, pub e B&B, ospitati da un popolo allegro e cordiale
Scritto da: Sergio C.
giro d'irlanda in agosto
Partenza il: 18/08/2011
Ritorno il: 29/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Quest’anno abbiamo scelto di andare in Irlanda quasi per caso, escludendo altre mete che forse, a torto o a ragione, potevano rivelarsi poco sicure: quella che è stata una scelta di ripiego ha poi finito per appassionarci. L’Irlanda si è rivelata un paese bellissimo, ricca di paesaggi unici e di gente allegra, gentile ed ospitale.

Anche i dubbi relativi al clima si sono rivelati infondati in quanto, se è vero che in Irlanda piove spesso, è anche vero che con altrettanta rapidità si aprono ampie schiarite. Noi, ad agosto, siamo stati molto fortunati, solo per i primi 2 giorni a Dublino abbiamo trovato un tempo prevalentemente nuvoloso con pioggerellina sottile, dopodiché nei giorni successivi c’è stato un tempo variabile, a tratti sereno ed a tratti leggermente nuvoloso. Occorre comunque essere pronti ad ogni condizione atmosferica, vestirsi a cipolla con felpe con cappuccio e giubbotto impermeabile perché il tempo è sempre decisamente variabile e cambia in continuazione all’interno della stessa giornata: anche quando c’è il sole può tirare un vento gelido e una sola nuvoletta può far piovere e far comparire l’arcobaleno…e se l’erba irlandese è verde accecante è proprio merito di questo continuo alternarsi di pioggia e sole.

Come compagnia aerea abbiamo scelto l’Aer Lingus, la compagnia di bandiera irlandese, che offre prezzi competitivi con la low cost Ryanair ed orari di partenza ed arrivo più comodi. L’Aer Lingus inoltre è molto flessibile relativamente alle dimensioni e i pesi dei bagagli a mano e dei bagagli imbarcati, che sia all’andata che al ritorno non sono stati praticamente mai controllati. Infine l’Aer Lingus propone un codice di sconto per noleggio auto con la Hertz, codice che non abbiamo potuto sfruttare in quanto questa compagnia chiede una carta d credito a garanzia, e non ne disponiamo.

Dopo una ricerca via web abbiamo noleggiato l’auto da Dan Dooley all’aeroporto di Dublino, in quanto accetta anche la Carta Postepay ed il Postamat, stipulando anche la excess waiver insurance. La Dan Dooley è una compagnia locale molto seria, ci ha assegnato una Ford Fiesta di categoria superiore a quella richiesta, con qualche anno di vita, 60mila km ed in ottime condizioni.

Il nostro giro ha seguito le tappe seguenti:

1° giorno: Dublino – B&B The Charles Stewart Guesthouse – arrivo dall’aeroporto e visita alla cattedrale St Patrick’s;

2° giorno: Dublino – B&B The Charles Stewart Guesthouse – Trinity College – National Museum – Dublin Castle – Chester Beatty Library;

3° giorno: da Dublino a Killkenny – B&B Dunromin di Val – ritorno all’aeroporto di Dublino e noleggio auto, partenza per Howth – Wicklow Mountains – Glendalough – Dolmen Brownehill (Carlow) – arrivo a Kilkenny;

4° giorno: da Kilkenny a Killarney – B&B Ardree House di John – partenza da Killkenny – Cashel – Cahir – Gap of Dunloe – Killarney;

5° giorno: da Killarney a Dingle – B&B Milestone House di Barbara – partenza da Killarney – Ladies View – Ring of Kerry – imbarco per Skellig Micheal a Portmagee – Gallarus Oratory – Dingle;

6° giorno: da Dingle a Galway – B&B Kilcullen House di Russel – partenza da Dingle – Slea Head – Connor Pass – Tarbert (Shannon Ferry) – Loop Head – Cliff of Moher – Poulnabrone Dolmen – The Burren – Cast. Dunguaire – Galway;

7° giorno: visita di Inishmore delle Isole Aran – B&B Kilcullen House di Russel – partenza da Galway imbarco a Rossaveal – Inishmore – ritorno a Galway

8° giorno: da Galway a Leenane – Portfinn Lodge – partenza da Galway – Lough Corrib – Roundstone – Sky Road – Omey Island – Kilemore Abbey – Killary Harbour – Aasleagh Falls – Doo Lough Pass – Leenane

9° giorno: da Leenane a Donegal – B&B Ardlenagh View di Tony ed Eileen – partenza da Leenane – Carrowmore Megalitic Cemetery (Sligo) – Janus Stone a Boa Island (Ulster) – Cliffs of Bunglass – Glencolumbkille – Gnenghes Pass – Ardara – Donegal

10° giorno: da Donegal a Ballycastle – B&B Crockatinney Guesthouse – partenza da Donegal per Dunluce Castle – Giant’s Causeway – Carrick-a-rede Bridge – Ballycastle

11° giorno: da Ballycastle a Carlingford – B&B Grove House di Wendy – partenza da Ballycastle – Murlough Bay – Antrim Glens – Newgrange – Carlingford;

12° giorno: da Carlingford all’aeroporto di Dublino con sosta al Proleek Dolmen – Monasterboice – riconsegna auto da Dan Dooley all’aeroporto di Dublino.

Nel preparare il viaggio abbiamo consultato diverse guide, anche se non recentissime, che poi ci sono servite anche durante la permanenza in Irlanda. La Guida Verde Michelin è la migliore in termini assoluti, la più utile e pratica da consultare, forse l’unica che distingue ciò che è da vedere da ciò che si può tralasciare, molto comoda per chi dispone di poco tempo; la guida Lonely Planet approfondisce maggiormente gli aspetti pratici del viaggio ma può sembrare scarna nel descrivere i luoghi da visitare; infine la guida della Touring ha una filosofia opposta alla Lonely, descrivendo dettagliatamente molti siti, anche con molte belle illustrazioni, ma lasciandoti a bocca asciutta in fatto di consigli pratici, nonostante in allegato abbia un’apposita sezione dedicata alle informazioni pratiche. Fondamentale è stata anche la carta stradale 1:400.000 della Michelin; inizialmente nelle nostre intenzioni volevamo avvalerci del navigatore satellitare per tutto il viaggio, poi a Loop Head, per un problema con il cavo di alimentazione, il navigatore si è addormentato e si è risvegliato solo in Italia, con un nuovo cavo! Ragionando a posteriori questo “guasto” momentaneo ha determinato una vera fortuna, ci ha permesso di goderci di più il viaggio, scegliendo meglio le strade da percorrere direttamente sulla carta, cercando le vie maggiormente panoramiche e decidendo il da farsi giorno per giorno in piena libertà. Ad esempio, se per andare a Glendalough avessimo seguito le diverse alternative indicate dal navigatore, non avremmo potuto percorrere la Military Road, non segnalata, attraverso le bellissime Wicklow Mountains. Allo stesso modo per andare da Kilkenny a Cashel esistono diverse alternative tra le quali la scenic drive che passa per il paesino sperduto di Ballingarry…ovviamente anche il navigatore più aggiornato non indicherà mai strade scelte con criteri personali, occorre comunque inserire dei siti di interesse che normalmente non vengono indicati.

Quasi tutte le tappe hanno previsto circa 200 km al giorno, complessivamente sono stati percorsi 1645 km che non devono spaventare in quanto le strade d’Irlanda sono in buona parte in ottimo stato, in particolare le autostrade e le maggiori vie nazionali; in questo caso, con limiti tra i 120 e 100 Km/orari, si potevano macinare diversi km in poco tempo, lasciando molto spazio alle soste ed alle visite. Alcune tappe sono state invece un po’ forzate nei tempi in quanto le strade erano troppo strette per essere percorse con una certa velocità. In particolare il Ring of Kerry va percorso lentamente, non solo per ammirarne meglio il paesaggio, ma, data la corsia stradale particolarmente stretta, anche per evitare incidenti con altri veicoli che giungono in senso contrario; per assurdo quasi tutto il tragitto del Ring of Kerry ha limite di velocità pari a 100 Km/orari, decisamente irraggiungibili!

DOVE PERNOTTARE

Abbiamo provveduto a prenotare tutti i B&B con un mese di anticipo in quanto, trattandosi di pernottamenti nel mese di agosto, gran parte delle strutture erano al completo o quasi. Dall’Italia abbiamo prenotato anche il traghetto per le Aran (islandferries@eircom.net) e la gita in barca a Skellig Micheal (Michael O’ Sullivan – watervilleboats@gmail.com), ed anche in questo caso i posti a disposizione erano limitati.

Relativamente ai B&B che ci hanno ospitato non possiamo far altro che elogiarli, tranne in un singolo caso, sono tutte ottime strutture che ci hanno richiesto un importo a notte, colazione compresa, variabile tra 55 e 80 Euro.

In particolare abbiamo notato una atmosfera migliore nei B&B in cui vivevano gli stessi proprietari, sempre gentilissimi, disponibili per qualsiasi evenienza. Tra i migliori in assoluto citiamo il B&B Milestone House di Barbara a Dingle, che per colazione, invece che la solita full irish breakfast, ci cucinato delle ottime uova strapazzate con salmone affumicato. Inoltre in questo B&B ci hanno offerto il migliore soda bread e rabarbaro provato in Irlanda.

Bellissime strutture anche i seguenti B&B:

– Grove House di Wendy a Carlingford;

– Ardlenagh View di Tony ed Eileen a Donegal;

– Ardree House di John a Killarney;

– Dunromin di Val a Kilkenny.

Un particolare: abbiamo notato che questi B&B sono sempre gestiti a livello famigliare da marito e moglie, il marito è generalmente un ottimo cuoco e raramente si affaccia a salutare gli ospiti mentre la moglie cura l’accoglienza.

Oltre a queste strutture veramente eccellenti ci siamo trovati benissimo anche al B&B Kilcullen House di Russel a Galway, al The Charles Stewart Guesthouse a Dublino ed B&B Crockatinney Guesthouse a Ballycastle nei quali forse non troverete un ambiente familiare ma, ad ogni modo sarete accolti in modo impeccabile, meglio del migliore hotel, quindi li consigliamo vivamente.

L’unica struttura che sconsigliamo è il Portfinn Lodge & Fjord Restaurant a Leenane, veramente sporco, che probabilmente è attivo solo grazie alle splendida posizione sul Killary Harbour. Non è possibile pagare 80 euro e trovare in camera ragni e ragnatele, fodere macchiate ed un bagno con svariati residui dei precedenti ospiti…ma in Irlanda non c’è l’ASL? Inoltre siamo andati anche all’annesso ristorante che ci ha fatto una bella sorpresa alla presentazione del conto, molto scorretto. Quindi è veramente consigliabile andare a Leenane, un luogo da sogno, ma è meglio scegliere un B&B migliore e cenare negli altri locali della zona.

DOVE MANGIARE

La cucina irlandese, secondo le nostre aspettative, non doveva essere il massimo della bontà. Provandola invece ci siamo ricreduti, i piatti tradizionali sono ottimi e non molto distanti dai nostri “stufati” come l’Irish Stew ed il Guinness Stew. Quasi ovunque era possibile trovare il fish and chips, particolarmente buono quando avvolto da una croccante panatura alla birra. Molto diffuso anche il salmone, sia fresco che affumicato, di ottima qualità. Gli irlandesi sono molto bravi anche a fare i dolci, simili ai nostri; molto diversa dalla nostra è invece la birra, sia la famosa Guinness, sia le migliori Smithwick’s e Beamish. Tutte queste birre spillate bene ci sono sembrate meno gasate ed alcoliche rispetto alle birre che consumiamo in Italia. Per risparmiare ci siamo indirizzati sui Pub, che ci sono sembrati leggermente più economici rispetto ai ristoranti e che servono la cena fino alle 9.00 pm. Tra tutti i pub e ristoranti visitati, i migliori sono i seguenti:

– Gallagher’s Boxty House, Temple Bar a Dublino;

– Brazen Head, Lower Bridge Street a Dublino;

– Bollards Bar and Bistro, Kierans St a Kilkenny;

– Corkery’s bar, High Street a Killarney; John Benny’s Pub, Strand St a Dingle;

– The Front Door Sonny’s Bar and Restaurant, High Street a Galway;

– Olde Castle Bar, Castle Street a Donegal.

DA NON PERDERE IN IRLANDA

Il giro d’Irlanda offre innumerevoli occasioni di visite ai vari siti, senza parlare poi delle volte in cui si effettuano soste semplicemente perché rapiti dal paesaggio. Tuttavia dal nostro punto di vista, le destinazioni “imperdibili” sono state in ordine di importanza le seguenti:

  • Skellig Islands, Skellig Micheal e Little Skellig, luoghi unici al mondo che lasciano letteralmente senza parole. Si rimane appagati sia dal punto di vista storico, che dal contesto paesaggistico e faunistico. Si tratta di due piccole isolette rocciose a largo del Kerry, distanti alcuni km dalla costa, raggiungibili solo con piccole imbarcazioni che salpano da Portmagee solo con il bel tempo e mare calmo. Skellig Micheal è la più lontana dalla costa ed è l’unica sulla quale si può attraccare: risalendo una ripida scalinata di 600 scalini ricavati nella roccia, dopo circa 30 minuti, si arriva alla sommità dell’isolotto in un insediamento paleocristiano: è un posto incredibile, sembra impossibile che in epoche così lontane una piccola comunità sia sopravvissuta in un luogo così remoto. Da Skellig Micheal si gode di una vista strepitosa su Little Skellig, uno sperone roccioso le cui sommità appaiono bianche per la presenza di una enorme colonia di sule, oltre 20.000 coppie. Circumnavigando Little Skellig si viene letteralmente circondati da questi uccelli con i loro suoni, è una esperienza indimenticabile. Ad agosto le pulcinella di mare sono migrate, ma è possibile incontrare le foche ed a noi è capitato di incrociare un delfino. Per raggiungere queste isole sono importanti delle buone scarpe da trekking e qualche farmaco contro il mal di mare, in quanto l’oceano, anche quando è apparentemente calmo, fa dondolare abbondantemente la barchetta. Inoltre sulle isole manca ogni forma di servizio igienico, forse delle toilette provvisorie potrebbero essere istallate all’attracco delle barche, comunque occorre adattarsi!
  • Brú na Bóinne, Newgrange and Knowth: sono monumenti megalitici enormi, vissuti dall’uomo in epoche diverse, veramente spettacolari. Il tumulo di Knowth è il più grande ed è circondato da molti tumuli minori, ricoperti di erba. Nel tumulo di Newgrange si può entrare nella tomba a corridoio ed assistere alla simulazione di ciò che avviene al solstizio di inverno: un fascio di luce solare per poco tempo illumina l’interno del tumulo attraverso il lungo corridoio, veramente suggestivo. Il giro di questi tumuli è ben organizzato tramite un servizio navetta, che ti portano prima su un sito, poi ti riportano al centro visite, poi si riparte per l’altro sito. Occorre considerare almeno tre o quattro ore per visitare tranquillamente i siti, sperando di trovare le coincidenze tra i bus navetta. Un avvertimento: il corridoio all’interno del tumulo è lungo, basso e stretto, c’è il rischio di rimanere impigliati con l’abbigliamento o con borse e chi soffre di claustrofobia corre seri pericoli. Per assurdo non c’è alcun cartello che avverta i visitatori di questi pericoli, così come non è stato creato un armadio/deposito di abbigliamento o borse al cancello di ingresso del sito. Grave carenza.
  • Giant’s Causeway, Irlanda del Nord: sono spettacolari formazioni rocciose, scogliere forse uniche nel loro genere. Sembrano scolpite da qualcuno ed invece tutte le colonne a sezione esagonale sono assolutamente naturali, un curioso fenomeno di origine eruttiva. Da vedere!
  • Dún Aonghasa o Dún Aengus, Inishmore, Aran Islands: oltre al valore storico di questo antico forte preistorico, si rimane incantati dall’ambiente pietroso delle isole Aran, dalle scogliere del lato sud ovest alle spiagge del lato nord est, costellato da piccole casette bianche, da non perdere.
  • The Treasury in National Museum of Ireland – Chester Beatty Library a Dublino: il museo nazionale offre una collezione impressionante di reperti preziosi in oro, argento e bronzo, dall’età celtica fino all’epoca delle incursioni vichinghe, ben allestita ed incredibilmente gratuita. La Chester Beatty Library si trova all’interno del Castello di Dublino ed è una delle più grandi collezioni mondiali di libri, papiri e manoscritti antichi della cultura occidentale, islamica, asiatica ed orientale. Sinceramente questi musei ci sono piaciuti decisamente di più rispetto alla più famosa Old library del Trinity College.
  • Dingle Peninsula: ci è sembrato il paesaggio più autentico di Irlanda, non a caso alcuni film sono stati ambientati proprio in questi luoghi. La Slea Head Drive che parte da Dingle è veramente scenografica, compie un giro di un promontorio ricco di capanne di pietra, passa davanti alle Blasket Islands e vicino al Gallarus Oratory per poi ricongiungersi con Dingle…molto più affascinante del Ring of Kerry, un vero concentrato di Irlanda!
  • Cliffs of Bunglass – Slieve League: probabilmente sono le scogliere più alte d’Europa, sicuramente sono le più suggestive tra le tante visitate in Irlanda. È un posto affascinante, ad oltre 40 km da Donegal, si raggiunge oltrepassando un cancello lungo una stradina vertiginosa a picco sull’oceano. Si arriva ad un piccolo parcheggio in cui il vento soffia così forte che sembra sollevarti, tutto intorno solo pecore dal muso nero in mezzo ad estesi pascoli di erica e l’oceano. Le scogliere sono a pochi passi dal parcheggio, l’altezza elevata ti fa perdere il senso delle dimensioni, il sole fa brillare di diversi colori la roccia di quarzite di cui sono composte le pareti verticali, l’oceano è quasi sempre agitato, l’acqua assume diverse tonalità di blu. Queste scogliere non possono essere tralasciate in un viaggio in Irlanda, sono ancora poco frequentate, ma la strada è ben segnalata ed il paesaggio ripaga di tutto. A pochi km dalle scogliere si trova la verde vallata di Glencolumbkille, in contrasto con le immense torbiere che dominano il bellissimo paesaggio del Gnenghes Pass e del Donegal. Imperdibile.
  • Gap of Dunloe – Killarney: è una profonda vallata glaciale con diversi laghetti scuri, chiusa tra alcune delle montagne più alte d’Irlanda, e percorsa da una stradicciola che lentamente s’inerpica, tornante dopo tornante, verso il valico. L’accesso alle auto è limitato alla gente del posto, pertanto ci si può andare solamente a piedi o in bicicletta oppure a cavallo o in calesse. Se avete poco tempo e non volete risalire la vallata a piedi, vi conviene spendere poche decine d’euro per un giro in calesse…tutto contribuisce a donare a questa vallata un’atmosfera intima e misteriosa, lontana dal nostro tempo.
  • Carrick-a-rede Bridge – Dunluce Castle – Murlough Bay – Antrim Glens: la costa nord-orientale irlandese nell’Ulster è ha un paesaggio costiero notevole, quindi, se si visita la Giant’s Causeway, non si devono tralasciare le località che si incontrano da Portrush fino a Glenariff. In particolare la stradina panoramica che va da Fair Head a Cushendum, passando per Murlough Bay e Torr Head, è tra le scenic route più belle che abbiamo percorso. Carrick-a-rede Bridge è semplicemente un ponte di corda che unisce la terraferma ad un isolotto dal quale si gode di una vista sulla costa magnifica; contrariamente a quanto indicato nelle guide il ponte di corda è tranquillissimo. Dunluce Castle è un bel castello a picco sull’oceano, l’interno è in rovina e molto scenografico.
  • Omey Island, Connemara: i paesaggi di questa regione sono tra i più desolati ed affascinanti d’Irlanda, si attraversano diversi km di brughiere, foreste, laghi e fiumi, ogni tanto qualche casa e pochi paesini tra i quali Roundstone e Clifden. Da non perdere la Sky Road e soprattutto la vista di Omey Island: quest’isola si raggiunge solo con la bassa marea che lascia emergere una bellissima spiaggia di sabbia chiara sulla quale la gente passeggia a piedi o a cavallo.
  • Killary Harbour – Leenane: si tratta dell’unico fiordo irlandese profondo ben 16 km e vi si arriva dopo aver visitato il Connemara National Park e Kilemore Abbey. Occorre lasciare due orette di tempo per fare un giretto nei dintorni alle Aasleagh Falls ed al Doo Lough Pass, tutte località che offrono panorami stupendi e solitari.
  • Dolmen Brownehill, Poulnabrone Dolmen, Proleek Dolmen, Carrowmore Megalitic Cemetery: i dolmen ed i circoli di pietre sono presenti in diverse località d’Irlanda e noi siamo rimasti sempre impressionati da questi monumenti preistorici. Il Dolmen Brownehill si trova nei pressi di Carlow, tra Glendalough e Kilkenny, ed è quello più grande in assoluto, sembra impossibile che in epoche così remote siano riusciti a spostare un masso di svariate tonnellate di peso. Il Poulnabrone Dolmen è particolare per la lastra calcarea tipica del The Burren. Il Proleek Dolmen è bellissimo, sembra un fungo, circondati dai campi da golf dell’Hotel Ballymascanlon, nella Cooley Peninsula vicino Carlingford. Il Carrowmore Megalitic Cemetery si trova vicino a Sligo e colpisce per l’elevato numero di dolmen e stone circle presenti a breve distanza tra loro. Secondo noi si può tornare in Italia senza aver visitato almeno uno di questi monumenti preistorici. Cashel: nel nostro percorso abbiamo visitato diversi siti storici/religiosi risalenti all’alto medioevo, molto importanti per il loro significato nella storia d’Irlanda. La maggior parte di questi siti si presenta in rovina, dopo le devastazioni operate dagli inglesi nei secoli passati, circondate da cimiteri, croci celtiche e torri rotonde molto caratteristiche. Al di là dell’elevato valore storico, questi siti ci sono apparsi molto tetri. Per questo motivo località come Glendalough o Monasterboice non ci hanno lasciato un ricordo emozionante. L’unico sito veramente suggestivo è stato Cashel, situato in cima ad una collinetta erbosa e ben visibile anche da lontano, affascina anche per aspetti architettonici.
  • Howth: si tratta di un porticciolo carino che in se non ha nulla di particolare, ma che al suo interno ospita una colonia di foche decisamente fotogeniche e per nulla infastidite dalla presenza umana. Quindi se volere incontrare queste simpatiche foche, vi consigliamo vivamente di andare a Howth;
  • Cliffs of Moher, The Burren: le Cliffs of Moher hanno il loro fascino e sono le scogliere più famose d’Irlanda, anche se a noi hanno impressionato maggiormente le Cliffs of Bunglass. Altre scogliere molto scenografiche le abbiamo viste a Loop Head, seppur meno alte hanno il vantaggio di disporre di parcheggio gratuito! Se a voi, come a noi, appare assurdo pagare per poter parcheggiare l’auto alle Cliffs of Moher, vi consigliamo un parcheggio “alternativo” che vi permette di visitarle gratuitamente. Arrivando da Liscannor, quindi da sud, a circa un km prima del visitors centre si trova, sulla sinistra, una piccola stradicciola sterrata ed in salita. Percorrendola per poche centinaia di metri si arriva ad un lungo tratto pianeggiante e si parcheggia l’auto nei pochi punti in cui la strada si allarga un po’. Sul lato destro della strada c’è un tracciato in salita, percorribile solo da fuoristrada e trattori, che permette di oltrepassare i muretti a secco ed in 5 minuti di facile cammino arrivate sul bordo delle scogliere. Quel giorno abbiamo anche incontrato l’agricoltore che stava concimando e che ci ha salutato tranquillamente. Ovviamente abbiamo contraccambiato ed abbiamo avuto cura di non calpestare il terreno coltivato e concimato con letame, di non avvicinarci troppo al bestiame al pascolo, camminando alla base dei muretti a secco. Le Cliffs of Moher meritano sicuramente alcune ore di visita, lasciando però il tempo per ammirare il paesaggio pietroso del The Burren, particolarmente aspro nei pressi del Poulnabrone Dolmen;
  • Kilkenny: tra le cittadine visitate è la più carina, con un bellissimo castello, molti edifici medioevali in ottime condizioni. Disponendo di più tempo ci sarebbe piaciuto visitare la Smithwick Brewery, visitabile solo su prenotazione ed in pochi orari prestabiliti.

I siti elencati sono solo quelli che, a nostro parere, ci sono sembrati veramente “da non perdere” in un viaggio in Irlanda. Tuttavia non possiamo negare che tanti altri siti ci sono comunque piaciuti moltissimo, come ad esempio il Dunguaire Castle vicino a Galway ed il centro storico della stessa Galway, la statua Janus Stone a Boa Island (Ulster), la Kilemore Abbey nel Connemara ecc.

Altre località visitate non le abbiamo volutamente citate in quanto, a nostro soggettivo parere, sono molto enfatizzate per motivi turistici e forse non meritano tanta fama. Ciò vale soprattutto per quel che concerne gli aspetti artistici ed architettonici di molti siti.

Il viaggio in Irlanda appassiona per altri aspetti: la cultura celtica e preistorica, i verdi paesaggi mozzafiato, sia costieri che dell’entroterra, il correre delle nuvole nel cielo spinte dal vento, gli improvvisi raggi di luce e gli arcobaleni, i pub ed i B&B irlandesi e soprattutto il carattere solare, gentile e disponibile degli irlandesi. Al ritorno da questo viaggio in Irlanda, nonostante i tanti km percorsi, ci siamo sentiti rilassati ed appagati, come raramente capita in altre tipologie di viaggio; nel rivedere alcune delle tante foto scattate lungo il percorso, ci ritornano subito in mente le atmosfere vissute, l’allegria e la spensieratezza di quei momenti…e ci accorgiamo che l’Irlanda ci ha lasciato un bel ricordo.

Go raibh maith agat Éire!

Sergio e Sonia

Scherubi@libero.it

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Gap of Dunloe

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Aasleagh Falls

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Kilemore Abbey

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Omey Island - Connemara

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cavallo alle isole Aran

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Dunguaire Castle

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Cliffs of Moher - Torre

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Cliffs of Moher

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Dingle

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Cliffs of Bunglass – Slieve League

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Leenane

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Dingle peninsula

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Little Skellig

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sotto il tumulo di Knowth

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sule a Little Skellig

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Skellig Islands

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Skellig Micheal

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Cashel

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Foca a Howth

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colonne - Giant's Causeway

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Carrick-a-rede Bridge

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pioggia in arrivo su Slieve League

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Giant's Causeway

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Proleek Dolmen

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panorama Aran

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Knowth



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