Atene, Milos, Santorini: le nostre grosse grasse vacanze greche

La storia di Atene, il mare di Milos e l'incredibile panorama di Santorini... Il tutto accompagnato dall'ottimo cibo greco!
Scritto da: Filippo176
atene, milos, santorini: le nostre grosse grasse vacanze greche
Partenza il: 18/08/2011
Ritorno il: 31/08/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
Un viaggio in Grecia era già stato sognato da tempo, ma ancora non realizzato. Fin da piccoli ci erano rimaste impresse le immagini di Atene con i suoi templi, e le casette bianche azzurre circondate dal blu del mare delle isole. Spinti dalla voglia di vedere con i nostri occhi questi luoghi e dall’amore per il cibo greco, scoperto già abbondantemente prima della partenza, abbiamo deciso con largo anticipo di prenotare le vacanze estive per la Grecia. Insieme a me, Filippo, e alla mia fidanzata, Giudy, quest anno abbiamo avuto il piacere di condividere le nostre vacanze con una coppia di amici, Fabio ed Elisa.

Milos è stata la nostra prima scelta durante la stesura dell’itinerario. Non è certamente un’isola sponsorizzata in molti cataloghi turistici, ma incuriositi dalle ottime “recensioni” degli altri turisti per caso l’abbiamo scelta fin da subito per la nostra voglia di mare e per la possibilità di vedere un’isola greca ancora non intaccata dal turismo di massa. Per quanto riguarda Santorini, chi non la conosce?! Le case bianche che si arrampicano sulla scogliera, il vulcano, Atlantide.. A posteriori è facile dire che la sua fama e le migliaia di visitatori che la raggiungono ogni giorno sono pienamente giustificati. Anche Atene non necessita di presentazioni ed è stata una scelta azzeccata includerla nel “tour”, sfatando anche alcuni commenti non favorevoli su questa città.

Sfruttando la linearità dell’itinerario e la possibilità di avere voli diretti dall’Italia sia per Atene che Santorini con easyjet, abbiamo deciso di passare 2 notti ad Atene, una settimana piena a Milos e le ultime 4 notti a Santorini. Consiglio di prenotare i voli con largo anticipo per abbatterne i costi che lievitano con l’avvicinarsi dell’estate: noi, prenotandoli già dall’inverno, abbiamo speso poco più di 100€ a persona con valigie al seguito. Inoltre, mentre Santorini è un’isola ricchissima di alloggi, Milos lo è decisamente di meno e quindi conviene contattare già dall’Italia i vari albergatori per trovare un posticino in pieno agosto. In ogni caso noi abbiamo deciso di fare tutto da casa per evitare fregature e perdite di tempo al nostro arrivo prenotando voli, traghetti e alloggi dall’Italia.

Dopo le premesse e le “giustificazioni” del viaggio veniamo ora al diario di bordo vero e proprio sperando che le informazioni e impressioni descritte possano essere utili ad altri turisti per caso in futuro.

1° giorno

La sveglia suona molto presto oggi! Dobbiamo raggiungere Milano Malpensa per il nostro volo easyjet in partenza per le ore 10:40! L’aereo parte puntuale e arriva dopo poco più di due ore nella capitale greca. Dopo uno spuntino in aeroporto prendiamo un treno della metro per il centro città per raggiungere il nostro hotel: purtroppo ci sono lavori non segnalati ad una stazione e ci tocca affrontare una scarpinata con le valigie sotto il sole in uno dei quartieri segnalati come tra i più brutti della città, Omonia (nulla di eccezionale per chi è già stato in paesi come Turchia e Tunisia, io più che malfamato lo definerei “caratteristico”). Dopo una bella sudata arriviamo finalmente all’Areos Hotel nei pressi del museo archeologico (prezzo 75€ per la camera doppia a notte), splendido alloggio con camere curatissime, ottima colazione e personale sempre attento a fornire assistenza e a consigliare le varie mete della città. Il pomeriggio ci rechiamo alla collina del Licabetto sulla cui cima si può salire a piedi o tramite una funicolare: optiamo per la seconda ipotesi (6€ andata e ritorno). Dai suoi 300 m di altezza è possibile avere un’ampia vista sulla città di Atene apprezzando quanto è enorme questa città. La visita è sicuramente molto suggestiva al tramonto, dove il sole si spegne dietro il colle dell’Acropoli, sul mare. Affamati scendiamo dalla funicolare alla ricerca di un pasto e ci rechiamo a piedi verso il quartiere Plaka dove ci fermiamo al ristorante Minoae. Si cena all’aperto sotto alcuni alberi, in una piazzetta nei pressi di una chiesa. Consumiamo la nostra prima insalata greca e degli assaggini vari (mezedes in greco) spendendo 13€ a testa. Con la pancia piena, prima di rientrare all’hotel, facciamo un giretto tra le caratteristiche vie del quartiere affollate di negozietti turistici e taverne, sempre con l’Acropoli illuminata come magico sfondo.

2° giorno

La sveglia suona presto. Il nostro obiettivo di oggi è il simbolo di Atene: il Partenone. Dopo la colazione con ottimo yogurt greco prendiamo un taxi per il centro città constatando che è sicuramente il miglior mezzo per spostarsi visto il basso costo (solo 3€ dall’hotel a piazza Monastiraki) e la comodità. Ci incamminiamo quindi tra gli splendidi vicoli contornati da taverne e viti che scendono verdi dai pergolati. Raggiungiamo l’affollatissima Acropoli e riconosciamo immagini già viste da noi, non dal vivo, ma sui libri di scuola. L’entrata al sito costa 12€ (gratuita per studenti) e permette anche di visitare con il medesimo biglietto altri siti storici della città. Sul colle, che domina la città, si riconoscono immediatamente il Partenone, attualmente in restauro, e le famose cariatidi. Dopo le foto di rito e un necessario rifornimento di acqua scendiamo dal colle e visitiamo il teatro di Dioniso, il teatro di Erode, il tempio di Zeus Olimpio, l’Antica Agorà e l’Agorà Romana (tutti gli ingressi sono compresi nel biglietto per l’Acropoli). Riposate un po’ le gambe ritorniamo per il pranzo al quartiere Plaka dove mangiamo ottimamente da Vizantino (12€ a testa per bifteki con pita, contorni e l’ottimo caffè frappè). Per il pomeriggio era prevista la visita al museo archeologico di Atene, sicuramente uno dei più affascinanti del mondo, ma purtroppo al nostro arrivo scopriamo che incredibilmente il museo chiude alle 16 al contrario di quanto scritto sulla nostra guida. Incredibile! Di venerdì poi.. Amareggiati rientriamo in hotel per una doccia. Approfittiamo dell’imprevisto per anticipare la nostra uscita serale e per visitare i vivaci negozietti di Monastiraki e Plaka, i Giardini Nazionali e il Parlamento. Ceniamo da Zobbas con un’ottima pita gyros (6€ a testa) e con uno yogurt da fresko.

3° giorno

Oggi è una giornata di trasferimento. Salutiamo Atene, che ci ha piacevolmente impressionati, per raggiungere finalmente il mare di Milos. Giungiamo quindi all’aeroporto di Atene dove il nostro “volo” Olympic Air parte per le 11 e 30 (costo per persona circa 50€). Spieghiamo subito le virgolette che accompagnano la parola volo: l’aereo è ad elica e trasporta solo 30-35 persone. La traversata, della durata di una mezzora, è “allietata” dal forte rumore delle eliche, ma è allo stesso tempo emozionante per la vista sul mar Egeo e per l’atterraggio nel piccolo aeroporto di Milos. All’aeroporto attendiamo il proprietario dell’appartamento ormai prenotato da mesi, Pension Ioanna, che ci conduce in quella che sarà la nostra nuova casa per una settimana. L’appartamento è nella periferia del centro principale dell’isola, Adamas, ed è immerso in un bel giardino in cui vivono almeno venti gatti (costo 55€ al giorno a camera). Subito ci facciamo accompagnare ad Adamas per affittare una macchina necessaria per le strade non sempre convenzionali dell’isola e per uno spuntino. Prendiamo, non molto convinti per le sue dimensioni e la scortesia del titolare, una Renault Megane per 45€ al giorno da RAC, sul lungomare. Dopo un veloce spuntino con l’ormai classica pita (2€) siamo pronti per il primo tuffo nelle limpide acque di Milos. La meta del pomeriggio è la spiaggia di Paleohori nel sud dell’isola. La spiaggia è spettacolare: la sabbia è rossa, le rocce che la contornano sono a tratti rosse e a tratti giallo-zolfo, l’acqua è chiara ed è un piacere osservare con la maschera i pesci e le sorgenti sottomarine. Rientriamo tardi dal mare al nostro appartamento e usciamo per la cena diretti alla taverna Barko. Gustiamo insalata greca, un fantastico polpo al vino, calamari fritti e fagottini al formaggio (pitarakia) tipici di Milos spendendo 10€ a testa. Dopo una breve passeggiata sull’affollato lungomare siamo pronti per andare a riposare.

4° giorno

Al nostro risveglio notiamo felicemente che il vento è calato rispetto al giorno precedente e decidiamo quindi di visitare alcune località che si trovano sulla costa nord dell’isola, la più esposta al Meltemi. Prima di tutto questo però, passiamo ad Adams per farci cambiare la Megane con una più pratica Matiz, che ci accompagnerà, suo malgrado, per il resto della settimana. Attraversiamo quindi le strade strette e tortuose di Milos fino a Firopotamos, delizioso paese di pescatori, con casette bianche che presentano variopinti garage non utilizzati dagli abitanti per le macchine, ma per le loro barche. Nel paese è presente una piccola spiaggetta attrezzata, ma la forza del mare e la presenza di alghe sconsigliano un bagno. Ci spostiamo quindi nella vicina Mandrakia, altro paesino di pescatori caratteristico e imperdibile, in cui l’unico rumore è quello del vento. Raggiungiamo, a lato del paese, alcuni scogli bianchi, calcarei, su cui è possibile prendere il sole. Siamo solo noi quattro, il mare, le onde. Pranziamo con gnocco e panini presi al forno del paese e ci dirigiamo a Tripiti per la visita delle catacombe (2€), le uniche della Grecia. Vicino alle catacombe, lungo un sentiero sterrato contornato dagli ulivi, è presente inoltre un antico teatro e un cartello in lingua inglese che indica il luogo in cui è stata rinvenuta da un contadino la famosa statua della Venere di Milo. Accaldati, ci fermiamo per un caffé frappè ed una coca rinfrescante. La nostra voglia di fare un bagno ci porta al pittoresco villaggio di Klima, in cui ci lanciamo in tuffi e immersioni dal molo. Klima si affaccia sull’ampio golfo di Adamas ed è costituita anch’essa da casette bianche con porte, finestre e garage di tutti i colori: dal caratteristico blu, al verde, al rosso, al viola. Rientriamo all’appartamento per la doccia e usciamo in direzione Plaka, il capoluogo dell’isola. Plaka è sicuramente il più bel paese di Milos, in stile tipico cicladico, con strette vie che formano un labirinto, case bianche e blu, gatti. Le strette vie sono occupate da abitazioni, taverne, negozietti e il tramonto visto dal piazzale della chiesetta è impareggiabile. Ceniamo ottimamente da Archountoula, tra le vie del paese, con insalata greca, Moussaka e Souvlaki (17€ a testa), prima di far ritorno ad Adamas.

5° giorno

Dopo la giornata “on the road” è tempo di un po’ di relax. Puntiamo al sud dell’isola, alla spiaggia di Tsigrado. Già dall’alto il panorama è stupendo: si osserva una piccola lingua di sabbia contornata da un lato dal mare e dall’altro dalla roccia. Raggiungere la spiaggia non è però così semplice: occorre scendere in una stretta via verticale tra le rocce, utilizzando una fune come supporto (si consiglia un’abbigliamento idoneo, non è una discesa da infradito!). La fatica è sicuramente compensata dall’acqua limpidissima, dai pesciolini colorati e dalla sabbia fine. Dopo alcuni bagni però, scocciati dalla sabbia trasportata dal vento che cade dalle pareti rocciose circostanti, ci spostiamo nella vicina spiaggia di Firiplaka, a nostro avviso la più bella dell’isola. Firiplaka, come Paleohori, è una lunga spiaggia in parte attrezzata dove la limpidissima acqua degrada lentamente. Le alte rocce che la contornano sono di mille colori e su di esse, tra gli ulivi, si affacciano timide le capre. Lasciato il mare, prima di rientrare all’appartamento, passiamo al Carrefour di Triovassalos, il supermercato più rifornito dell’isola, per fare provviste. Alla sera ceniamo alla taverna Bilancia ad Adamas, situata vicino ad un vecchio mulino, in periferia. Il menù è ridotto, ma il cibo cotto alla griglia è eccezionale, così come la gentilezza e l’ospitalità dei proprietari. Assaggiamo bistecca di maiale, frittelle di pomodoro e polpette alla griglia (10€ a persona).

6° giorno

Oggi il vento è forte: si punta ancora verso sud! Arriviamo quindi a Provatas dove prendiamo ombrellone e lettini per la prima volta nella nostra vacanza (6€). La spiaggia è dorata, l’acqua limpida e le rocce rosse che la incorniciano sono spettacolari. Pranziamo al sacco e ci spostiamo nel pomeriggio ad Agia Kiriaki. Il mare qui è come nel resto dell’isola stupendo, ma ha la particolarità di essere incredibilmente azzurro e trasparente per via dei sassi bianchi sul fondale. Rientriamo quindi per una doccia al nostro appartamento e decidiamo di cenare in una delle taverne che si affacciano sulla spiaggia di Provatas visitata in mattinata. La scelta della taverna è però infelice perchè seppur il pesce è freschissimo e la posizione sul mare è stupenda, la cucina non è speciale e il conto è salato (19€ a testa). Mangiamo calamari fritti, seppia alla griglia e polipo al vino prima di rientrare ad Adamas per una passeggiata tra i negozi sul lungomare.

7° giorno

Alcune calette di Milos sono solo raggiungibili via mare e quindi, nei giorni precedenti, avevamo prenotato un’escursione in barca a vela. Il lungomare di Adamas, la sera, è ricco di persone che propongono la propria imbarcazione per tour attorno al’isola: noi scegliamo la barca Andromeda (30€ a persona). Vista la partenza fissata per le ore 11, sfruttiamo il tempo a nostra disposizione per una passeggiata tra i vicoli più nascosti di Adamas, dove, tra le case bianche, fanno comparsa tanti simpatici gatti. Lasciamo quindi il porto di Adamas dove è ormeggiata la nostra barca e ci dirigiamo verso l’uscita dell’ampio golfo, ammirando luoghi visitati nei giorni precedenti come Klima, Tripiti e Plaka. Il mare però, durante la traversata, si fa via via più grosso e le onde fanno ballare la barca rendendo il viaggio avventuroso. Dall’imbarcazione è comunque possibile osservare le strane e colorate formazioni rocciose che manifestano il passato vulcanico dell’isola. Raggiungiamo dopo più di un’ora e mezza l’obiettivo principale della nostra escursione: Kleftiko. Kleftiko è una piccola baia incastonata tra rocce bianche, ricca di grotte in cui è possibile nuotare osservando grandi pesci che si muovono nell’acqua trasparente. Passiamo due ore tra tuffi, foto, nuotate e giri in gommone tra archi naturali e grotte. Ripartiamo scoprendo che l’altra fermata prevista per la nostra escursione è stata annullata per il mare mosso. Sostiamo, dopo un viaggio particolarmente movimentato e bagnato, alla taverna di Emborio, situata direttamente sul mare, per un pranzo insolito alle 5 di pomeriggio. La taverna appare subito rustica, con cibo fresco proveniente direttamente dall’orto del proprietario: assaggiamo insalata greca, maiale con cipolle, fagioli giganti nel sugo, polpette e una frisella con pomodoro, feta e olive. Dopo un ottimo ed economico pasto (12 € a persona) facciamo rientro al porto di Adamas. La gita è stata nel complesso divertente, soprattutto per il movimentato viaggio in barca; nulla è però stata la comunicazione tra equipaggio (formato dal capitano e da due ragazzini con al massimo 10 anni) e passeggeri. La sera ci concediamo una passeggiata tra i negozi di Plaka e, visto l’orario del pranzo, ci “limitiamo” ad un’ottima pita gyros ad Adamas come cena. Prima di andare a letto sorseggiamo l’amato caffè frappè sul lungomare, accompagnato da una crepes alla nutella.

8° giorno

Partiamo presto verso la baia di Sarakiniko, sulla costa nord di Milos. Il panorama è sensazionale già dall’alto: rocce bianche, di calcare e acqua azzurra. Passiamo un’ora a camminare e fare foto nel deserto bianco. Risaliamo quindi sulla nostra Matiz alla ricerca di una spiagetta per un bagno, giungendo a Pollonia, sulla punta nord-est dell’isola. Ci fermiamo sulla stretta lingua di sabbia vicina al porto, ombreggiata dalle tamerici, con mare calmo e acqua limpida. Pranziamo in una delle tante taverne che espongono polipi ad essicare sul lungomare: Captain Nikolas. Assaggiamo insalata greca, polpette speziate e fritelle al pomodoro (25 € in due) non eccezionali per gli alti standard a cui eravamo abituati. Per il pomeriggio decidiamo di partire all’avventura in direzione ovest, verso la parte selvaggia dell’isola. Attraversiamo, lungo le difficili e sconnesse strade sterrate, colline ricoperte da olivi ed arbusti, abitate solo da capre e pastori che vivono in casette isolate, fuori dal mondo. In tutto il pomeriggio incrociamo solo altre tre macchine di temerari turisti, che, come noi, si inoltrano in questo incredibile paesaggio per raggiungere calette nascoste. Dopo più di un’ora di macchina arriviamo ad Ammoudaraki, spiaggetta con bel mare e pochissime persone. Ci spostiamo quindi a Triades, dove il mare è più bello e l’ampia spiaggia è sabbiosa. Soddisfatti per l’intensa giornata e per aver scoperto scorci selvaggi ed intatti dell’isola facciamo rientro ad Adamas. Sfruttiamo l’ultima serata in cui abbiamo a disposizione la macchina per ritornare a Plaka, da Archountoula, dove avevamo cenato divinamente alcune sere prima. Mangiamo, per 25 € in due, pork souvlaki, seppie con riso e crocchette di formaggio. Salutiamo poi Plaka e i suoi stupendi vicoli per fare ritorno ad Adamas.

9° giorno

Durante la colazione, consultando la carta dell’isola, ci viene l’idea di raggiungere la spiaggia della miniera abbandonata di zolfo, sulla costa est. La strada è asfaltata fino a Zefiria, poi sterrata per un lungo tratto: la miniera di zolfo non sembra comparire mai e il percorso si fa sempre più difficile per la nostra piccola macchina. Giungiamo finalmente sulle ultime rampe di una discesa ripida in cui le grosse pietre del fondostrada sbattono sotto la nostra Matiz. Scorgiamo però un panorama spettacolare, dove edifici in pietra si arrampicano su un lato di una collina e macchinari arrugginiti manifestano l’antico passato minerario di questo sito. La vita sembra essersi fermata il giorno dell’abbandono: in alcuni edifici, parzialmente crollati, si scorgono letti, i carrelli per il trasporto del materiale sono ancora sui lori binari e l’odore dello zolfo è ben distinguibile. Lasciamo la miniera soddisfatti per aver scelto di raggiungerla, ma preoccupati per il viaggio di ritorno. Grazie all’abilità del nostro pilota riusciamo a superare le difficoltà del percorso e a raggiungere la bella spiaggia di Firiplaka, già visitata nei giorni precedenti. Il pomeriggio rientriamo ad Adamas per riconsegnare la nostra mitica macchina che ne ha viste di tutti i colori in questi giorni e pranziamo con una pita gyros ed una fetta di torta. Ci fermiamo per un ultimo bagno a Milos nella spiaggia di Papikinou, vicinissima al nostro appartamento e affacciata sul golfo di Adamas. La spiaggia è piccola, l’acqua non brutta e si può godere dell’ombra delle tamerici. Per cena ritorniamo alla taverna Bilancia, dove mangiamo insalata greca, bistecca di maiale e polpette. Tutto ottimo ed economico come la volta precedente (10€ a testa). Facciamo quindi un ultimo salto in centro ad Adamas prima di salutare la stupenda Milos il giorno seguente.

10° giorno

Dopo aver salutato appartamento, proprietari e gatti ci incamminiamo verso il porto di Adamas. Oggi purtroppo dobbiamo lasciare Milos alla volta di Santorini. Da un lato siamo felici di raggiungere una nuova isola per scoprire nuove cose, dall’altro siamo tristi perchè i giorni di vacanza rimasti stanno via via diminuendo. L’attesa al porto è lunga per il ritardo di 2 ore del nostro traghetto: la nave Prevelis della compagnia Anek Lines, prenotata già dall’Italia (18€ a persona). Benediciamo comunque il fatto che per oggi sia prevista una nave lenta perchè i catamarani veloci sono cancellati per mare mosso come successo per molti giorni durante la nostra settimana a Milos. Dopo tre ore e mezza di viaggio su questa nave un po’ vecchiotta arriviamo al minuscolo porto di Santorini dove ci attende, nascosto tra i mille affittacamere urlanti, il proprietario del nostro appartamento. Subito siamo impressionati dall’imponente scogliera e dai suoi differenti colori, risultato delle innumerevoli eruzioni che hanno caratterizzato l’isola nei millenni. Arriviamo quindi a Fira al nostro appartamento, Villa Rose (90€ al giorno per un appartamento da quattro persone). Subito siamo colpiti dalla straordinaria accoglienza, dalla piscina, dall’idromassaggio, dal frigo che ci viene riempito gratuitamente ogni mattina per la colazione e dalle mille informazioni. Dopo la doccia usciamo in centro dove ammiriamo gli ultimi momenti dello spettacolare tramonto del sole nella caldera e ci perdiamo tra i vicoli affollati di turisti, sparsi tra i negozi di souvenir e di moda. Ceniamo, dopo una lunga ricerca, da Nikolas, locale piccolo, ma caratteristico. Assaggiamo, per 10€ a persona, un ottimo pasticcio di maccheroni, insalata greca, pomodori e peperoni ripieni di riso (yemista).

11° giorno

Ci svegliamo presto per visitare il piccolo museo dell’Antica Thera (gratuito per studenti), che raccoglie reperti di Akrotiri, città minoica distrutta dalla grande eruzione del vulcano avvenuta nel 1600 a.C. . Il museo è interessante e raccoglie utensili, vasi e affreschi ritrovati nel sito che purtroppo non è visitabile. Approfittiamo dell’orario per passeggiare nelle strette strade di Fira senza i turisti che l’affollano la sera e ci godiamo lo stupenda vista della caldera, del vulcano e delle casette bianche incredibilmente sospese sulla scogliera. Il giorno precedente avevamo prenotato direttamente dalla proprietaria di Villa Rose il giro della caldera con la Kamari Tours per 30€ a testa. Attendiamo quindi l’autobus che ci porta all’imbarcazione ormeggiata al porto di Athinios. La prima tappa della giornata è Nea Kameni, il nuovo vulcano attivo che si è formato proprio al centro della caldera (2€ per l’entrata). Accompagnati da una guida che parla anche italiano scopriamo l’interessante storia dell’arcipelago di isole che si è venuto a formare nei secoli, passeggiando tra i vari crateri. La seconda fermata è quella delle sorgenti calde, dove, dopo una nuotata di 100 m dalla barca, è possibile fare un bagno in acque che hanno la temperatura di 35°C. La terza sosta è l’isola di Thirasia, dove, dopo alcuni tuffi nell’acqua limpida in cui galleggiano le pomici, ci concediamo un pranzo a base di pesce. Mangiamo ottimamente alla taverna Kamara con polpo alla griglia e calamari fritti (10€ a persona). Dopo aver riattraversato la caldera facciamo ritorno a Fira, dove recuperiamo la Micra presa a 35€ al giorno sempre grazie all’aiuto della gentilissima proprietaria del nostro appartamento. La sera decidiamo di godere del tramonto da Imerovigli. Ci sono poche parole per descriverlo. Imerovigli è, come Fira, adagiata sulla scogliera ed è ricca di abitazioni con piscine e cafè di lusso. Il panorama è come sempre stupendo: case bianche, cupole delle chiesette azzure, roccia marrone, mare blu. Tutto incredibilmente in equilibrio. Veniamo baciati anche dalla fortuna: proprio quella sera è previsto uno spettacolo pirotecnico che coinvolge tutta l’isola, la Volcano Eruption. Per mezzora, seduti su un muretto, assistiamo ai fuochi d’artificio lanciati dall’isola di Nea Kameni che simulano un’eruzione vulcanica con tanto di colate di lava. Facciamo poi rientro a Fira, dove ceniamo con una pita gyros da Obelix prima di perderci tra i negozi.

12° giorno

Come prima tappa della giornata scegliamo il caratteristico paese di Pyrgos, immerso tra le basse viti di Santorini. Tra i vicoli, in cui i carichi pesanti sono trasportati ancora dagli asini, si respira l’atmosfera di un paese non invaso dal turismo. Alcune case, sempre decorate da fiori color porpora, sono ocra, colore originario di tutte le abitazioni dell’isola. Il paese è dominato dalle chiese, con le campane disposte in fila, su più piani, come in una cartolina. Lasciamo Pyrgos per raggiungere la Red Beach, nei pressi di Akrotiri. La vista della spiaggia contornata da alte rocce rosse è stupenda, ma le tante persone e le frane di sassi sui bagnanti non la fanno godere a pieno. Il pomeriggio ci spostiamo in barca verso la White Beach per 5€ a persona: niente di speciale. Consiglio di tenere i 5€ in tasca. Dopo aver fatto ritorno alla nostra macchina raggiungiamo il faro situato a Cape Akrotiri da cui si ha una bella vista panoramica sulla caldera. Sostiamo poi all’appartamento per una doccia e ci spostiamo verso Oia, nella parte nord dell’isola. Lasciata la macchina in un parcheggio ci addentriamo nei bellissimi vicoli, ricchi di negozi, assieme ad una folla di persone alla ricerca del miglior posto per osservare il famoso tramonto. Troviamo un angolino ancora libero sotto due mulini a vento in disuso. Da lì osserviamo il sole che prima sembra appoggiato sull’acqua e che poi, piano piano, si spegne nel mar Egeo, tra gli applausi delle persone, come ad uno spettacolo. Superati i vicoli intasati dalle persone che rientrano dai loro appostamenti, ceniamo alla taverna Blue Sky con un’insalata di Santorini a base di pomodorini, formaggio tipico e capperi, con melanzane ripiene e Kebap (15€ a testa). Dopo l’ottima cena facciamo ritorno a Fira per una passeggiata tra i negozi, prima di andare a letto.

13° giorno

E’ il nostro ultimo giorno pieno di vacanza. Usciamo presto per visitare il museo archeologico, nel centro di Fira (ingresso gratuito per studenti). La collezione esposta, costituita prevalentemente da vasellame, è limitata e, a mio avviso, poco interessante. Ci spostiamo quindi in direzione Kamari dove, prima di concederci una giornata al sole, visitiamo le rovine dell’Antica Thera (ingresso gratuito per studenti, 2€ normale). Il sito è ampio, arroccato su un colle, proprio come le attuali città costruite a strapiombo sulla caldera. Osserviamo resti di abitazioni, un teatro, bagni romani, basiliche, contornate da un bel panorama che spazia fino alle isole vicine. Dopo la visita culturale della mattina ci concediamo il “lusso” di ombrellone e lettini presso la spiaggia nera di Kamari (6 €). Il mare è bello, il lungomare ricco di negozi e i sassolini neri bruciano! Trascorriamo la giornata in spiaggia, pranzando stranamente con pita gyros e insalata di frutta. Rientriamo all’appartamento per riconsegnare la macchina e ci concediamo gli ultimi tuffi nella piscina sotto casa. La sera ceniamo ottimamente da Mama’s House, nel centro di Fira. Assaggiamo frittelle di pomodoro, souvlaki e maiale in salsa di vino accompagnato da peperoni e funghi per 15 € a testa. Un degno saluto all’ottima cucina greca! Ci perdiamo poi tra i vicoli di Fira alla ricerca degli ultimi souvenir da riportare in Italia.

14° giorno

Chiudiamo le valigie e ci facciamo accompagnare dai proprietari del nostro appartamento al vicino aeroporto. L’aeroporto è minuscolo e disorganizzato per il numero di turisti che arrivano ogni giorno a Santorini. Attendiamo la partenza del nostro volo easyjet ripensando alle mille cose fatte in queste due intense settimane.

Salutiamo la Grecia consapevoli di averne visto solo una piccola parte, ma questa piccola parte sarà per sempre nei nostri ricordi, nei ricordi di una stupenda vacanza…

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Tramonto a Santorini

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