Sospesi a picco sul vuoto, questi incredibili monasteri raccontano la storia della Grecia

Scritto da: Mister66
sospesi a picco sul vuoto, questi incredibili monasteri raccontano la storia della grecia

Alla scoperta dei celebri Monasteri di Meteora, uno dei siti storico-religiosi più importanti della Grecia ed esempio straordinario della fede cristiano ortodossa.

Diario di viaggio

Faenza – Sabato 23 Settembre

Sono le 16:00, passiamo al bar di Vince per un buon caffè, sapendo già che per i prossimo giorni sarò costretto a berne dei pessimi. Andiamo in Grecia, il nostro quarantesimo stato. L’aereo per Atene doveva decollare alle 19:40 e arrivare alle 22:50, ma un’ora di ritardo complica i nostri programmi. Arriviamo ad Atene e con un poco di difficoltà riusciamo a ritirare la macchina e raggiungiamo il nostro Hotel (Still Athens) alle 2:30 del mattino.

Atene – Domenica 24 Settembre

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8:30 ora della colazione, ma per farla dobbiamo andare in un bar che dista 200 metri. Un locale dal nome italiano, ”La Pizzetta”. Siamo preoccupati perchè sono giorni che cerchiamo di prenotare la visita al Partenone senza successo e quindi la nostra prima destinazione è l’Acropoli. Con una bella passeggiata tutta in salita raggiungiamo la biglietteria e scopriamo che non riuscivamo a prenotare perchè oggi è tutto gratis, ritiriamo il nostro ticket omaggio e la nostra entrata è alle 12:00. Abbiamo molto tempo e dopo aver fatto delle foto da un punto panoramico scendiamo per visitare l’Agorà, anche qui ritiriamo il biglietto omaggio e iniziamo la nostra visita. Qui ho una pessima idea, far volare il mio nuovo drone, pensando che nessuno mi avrebbe notato. Invece 2 minuti dopo una guida arriva chiedendomi di farlo atterrare, il mio primo volo è stato un fallimento. Riprendiamo a girare e arriviamo al tempio dedicato ad Efesto, non grandissimo ma bello e ben conservato. Continuiamo a camminare tra queste affascinanti rovine dell’antica Grecia, concludiamo con il museo dell’Agorà dove possiamo ammirare delle teste scolpite nel marmo e tutte risalenti a prima di Cristo, colpisce la splendida fattura di queste sculture.

Siamo a fine settembre, ma il caldo è davvero notevole e si fa sentire. Facciamo una sosta, 2 caffè, 2 acque gassate, arriva il conto e scopriamo che le bottigliette da 250 cc costano 3.50 l’una, 14 euro al litro. Ore 12:00, entriamo nell’Acropoli, subito sulla destra troviamo un anfiteatro molto bello che mi ricorda tanto quello di Taormina. Finalmente, eccolo davanti a noi il Partenone, era veramente da tanto tempo che desideravo vederlo, scatto innumerevoli foto e rimango li a guardarlo assaporando al meglio questo fantastico momento. Molto bello è anche l’Eretteo con le Cariatidi, questo tempio piace molto ad Iris e quindi gli scatto diverse foto con questo sfondo. Da qui oltre a godere dei resti dell’antica Grecia si può apprezzare un bel panorama su tutta la città di Atene.

Scendiamo dal sacro monte e ci dirigiamo verso il centro, ci riposiamo con due birre all’Hard Rock Caffè, ascoltiamo un pò di musica faccio una foto ad una lettera di Bruce Springsteen, compro una maglietta ad Iris e poi ci ritiriamo per un riposino in camera. Riprendiamo da piazza Syntagma, dove per pochi minuti manchiamo il cambio della guardia al parlamento greco. Fotografiamo le guardie con le loro caratteristiche uniformi e poi ci dirigiamo verso il Licabetto, il punto più alto della città. Per arrivarci facciamo un bel tratto di strada in salita per poi prendereuna funicolare.

Il posto è bellissimo ed è possibile ammirare Atene a 360 gradi anche se le nuvole ci impediscono di goderci a pieno il tramonto, ma va bene cosi. Lasciamo questo bel posticino per andare a cenà lungo la strada passiamo davanti ad un locale che ci ispira per un aperitivo e ci lasciamo tentare. Adesso è ora di cenare, abbiamo prenotato in centro un tavolo tra tante persone, ci riempiamo la pancia con una tipica cena Greca. Dopo cena una passeggiata ai piedi dell’Acropoli illuminata ci da la buona notte.

Atene – Lunedi 25 Settembre

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Facciamo colazione alla Pizzetta e con zaino in spalla recuperiamo la nostra Nissan Micra bianca e partiamo, ci aspettano 350 km da percorrere, oggi la nostra destinazione sono le Meteore, dei monasteri arroccati su delle strane rocce. Arriviamo a Kalambaka, il paese che si trova nel mezzo di queste formazioni rocciose e prendiamo la camera all’hotel Meteora. Posiamo gli zaini e usciamo, non vogliamo perdere tempo, abbiamo voglia di immergerci in questo fantastico paesaggio. Leggiamo su internet che i monasteri non sono sempre tutti aperti, ne sono rimasti 6 un (tempo ne esistevano 24). Il primo che visitiamo è il Varlaam. Arriviamo ai piedi del Monastero e la vista che abbiamo davanti è favolosa, sembra di essere immersi in una storia fantascientifica tipo Il Signore degli Anelli. Iniziamo a salire la scale e il panorama intorno a noi si fa sempre più interessante, un tempo si poteva accedere ai monasteri solo con delle carrucole movimentate a mano e questo teneva gli abitanti del posto al sicuro dai vari saccheggi e invasioni varie. Dentro è molto bello, c’è un cortile con un pozzo, i dormitori per i monaci e la cappella di preghiera, quest’ultima tutta affrescata, veramente bella. All’interno non si possono scattare foto, io riesco a farne diverse, non si fa, mi ricorda Iris. Lasciamo a malincuore questo posto ma abbiamo altri luoghi da visitare. La seconda Meteora è la Roussanou, anche qui percorriamo molte scale per arrivare in cima e poi tramite un ponticello entriamo (dimenticavo, facciamo un ticket di 3 euro a testa per ogni Monastero). Questo è molto più piccolo del precedente, ma non meno bello, il panorama rimane bellissimo e anche qui scatto delle foto nella cappella, ma qui vengo rimproverato da una inserviente. Torniamo alla macchina e ci fermiamo in un parcheggio panoramico per scattare le nostre foto.

Tornando verso il nostro albergo ci imbattiamo in un’altra Meteora aperta, guardiamo l’orologio e abbiamo il tempo di visitare anche questa. Nicolaov Ananauca è la nostra numero 3. Anche qui tanti scalini, questo monastero è molto piccolo e su più piani, anche qui una cappella affrescata, di piccole dimensioni ma molto bella. Il monastero si erge su più livelli, dove l’ultimo è una terrazza con una vista favolosa, io soffro molto l’altezza, mi sforzo e resisto perchè la bellezza delle cose che vedo è più forte della mia paura. Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso il nostro albergo, una volta giunti in camera si scatena un fortissimo acquazzone. Il tempo sembra darci una tregua, decido di far volare il drone, torniamo nel punto più panoramico delle meteore e lo faccio decollare, non si potrebbe ma approfitto che a quest’ora si vedono poche persone, riesco a farlo volare per poco tempo perchè comincia nuovamente a piovere e allora rimettiamo tutto a posto e andiamo a mangiare al ristorante Meteora, non hanno molta fantasia per i nomi. La serata si conclude con una grigliata di carne e patatine fritte, accompagnate da due birre ghiacciate.

Kalambaka – Martedi 26 Settembre

Mi sveglio alle 6:00 con l’intenzione di far volare il drone, piove e quindi torno a letto, colazione alle 8: riprendiamo il giro. Iris ha voglia di fare una strada diversa per avere una vista diversa, ma prima vorremmo visitare la gran Meteora, arriviamo sul posto e scopriamo che oggi è chiusa, possiamo ammirarla solo da fuori, anche qui i panorami sono una cosa incredibile. Continuiamo a girare, fare soste panoramiche e scattare foto fino alle 11:30, poi ci atteniamo al programma che prevede di andare a Delfi, 250 Km ci separano, si parte. Una particolarità che notiamo è che le autostrade sono deserte e gli autogrill di più, pochissime macchine girano, cosa ben diversa quando ci si avvicina ad Atene. In tutti i posti che andiamo troviamo delle colonie di gatti, se è vero che conquisteranno il mondo credo proprio che abbiano iniziato dalla Grecia.

Arriviamo al parco archeologico di Delfi, facciamo il biglietto (12 euro a persona) e iniziamo prima dal museo. Il nostro interesse ricade su tre opere in particolare, tutte risalenti a 450 anni AC. La Sfinge Alata, i Gemelli Cleobi, Bitone e ultima Auriga di Delfi, una statua in bronzo alla guida di una biga. Usciamo e ci dirigiamo verso il parco archeologico, una volta entrati respiriamo la storia della Grecia, di rilevante il teatro risalente al 160 a.C., la mia passione per l’archeologia è appagata. Sono le 17:00 ci avviamo verso l’uscita, abbiamo ancora un piccolo tratto di strada, abbiamo il nostro albergo a Itea, una cittadina sul mare. Arrivati scopriamo che sul balcone che ha vista sul mare ci sono due sedie ed un tavolino, perfette per un aperitivo. Usciamo per una passeggiata sul lungomare prima di cena, si respira una piacevole serenità e noi ce la godiamo tutta. Troviamo un ristorantino a pochi metri dal mare e ci mangiamo due piatti a base di pesce con del modesto vino bianco locale, la serata scorre piacevolmente e la completiamo con una grappa che il cameriere ci offre.

Itea – Mercoledi 27 Settembre

Abbiamo trascorso la nostra ultima notte di questo breve viaggio in Grecia, l’aereo parte alle 19.25 e per oggi non abbiamo un programma. Facciamo colazione e decidiamo di tornare ad Atene, avremmo piacere di visitare lo stadio Panathinaiko, qui nel 1895 vennero ospitate le Olimpiadi. Giunti in città parcheggiamo la macchina e ci fermiamo a mangiare in un fast food.

Arriviamo sul posto e per entrare ci chiedono 20 euro a testa, decidiamo di non fare il biglietto, quello che si vede dalla grande cancellata è la stessa cosa che si può ammirare da dentro. Facciamo una passeggiata verso il centro e dopo un gelato e l’acquisto di dolcetti tipici torniamo a prendere la nostra auto, che ci ha accompagnato per 800 km, per andare in aeroporto, concludendo questo viaggio pieno di belle emozioni e scenari favolosi.

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