Israele e Giordania Fai da te 2

Un viaggio tra natura e cultura
Scritto da: Fef
israele e giordania fai da te 2
Partenza il: 30/12/2010
Ritorno il: 09/01/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Dall’idea iniziale di visitare solo Petra abbiamo deciso di trasformare la nostra vacanza in un giro un po’ più lungo tra Israele e Giordania per una decina di giorni totali. Abbiamo visitato luoghi magnifici e qualcuno un po’ meno… un viaggio veloce, divertente, ricco di cultura, religione e natura. Insomma, molto vario e intenso. Lo consiglio vivamente a chi non vuole passare troppe ore in volo per raggiungere mete esotiche e cerca delle emozioni forti. Partendo da Tel Aviv siamo andati a Tiberiade, abbiamo attraversato il confine con la Giordania a Nord scendendo poi verso Ajlun e Jerash fino ad Amman. Dalla capitale ci siamo spostati verso Sud facendo tappa a Madaba, sul Monte Nebo e al castello di Shobak per arrivare poi a Petra. Dal regno nabateo ci siamo spostati nel deserto di Wadi Rum e poi siamo tornati ad Amman. Ultima tappa del viaggio è stata la splendida Gerusalemme. Petra è davvero magnifica e merita di essere stata nominata una delle Sette Meraviglie del Mondo. Oltre al famosissimo Tesoro, la cui vista dal Siq toglierebbe il respiro a chiunque, sicuramente è da visitare la zona del Monastero. A piedi ci si impiega circa 50 minuti a meno che non si visiti il sito con 40°! La vista dall’alto del Monastero e di tutto il territorio circostante e del Wadi Araba è stupenda. Siamo saliti anche sull’altura del sacrificio. Anche da qui il panorama è stupendo. Conviene salire dalla scalinata situata a metà strada tra il Tesoro e il Teatro e scendere dalla parte opposta che è molto più ripida ma offre un percorso suggestivo, soprattutto se fatto al tramonto. Per chi volesse visitare la Piccola Petra, consiglio di farci un giro di un paio d’ore prima di visitare la vera Petra. Nel Wadi Rum abbiamo fatto un giro con una jeep, una corsa pazza tra le dune ma molto d’effetto. Il deserto e le rocce rosse sono magnifiche e ogni scorcio è una sorpresa. Bellissimo. Inutile dire che ci siamo divertiti un sacco a fare il bagno nel Mar Morto. Era impossibile nuotare ma galleggiare in quelle acque strane, piene di sale e nella totale assenza di uccelli, gabbiani o vegetazione intorno, è proprio particolare. Amman ci ha colpiti più per i locali e il contrasto tra vecchio e moderno, stile occidentale e stile arabo mescolati di continuo. L’ultima tappa importante del viaggio è stata Gerusalemme, una perla nel deserto. E’ una città fantastica, piena di contrasti, si sente la forte presenza delle diverse religioni, ogni angolo è da scoprire. Guardare il muro del pianto quando in sottofondo si sente il richiamo del muezzin o le campane di una chiesa cattolica, fa venire i brividi per l’emozione. Anche la sola vicinanza con i fedeli è coinvolgente. Fuori dalle mura tutto cambia, è una città moderna con negozi e locali quindi si può trovare di tutto. Davvero bella. Gli altri posti che abbiamo visitato non ci hanno colpito particolarmente per cui non ne scriverò. Credo solo che Israele meriti una visita molta più approfondita se una persona vuol compiere un pellegrinaggio o è comunque mossa dalla fede altrimenti non si trovano dei posti veramente belli da vedere salvo Gerusalemme.

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TRASPORTI

In Israele ci siamo spostati solo con mezzi pubblici, principalmente minivan che compiono gli stessi percorsi degli autobus di linea ma sono più economici e veloci, inoltre hanno il vantaggio che spesso lasciano le persone davanti alla loro reale destinazione e non a fermate prestabilite.

In Giordania invece abbiamo utilizzato una macchina con autista prenotata attraverso l’agenzia giordana Apollo Tour di Amman. Si tratta di un’agenzia riconosciuta dal Governo Giordano e con la quale ci siamo trovati molto bene. Dovessimo tornare nel paese, sicuramente la ricontatteremmo.

Abbiamo usato anche il taxi, soprattutto di notte ad Amman. Se l’autista capisce dove vuoi andare (spesso non parlano inglese) è sicuramente la soluzione più veloce ed anche economica. Non abbiamo mai pagato più di 3-4 dinari.

PERNOTTAMENTI

Tel Aviv – Momo’s Hostel. Ostello economico ma orribile.

Tiberiade – Berger Hotel. Alberghetto economico non particolarmente pulito.

Amman – Hotel Arena. Semplice hotel a 3 stelle frequentato prevalentemente da uomini giordani e per lavoro.

Petra – Al Anbat Hotel I La camera era abbastanza fredda ma molto silenziosa. Si trova sulla strada prima di arrivare in paese quindi è necessaria la macchina per muoversi. Il paese comunque non offre molto per la vita serale (ristoranti o bar) per cui una cena in hotel rappresenta la media delle cene che si possono trovare in giro.

Wadi Rum – Hillawi Camp. Questo campeggio attrezzato nel deserto offre “room” ovvero tende beduine con bagno privato (ma con un solo buco al posto della finestra e quindi con tutto il freddo del caso) oppure normali tende di plastica bianca senza finestre. Si cena in un’area comune parzialmente all’aperto. Come in tutte le zone di passaggio turistiche, vengono offerte cene a buffet.

Gerusalemme – Petra Hostel. Anche a Gerusalemme siamo finiti in un ostello terrificante. La posizione è fantastica perché accanto al Jaffa Gate, quindi dentro le mura della città vecchia. Dalla nostra camera avevamo la vista sulla porta e la cittadella. Per il resto lo sconsigliamo vivamente. Sporco, mal gestito, vi lavorano troppi minorenni. Inoltre un lato dell’ostello guarda a un angolo nascosto della città trasformato in uno stagno/immondizzaio a cielo aperto. L’odore che ne saliva era terribile, non oso pensare come possa essere d’estate….

Insomma, i posti scelti in Israele sono economici ma tutti da evitare! Il Paese da questo punto di vista è costoso. Invece tutti i posti scelti in Giordania ci hanno soddisfatto. Buon rapporto qualità/prezzo.

CONSIGLI

Col senno di poi cambierei sicuramente il percorso:

– il passaggio delle dogane fa perdere un sacco di tempo. Bisogna aver pazienza ed essere anche un po’ fortunati quindi, per evitare i rischi, non farei più un doppio ingresso in Israele ma opterei per un arrivo in Israele e partenza dalla Giordania. In questo modo si risparmia tempo in dogana e anche la partenza da un aeroporto giordano è sicuramente meno faticosa rispetto a quella dall’aeroporto di Tel Aviv (3 ore abbondanti per fare il check in… ed avevamo il volo all’una di notte)

– non perderei tempo a visitare posti come Ajloun o Jerash. Per chi ha visitato Roma o la Grecia, non c’è confronto.

– Da gennaio 2011 il costo d’ingresso del visto per la Giordania è raddoppiato da 10 a 20 dinari. Si paga all’ingresso nel paese. In Israele invece si paga all’uscita (circa 30 dollari)

– Per non avere problemi in viaggi futuri, è possibile chiedere sia alla dogana israeliana che a quella giordana di non apporre visti sul passaporto ma su un foglio a parte.

– Al valico di King Hussein (detto anche di Allenby) non fanno il visto per entrare in Giordania quindi o lo si fa prima di partire dall’Italia oppure conviene attraversare il confine al Jordan Bridge a Nord o a Eilat a Sud.



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