Giordania on the road

L'incanto della terra rossa
Scritto da: winani
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L’incanto della terra rossa. Viaggio on the road alla scoperta della Giordania

Diario di viaggio

1° settembre – Arrivo ad Amman

Partiamo da Roma Fiumicino alle 16:30 e atterriamo ad Amman meno di 4 ore dopo. Vista l’ora abbiamo preferito optare per un trasferimento privato per raggiungere il nostro hotel scelto in zona centrale in modo da raggiungere con facilità a piedi downtown.

2 settembre – Amman

Giornata dedicata alla scoperta della città. Iniziamo dalla città vecchia, e ne approfittiamo subito per cambiare i soldi. Lungo la via che dalla Moschea di Al-Hussein va verso il teatro romano, troverete molti exchange a prezzi vantaggiosissimi. La città è molto caotica, ma non abbiamo mai avuto la sensazione di pericolo. Visitiamo il teatro romano, e poi raggiungiamo a piedi la Cittadella. Una meta molto affascinante e suggestiva, soprattutto se come noi, vi capiterà di ritrovarvi ad ammirare la città dall’alto con il sottofondo delle preghiere che risuonano per tutta Amman.

È ora di pranzo, e come non provare la cucina del rinomatissimo Hashem Restaurant? Molto, ma molto spartano, con una spesa davvero irrisoria, ci ha permesso di mangiare i falafel più buoni di tutto il viaggio.

Nel pomeriggio ci dedichiamo alla deludente Rainbow Street, e passiamo il resto del tempo in giro per i vari suk.

3 settembre – Wadi Mujib

Stamani torniamo in aeroporto per ritirare la nostra auto alla Dollar. Ne approfittiamo per attivare la SIM turistica alla Umniah, e in pochi minuti sbrigate tutte le formalità per il noleggio partiamo alla volta del Wadi Mujib. Il consiglio è quello di arrivare già vestiti con gli indumenti adatti poiché non ci sono spogliatoi. Sul posto sono disponibili scarpe da scoglio e drybag nel caso ne abbiate bisogno e armadietti per eventuali borse se non volete lasciarle in auto.

È possibile scegliere tra diversi trail; noi abbiamo optato per il Siq trail in autonomia. Muniti di giubbotto salvagente si parte, e non ci sono parole per descrivere questo posto! È a dir poco stupendo, oltre che divertente e facilmente percorribile, il paesaggio è bellissimo da lasciare senza fiato. Sicuramente uno dei posti più belli del viaggio!

Ci rimettiamo in marcia e facciamo sosta al castello di Kerak, per poi arrivare in serata a Wadi Musa.

4 settembre – Petra

Oggi è il grande giorno, si va a Petra! Alle 6, orario di apertura, siamo già all’ingresso perché vogliamo evitare la folla. Percorriamo tra pochi altri visitatori, alle prime luci del giorno, il Sik che già di suo è più che suggestivo, finché all’improvviso ecco il tesoro che si intravede. Un’emozione indescrivibile, è bello da mozzare il fiato. Mille foto per cercare di catturare l’inquadratura migliore, poi partiamo alla scoperta del sito. Molto esteso e abbastanza impegnativo se si decide come noi di visitarlo a piedi senza usufruire di muli o cavalli, ma semplicemente bellissimo!

Un susseguirsi di scoperte: la Strada delle facciate, il Teatro, il Ninfeo, la Strada colonnata, il Grande Tempio, e poi su per 800 gradini fino al Monastero. Sosta per recuperare energia e lucidità e partiamo per l’Al-Khubtha Trail. Tra le tombe reali, questo sentiero tutto in salita, ci permette di raggiungere una vista dall’alto del Tesoro che ci lascia senza parole.

È tardo pomeriggio quando decidiamo, stanchi morti, di lasciare Petra per recuperare le forze in modo da poterci tornare il giorno successivo abbastanza riposati. Dimenticavo: non dimenticatevi l’acqua!

5 settembre – Petra

Stessa sveglia, alle 6 siamo all’ingresso e si riparte. Strada già fatta, ma lo stupore non manca mai. Oggi decidiamo di dedicarci all’High Place of Sacrifice trail. Questo sentiero paesaggisticamente molto bello, soprattutto per le splendide vedute, raggiunge l’Altare del sacrificio, l’Obelisco e il Triclinium per poi attraversare il Wadi Farasa fino al Qasr-al-Bint.

In tarda mattinata torniamo al Tesoro per poterlo vedere illuminato dai raggi del sole che lo tingono di un acceso color arancio e passiamo il resto del tempo ad esplorare il sito in lungo e in largo, finché stremati, soddisfatti, ma già con un pizzico di malinconia, decidiamo di salutare questo splendido luogo; un luogo faticoso, ma molto affascinante in cui il tempo sembra essersi fermato e in cui la civiltà che conosciamo sembra lontana anni luce.

6 settembre – Piccola Petra e Wadi Rum

La visita a Piccola Petra si rivela deludente, forse perché venendo dall’entusiasmo di Petra il confronto non ha retto. Piccola Petra è piccola nel vero senso della parola! È giunta l’ora di raggiungere la prossima meta: il Wadi Rum!

Arriviamo nel pomeriggio, acquistiamo il permesso d’ingresso al Visitor Center per arrivare al Wadi Rum Village. Lì, lasciamo la nostra auto e partiamo con il driver che ci porta al nostro villaggio. La nostra scelta è ricaduta su una struttura nel cuore della Riserva; volevamo vivere appieno tutte le emozioni che il deserto poteva regalarci. La prima sera è di esplorazione, ci aggiriamo intorno al nostro villaggio incantati da questo paesaggio surreale e ci godiamo in solitudine un tramonto stupendo.

7 settembre – Wadi Rum

Per la visita del Wadi Rum, abbiamo optato per un tour full day, dalle 10 del mattino a dopo il tramonto. Abbiamo fatto tappa nei luoghi più spettacolari e simbolici del deserto, abbiamo pranzato con ottimo cibo beduino nel silenzio assoluto del distratti solo dal rumore delle ali degli uccelli e abbiamo salutato questo giorno indimenticabile bevendo tè, distesi sulla sabbia rossa, accesa da uno splendido tramonto. Un’emozione unica! Chiudiamo questa splendida esperienza con un bel sonno nella notte più silenziosa di sempre.

8 settembre – Mar Rosso

Si parte alla volta del Mar Rosso! Abbiamo deciso di soggiornare a South Beach visto che la nostra priorità era lo snorkeling, e ci siamo diretti in città solo per approvvigionamenti e per una breve visita, approfittando di una mattinata purtroppo ventosa. La barriera corallina di fronte alla nostra struttura era ricca di coralli, vari e colorati che hanno deliziato i nostri occhi.

9 settembre – Mar Morto

Dopo aver trascorso ancora un po’ di tempo sul mar rosso, riprendiamo la guida della nostra auto e partiamo alla volta del Mar Morto. Lungo il tragitto che del viaggio è la tratta più lunga, vediamo mutare il paesaggio da desertico a verdeggiante poi di nuovo desertico. Poi ecco che scorgiamo il Dead Sea. Ci fermiamo in una piazzola di sosta e scendiamo a piedi giù fino al mare, dove un’acqua cristallina azzurro/verde bagna sponde interamente ricoperte di sale, come fosse ghiaccio. Recuperiamo l’auto e raggiungiamo la struttura in cui soggiorneremo.

In molti decidono di fermarsi sul Mar Morto solo di passaggio, anche perché le strutture presenti sul territorio sono tutte di lusso e di conseguenza abbastanza costose, ma per godere delle comodità e della bellezza di questo posto, se potete, consigliamo di soggiornare una notte. Definirei il Mar Morto assolutamente divertente!

10 settembre – Jerash

Partiamo alla volta di Jerash, ciò che ci attende è stata davvero una sorpresa. Venendo da vicino Roma non ci aspettavamo certo quello che abbiamo trovato; una città antica romana conservata stupendamente! Veramente un incanto per gli occhi!

11 settembre – Rientro in Italia

Ultimo giorno in Giordania. Decidiamo di dedicare il tempo in attesa del nostro volo, alla visita del Monte Nebo e di Madaba, e poi dritti in aeroporto.

Conclusioni

La Giordania è un paese ospitale, con persone gentili, disponibili e affabili. Sotto molti aspetti, in primis il problema dei rifiuti (troverete moltissima plastica un po’ ovunque), è un paese che ha ancora bisogno di crescere e migliorare, ma dal punto di vista naturalistico e storico è uno dei più belli che abbiamo mai visto. Viaggiare on the road in autonomia è fattibilissimo, ad esclusione della città di Amman dove il traffico è caotico e le norme di guida sono praticamente inesistenti.

A ragione Petra è considerata una delle sette meraviglie del mondo; il suo incanto e la sua bellezza la rendono sorprendentemente unica e travolgente. Il Wadi Rum ti lascia sfumature rosse anche sul cuore, ti ricopre di un silenzio assordante, con i suoi paesaggi degni di un film su Marte. Poi la coloratissima barriera corallina del Mar Rosso e il divertente galleggiare sulle acque del Mar Morto, poi i cammelli, la sabbia e le preghiere nelle moschee che risuonano per la città, tutto simbolo di un paese orgoglioso della sua identità e che fa di tutto per mostrarlo a chi lo visita, a chi che come noi ci è stato e ci ha lasciato un pezzo di cuore.

Winani

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