Tra Giordania e Siria

Ciao a tutti. Siamo rientrati da poco da un meraviglioso viaggio di 15 giorni tra Siria e Giordania. Abbiamo deciso di affidarci alla Nawafir Travel & tours, della quale non possiamo che confermare la professionalità, con cui abbiamo concordato l’itinerario e che ci ha messo a disposizione un’ auto con driver e prenotato gli alberghi in...
Scritto da: Marco&Giuliana
tra giordania e siria
Partenza il: 20/09/2009
Ritorno il: 05/10/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Ciao a tutti.

Siamo rientrati da poco da un meraviglioso viaggio di 15 giorni tra Siria e Giordania.

Abbiamo deciso di affidarci alla Nawafir Travel & tours, della quale non possiamo che confermare la professionalità, con cui abbiamo concordato l’itinerario e che ci ha messo a disposizione un’ auto con driver e prenotato gli alberghi in regime di bed & breakfast. Per i pasti ci siamo sempre organizzati in maniera autonoma, a volte in ristoranti o chioschi, a volte negli hotel.

Il viaggio ha compreso le principali attrattive dei due Paesi, purtroppo solo un’infarinatura che ci ha lasciato la voglia di tornare. Rispetto al racconto di altri viaggiatori, noi eravamo lì in periodo di alta stagione, il che ha comportato, sia in Giordania che in Siria, la presenza quasi costante di molti turisti. Non mi dilungherò in un diario di viaggio, ma vorrei dare qualche suggerimento. Ovviamente sono tutte opinioni personali che possono essere condivise o meno Questo il programma: 20/09 arrivo ad Amman.

21/09 Amman- Castelli del deserto. Pernottamento ad Amman, Ramada Hotel (lontano dal centro, ma con 3 – 4 JD di taxi si arriva nella zona del teatro romano. L’hotel è un 4 stelle utilizzato da diversi tour operator anche italiani e quindi, spesso affollato, soprattutto a colazione quando si rischia l’effetto “passaggio delle cavallette”. Non possiamo però dire di esserci trovati male.) 22/09Amman – Madaba –Monte Nebo – Betania– Mar Morto. Pernottamento Moevenpik Dead Sea Hotel per due notti (l’unico cinque stelle del nostro giro: spettacolare, anche se carissimo, se confrontato con gli altri. Il giorno dopo però era un giorno speciale e abbiamo voluto viziarci un po’: Lo rifaremmo.) 23/09 Mar Morto. 24/09Mar Morto –Kerak- Piccola Petra –Petra. Pernottamento a Wadi Musa per due notti, Hotel Amra Palace (un tre stelle pulito e dignitoso che, probabilmente, ha visto tempi migliori, ma volevamo un albergo all’interno della città di Wadi Musa e non ce ne siamo pentiti. Nell’insieme l’albergo è pulito ed ha il vantaggio di avere una piscina ed un hammam al suo interno. Noi non ne abbiamo usufruito, ma può essere piacevole dopo una giornata di visita a Petra!) 25/09 Petra 26/09 Petra – Wadi Rum. Pernottamento nel campo tendato Jabal Rum (ho letto che è il miglior campo tendato del Wadi Rum: tende a due o più letti e bagni e docce in comune molto puliti) 27/09 Wadi Rum – Amman. Pernottamento al Ramada Hotel 28/09 Amman – Jerash – Bosra – Damasco. Pernottamento Dar Al Yasmin (ne avevamo letto male, ed eravamo preoccupati, invece devo dire che è stato uno dei posti più piacevoli in cui siamo stati: è una vecchia casa damascena restaurata molto bella, nel quartiere cristiano; la camera era splendida, il personale molto gentile e la colazione buona. La nostra esperienza è stata decisamente positiva! Inoltre a piedi si raggiungevano sia i suq che i monumenti principali) 29/09 Damasco – Palmyra. Pernottamento al Dedeman Palmyra (altro hotel molto bello, anche se non caratteristico come quello della sera precedente, fuori dal villaggio ma con vista sulle rovine.) 30/09 Palmyra – Hama –Apamea – Aleppo. Pernottamento al Park Hotel per due notti(Buon albergo a tre stelle- Camera piccola ma pulita. Bella la vista dal bar ristorante dell’ultimo piano) 01/10 Aleppo – San Simeone – Ain Dara –Aleppo 02/10 Aleppo – Crac Des Chevaliers – Maalula – Seidnaya – Damasco. Pernottamento in Al Shahbandar Palace per due notti (un’altra antica casa damascena restaurata molto bella, a poca distanza dal Dar Al Yasmin; colazione spettacolare preparata sul momento.) 03/10 Damasco 04/10 Damasco – Amman Pernottamento all’Orchid Hotel (un tre stelle molto semplice e lontano dal centro, ma pulito e che per una notte andava più che bene) 05/10 Amman – Italia Ed ora, per la serie “ciò che ci avrebbe fatto comodo sapere prima”,qualche consiglio.

Maadaba: arrivando presto (noi eravamo lì poco dopo le 8 del mattino), si riescono ad evitare i grossi gruppi: nella chiesa lo spazio è limitato e se si è in tanti si rischia di vedere poco. A poca distanza dalla chiesa del mosaico c’è il cosiddetto Parco Archeologico: purtroppo quando ci siamo andati noi era chiuso, ma pare valga la pena visitarlo.

Monte Nebo: Come sopra: i siti con i mosaici erano chiusi per lavori /restauri. Peccato! La vista è comunque suggestiva.

Mar Morto: è un’esperienza davvero incredibile, per il nostro anniversario ci siamo concessi un hotel di lusso ed è stato bellissimo, ma due notti sono state troppe, una era sufficiente. Valeva la pena, invece, passare una notte in più a Petra. Il Moevenpick è bello, ma anche caro: il pranzo a buffet costa intorno ai 38 euro a persona. Peraltro si tratta di un buffet in cui si trova di tutto e di più. Anche a colazione. Se si esce dagli alberghi non c’è nulla e la città più vicina non è proprio a portata di mano.

Kerak: bello davvero, ma consiglio di vederlo prima del Krak des Chevaliers perché quest’ultimo è decisamente più affascinante e si rischia di restare delusi.

Petra. Un giorno non basta! Noi siamo entrati alle sette e usciti (sfiniti per il caldo ed il cammino) intorno alle 4 e mezza, ma ne abbiamo visto solo una parte. Con il senno di poi avremmo preferito passare tre notti a Wadi Musa ed una in meno nel Mar Morto ed avere due giorni pieni per visitare il sito. La salita al Monastero non è terribile come la immaginavamo, ma è un parere soggettivo, tutto dipende dall’allenamento: mettete in conto almeno tre quarti d’ora con calma, con molta acqua e cominciando non dopo le dieci e mezza del mattino o non prima delle quattro del pomeriggio (ma a quell’ora noi saremmo già stati troppo stanchi).Siamo arrivati in cima verso le dieci e mezza senza troppi problemi. Tutte e due le sere abbiamo cenato, mangiando molto bene e spendendo poco, al ristorante Al Arabi, dentro la cittadina di Wadi Musa, consigliatoci dalla gente del luogo Una richiesta (si può?): vicino all’entrata del sito, poco visibile se non si sa che c’è, c’è la clinica del Brooke Hospital for Animals che si occupa gratuitamente del benessere di asini, cavalli e dromedari che lavorano in quei luoghi: se potete, prima di entrare a Petra, passateci (o visitate il loro sito internet prima di partire) e seguitene i consigli. Ho avuto il piacere di conoscere alcune persone che lavorano lì e mi hanno regalato uno dei ricordi più belli di questo viaggio! Wadi Rum: Dopo tre ore di escursione nel (bellissimo) deserto sulla jeep guidata da un ragazzo beduino, mio marito ha promesso, la prossima volta, di rivalutare l’opzione “gita a dorso di dromedario”! A parte questo il luogo è davvero spettacolare, anche se l’uscita di due ore o di tre si equivalgono. Può valere la pena contattare una guida: noi non l’abbiamo fatto, ma è stato un errore. Cercate, se possibile, di non arrivare al campo tendato troppo presto: una volta lì non c’è assolutamente nulla da fare, vista del tramonto a parte. Noi siamo arrivati intorno alle quattro del pomeriggio. Non c’erano altri turisti se si eccettua una coppia di inglesi, quindi, se da un lato avevamo i bagni tutti per noi, dall’altro non sapevamo davvero come passare il tempo. Jerash: anche qui vale la pena arrivare al mattino presto, intorno alle nove, prima dei gruppi. Damasco: l’ho trovata affascinante. Nei nostri giri per la città vecchia siamo capitati al Palazzo della cultura: è un posto molto bello, con giardini, fontane e decori raffinati. Onestamente non so dare l’indirizzo, ma se ci capitate davanti vale davvero la pena entrare. Abbiamo cenato una sera al ristorante Elissar e due sere al ristorante Al Khawali, in Straight Street alla fine del suq coperto. Personalmente abbiamo preferito quest’ultimo, ma sono entrambi da provare. Deliziosi il succo di limone e menta e il mallabye con miele e pistacchi! Palmyra: abbiamo contattato una guida locale che parla italiano. Conviene prendere accordi direttamente in loco : i prezzi sono diversi da quelli proposti dalle agenzie. Lo stesso vale per il Krac des Chevaliers che sicuramente vale la pena di vedere con una visita guidata.

Ain Dara: è un piccolo sito vicino a San Simeone. La Lonely Planet ne accenna appena indicandola come un luogo poco interessante. Secondo noi invece vale la pena di fare una deviazione di dieci minuti e visitarlo. Trovate un po’ informazioni su Internet . Dei nostri amici che erano stati in Siria ad agosto ci avevano consigliato di andarci, ed in effetti, oltre al paesaggio intorno molto bello, i resti del tempio di Ishtar ci sono piaciuti tanto. Io e Marco siamo comunque interessati all’archeologia, per chi non ama il genere il posto può non risultare altrettanto affascinante.

VALUTA Consiglio di non cambiare mai in albergo né in Giordania né in Siria, se non piccole somme in caso di necessità. Nel periodo del nostro viaggio il cambio era in Giordania di 1 euro = 1 JD e in Siria 1 Euro = 66 Lire Siriane. In genere preferiamo sempre pagare in valuta locale.

PERIODO Purtroppo, come già accennato, settembre/ottobre è il periodo di alta stagione, per cui, visitando i luoghi più conosciuti, e in molti alberghi abbiamo sempre trovato grossi gruppi di turisti, sia in Siria che in Giordania. Forse anche per questo abbiamo tanto apprezzato Ain Dara: c’eravamo solo noi! CUCINA Mi è capitato di sentire un turista lamentarsi in un albergo perché non c’erano i primi. In effetti penso che si debba superare il concetto di antipasto/primo/secondo/frutta/dolce.La cucina è molto proteica, ma molto buona: noi abbiamo mangiato tantissimo hommos e crema di melanzane. Poi carne di tutti i tipi,olive e frutta dolcissima(era periodo di uva, fichi e melograni). E’ una cucina molto varia, anche se certo diversa dalla nostra, con piatti meno speziati di quelli di altri paesi, ma saporiti. Come per tutto, è questione di gusti, ma a noi è piaciuta molto.

SHOPPING Il mio punto debole, in ferie divento una fanatica e comprerei qualsiasi cosa! Giordania: Ad Amman effettivamente l’oro costa meno che in altri Paesi, Italia compresa, e non si paga la lavorazione,per cui si può pensare a qualche souvenir un po’ più importante, ma non è comunque regalato e non stupitevi se un gioiello piuttosto pesante è anche piuttosto caro. Se interessano, si trovano piccoli ciondoli in oro con la forma della caffettiera tipica di questi luoghi. Ho evitato le bottigliette di sabbia: sono molto carine, soprattutto quelle che utilizzano i colori naturali della sabbia, ma temevo che, una volta fuori dal contesto, non facessero più lo stesso effetto e che nel salotto mio o di amici e parenti risultassero un po’ insulse.

Quando li ho trovati, ho preferito acquistare nei negozi gestiti da associazioni tipo Wild Jordan o simili che promuovono l’attività delle donne e delle piccole comunità(ce n’è uno a Wadi Musa,un paio di banchetti a Petra davanti al Monastero, alcuni al centro visitatori di Wadi Rum e diversi ad Amman) unendo l’utile al dilettevole. Si trovano bambole, gioielli in argento, sciarpe, magliette, saponette,tappeti, immancabili (e validi) prodotti del Mar Morto e tanto altro. Dettaglio da non sottovalutare, questi negozi hanno prezzi fissi.

I prodotti del Mar Morto si trovano ovunque, sia nei negozi degli alberghi della zona che ad Amman che in ogni altro posto: se allontanandovi dal lago salato vi siete accorti di aver dimenticato qualche cosa, tranquilli: avrete sicuramente modo di recuperare. Anche in Siria! (Volendo si trova anche una quantità industriale di bottiglie con l’acqua del Giordano: considerando le ridotte dimensioni del fiume e la scarsa trasparenza delle sue acque, mi chiedo dove vengano riempite…Tengo a precisare che quelle non le ho comprate: sono troppo anche per me!) Zahatar: per gli amanti delle spezie, è un prodotto che si trova in ogni suq, sia in Giordania che in Siria. E’ un misto di timo, sesamo e altre spezie, con variazioni sul tema, che si mangia intingendo un pezzetto di pane nell’olio e poi nello zahatar. A noi piace molto e ne abbiamo comprato a chili. Può essere anche questo un souvenir particolare.

Siria: ovviamente il sapone d’Aleppo. Quello migliore costa intorno ai 5 euro al chilo e sono 4 o 5 pezzi. Se ne trova anche a meno di qualità un po’ inferiore. Oltre a quello tipico, esistono molte variazioni sul tema in scatole già pronte da regalare. A Damasco ci sono delle splendide sciarpe in broccato: a seconda del numero di colori della seta utilizzata aumenta il prezzo che può essere anche molto alto. Sono capi stupendi, ma spesso anche molto impegnativi per i nostri gusti. Esistono anche sciarpe in seta più leggere ma comunque molto belle e particolari. Molti negozi vendono scatoline intarsiate di differenti dimensioni e decori. In un solo negozietto ho trovato delle scatoline in legno decorate con un filo d’argento davvero molto carine.

Al Krak des Chevalier si trovano modellini del castello da ritagliare e incollare: se qualcuno ha dei bambini a cui portare un pensiero, possono essere un’idea.

ASPETTI NEGATIVI Uno solo: l’inquinamento. Sia in Siria che in Giordania si vedono ovunque sacchetti di plastica abbandonati e impigliati nei cespugli. I fiumi sono spesso inquinati, ad Hama abbiamo visto l’Oronte bianco di schiuma da tensioattivi e l’aria è spesso piena di pulviscoli e grigia anche fuori dalle grandi città: tra le auto e le fabbriche purtroppo non si respira un’aria pulita. Davvero un peccato.

CONCLUSIONE: Siria e Giordania sono due paesi splendidi, la gente è davvero meravigliosa ed ospitale. Se qualcuno ha qualche timore, non posso che rassicurarlo, sono Paesi assolutamente sicuri. Ci auguriamo di tornare presto per visitare le tante cose che abbiamo lasciato indietro.

Se possiamo essere d’aiuto a chi voglia intraprendere un viaggio in questi luoghi, siamo a disposizione.

Un saluto a tutti Giuliana e Marco



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