Giordania, Israele e Palestina all’avventura

Andiamo in Medio Oriente per la prima volta! Con un volo di linea della Royal Jordanian, cinque ore in compagnia di Zirri, un simpatico tunisino che viveva in Italia da una vita e che parlava solo siciliano. Con un gruppo di fedeli si recava alla Mecca per il leggendario pellegrinaggio. Mi hanno impressionato quando hanno cominciato a pregare...
Scritto da: brawler
giordania, israele e palestina all'avventura
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Andiamo in Medio Oriente per la prima volta! Con un volo di linea della Royal Jordanian, cinque ore in compagnia di Zirri, un simpatico tunisino che viveva in Italia da una vita e che parlava solo siciliano. Con un gruppo di fedeli si recava alla Mecca per il leggendario pellegrinaggio.

Mi hanno impressionato quando hanno cominciato a pregare nella hall dell’aeroporto. Poco prima di imbarcarsi, alle 14 in punto, si son tolti le scarpe e hanno iniziato le loro preghiere. Si inginocchiavano e facevano scorrere sotto i polpastrelli delle dita le tante palline di legno che formavano il corrispettivo del nostro rosario. La cosa comica, però, è che erano divisi in due gruppi ed erano rivolti verso due punti diversi… Almeno sapete dov’è La Mecca? 02. 12. 2007 Amman (GIORDANIA) Atterriamo in questa città misteriosa. Dall’alto solo poche luci… Siamo in Giordania, che emozione! Questi sono i posti dov’è vissuto Gesù. In questi giorni attraverseremo tanti luoghi mistici, tante volte ascoltati leggendo la Bibbia o il Vangelo o i sermoni dei nostri parroci durante le messe… Io che sono un pò ignorante in materia, oggi, posso raccontare ancora poco, però ne saprò di più nel corso del nostro tour, in fondo viaggiare vuol dire pure imparare. Amman ci accoglie come una Cancun araba. Tanti McDonalds, Kfc, Burger King con le caratteristiche insegne colorate scritte in arabo.

La Giordania è una nazione filo-occidentale. Re Hussein, artefice del Settembre di sangue del 1972 dove fece trucidare migliaia di palestinesi, si salvò solo grazie all’appoggio degli americani. A stemperare gli animi ci ha pensato il figlio: Abdellah, sposando la bellissima e nobile palestinese: Rania.

Matrimonio diplomatico? Non so, so solo che l’attuale regina di Giordania è meravigliosa! 03. 12. 2007 Umm Qeis (GIORDANIA) Visitiamo la città di Umm Qeis (nome biblico: Gadara). Da qui abbiamo potuto ammirare le alture del Golan e in lontananza il lago di Tiberiade. Peccato che non conosco i testi sacri, avrei apprezzato ancora di più questa visita.

Questa città, ormai disabitata, conserva i resti di due antiche civiltà: quella romana e quella bizantina. C’erano anfiteatri romani, mosaici bizantini, persino i resti di una chiesa…

Da qui procediamo per Jerash (la vecchia Gerasa), lungo le strade solo rovine, sporcizia e distruzione. Che brutto effetto! Ci fermiamo a visitare un piccolo frantoio… Un olio d’oliva spettacolare… Che profumo! Quel colore oro… Immaginavo, con un pò d’acquolina, una fetta di pane caldo e un filo di quell’olio… M’è venuta tanta di quella voglia che una volta in albergo mi son fatto preparare un piattone d’insalata verde con olive che galleggiava su quell’olio. Che bontà! Le cosa naturali son sempre le più buone. Jerash era un misto di Luxor e Pompei. Molto grande, anch’essa piena di resti del periodo romano e con sfondo tutta la bianca cittadina arroccata su una collinetta. Bello il Cardo, la piazza ovale, il Ninfeo, il Tempio di Diana (o Artemide). Ogni tanto si sentiva il richiamo del “muezzim” dal minareto che rendeva ancora più indimenticabile l’esplorazione del sito.

Quasi tutte le case son costruite con blocchi di pietra bianca che provengono dalle tante cave giordane.

Ritornati ad Amman cerchiamo di organizzare una visita in Terrasanta contattando varie agenzie viaggio locali. Ma che avventura… Nel tardo pomeriggio, con un taxi, andiamo in centro. Che bello passeggiare per i viali della città…

Amman. Solo il nome mi affascina ed emoziona. Quando ci penso mi viene in mente quand’ero bambino e mio padre mi interrogava sulle capitali. “La capitale della Giordania?” – “Amman”. Ed ora son qui! Che strano passeggiare tra gente coi “kefia” rossi a quadri, donne velate, alcune anche con l’impressionante burka nero, vicino a negozi che vendevano oro e l’esponevano come se fossero salsicce fuori ad una macelleria, senza porte blindate, nè guardie… Tanto nessuno ruba qui, ti tagliano le mani sennò! Mi ha deluso solo il “suq” (il mercato arabo), mi aspettavo qualcosa di più romantico invece dell’accozzaglia di negozietti, tutti rigorosamente che mostravano i ritratti di Re Hussein o Abellah nelle pose più disparate… 04. 12. 2007 Qasr Al-Kharanah (GIORDANIA) [Nick]: Amman è interamente costruita su sette colli (come Roma), adesso ne conta diciannove e ci sono anche alcune zone abitate dai profughi palestinesi.

Ieri a Gadara mi ha colpito molto un’iscrizione lasciata nei pressi di una tomba romana… Recitava questi versi: “A te che passi di qui oggi… Io ieri ero come te e tu domani sarai come me… Perciò divertiti”! Già lo sapevano ai tempi dei romani eppure oggi, nel 2007, c’è ancora gente che non l’ha capito…

Stamattina abbiamo visitato Betania, il luogo dove fu battezzato Gesù ad opera di Giovanni Battista; il sito non è nulla di eccezionale però è commovente per il significato storico-religioso che riveste. Siamo stati a cinque metri dal confine con Israele segnato dal passaggio del fiume Giordano.

In seguito siamo andati a fare un bagno nel Mar Morto. La sua salinità è pari al 33%, che strana sensazione il galleggiamento forzato.

L’acqua era abbastanza fredda e non avevo nè l’asciugamano, nè qualcosa di asciutto per cambiarmi! Ma di certo non potevo farmi sfuggire un’occasione del genere… Nella terra di Sodoma e Gomorra ci siamo spogliati e tuffati in acqua… Mi è venuto subito in mente quando ero bambino e vidi una foto in un depliants di viaggi: c’era un signore che galleggiava comodamente sdraiato e leggeva un quotidiano, quasi come se fosse su una poltrona. L’abbiamo fatto pure noi e ci siamo divertiti moltissimo. Nel pomeriggio abbiamo raggiunto alcuni caravan-serragli: “Qasr Al-Kharanah”, situato sulla strada che si addentra nel cuore del Medio Oriente. In passato è stato un punto molto importante, luogo di riposo, “motel”, per usare un termine più moderno, per i cammellieri che si recavano in Persia.

E’ stato emozionante vedere i cartelli che indicavano il confine con l’Arabia Saudita (50 km) o con l’Iraq (250 km). Qualche centinaia di km da noi c’è una guerra sanguinosissima! Percorrere quella lunga lingua d’asfalto nel mezzo del deserto, la stessa che percorrevano i giornalisti occidentali quando, durante le due guerre del Golfo, tentavano di entrare in Iraq attraverso la Giordania…

[Nick]: Oggi ho avuto conferma che i tassisti giordani son troppo forti! Quello di stasera ci ha raccontato che era stato in Germania da clandestino grazie a un visto e documenti falsi acquistati in Cecoslovacchia alla cifra di 1000 euro… Inoltre era stato pure ad Oslo e ci ha mostrato tutte le foto che, tra l’altro, esponeva nel taxi! Non sapeva minimamente dove fosse il nostro hotel e si è fermato 800 volte a chiedere informazioni offrendoci un gratuito tour di Amman by night! 05. 12. 2007 Madaba (GIORDANIA) Madaba. Forse per la prima volta abbiamo davvero visto una cittadina tipica giordana! Si sa che le capitali sono abbastanza cosmopolite, quindi è tutto relativo ciò che vedi, qui, invece, vedevi i vecchietti avvolti nei loro “galabeia” e con le “kefie” rosse in testa, che trascorrevano la giornata seduti placidamente su un muretto, su una panchina… Donne, coi loro veli che passeggiavano…

Visitiamo la chiesa ortodossa di San Giorgio che conserva il mosaico raffigurante la mappa originale della Palestina. Qui, per la prima volta, ho davvero riflettuto circa il dramma dei palestinesi. Questo popolo così bistrattato, maltrattato, maledetto. Ho cercato di immedesimarmi in un palestinese ed è stato drammatico, come mi sentirei se, per motivazioni politiche mi privassero del diritto di stare nella mia nazione, a me e ai miei fratelli e ci confinassero in una zona, da profughi, dove nessuno ci vuole, costringendoci a vivere da pezzenti e stranieri? Da ora sono con loro! Da qui ci rechiamo sul Monte Nebo dal quale si godeva di un’ampia panoramica sul fiume Giordano e Gerusalemme.

Nel 2000, in occasione del Giubileo, anche Papa Giovanni Paolo II è stato qui! Proseguiamo per la città fortificata di Kerak. Un castello che dominava una vallata ma tenuto in pessime condizioni, infatti non mi ha colpito molto. Caratteristico però il fatto che ci siamo trovati lì mentre giravano una puntata di un telefilm arabo! Infine, dopo due ore e mezzo di viaggio, finalmente giungiamo nella città di Petra! ATTENZIONE. Colpo di scena. Proprio mentre stiamo scaricando i bagagli la grande notizia! Il nostro hotel (un semplice 3 stelle) è in ristrutturazione e quindi dormiremo nel “Crowne Plaza” (5 stelle)! Allo stesso prezzo! 06. 12. 2007 Petra (GIORDANIA) Giornata massacrante! Più di sette ore di cammino nell’antica città di Petra! Sul dorso di un cavallo siamo arrivati fino all’ingresso del “siq” (dall’arabo: gola). Un lungo sentiero naturale tra alte rocce, un misto tra Grand Canyon e labirinto di “Alice nel paese delle meraviglie”! E che meraviglia, dopo tanto camminare, improvvisamente, ti si para davanti questo grande monumento scavato nella roccia.

Risale al tempo dei Nabatei, circa al primo secolo dopo Cristo. E’ impressionante ed emozionante più per l’idea di ciò che è stato, del periodo in cui è stato costruito che per il monumento in sè per sè.

La cosa che mi ha colpito di più, dopo naturalmente lo stupore iniziale per il cosiddetto “tesoro dei Nabatei”, è stato il panorama mozzafiato che abbiamo ammirato arrampicandoci su quelle enormi rocce senza età! Ho apprezzato molto il lungo cammino che ci ha condotti fino ad un monastero, anch’esso scavato nella roccia. Ci arrampicavamo respirando quell’atmosfera mistica e pensando a ciò che quel posto originariamente poteva essere. Ricordiamo che è stato scoperto solo circa un secolo e mezzo fa… 07. 12. 2007 Wadi Rum (GIORDANIA) A bordo di un grande fuoristrada abbiamo percorso parte del mitico deserto Wadi Rum fino ad altre gole che penetravano nella roccia. Abbiamo incontrato un’altra jeep che invece proveniva direttamente dall’Arabia Saudita via deserto, che matti! Piccola chiacchierata diplomatica e via verso la nostra strada…Fino a gustare un bel the sotto una tenda beduina…

[Nick]: Oggi mi stupivo del fatto che i paesaggi desertici mi affascinano… Il giro odierno nel “deserto rosso” è stato molto interessante. Nella prima mattinata abbiamo visitato la città di Beida, o piccola Petra… Veramente una Petra in miniatura ma nulla a confronto della prima! 08. 12. 2007 Gerusalemme (ISRAELE) Quest’escursione in principio ci ha preoccupati un pò per le tante difficoltà che avremmo incontrato lungo il nostro tragitto: tra visti, burocrazia, controlli, dogane ecc.

Ma proprio queste preoccupazioni sono quelle che alla fine rendono un viaggio più entusiasmante. Sono le spezie e gli ingredienti giusti che fanno poi la differenza. Il nostro caro amico Ahmad viene a prenderci puntuale con l’autista nel nostro hotel come da accordo. Si parte.

Dopo un’oretta circa arriviamo alla frontiera giordana. Paghiamo la tassa di uscita ed eccoci poco dopo stipati in un bus sgangherato mentre attraversiamo una lingua di terra desolata lunga tre chilometri, la cosiddetta “terra di nessuno” fino a giungere ad una barriera con tante guardie, fili spinati, telecamere, agenti in borghese ma armati con fucili mitragliatori ultra tecnologici. Non dimentichiamo che Israele possiede l’esercito più potente al mondo, anche più equipaggiato di quello americano! Ci controllano e ricontrollano, body checks vari, poi ognuno di noi viene sottoposto ad un vero e proprio interrogatorio. “Perchè sei venuto in Israele? Dove andrai? Conosci qualcuno qui? Quanto tempo starai qui? Con chi sei venuto? Da quanto tempo conosci ogni singola persona che è qui con te? Dove vi siete conosciuti? E via così…

Naturalmente chi si reca in questa nazione via aerea eviterà tutte formalità che abbiamo dovuto sopportare noi! Così tante domande a raffica che alla fine, un pò disorientato, dimentico di sottolineare che non volevo il timbro israeliano sul passaporto (alcune nazioni non ti permettono l’accesso nel loro territorio se possiedi il visto o il timbro doganale di Israele, quindi puoi chiedere di fartelo apporre in un foglio a parte)! Tutti ce lo dimentichiamo… Bene, dovremo rifare il passaporto una volta in Italia! Dopo tante formalità viene a prenderci il nostro nuovo autista. Il nostro “tour” prevedeva due auto, due autisti e due guide. Rispettivamente uno giordano e l’altro israeliano visto che ad entrambi è vietato oltrepassare la frontiera altrui.

Comincia l’emozionante ingresso in Israele. La nostra guida, il simpatico e preparatissimo Samer ci spiega minuziosamente tutti i luoghi che stiamo attraversando e quelli che visiteremo. Attraversiamo il Deserto di Giuda e la nostra prima tappa è il Monte degli Ulivi.

Mentre Samer ci raccontava tutte le storie di quei posti leggendari e ci faceva appassionare con la sua enfasi, io pensavo tra me e me: “Altro che Lonely Planet, qui ci vorrebbe la Bibbia!” Visitiamo il luogo dove avvenne l’Assunzione, il Cenacolo (dove fu consumata la celeberrima “Ultima cena”), il Golgota (dove fu crocefisso Gesù), il Santo Sepolcro (dove fu seppellito) e tanti altri che ogni volta mi facevano venire la pelle d’oca nel vero senso della parola… A me che non son tanto religioso…

Che sensazione forte pensare che proprio in quei luoghi, dove in quel momento passeggiavamo noi, 2000 anni fa son successe cose così grandi che avrebbero cambiato il mondo! Mi è dispiaciuto tantissimo non essermi documentato come si doveva prima di andare lì, l’avrei di certo apprezzata di più. Di sicuro la cosa che mi ha emozionato è stato il “Muro del Pianto”. Vedere quei ragazzi, dai capelli rasati e le basette lunghe che penzolavano sulle orecchie, con quegli abiti un pò strani, il copricapo tipo papalina che pregavano con un tale impeto, una tale forza ed intensità, con una mano appoggiata al muro e l’altra che manteneva un libro di preghiere… Ad alta voce, ognuno per conto suo, si dibatteva mentre urlava al cielo le sue preghiere. Quei ragazzi della mia età che gridavano con tanta veemenza quei versi sacri. Quei bambini, seduti, dai volti annoiati, accanto ai genitori che pregavano. Oggi tra l’altro è sabato e questo giorno per gli ebrei è sacro. Non si lavora, non si fa nulla se non pregare. E’ vietato persino l’uso dell’auto, si va a piedi al “Muro del Pianto” e si prega: gli uomini da un lato e le donne da un altro. Vediamo anche la celebre “Cupola d’Oro” della Moschea di Gerusalemme e dopo vari check points riusciamo ad entrare in Palestina, nella città di Betlemme, dove nacque Gesù! Improvvisamente tutto cambia qui. Non si vedono più scritte ebraiche o persone dalle lunghe basette ma è tutto in arabo, riappaiono di nuovo le donne col velo e quelle col burka eppure siamo a pochi km da Gerusalemme. Che spettacolo anacronistico vedere quel grande muro che separa Israele dalla Palestina. Tutti quei posti di blocco, quei militari delle forze speciali che s’aggiravano tra i turisti armati fino ai denti…

Buttiamo giù il Muro di Berlino mentre qui ne stanno costruendo un altro. La storia non sempre insegna! Proseguiamo la nostra esplorazione alla volta della celeberrima “Mangiatoia” (dove il bue e l’asinello riscaldarono Gesù Bambino appena venuto al mondo) e la Grotta della Natività. Le emozioni si susseguono a ritmo vorticoso.

S’è fatto tardi! La nostra frontiera è già chiusa (come già sapevamo), dovremo lasciare la Terra Santa attraverso un’altra frontiera situata a nord, a due ore di strada dalla precedente e vicina ad un’altra città di biblica memoria: Gerico. Dobbiamo sbrigarci anche perchè non possiamo minimamente rischiare, domattina si ritorna in Italia via Amman! Arriviamo appena in tempo anche se la burocrazia e i controlli doganali non ci abbandonano. Grande sospiro di sollievo: siamo dall’altro lato! Ma la giornata è ancora lunga! Un bus ci conduce alla frontiera giordana. Il militare ci avvisa che dovremmo pagare un’altra tassa di ingresso molto costosa. Insurrezione! Io e Nick cerchiamo di risolvere la questione diplomaticamente ma invano. Alla fine riesco a telefonare al nostro contatto giordano: Ahmad che dopo tante peripezie ci toglie dai guai… Ma ancora una volta la giornata è ancora lunga sebbene sia notte fonda…

Notiamo due ragazze con due grandi back packs… Provenivano da Israele dopo aver viaggiato attraverso Yemen e Oman! Che matte! Dopo aver sbrigato tutte le formalità, Ahmad ci chiede una cortesia che però ci farà perdere altro tempo! Finalmente riusciamo a ripartire con due taxi. Diamo un passaggio anche alle due ragazze ungheresi. Ben presto la nostra auto si trasforma in una discoteca ambulante araba. Musica ad altissimo volume mentre noi balliamo nonostante siamo stretti come sardine (in 4 dietro in un surrogato della nostra FIAT 127 araba). Ogni tanto il volume si abbassa perchè ci sono gli onnipresenti check points…

Arriviamo verso mezzanotte ad Amman e subito corriamo a ringraziare di cuore il grande Samer che ci ha organizzato un meraviglioso tour! Eva ed Aniko dormiranno da noi, infiltrate, domani hanno il volo di ritorno per Budapest… Prepariamo un lettino da campo con tanto di coperte e cuscini sulla moquettes e via in giro per Amman… 09. 12. 2007 Amman (GIORDANIA) Salutiamo il carissimo “Apu”, gestore del supermarket aperto 24 ore su 24 (come lui diceva sempre), vicino al nostro hotel… Quante chiacchierate notturne abbiamo fatto con lui spiegandoci a gesti e con gli occhi! Ci ha abbracciati molto calorosamente mentre io pensavo: “Non lo rivedremo mai più!” Eva ci convince ad assaggiare una specialità giordana e ci ritroviamo in una sorta di fast food araba a mangiare una sorta di kebab…

In mattinata riusciamo addirittura a dare loro un passaggio fino in aeroporto, il loro volo era schedulato mezz’ora dopo il nostro…

Siamo in aeroporto, tra un pò si decolla… Mi sento appagato… Ho visto un’altra parte del mondo… Com’è bella la nostra Terra! se ti piace visita anche i l mio sito: www.Born2travel.It



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