Il nostro viaggio nella tranquilla Svezia in 9 giorni

Il nostro viaggio nella Svezia del sud, Copenaghen e Stoccolma.
Scritto da: A&S
il nostro viaggio nella tranquilla svezia in 9 giorni
Partenza il: 11/05/2010
Ritorno il: 20/05/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Firenze, 11.05.2010 Il momento tanto sospirato è arrivato. Mia figlia Simona si è laureata e per regalo ci siamo fatti un bel giro per la Svezia, con il finale nella sua capitale, Stoccolma. Siamo solo io e Simona perché mia moglie non può venire a causa di una visita medica che non può rimandare ed in più mia madre è all’ospedale per un delicato intervento chirurgico. Si parte da Pisa con la benedizione e gli auguri di mamma e moglie, volo Ryanair delle 20,30 con arrivo a Stockholm/Skavsta dopo neppure tre ore di volo. Abbiamo prenotato una camera all’albergo che è proprio di fronte all’uscita del terminal, l’Hotel Connect per passare la notte prima di iniziare il nostro tour per la Svezia; l’albergo è molto carino, ma soprattutto comodo per chi arriva e/o parte la mattina presto o la sera tardi.

I° giorno – Vasterviks e Kalmar Sveglia alle 8,00 la colazione ci aspetta, ma soprattutto ci aspetta una splendida Golf presa a noleggio alla Europecar, con cui alle 9,30 ci mettiamo in moto, direzione Vasterviks, la prima meta del nostro viaggio. La prima cosa che ci colpisce della Svezia è la pace e la tranquillità del posto che ci circonda, l’aeroporto è situato in mezzo a boschi e prati a non finire, nessun centro abitato nei dintorni in quanto Nykoping è a diversi chilometri di distanza e il silenzio la fa da padrone. Entriamo in breve sulla E4 una sorta di strada di grande comunicazione che attraversa tutta la Svezia da nord a sud, facendo ben attenzione ai limiti di velocità che variano di tratto in tratto, viste le numerosissime telecamere e autovelox che ci sono. Il traffico è piuttosto scarso quindi la strada scorre e l’occhio ha la possibilità di spaziare attorno ammirando questi splendidi boschi che ci scorrono a fianco, i verdi prati dove sempre più spesso pascolano mucche, pecore e cavalli e le splendide fattorie che vi sono. Dopo due ore e mezzo arriviamo a Vasterviks e prima di immergerci nella citta ci fermiamo a pranzare presso Corner Hamburgheri, una specie di McDonald formato Svedese, ma con l’unica differenza che “non paghi” il nome, con il risultato di ritrovarsi nel vassoio una montagna di patatine e due hamburger maestosi. Con lo stomaco pieno si cammina meglio….. Parcheggiamo la macchina nei pressi di Sankt Petri Kyrka una splendida chiesa tutta guglie e contrafforti su una piccola collinetta da dove si ammira gran parte della città che degrada verso il porto, che raggiungiamo passeggiando per le stradine del centro dove abbondano gli edifici antichi, facendo conoscenza del ciottolato che pavimenta le strade svedesi e che ci accompagnerà per tutto il nostro viaggio. Usciamo dalla città e attraverso un ponte, al cui inizio ha sede l’ufficio turistico, raggiungiamo la zona dove vi è Unos Torn, una torre di avvistamento alta quasi 20 metri con subito dietro un piccolo museo di storia naturale del luogo. Dalla base della torretta, su cui non siamo potuti salire perché fuori orario, si gode una splendida vista del porto con barche e yacht all’ancora, e sul canale che porta poi al mare, e che doveva essere un posto di osservazione anche in tempi di guerra, vista la presenza di due vecchi cannoncini, imbullonati proprio davanti. Riattraversiamo lo splendido centro città per tornare alla macchina che è ormai già pomeriggio inoltrato e ripartiamo in direzione Kalmar che raggiungiamo dopo quasi 2 ore. La tentazione di attraversare il lungo ponte che collega la terraferma all’isola di Oland è tanta che subito lo percorriamo, senza alcun indugio. Torniamo indietro con la consapevolezza che domani ci aspetta una giornata fantastica in questa splendida isola e raggiungiamo il Brofastet Hotel, situato proprio al termine del ponte sulla strada che porta nel centro di Kalmar. Abbiamo già percorso 380 km. Una bella doccia e ripartiamo verso la città direzione Kalmar Slott, il castello situato proprio in riva al mare che sembra uscito da qualche fiaba, tanta è la sua bellezza. Dopo le foto di rito, andiamo a passeggio per la Gamla ma un improvviso temporale ci costringe a cambiare programma e mentre aspettiamo che la pioggia dia tregua approfittiamo per un panino nel centro commerciale Baronen, ormai quasi completamente chiuso vista l’ora. Appena smesso di piovere ripartiamo per il nostro programmato giro per il centro, passando per la Stortorget, la piazza centrale, dove sorge la cattedrale di Domkyrkan con uno splendido pulpito, ma niente da fare, la pioggio ed il freddo non ci danno tregua e siamo costretti al rientro anticipato in albergo, nella speranza che domani sia una giornata migliore.

2° giorno – Oland, Kalmar e Karlskrona Speranza vana; ci alziamo che il tempo inclemente e la nebbia la fanno da padrone….. Prima tappa Oland, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco per il suo singolare paesaggio agricolo, coltivato sin dall’età della pietra, una splendida isola ricoperta di mulini a vento, ristrutturati e non, meta delle vacanze estive di tanti svedesi e considerando che oggi, giovedì, è festa siamo propensi a pensare che tanti ne abbiano approfittato per fare il lungo ponte di fine settimana, anche se il tempo non ha dato loro una grossa mano. Ci dirigiamo subito a sud verso Morbylanga dove osserviamo gli antichi cimiteri di Mysinge e Gettlinge che si estendono per chilometri lungo la strada e che comprendono dolmen e sepolcri risalenti al periodo dell’età della pietra e del ferro. Non aspettatevi grande cose però, è solo l’ambiente che fa del luogo una bellezza unica. Iniziamo poi la risalita verso Gardslosa, dove sotto una fitta pioggia ci soffermiamo davanti alla splendida chiesa medievale che dicono essere la meglio conservata di tutta l’isola. Risalendo l’isola ci portiamo verso Borgholm, dove visitiamo il castello in rovina più grande d’Europa; una struttura in arenaria enorme, maestosa, bruciata e abbandonata all’inizio del XVIII secolo e utilizzata adesso per concerti dal vivo durante la bella stagione. A questo punto visto che il tempo è sempre più inclemente decidiamo di abbandonare Oland, non potendo godersela come vorremmo, e torniamo a Kalmar attraversando il ponte sotto una fitta nebbia che non ci consente neppure di ammirare lo stupendo panorama sul canale che divide la terraferma dall’isola. A Kalmar andiamo a visitare il Lansmuseum, ospitato in un vecchio mulino a vapore nei pressi del porto, e che contiene fra l’altro i resti della Kronan, una nave ammiraglia del XVII secolo, esplosa e affondata alla vigilia di una battaglia nel 1676 e che vide perire quasi 800 uomini. I tantissimi reperti e manufatti ripescati, monete, abbigliamenti dell’epoca, addirittura violini, riempiono le sale in un atmosfera incredibile. In altre sale fanno bella mostra la ricostruzioni di una capanna e un villaggio in miniatura dell’epoca antica e soprattutto la ricostruzione in cera di una donna ritrovata ( il suo scheletro è in una teca proprio davanti ) che sembra veramente vivente. L’unica cosa che stona in questo ambiente, sarà perché noi due non siamo amanti del calcio, è il mini campo per bambini costruito in una sala e che celebra, da quello che abbiamo capito, la locale squadra con maglie, foto e trofei. Dopo un ultimo giro per la Gamla e un meritato caffè, anzi “espresso”, da Caffè Nilsen, risaliamo in macchina e ci avviamo in direzione di Karlskrona che nel pomeriggio inoltrato ci vede arrivare sul lungomare, dove ci sistemiamo al Clarion Collection che consigliamo a tutti coloro che passano da quelle parti. Un piccolo riposo e si parte per la visita a questa città che sembra veramente sorgere dall’acqua, che la circonda da tutte la parti. Karlskona ha un’importante base militare navale che limita la visita in alcune parte del porto e del lungo mare, ma non toglie nulla alla bellezza della città, a partire dalle due piazze, quella davanti alla stazione dei treni, la Kungsplan con un giardino veramente notevole e la vicina Stortorget, piazza monumentale creata per competere con le altre maggiori piazze Europee; in essa troviamo due chiese, la barocca Fredrikskyrkan e quella della Trinita, la Trefaldighetskyrkan, ispirata al Pantheon di Roma, oltre al Tribunale. Proseguendo per le strade della città troviamo anche la chiesa in legno più antica della Svezia, la Amiralitetskyrkan, situata a fianco della base navale, e davanti alla chiesa la statua in legno del vecchio Rosemboon, raffigurante un marinaio del XVIII secolo, che ha una caratteristica unica, si toglie il cappello davanti ai visitatori. Davanti all’entrata dell’accademia navale invece in bella vista la statua raffigurante il capitato al timone della nave, e poco lontano, in vetta alla collinetta una simpatica chiesetta tutta tinta di giallo. Dopo un meraviglioso kebab acquistato per la strada, ci ritiriamo in albergo anche perché queste cittadine, la sera si desertificano.

3° giorno – Kristianstad, Kivik, Simrishamn, Kaseberga, Ystad Fatta colazione ci immettiamo di nuovo sulla E22 che seguiamo ormai da due giorni, in direzione Kristianstad, definita la città più danese della Svezia. In effetti ci accorgiamo subito della differenza che c’è fra questa e le città visitate fino ad adesso, il traffico comincia a diventare un po’ più caotico, le case hanno uno stile architettonico molto diverso ma non per questo è meno affascinante. Parcheggiamo lungo il Tivoli Park, ma andiamo subito a visitare la splendida cattedrale di Trefaldighetskyrkan, completata nel 1628 quando ancora la regione era sotto il dominio danese, situata proprio di fronte alla stazione ferroviaria che si presenta di fattezze architettoniche veramente notevoli. Ci incamminiamo poi verso il centro e scopriamo che è giorno di mercato e un giro fra le bancarelle è d’obbligo. Passiamo davanti al museo del cinema prima di immergersi nel verde del Tivoli Park, uno splendido parco con laghetti dove nuotano indisturbate varie specie di anatre, voliere piene di canarini e uccelli di varie specie, galline, e uno splendido pavone. Al suo interno si trova anche il teatro cittadino. Dopo aver girato un po’ per il parco, ripartiamo in direzione sud dove intendiamo visitare una delle zone più belle dell’intera Svezia, l’Osterlen, che và da Kivik fino ad Ystad, in un susseguirsi di campagna e villaggi di pescatori, per poi proseguire fino alla penisola di Falsterbo, tutto lungo la strada n.9 che costeggia in pratica il mar Baltico. La prima cittadina veramente di interesse è il piccolo borgo di Kivik, la patria delle mele, a cui fa seguito Simrishamn con le sue case color pastello. Decidiamo di non far visita al castello di Glimmingehus, vicino Skillinge anche se molto pubblicizzato, perchè dicono sia abitato da fantasmi e perché vi girano tanti film, per portarsi subito a Kaseberga. Qua visitiamo l’incredibile monumento megalitico di Ales Stenar, definita, non a torto, la Stonehenge Svedese. Le pietre che compongono questo affascinante monumento, datato attorno al 600 d.C., sono disposte lungo un ovale di 67 mt. Che ricorda un pò la sagoma di una nave. Dalla sommità della collinetta su cui sorge, e che si raggiunge dopo una camminata di un chilometro circa, si ha una visuale splendida sul mare e sui pascoli che circondano il sito, non a caso uno dei più affollati in estate dell’intera Svezia…. Si riparte poi in direzione della vicina Ystad, sempre lungo la costa del mar Baltico, in mezzo ad una natura che difficilmente potremo vedere dalle nostre parti. Giungiamo ad Ystad che ormai sono le 18 e una volta scelto il nostro albergo, il Prins Carl, un riposo è di obbligo prima di immergersi in una visita alla Ystad notturna. Attorno alle 19,30 usciamo dall’albergo per trovare un locale dove mangiare qualcosa di buono, ma con nostra sorpresa la città rispecchia fedelmente le tradizioni Svedesi, alle 19 tutti a casa. Negozi e locali sono già chiusi, per le strade la solitudine la fa da padrone. Non ci rimane che ripiegare su un hamburger per poi visitare in perfetta solitudine la cittadina. Abbiamo quindi l’occasione di gustarci, anche se solo dall’esterno la splendida Sankta Maryakirka e il vicino Latinskolan un edificio che accoglie la più antica scuola della Scandinavia, camminiamo volentieri per le acciottolate stradine del centro prima di raggiungere lo splendido teatro che costeggia la ferrovia. Sono ormai quasi le 23 quanto facciamo ritorno in albergo dopo aver girato per le strade di questa bella città che a quest’ora è però praticamente deserta, eccezione fatta per i turisti, non moltissimi in questa stagione in verità.

4° giorno – Faslterlbo, Copenaghen, Malmo Ci alziamo sotto una pioggia battente che non ci abbandonerà mai durante questo quarto giorno in terra Svedese. Usciamo da Ystad attorno alle 9,30 per andare a vedere, seppur dall’esterno perché privato, lo splendido Marsvinsholms, uno splendido castello situato a soli 5 km da Ystad e non pubblicizzato sulle guide turistiche, ma vale la pena perdere 10 minuti di tempo in questo ambiente veramente fantastico. Qui vengono girati numerosi film ambientati nel medioevo, ed infatti sulla strada è parcheggiata la macchina di una troupe televisiva di Ystad. Chissà che film gireranno….. Dopo le dovute foto partiamo per la visita al lembo di terra più a sud della Svezia, Smygehamn, Trelleborg e la successiva penisola di Falsterbo. A Smygehamn, che su alcune guide turistiche è scritta come Smygehuk, ci soffermiamo per vedere il faro posto a ovest del locale porto; a Trelleborg visitiamo la fortezza vichinga di Trelleborgen. Di questa fortezza, risalente al IX secolo e scoperta recentemente, è stata ricostruito un lungo tratto della palizzata che circondava il forte, la porta di legno ed una casa all’interno della cinta cittadina. Lungo la penisola di Faslterbo ci fermiamo a vedere le evoluzioni in windsurf e kitesurf di un gruppo di ragazzi che sfidano le onde del mare in una piccola baia, sotto la pioggia battente. E’ giunta l’ora di andare a trovare i genitori di Matilda, una ragazza svedese che lavora nel mio ufficio. Ci rechiamo quindi a Skanor e dopo aver fatto un giro per il porto e per la cittadina, andiamo da Magnus e Monica Eriksson; non finiremo mai di ringraziare questa coppia di persone simpaticissime, cordiali, disponibile e gentili come più non si può. Assieme a loro, dopo aver gustato un caffè che finalmente si può definire tale, andiamo a Copenaghen, attraverso il ponte sull’Oresund; il ponte, aperto nel 2000, è un opera incredibile, lungo quasi 8 km va dalla costa Svedese all’isola artificiale di Peberholm, e dopo attraverso un tunnel sotterraneo lungo altri 3 km, la strada risale in superficie in terra danese. L’idea nostra era di andare a vedere la Sirenetta, simbolo della capitale Danese, ma la delusione che abbiamo riportata è stata tanta. Sapevamo che l’opera originale è a Shanghai all’expo2010 e che al suo posto avremmo trovato una copia, ma poteva andare bene comunque, ma non eravamo certo preparati a quello che abbiamo trovato. Al posto della sirenetta è stato posto un pannello con in pratica la foto che la ripropone nel posto dove è situata adesso, a Shanghai! Che delusione!!! Attraversando il centro cittadino abbiamo l’occasione per vedere il palazzo reale, dove una lunga fila di turisti attende sotto la pioggia di accedere alle stanze reale, e tornati in terra Svedese, proseguiamo per dare una veloce occhiata a Malmo, la splendida città dirimpettaia della capitale danese. Un breve giro nel centro della città ci permette di ammirare la gotica Sankt Petri Kyrka, la più antica chiesa della città, ma soprattutto rimaniamo stupiti davanti all’imponente Turning Torso, un nuovissimo complesso turistico, il più alto della Svezia (190 mt) che ruota di 90° dalla base alla sua cima. La nebbia non ci permette di scorgere la vetta di questo palazzo, ma la sua conformazione insolita, ma incredibilmente affascinante ci lascia esterrefatti, e riduce un pò la delusione della Sirenetta. La cena a casa di Magnus e Monica, conclude questa quarta giornata, domani ci aspetta un lungo rientro verso Nykoping.

5° giorno – Grenna e la risalita verso il nord Dopo aver salutato i coniugi Eriksson ci immettiamo sulla strada, direzione Helsingborg, dove prenderemo la E4 per risalire la Svezia in direzione Stoccolma. Risalendo abbiamo la possibilità di costeggiare da Jonkoping fino ad Hodeshog lo splendido Vattern dove sulle sue rive sorge la cittadina di Grana dove ci fermiamo per sgranchirsi le gambe girando fra le sue viuzze che profumano di zucchero in un modo incredibile, grazie alle caramelle alla menta rosse e bianche, chiamate polkagris, caratteristiche di questa zona. Gustiamo invece uno splendido gelato proprio davanti al porticciolo da dove partono i traghetti per la vicina isola di Visingso, e le numerose biciclette che vediamo sopra un traghetto ci fanno pensare che sia il mezzo ideale per chi vuole girare su questa isola. Arriviamo all’Hotel Connect da dove avevamo iniziato il nostro giro, nel tardo pomeriggio, e approfittiamo per girare un pò lungo le strade attorno a Nykoping, con una veloce puntatina alla città costiera di Oxelosund. Il rientro verso l’albergo ci permette di ammirare uno splendido tramonto che ci regala giochi di luce e ombre incredibili fra gli alberi che costeggiano le strade ormai deserte del Sodermanland.

6° giorno – Stoccolma Ci alziamo con una splendida giornata soleggiata e andiamo subito a riportare la nostra amica Golf che ci ha accompagnato in questi giorni lungo i 1.800 km nel sud-est svedese; alle macchinette situate davanti all’uscita del terminal arrivi acquistiamo i biglietti della Flygbussarna per Stoccolma, dove arriviamo dopo circa 90 minuti lungo la E4. Scesi alla stazione centrale ci portiamo subito al nostro albergo, prenotato tramite booking, e la scelta del Queens Hotel devo dire che è stata positiva perché vicino alla stazione e al centro della città, tranquillo e nella media per quello che riguarda il costo. Visto che per il check in dobbiamo aspettare il primo pomeriggio, appoggiamo i bagagli in una stanza messaci a disposizione e ci tuffiamo subito nelle strade della capitale, diretti subito alla Klara Kirka una splendida chiesa nei pressi della stazione e nel cui giardino numerosi ragazzi pasteggiano sdraiati sull’erba. Dopo aver visitato il suo interno, notevole per la verità, scendiamo in riva al Riddarfjarden dove attraversiamo il parco lungo la Serafinerstranden per arrivare al termine allo Stadshuset, il palazzo Comunale, nelle cui sale si tiene il banchetto per l’assegnazione del premio Nobel. Essendo visitabile solo con tour guidati, ci limitiamo ad ammirare i suoi due cortili interni e lo splendido giardino in riva al lago. E’ giunta l’ora per effettuare il check in al Queens, e quindi rientriamo in albergo e dopo aver disfatto velocemente le valigie ci rituffiamo per le strade della capitale; percorriamo quindi tutta la Drottninggatan, una splendida via quasi interamente chiusa al traffico, piena di negozi grandi e piccoli di ogni genere che attraggono numerosi turisti, e che ci porta proprio davanti al Palazzo Reale, il Kungliga Slottet, residenza ufficiale del Re di Svezia, Carlo XVI Gustavo. Ammirarlo in una splendida giornata di sole con la totale assenza di turisti è qualcosa di maestoso; composto da oltre 600 stanze, sembra sia il palazzo reale più grande del mondo ancora in uso come residenza del Re, ed è stato ricostruito proprio sopra il sito del precedente, il Tre Kronor, distrutto da un incendio alla fine del ‘600. Su tutti i lati del palazzo fa bella mostra di se una garritta con la guardia che seppur in divisa meno pomposa di quella delle guardie inglesi, colpisce per la giovane età, e con nostro enorme stupore notiamo che fra di loro vi è anche una ragazza. Se diamo le spalle al palazzo abbiamo proprio davanti l’isoletta di Helgeandsholmen dove ha sede il Riksdaghuset il Parlamento Svedese, e il Medeltidsmuseetm, il museo medievale che accoglie nelle sue sale oltre alla ricostruzione di abitazioni, capanne e botteghe della Stoccolma medievale anche la nave Riddarsholm. Facciamo l’intero giro del Kungliga Slottet, osservando le fontane poste sul lato est, all’altezza del piano stradale, e più rialzati e interni, gli splendidi giardini fioriti del palazzo. Il lato sud invece è affacciato su una grande piazza, la Slottsbacken, attorno alla quale vi sono splendidi edifici e musei, nonché l’immancabile obelisco, e la Storkyrkan, la cattedrale che visiteremo domani mattina. Un giro per la Gamla a questo punto è d’obbligo e ci incuneiamo fra le strette stradine della parte più vecchia della città, ma oggi punto cruciale per chi decide come noi, di visitare a piedi la splendida Stoccolma. Al termine del giro ci ritroviamo di nuovo davanti al Kungliga Slottet, e dopo aver attraversato il cortile interno, dove di svolge anche il cambio della guardia, passiamo davanti al Parlamento, attraversiamo piazza Gustav Adolfs, e dall’Opera, cominciamo a risalire verso l’albergo, non prima di aver visitato la splendida chiesa di St. Jabobs. Scendiamo poi nella stazione della metropolitana, la T-central, dove giriamo in lungo e largo le splendide gallerie piene di negozi di ogni genere, a conferma che anche le stazione della metro a Stoccolma, sono opere d’arte.

7° giorno – Stoccolma Subito dopo colazione ci rechiamo nella galleria della T-central per acquistare la Stockhol Card che ci permetterà di entrare nei musei, e altri siti, oltre a metro, battelli etc, senza dover far sempre i biglietti; ovviamente acquistiamo quella valevole per 48 ore dovendo poi giovedì mattina ripartire. Con la carta in tasca ci rechiamo subito al Kungliga Slottet per visitare il palazzo ed i vari musei al suo interno, partendo subito dal Gustav III Antikmuseum, dove sono esposte le sculture classiche acquistate dal re Gustavo III durante il suo soggiorno in Italia alla fine del 1700. Le sale ove sono esposte le numerosissime statue e busti sono rimaste inalterate nella loro disposizione sin da quando nel 1794 fu aperto al pubblico. Saliamo poi le scale sul lato ovest del palazzo per portarsi all’ingresso degli appartamenti reali, ma con nostro stupore e delusione ci dicono che gli appartamenti sono chiusi fino a giugno in quanto si stà per sposare la principessa erede al trono, Vittoria. Smaltiamo la delusione visitando la splendida Storkyrkan, la medievale cattedrale di Stoccolma con la sua facciata ispirata al barocco italiano ed è proprio qui che si svolgono i matrimoni dei reali di Svezia. La chiesa ha un interno ricchissimo di opere e quadri, a partire da “San Giorgio e il drago”, un gruppo scultoreo unico nel suo genere, risalente al 1489 e realizzato in quercia e corna di alce che rappresenta l’allora Reggente del Regno, Sten Sture (S. Giorgio), che sconfigge i danesi (il drago), salvando anche la principessa (Stoccolma) dalla rovina. Alla sinistra dell’opera l’immenso quadro di David Klocker von Ehrenstrahl del 1696, raffigurante il Giudizio Universale; nella navata sud un’altra sua opera rappresenta la crocifissione di Cristo. Davanti all’altare in argento ed ebano vi è l’imponente candeliere a sette braccia, in bronzo, alto quasi 4 metri, poco più avanti i due troni reali, utilizzati esclusivamente dalla famiglia reale nelle cerimonie ufficiali ed il suntuoso pulpito del 1700. Incamminandoci verso l’uscita ammiriamo lo splendido organo del fine 1700 ed il “quadro del Parelio” che raffigura uno strano fenomeno atmosferico verificatosi nell’aprile del 1535, sei cerchi luminosi che improvvisamente apparvero nel cielo di Stoccolma. Usciti dalla Storkyrkan ci portiamo al vicino Nobel Museum dove riviviamo la storia di Alfred Nobel, delle sue tante invenzioni, e del premio che porta il suo nome ormai da oltre 100 anni. All’uscita dal museo assistiamo al cambio della guardia che si svolge nel cortile esterno del Kungliga Slottet tutti i giorni; non ha niente a che vedere con quello inglese, ma ha sempre il suo fascino. Siamo già a mezzogiorno passato, ma prima di concedersi un meritato panino entriamo anche alla Skattkammaren, la Tesoreria Reale, dove sono esposte le insegne reali, corone, scettri, chiavi, spade dei vari principi e principesse, re e regine, che si sono succeduti nella storia svedese. Proseguiamo poi con il Livrustkammaren, l’armeria reale, dove sono esponi i vestiti principeschi di un tempo, le carrozze reali, armature, armi, e persino i divertimenti dei piccoli nobili, il tutto attraversando 500 anni di storia reale. Con gli occhi pieni dei favolosi tesori che abbiamo ammirato, scendiamo lungo il canale e attraversato lo Strombron ci incamminiamo verso il Nationalmuseum il più grande museo d’arte antica e contemporanea svedese, e che possiamo dire regge tranquillamente il confronto con i tanti musei di fame mondiale che vi sono altrove. Quadri, sculture, disegni si alternano a busti di epoca romana, ad orologi, porcellane, cristalli, argenterie, arazzi che vanno dall’età medievale ad oggi, a cui si aggiunge in questi giorni una mostra di opere di Van Dyck e Rubens. Dopo aver percorso in lungo e larghe le tante sale del museo, discendiamo la splendida scalinata per tornare all’aperto e portarsi verso un altro splendido museo, l’Historiska Museet dove sono racchiusi oltre 10.000 anni di storia, dall’età della pietra al Medioevo. Reperti archeologici dell’antico insediamento vichingo di Birka, l’incredibile Sala d’Oro dove fra i tantissimi tesori di una bellezza indescrivibile, spicca lo splendido collare d’oro a sette anelli con oltre 450 figure incise, tantissime pale d’altare di epoca medievale, crocifissi, trittici, icone, tessuti, si susseguono in un’atmosfera indescrivibile. Terminata la visita ci incamminiamo verso l’albergo che è ormai pomeriggio inoltrato, per un’oretta di riposo prima di andare a cena nel locale proprio a fianco dell’albergo. Le lunghissime giornate svedesi di questo periodo ci incoraggiano a ripartire per un altro giro per la città. Percorriamo quindi la Drottninggatan voltando le spalle alla Gamla, e ci portiamo così all’Osservatorio posto su una collinetta proprio in cima alla via da dove si ammira uno splendido panorama della capitale Svedese. Per noi è ormai tardi, ma se capitate da queste parti approfittate per visitare il museo al suo interno. La stanchezza ormai si impossessa di noi, la giornata è stata lunga e faticosa, i passi fatti tantissimi, ma ne valeva la pena, e la ritirata è d’obbligo.

8° giorno – Stoccolma Con le gambe ancora indolenzite dalla giornata di ieri, ripartiamo per questa terza giornata nella capitale, e piano piano ci immergiamo lungo le strade ed i canali per portarsi verso l’isola Djurgarden ed agli splendidi tesori che essa racchiude, il Vasa e lo Skansen. Arriviamo davanti al Vasamuseet e mentre aspettiamo l’apertura osserviamo le numerose scolaresche giocare nei giardini attorno al museo. Appena entriamo nel museo, ci blocchiamo ammirando la nave ammiraglia Vasa, riportata alla luce dopo 333 trascorsi in fondo al mare, dal quel tragico 10 agosto 1628 fino al 1961, quando fù recuperato. Vederlo così maestoso, ma primo di colori, e vedere il modellino in scala 1:10 che riproduce la nave nella sua magnificenza, ti inviata a sognare ed immaginare cosa non doveva essere la nave quel giorno che si rovesciò colando a picco nel Saltsjon. La nave che in pratica occupa metà dell’intero museo è stata ricomposta al 95% con parti originali ed è possibile osservare da varie altezze e angolature tutta la sua grandezza; il museo poi ha su 6 piani varie mostre che vanno dai manufatti recuperati, agli oggetti utilizzati dalla milizia navale, a spaccati della nave dove si può percepire lo spazio veramente angusto in cui si dovevano muovere i marinai, alla storia della marina svedese e della vita a bordo, oltre ad una sala cinematografica. Visitatelo e capirete perché il Vasamuseet è uno dei più visitati musei del mondo. Usciti dal Vasa percorriamo gli splendidi giardini che costeggiano la strada per andare allo Skansen, il primo museo all’aperto del mondo, e l’attrazione turistica più famosa della Svezia. Fondato nel lontano 1891 da Artur Hazelius con lo scopo di mostrare al mondo come vivevano gli svedesi, è diventato nel tempo un luogo dove le scolaresche si susseguono giorno dopo giorno, per scoprire e riscoprire la storia e la vita dei loro antenati; il tutto su un’intera collina, che racchiude una infinità di edifici storici, un giardino zoologico con tantissime specie autoctone, alci, renne, ghiottoni, caffè e ristoranti, chr danno la possibilità di mangiare qualcosa osservando magari un concerto, un ballo folkloristico o un saggio scolastico, immersi nella tranquillità più assoluta. Usciati dalla Skansen torniamo il palazzo reale per prendere da Stadshusbron il battello della Stromma Kanalbolaget che in un’oretta ci porterà a Drottningholms Slott l’altra residenza reale. Nel tragitto abbiamo la possibilità di ammirare la città dai suoi canali, così come le numerose isole e isoletto che la circondano. Arriviamo a Drottningholms sapendo che anche qui non potremo entrare dentro il palazzo, ma ci limiteremo ad ammirarlo dall’esterno, ed a visitare i suoi immensi giardini di ispirazione sicuramente rinascimentale, e girellare tranquilli fra il teatro, il padiglione cinese, e la tenda delle guardie. Rientriamo a Stoccolma che è ormai pomeriggio inoltrato, stanchissimi, contenti di questa splendida giornata, ma con il pensiero alla fine della nostra vacanza che si avvicina….

9° giorno – il rientro Abbiamo solo la mattina da dedicarci a giro per Stoccolma, e non ci rimane che un ultimo tuffo nella Gamla, alla ricerca degli ultimi ricordini da portare a casa, un’altra occhiata al palazzo reale, alla cattedrale, allo Stadshuset, alla meravigliosa città che in questi quattro gironi ci ha accolti e che abbiamo ammirato e apprezzato all’inverosimile. E’ veramente una gran bella città che consigliamo a tutti perché siamo sicuri che rimarrà nel vostro cuore, come è rimasta nel nostro. Subito dopo pranzo ci portiamo alla stazione centrale per prendere il bus che ci porterà all’aeroporto di Skavsta da cui voleremo poi per Pisa, lasciano questa splendida terra e la sua meravigliosa gente. Non so se un domani torneremo, ma sicuramente non dimenticheremo tanto facilmente questi giorni fisicamente stancanti, ma allo stesso tempo spensierati, tranquilli, rilassanti, bellissimi. Andrea e Simona



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